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POV BELLA
<< Alice vuoi stare ferma!>> truccare la mia migliore amica era un’impresa ardua << Scusa Bella ma mi lacrima l’occhio >> mi rispose facendo un tenero broncio al quale io non sapevo proprio resistere << Okay Aly, ma non fare quella faccia da cucciolo bastonato>> le sorrisi scuotendo il capo e ripresi da dove ero stata interrotta.
Trenta minuti dopo eravamo pronte per uscire << Pronta socia?>> domandai alla mia pazza amica << Oui mademoiselle >> la guardai increspando la fronte << Ma smettila>> le dissi e le lanciai un cuscino che la colpì in pieno viso <
<< Alice sarà la centesima volta che te lo dico ma la tua macchina è bellissima>> guardavo estasiata l’auto di Alice,era una bellissima decappottabile rosa shocking,un’auto perfetta per lei,si sposava benissimo con la sua personalità pazza e solare << Lo so Bellina modestamente io ho gusto>> le sorrisi ed entrai nell’abitacolo << Destinazione villaaaaaaaaaaaaaaa>> urlò con la sua solita allegria << Siiiiiiiii ahahah Alice però ti prego almeno per oggi non farmi fare qualche brutta figura… Contieniti!>> sorrise sadica e mise in moto.
Durante il tragitto osservavo il ciondolo appeso sullo specchietto dell’auto persa nei miei pensieri mentre Alice ciarlava riguardo le sue lezioni di hip hop e di quanto fosse bello il suo gatto; chissà cosa stava combinando Edward, vabbè domanda stupida..Non è così difficile da indovinare! Mi girai per osservare Alice mentre gesticolava e parlava di non so più cosa,mi ero persa almeno dieci minuti fa;agitava la mano e parlava velocemente facendo oscillare la sua chioma corvina,Alice, la mia migliore amica, era la ragazza più bella e pazza che avessi mai conosciuto: era bassina ,con i capelli corti che le ricadevano scalati sulle spalle,un paio di occhi neri e le labbra sottili,aveva le sembianze di un folletto,un bellissimo folletto. Alice parcheggiò l’auto e insieme ci dirigemmo all’interno della villa << Dovrebbe essere da queste parti>> disse Alice interrompendo i miei pensieri << Già,magari dovremmo cercarlo dietro i cespugli>> sghignazzai divertita guadagnandomi un’occhiataccia da parte della mia amica << Vabbè dai andiamoci a sedere su quella panchina laggiù,tanto se ci sono cose strane nel raggio di 10km possiamo stare certe che ci troverà>> .
<< Bella posso appoggiarmi sulle tue gambe?>> alzai gli occhiali da sole per vedere meglio la mia amica << Certo Alice>> ; eravamo appoggiate sulla panchina a prendere il sole e nello stesso momento uno strano signore passeggiava continuamente davanti a noi rivolgendoci,di tanto in tanto, delle occhiate languide e dei buffi ammiccamenti; ad un tratto si fermò e si grattò la testa imbarazzato rivolgendo lo sguardo nella nostra direzione << Scusi signorina?!>> alzai il volto e lo guardai<< Dica>> sorrise e continuò a parlare dicendo << Posso offrirle un succo di frutta? Andiamo al bar e facciamo due chiacchiere >> Alice che fino a quel momento non aveva fiatato disse << E’ chiuso il bar>> fece un sorriso imbarazzato <
L’uomo andò via sconsolato e noi finalmente ci concedemmo una sonora risata << Oddio Bella ma i tizi strani capitano sempre a noi?!>> mi ricomposi togliendomi un ciuffo che ricadeva indisturbato sul mio viso << ahahahah a quanto pare… Ehi Aly ma lo senti anche tu questo fastidioso tanfo?>> Alice annusò l’aria e arricciò il naso << Si>> disse con aria schifata, poco dopo passò uno strano individuo che ammiccò nella nostra direzione e si avvicinò, era basso,con i capelli neri,un paio di occhi nocciola e un abbigliamento poco curato che lo portava ad assomigliare ad un clochard* ed infine dolcesi in fundo aveva una strana chiazza marrone sulla fronte. << Bella,credo di aver capito da dove proviene il tanfo>> disse Alice indicando l’uomo,sospirai pesantemente << Oh>> l’uomo intanto ci guardava incuriosito e si spostò di fianco ad Alice << Alice…Alice>> sollevò la testa e mi guardò << Dimmi>> le feci un cenno con il capo << Girati>> Alice voltò la testa nella direzione da me indicata e si rivolse all’uomo<< Si? >> vedendo che l’uomo si limitava a sorridere senza rispondere continuò << Se vuole può sedersi>> l’uomo annuì ed Alice sorrise alzandosi dalla panchina << Ti dispiace se provo una recita? Sai per la scuola!>> il tizio le fece un cenno affermativo con il capo ed io la guardai incuriosita << Non voglio stare qui! Quell’uomo puzza e sta guardando il cubo,le sfere,il cubo,le sfere!!!>> la guardai non capendo e mi girai per osservare l’uomo che intanto mi osservava con sguardo famelico. Poco dopo,Alice,che intanto si era nuovamente seduta al mio fianco, rivolse un’altra domanda al signore seduto vicino a me << Mi scusi,ma lei abita qui?Nei cespugli?>> Mi morsi il labbro per trattenere le risa mentre l’uomo annuiva vigorosamente per rispondere alla domanda che gli era stata posta << Ehm … capisco, Bella che ne dici se torniamo a casa?>> la guardai ringraziandola con lo sguardo << Ottima idea!>> e dopo aver rivolto un saluto all’uomo ci dirigemmo verso l’auto di Alice.
* termine francese per indicare un senza tetto