Scritta partendo dal prompt “Elope” (Fuga)

A/N: Scritta un paio di mesi fa, nel mio periodo di fissa per Code Geass. Spero vi piaccia^^

 

 

Quando quel giorno Lelouch gli aveva proposto di andare a trovare Nunnally, Suzaku aveva accettato con entusiasmo. Aveva accettato per levarsi dalla testa quegli stupidi dubbi che gli erano venuti, perché Lelouch non poteva essere Zero, semplicemente non poteva, e anche se-anche se lo fosse stato lui non lo voleva sapere.

 

Così aveva accettato e, mentre camminavano l’uno accanto all’altro al ritorno da scuola, tentava di coprire il silenzio che li avvolgeva con stupide chiacchiere su stupidi argomenti. Perché, Suzaku ne era sicuro, se il silenzio fosse continuato lui sarebbe scoppiato in lacrime.

Capiva però che il suo tentativo stava fallendo miserabilmente.

 

Lelouch si rese conto all’improvviso che Suzaku aveva smesso di parlare e lo guardò perplesso. Suzaku rispose al suo sguardo, ma lui non riuscì a capire a cosa stesse pensando, non finché non parlò.

“Senti, Lelouch,” esordì il ragazzo, un po’ esitante, “e se scappassimo?”

 

Il primo pensiero di Lelouch fu che Suzaku fosse impazzito, il secondo che ciò non gli dispiaceva affatto, il terzo che forse era il caso che ascoltasse ciò che aveva da dire.

 

“Cioè-Voglio dire -” continuò il suo monologo lui, scostando una ciocca di capelli dagli occhi, “sarebbe bello andare via da qui… io, te e Nunnally, intendo.”

 

Lelouch lo guardò fra il perplesso, il confuso e il poco convinto, poi sorrise. Un sorriso di scherno.

“Va bene, scappiamo, lasciamo tutto qui e andiamocene.”

 

Lo disse con ironia come per voler dire ‘figurati se è possibile, figurati se possiamo’, però si rese conto che lo intendeva davvero, che era disposto ad abbandonare tutto per seguirlo, per seguire Suzaku.

 

Lelouch allungò il braccio e afferrò quello dell’altro ragazzo, si girò e cominciò a marciare in una direzione presa a caso, trascinando Suzaku, troppo sconvolto per reagire.

 

“A-Aspetta, Lelouch,” Suzaku cercava di immagazzinare la strana reazione che il suo migliore amico gli stava offrendo, “Fermati, dannazione!”

 

Il ragazzo si bloccò e l’altro per un pelo non gli sbatté contro.

Poi iniziò a parlare, non si girò mentre lo faceva. “Scherzo, scherzo, so che tu non puoi, sei un cavaliere dopotutto ora. O no?”

 

Suzaku non rispose, non aveva una risposta, e quando sentì la risata stanca di Lelouch pensò che adesso era lui che stava per scoppiare a piangere.

 

Perché, e questo lo sapevano bene tutti e due, scappare non era possibile, non più.