Ciao a tutti! Va bene, lo confesso non
smetterò mai di rompere le anime con queste storie musicate…Perdonate, ma è più
forte di me XD. Eccovi qui una storia senza troppe pretese, scritta in un
momento così…Non lo so, mi sono seduta davanti al computer ed è nata lei...Spero con tutto il cuore che questa storia possa piacervi
e spero lascerete un segno del vostro passaggio^^ Sarebbe bello avere la vostra
sincera opinione! BUONA LETTURA!
Piccola annotazione: Il blu
indica che il pezzo è di Yuri, l’arancione indica che il pezzo è di entrambi i
personaggi.
Sei
Solo Tu
I miei passi si confondono in mezzo a quelli di
centinaia di persone, i miei respiri e i miei sguardi seguono la folla che mi
circonda, passi e voci riempiono i miei sensi, osservo i volti differenti e
senza vita della gente, come se stessi guardando tutto da uno schermo.
Cammino
in mezzo alla folla, seguo i loro percorsi, quando in realtà la mia mente
sceglie una strada che sa solo lei.
L’aria
di luglio è afosa ed il sole luminoso infastidisce i miei occhi color ghiaccio,
che scrutano diffidenti e distaccati l’intensa laboriosità delle strade.
Guardo
l’orologio davanti alla fermata dell’autobus. “Le
Sorpasso
rapidamente il chiosco seguito appena dagli occhi di Max il ragazzo al bancone
che conosco, ma che non mi degno neanche di salutare. Affondo le suole delle
scarpe nella sabbia, sentendomi sprofondare…Sia col corpo che con la coscienza.
Maledetto rimorso.
Ed
io di rimorso non ne ho mai avuto, non mi sono mai fatto alcuno scrupolo,
eppure adesso sento le viscere dello stomaco corrodersi dal veleno, e la mia
mente per quanto fredda e arrogante, non può non piegare la testa quasi in
segno di resa. Ma ovviamente non lo fa…Perché Yuri Ivanov non china mai la
testa davanti a niente o a nessuno…
Avanzo
ancora lasciando vagare il mio sguardo freddo sul sole, che lanciando raggi
caldi comincia la sua scesa verso l’orizzonte. Il cielo tende da un arancione
ad un blu seguendo infinite sfumature che sarebbero inimitabili per chiunque. Il
sole rilascia scaglie di luce dorata sul manto d’acqua scura che si accende
come se su un telo nero venissero sparsi migliaia di diamanti. Un blu scuro
intervallato da scaglie dorate, pozzi di luce persi nel buio…Sprazzi di calore
nell’eterno gelo…Immagini di te nella mia anima.
Maledizione!
Continui a ronzarmi nella testa come un animale fastidioso e non riesco a
scacciarti! Possibile che mi sia così difficile scordarmi di te?
Sorrido
sarcastico ricordandomi che proprio in questo luogo avevo pensato la stessa
cosa circa un anno prima…
- Possibile che non riesco a dimenticarla? – faccio saltare il
sasso sul pelo dell’acqua parlano al vento, ascoltando la mia stessa voce e
avvertendola fluire via spinta dal tenue vento di luglio.
Scaglio ancora una pietra piatta, ma non
riesco a darmi una risposta soddisfacente. Ne afferrò un’altra osservandola con
attenzione: è verde acqua, con certe sfumature sul verde smeraldo che si
mescolano a striature color sabbia che sembrano scaglie dorate. E’ una bella
pietra…Sorrido mettendola istintivamente in tasca. Ecco perché non riesco a
dimenticarla…Perché ogni cosa che vedo e mi piace mi ricorda lei…
“Perchè mi piaci
in ogni modo
da ogni lato o prospettiva tu
perchè se manchi
stringe un nodo
e il respiro non mi ritorna più”
Mi girò verso quelle note che sembrano seguire
maledettamente il filo dei miei pensieri. La musica proviene dal chiosco sulla
spiaggia e intravedo Max servire solare e sorridente bibite
e gelati canticchiando la canzone. Lo fulmino da lontano, mentre un nodo si
stringe attorno al mio collo come un cappio, bloccandone il respiro. Tiro un
calcio alla sabbia che leggera si riposa dolcemente sul bagnasciuga come se non
l’avessi neanche sfiorata. Avverto la rabbia ed il nervosismo salirmi fin alla
testa dall’imboccatura dello stomaco. Ci mancava solo quella canzone per dare
ulteriore manforte a quell’ondata di rimorso che mi sta corrodendo.
Non
bastava solo la voce della coscienza a rinfacciarmi i miei errori, no, ora
avevamo anche il coretto! Certo perché da qualche parte qualcuno mi doveva
voler proprio male. Osservo ancora Max al chiosco che aveva alzato il volume
dello stereo facendo risuonare ancor di più quelle crudeli note, che mi
lacerano e finiscono di annientare l’ultima debole resistenza del mio cuore di
ghiaccio.
-
Mi manchi – ripeto io seguendo le parole della canzone
che davvero rispecchiano quello che sto passando. Bastasse una canzone per
risolvere tutti i nostri problemi…Bastasse una canzone per farmi ammettere che
mi manca…Per farmi confessare che sono un emerito idiota.
- Oh avanti smettila con le scene, non attaccano! – urlo
sbattendo con rabbia le mani sul tavolo. La vedo trasalire ma non fa una piega,
mi guarda senza muovere un muscolo, scrutandomi con quelle sue iridi verdi con
scaglie dorate.
- Non hai neanche il coraggio di dire
scusa! Cos’è ti diverti a prendermi in giro?! – non ho
mai sentito la mia voce così adirata, così carica di rabbia e delusione…Ma
perché non ho mai avuto niente per cui dare tutto me stesso…Almeno credevo.
- Yuri hai finito? – mi chiede lei
cominciando ad alzare la voce. – Ti ripeto per la centesima volta che si tratta
di un malinteso, io sono stata da Michael, ma non me lo sono portato a letto! Sono
andata a parlargli di Emily! – si sta infervorando, i
lunghi capelli ramati si abbracciano alla sua carnagione abbronzata e alle sue
labbra rosee. La osservo ancora con freddezza sentendo una rabbia
indescrivibile montare dentro di me e possedere totalmente la mia mente. Mi
fremono le dita e sento come se il cuore mi si fosse frantumato in mille pezzi,
rilasciando un’enorme delusione. Già perché mi sento tradito, ingannato proprio
da chi mi aveva fatto scoprire cosa si cela nel Cuore.
“Perchè non chiedi mai perdono
ma se mi abbracci
non ti stancheresti mai
e poi sai fare
morire un uomo
con l'innocenza del pudore che non hai”
Certo che quella canzone ci prende su tutti i punti, non
sbaglia niente. Mi ricordo anche come è finita e senza che me ne renda conto
rievoco ciò che è successo poche ore fa, ferendomi ulteriormente, colpendomi e
privandomi di forze per reagire. Mi voglio distruggere, voglio rifugiarmi
ancora nella barriera di ghiaccio che lei ha frantumato con la sua vitalità ed
il suo carattere. Ha messo tutta se stessa per vincere la mia freddezza, ha
combattuto usando la sua caparbietà, la sua tenacia e tanta passione. Alla fine
se vogliamo dirlo ci assomigliamo anche, solo che abbiamo usato per scopi ed in
maniera diversa le nostre caratteristiche.
Ma
lei è unica, ora che sono solo e spiato esclusivamente dalle note di questa
canzone posso anche permettermi di confessarlo. E’ unica, speciale, bella. Una
bomba di calore, una fiamma che insistente danza e brucia, celandosi dietro
sorrisi e sguardi carichi di parole ed emozioni.
Ed
è libera, nessuno la può imprigionare, non ci sono catene per lei…Ed avrei
dovuto capirlo.
Ma
continuava a dirmi di non esserci stata con quel biondo americano…Allora perché
io non riesco a darmi pace? Perché solo il pensiero che lei potesse essere
stata con lui mi fa andare in escandescenza? Semplice ma difficile da
confessare...Perché a stringerla fra le braccia avrei
dovuto esserci io.
“Sei solo tu
nei giorni miei
sempre più
dentro me
sei solo tu
e dimmi che sono questo ora anch’io per te”
Perché voglio esserci io al suo fianco e nessun altro; io
desidero poterla osservare durante la notte vegliando sul suo sonno ed io
voglio essere la prima persona che vede aprendo gli occhi dinanzi al mattino.
Egoistico lo so, ma non mi interessa. Non ho mai detto di essere una persona
buona o piena di morale. Sono quello che sono, un uomo pieno di difetti e
altrettanti pregi, ma che darebbe fuoco e vita per lei. Un guerriero murato
dietro il ghiaccio, cosparso di gelo, ma nelle cui vene scorre il fuoco e nei
cui occhi di cristallo risplende una luce particolare solo
se c’è lei…E ci ho messo tanto per capirlo…Troppo.
E
continuo a seguire quella canzone, che con un lento e cantato processo maieutico
mi sta portando a svelare più segreti e sensazioni di quanti non ammetterei
mai.
“Perchè sei bella
che mi fai male
ma non ti importa
o forse neanche tu lo sai
e poi la sera vuoi far l'amore
ogni volta come fosse l'ultima”
Ma tu in fondo cosa ne sai di quanto hai violato la mia
anima? Perché dopotutto non hai fatto altro che comportarti come sempre, non
hai neanche idea del dolore che mi fa vederti fra le braccia di Michael,
seguire il profilo che le sue mani viscide lasciano sul tuo corpo. Quella
maledetta immagine dettata dalle parole di Eddy mi
perseguita togliendomi il fiato, intrappolandomi in un denso oblio di
devastazione e sconfitta.
Venne la sera prima, io ero sul divano a leggere un libro
comodamente assorto nei miei pensieri, quando il campanello suonò. Pensavo
fosse lei, ma dovetti ricredermi.
Eddy entrò tranquillamente con il viso
smorto e una strana espressione sul viso.
- Che succede? Julia come sta? – non
riuscì neanche a frenare quelle parole che premevano violentemente sulle mie
labbra. Quella sera Julia era uscita dicendomi che doveva andare da Emily
perché non voleva lasciare sola l’amica in un momento un po’ delicato. Lui si
era impensierito, ma non aveva obiettato. La sua ragazza era una persona
affidabile e non doveva preoccuparsi.
- Ecco Yuri...Non
so come dirtelo, ti prego non fare nulla ma ecco…- Sentii un senso di
preoccupazione crescere impetuoso e annebbiarmi la mente. – Parla Eddy! E’
successo qualcosa a Julia? – stavo impazzendo, era tutta la sera che Julia non
rispondeva al telefono e l’orribile sensazione che le fosse successo qualcosa
di brutto pervase le mie membra facendomi morire.
- Lei…Non è da Emily –
Sgranai gli occhi lasciando cadere il
libro con un tonfo, e quel rumore non derivò dal contatto tra il libro ed il
pavimento, ma dal mio cuore che si ruppe in tanti pezzi.
- E’ a casa di Michael…Con lui -
Scaglio con forza un’altra pietra vedendola sprofondare nel
blu del mare dopo neanche due rimbalzi. Viene inghiottita immediatamente
dall’oscurità, un po’ come me.
Avrei
dovuto immaginarlo che sarebbe finita così. Come poteva durare fra Julia e me?
Michael ci aveva sempre girato attorno alla mia spagnola e alla fine me l’aveva
portata via.
Eppure
i suoi occhi verdi dorati continuano ancora ora ad inseguirmi, a perseguitarmi
insieme al dolce profumo della sua pelle e della sua voce. La verità è che sono
geloso, ho paura per la prima volta in vita mia di venire ferito e di rimanere
solo. Sono sempre stato solo, e mi è sempre andato bene, ma da quando sei
entrata a sconvolgere la mia vita niente è più come prima.
Ha
cambiato il mio modo di vedere la vita, di guardare il cielo ed il sole. Mi hai
mostrato come lasciar perdere lo sguardo su distese verdi e sull’oceano, come
vivere la vita e…Come amare.
Con
te ho vissuto con luce, calore e passione, schiavo di quella vitalità che
cercavi di trasmettermi, ma che io non sono sempre riuscito a catturare; ma
anche se non riuscivo ad eliminare quel muro di ghiaccio che ho sempre avuto,
mi piaceva perdermi nel dolce e delicato aroma del tuo calore.
“Sei solo tu
nei gesti miei
sempre più oramai
sei solo tu
dentro me
tutto il resto è invisibile”
Un dolce vento accarezza il mio corpo, trasportandomi le
note della canzone che continua a stuzzicare il mio orgoglio. – Sei solo tu –
seguo le parole della musica sentendole radicate, assorbite e penetrate in me.
Sono vere, crudeli, fredde ma vere. Perché ogni cosa accanto a te perde valore
e luce, non ha più importanza e non attira i miei occhi che invece si proiettano
rapidi e gelidi su di te.
Osservo
il cielo tinto d’arancione che si mescola con le onde calme blu, abbracciando
il gelo del mare, sfiorando con il suo torpore l’acqua fredda. Va bene lo
ammetto, lo urlerei al mondo intero…Avete vinto. Il mio Rimorso e
“Cancellato
ormai
conquistato dagli occhi tuoi
quel che resta poi”
- Quel che resta poi…Sei solo tu – sorrido aumentando il
passo, il cuore in gola, l’aria del tramonto sulla pelle, il respiro corto per
l’affanno, ma corro.
Resto ad osservare il tramonto con una nota di nostalgia
che risuona dentro di me. Pago il mio castigo, ritorno alla mia pena e alla mia
solitudine. E quello che mi resta sei solo…
-
Tu – sussurro quando avverto alle narici il tuo profumo e i tuoi capelli color
ramato mi accarezzano il collo mossi dal vento. Le tue mani coprono i miei
occhi e riesco a sentire la delicatezza della tua pelle ed il calore del tuo
corpo a contatto del mio.
Mi
sei di spalle appoggiata alla mia schiena e mi copri gli occhi con le mani
mentre insinui la testa sulla mia spalla. Un brivido d’emozione sfugge al mio
controllo e mi scorre rapido lungo la schiena, mentre il tuo inebriante profumo
mi riempie i polmoni e come ambrosia rigenera e ricompatta i frammenti del mio
cuore che torna a battere. – Julia… -
“Sei solo tu
nei giorni miei
sempre più dentro me
sei solo tu a dirmi che
solo tu dentro me”
Mi abbracci con forza stringendomi a te ed io mi
aggrappo con tutte le mie forze alle tue spalle. Affondo la testa nell’incavo
della tua spalla inspirando a fondo quel fresco profumo che ti
caratterizza.
Ancora
non ci credo di essere riuscita a trovarti; dopo che te ne sei andato sbattendo
la porta ho urlato e pianto come non mai. Non potevo credere che fosse bastato
un inganno di quei due per farci litigare così. Ho chiamato Michael
rovesciandogli addosso tutta la mia rabbia ed il mio odio. Per colpa loro Yuri
se ne era andato, mi aveva lasciata ed io ero rimasta senza la persona più
importante della mia vita.
No,
non potevo permetterlo…Dovevo fermarlo. E così sono scesa in strada correndo
per le vie di tutta la città, ho corso per tutto il giorno fino a che non ho
sentito quella canzone, l’ho seguita per puro scrupolo di disperazione,
attirata da quella melodia così vera e pulsante in me…Ed è stato così che ti ho
trovato…
-
Yuri – continuo ad invocare il tuo nome mentre tu mi accarezzi la schiena e mi
stringi. E’ così incredibile e meraviglioso essere con te, non potrei neanche
immaginare cosa sarebbe successo se non ti avessi trovato. Mi sarei sentita
persa, senza più una luce su cui fare affidamento, perché lo so…Ci sei solo tu
per me.
“Sei solo tu
nei giorni miei
sempre più dentro me
sei solo tu
e dimmi che
sono questo ora anch’io per te
sei solo tu
nei giorni miei
sempre più dentro me
sei solo tu
e dimmi che
tutto il resto non conta
ora non conta”
Ti stringo a me, accarezzando ogni lembo di pelle che
riesco a raggiungere, fino a che non ti sollevo il viso che rigato di lacrime
salate si scontra col mio che non desidera altro che calare la muraglia di
ghiaccio. Bacio le tue palpebre umide assorbendo le tue lacrime e chinandomi
sulle tue labbra quasi con forza, con decisione, passione. Quella stessa
passione che ho catturato da te e che voglio condividere sempre con te.
Avverto le tue labbra forzare le mie ed io mi spingo sempre
più verso di te, verso quel contatto che desidero da tanto, troppo tempo e che
temevo di perdere per sempre. Violi la mia bocca con forza ed io ti vengo
incontro sussurrandoti ancora col respiro quelle parole che delicate e fresche
ci abbracciano trasportate dal dolce vento della prima sera…
“Tutto il resto sei solo tu”
Only for
you my friends,
Avly