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Autore: Diana924    09/06/2010    0 recensioni
Karen si deve recare in Argentina per il matrimonmio di sua cugina,scoprirà che alcune vecchie leggende...
Genere: Dark, Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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<< Allora, passaporto? C’è! La carta d’imbarco? C’è! Il portafoglio?... Non c’è!!! Dove diamine è finito il mio portafoglio? >> urlai, in preda ad una crisi isterica, possibile che mi perdessi sempre tutto e che me ne accorgessi solo all’ultimo minuto?

<< E qui, Miss, dietro il regalo per vostra cugina> > mi rispose la fida Margaret, la mia governante da quando avevo cinque anni, una seconda madre per me.

<< Vero, grazie Madge >> la ringrazia, poi presi il regalo in una mano, la valigia in un’altra, m’infilai lo zaino sulle spalle, e solo Iddio sa come riusci a scendere le scale senza cadere e far cadere nulla.

Giunta di sotto trovai mio fratello James che indossava il nostro tradizionale abito: kilt con i nostri colori ed una camicia bianca, che metteva in risalto i suoi capelli neri. << Forza, begorrah, sbrigati, che siamo in ritardo >> mi apostrofò e aprì la portiera per farmi entrare.

Mentre procedeva verso l’aeroporto mi venne spontaneo pensare a mia cugina Paloma, chiamata Pam, che in vita mia avevo visto soltanto poche volte, ed ora dovevo andare al suo matrimonio!

In verità tutta la famiglia era invitata, ma Pam aveva evidentemente sottovalutato la proverbiale taccagneria di noi scozzesi. Infatti sia mia madre che mio fratello James avevano addotto una scusa per non andarci. Per non parlare dello zio Seamus, che sia rifiutato di buttare i suoi soldi faticosamente guadagnati, in verità da oltre vent’anni viveva di rendita, in un regalo, un biglietto aereo e nel resto dell’ambaradam, come aveva detto la prima volta che gli era stato comunicata la notizia. Così io, Karen McCormack, sarei stata l’unica della mia famiglia a partire. Certo, il regalo era stato fatto, ma tutti loro avevano speso cinquanta sterline, sborsate lamentandosi del prezzo così elevato, mentre io cento, e sono una studentessa, non ho un lavoro come loro.

Giungemmo proprio all’ultimo momento per prendere l’aereo, fui l’ultima ad entrare. Poi, siccome il viaggio sarebbe stato lungo mi misi a guardare fuori dal finestrino e dopo un po’ mi addormentai.

   
 
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