Go outside
Kiss the rain
Whenever you need me
Kiss the rain
Whenever I'm gone too long
If your lips feel lonely and thirsty
Kiss the rain
And wait for the dawn
Keep in mind
We're under the same sky
And the night's
As empty for me as for you
If you feel
You can't wait till morning
Kiss the rain
KISS THE RAIN - Billie Myers
Piove Amore
sai? Piove sulla nostra
Londra che ha ceduto al sopraggiungere della notte.
Tu sei lontano e vicino Amore mio. Un oceano a separarci e lo
stesso cielo ad unirci. Un diverso fuso orario ma lo stesso battito ad animare
i nostri cuori.
Vorrei avere il tuo numero di telefono ma soltanto per udire
il suono della tua voce che risponde o poter lasciare un messaggio sulla
segreteria telefonica dicendoti che t’aspetto sempre io. E invece mi accontento
della tua voce nel mio i-pod che mi culla fino ad addormentarmi o di quella
delle interviste su youtube e di scrivere che “of course I’m waiting for you”
sul mio diario, sulla finestra appannata, sui muri della mia stanza, nei
post-it sulla mia bacheca e in quelli sopra la tua immagine nascosta nell’anta
del mio armadio.
Piove Amore. E Londra è così bella e profumata in questa
piovosa notte di giugno. Tu profumi allo stesso modo, vero Amore? Mi convinco
che se respiro abbastanza a fondo riesco a sentire l’odore della pelle dell’incavo
del tuo collo. Proprio di quella parte sotto cui scorre veloce il sangue e si
riescono a sentire nitidi i battiti del cuore. E il tuo cuore canta Amor mio.
Canta con una voce che mi fa pizzicare gli occhi e venir voglia di piangere. Ma
di un pianto dirotto come quelli di quando il dolore è così grande da
sconquassarti tutta da lasciarti tramortita senza fiato incapace di pensare. E
quando questo pianto finisce sei lucida. Talmente lucida da capire che potresti
anche essere capace di prendere un aereo e attraversarlo quel maledetto oceano
che vi sta separando. Lo farei Amore, tu non sai, ma ne sarei capace. E’
difficile rimanere nell’ombra e nel silenzio quando l’anima urla fino a
diventare roca che prima o poi il “culo devi muoverlo”, che non puoi restare
eternamente nell’attesa. Nell’incertezza che potrebbe essere ma forse no ma
anche si e se e ma e poi… Sono arrabbiata. Sì sono incazzata. Perché vorrei
solo tendere una mano e poterti afferrare il lembo di una camicia farti voltare
e guardarti negli occhi e dirti “ehi, hai visto, sono qui…” e rendermi conto
che anche tu sì, mi stavi aspettando, che anche tu sì, mi stavi cercando ma non
lo sapevi che ero io perché non avevo volto né nome.
Da dove nasce questo sentimento? Questo sentimento che ho
rinnegato, che ho odiato, che ho ignorato allo stesso modo in cui Russell Crowe
cercava di ignorare le sue allucinazioni in a Beautiful Mind… E forse pazza lo
sono davvero visto che sono qui a sproloquiare di te su te e per te. Visto che
mi sto guardando com’è il meteo a Los Angeles adesso per dirti che… La prossima
volta che a Los Angeles pioverà e delle
gocce sfioreranno le tue labbra… beh sappi che quelle gocce sono tutti i baci
che io non posso darti. Che quelle gocce hanno il sapore di me e Londra
mescolate e che noi ti stiamo aspettando. Che quelle gocce sono tutte le
lacrime che non sai ma io sto versando per te. Che quelle gocce sono ogni
singola parola che non ti posso dire. Che quelle gocce sono i miei sospiri i
miei gemiti i miei segreti il mio passato il mio futuro le mie speranze. In
quelle gocce troverai la mia fragilità e la mia forza. Che quelle gocce
rappresentano il mio tornare costantemente a te. Arrivano direttamente da
quelle nuvole che Vento mi ha giurato avrebbe fatto arrivare fino a te. Lo vedi
che mi fai fare a stare lontano? Mi fai chiedere aiuto a Vento. Ma lui ha voluto
un favore in cambio. Si è preso il mio sorriso. La Strega del Mare aveva rubato
la voce alla Sirenetta per la pozione che le avrebbe permesso di avvicinare il
suo principe e Sirenetta si è trasformata in una figlia dell’aria quando lui,
non avendola riconosciuta, ha sposato un’altra… Ma io invidio la Sirenetta perché
lei vicino al suo principe c’è stata. Io riuscirò mai ad averti vicino? Bacia
quella pioggia Amore mio. Forse ti parlerà di me abbastanza a lungo da farti
venire voglia di conoscere quella pazza che scende a patti col Vento e che non
si fermerebbe a quello.
Ci separano 8 ore… Che fai? Stai girando? Con chi parli? Cosa
gli dici? Come ti muovi? Che pensi quando guardi il cielo e vedi le nuvole che
passano? Come immagini l’Amore della tua vita? Lo cerchi tra le stelle il suo
volto? C’è qualcuno che si fa spazio nel tuo letto? C’è qualcuna che pensa di
prepararti la colazione cantando vecchie canzoni d’Amore imparate alla luce dei
falò sulla spiaggia? Pensi mai di mollare tutto il delirio che ti sta intorno?
Che domanda stupida l’ultima… Il delirio lo abbandoneresti ma è quello che
provoca il delirio che non mollerai mai.
Piove Robert… Piove Amore… E’ difficile chiamarti Robert…
Amore è l’unico nome che mi pare tu riesca ad indossare perfettamente. L’unico
che alle mie labbra pare giusto pronunciare quello che calza come la scarpetta
calzava a Cinderella… Ho amato tanto nella mia vita… L’universo mi è testimone.
Ma non ho mai amato di una Amore più puro più assurdo incomprensibile folle
totale assoluto di quello che sto riservando a te. Solo che Amore, capiscimi, a
volte una implode a forza di tenersi tutto per se. E io lo devo trovare un modo
per tirare fuori tutto quello che mi scoppia dentro. Domani comprerò una grande
tela bianca e vi dipingerò un grande sole rosso giallo e arancio che squarcia
il cielo della nostra Londra all’improvviso mentre ancora sta piovendo. Perché tu
lo sai Amore… Il sole a Londra è speciale. Un sole che si fa spazio che fa
largo che sopraffà le nuvole, che combatte strenuamente pur di riuscire a rimanere
là in alto e per questo splende con ancora più forza con ancora più calore. E
quello che sento è come il sole di Londra quando vince sulla pioggia…
Piove Amore… Che darei per vedere le tue mani scivolare sui
tasti di un pianoforte e rimanere anche solo in un angolo a osservare la tua espressione
concentrata mentre la melodia prende vita e mi trascina in alto sopra queste
nuvole per vedere un'altra pioggia di stelle questa volta. Che darei per vedere
quelle stesse mani pizzicare le corde di una chitarra divertendosi a fare
variazioni in un crescendo di emozioni e io mi trasformerei in quella ballerina
che sta nel carillion lasciato nella mia camera a casa e che occupa lo stesso
spazio da 20 anni… E mi dondolerei al ritmo della tua musica.
Piove Amore mio. Bacia questa stessa pioggia quando cadrà su
di te e fatti baciare. Perché sai Amore in realtà in questa pioggia tu puoi
trovarmi. E’ solo Amore che ho mandato a te.
A adesso buona notte Amore mio.
Mille volte buona notte…
YAKETY-YAK
Non so come è
venuta fuori. O meglio lo so. Si è aperto il vaso di Pandora a quanto pare…
Spero mi sopporterete.
Piove davvero.
Un abbraccio.