Where is Donnie?
Sempre la solita storia. Quando non riuscivano a trovarti, scrivevano quella frase nella lavagnetta magnetica appesa al frigo. Si preoccupavano sempre per nulla. Bè, d'altronde, avendo un figlio schizofrenico-paranoio, non si poteva replicare. La sera, dopo cena, avresti preso sempre quelle tue piccole pillole rosa, al solo scopo di limitare le allucinazioni e l'aggressività. Cosa c'era di sbagliato in te? Perchè quelli pazzi non erano gli psicologi dai quali eri in cura, o le persone che ti ripetevano e ti ricordavano costantemente che eri "malato"? Avevi soltanto una visione diversa delle cose, un diverso punto di vista.
Quella sera cenasti, e poi andasti a leggere Stephen King, un grande scrittore a tuo parere. Il tuo preferito. Dopodichè, ti addormentasti, per essere svegliato da una strana voce, quasi metallica.
"Svegliati."
Ti mettesti a sedere sul letto, e scendesti le scale.
"Ti ho osservato a lungo."
Staccasti il pennarello della lavagnetta magnetica attaccata al frigo.
"Sono qui, vieni."
Uscisti di casa.
"Più vicino."
Ed eccolo lì, Frank il coniglio, in piedi in mezzo al tuo giardino. Ti parlò.
"28 giorni, 6 ore, 42 minuti, 12 secondi.. ecco quando il mondo finirà"
"Perchè?"