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Autore: cocochokocookie    03/07/2010    6 recensioni
L'orgoglio ferito da parole di sottovalutazione, desideri di conquista che portano anche ad andare contro amici di vecchia data, e la presunzione del potere che scorre nelle vene. Ma la superbia non sempre veleggia su acque sicure, nella Storia di un Impero.
[Siglo de Oro]
Genere: Generale, Guerra, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Intreccio
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Rating: Verde, verdiiiiiissimo, manco fosse il semaforo dei pedoni.
Genere: Storico
Personaggi: Antonio Fernandez Carriedo ~ Reino de España | Lovino Vargas ~ Italia Romano ◊ Stato del Vaticano | Arthur Kirkland ~ United Kingdom | Francis Bonnefoy ~ République française | Gilbert Weillschmidt ~ Preußen [non aspettatevi nulla, né il trio né qualcosa di eclatante]
Note dell'autrice: ò_______________o <- espressione che oramai accompagna ogni capitolo. Sia per la sorpresa del fatto che questa fanfiction stia proseguendo, sia per la domanda dell'utilità effettiva del capitolo :'D.



Imperio mutilado
DISTANCIA


« Per l'ennesima volta: no. » il suono secco del palmo sulla superficie lignea del tavolo delle trattative risuonò altisonante quanto il tono imperativo della Nazione, mentre il rappresentante del medesimo governo, alla sua sinistra, gli lanciò un'occhiata quasi irritata, non gli pareva il caso, in qualsivoglia circostanza, di imporre a tal maniera un'intransigenza simile, si trovavano comunque ad un confronto teoricamente pacifico. Prettamente teorica, come ottica.
« I tuoi modi si stanno facendo sempre più boriosi ed arroganti, ho modo di notare. » la risposta piccata non tardò a mancare, per quanto i due potessero avere legami personali, erano ben decisi a non permettere che questi intralciassero i programmi politici di ognuno, oltre che sociali ed espansionistici.
« E le tue richieste sono oltremodo ridicole, oltre che pretenziose. Che cosa ti aspetti che replichi? Sono miei territori e tali ho intenzione di farli rimanere. » concluse il primo, aggrottando le sopracciglia per l'irritazione ed il nervosismo.
Era la stessa storia ogni volta, aveva oramai perso il conto delle continue richieste della Nazione vicina, ma era certo avessero superato la manciata in ben pochi decenni.
« Sai meglio di me quanto la Couronne reclami quelle coste. Non prenderla sul personale, è l'unico modo per far smettere queste continue battaglie, indeboliscono sia il mio che il tuo esercito, e ciò è controproducente. » insistette la controparte, ampliando appena le braccia, in un gesto d'ovvietà che fece esclusivamente infastidire l'altro lato del tavolo.
« Sarà meglio che la tua Corona se ne faccia una ragione, Bonnefoy, non ho alcun intento di lasciare alla Francia un'influenza marittima simile. » commentò, alzandosi impunemente ed afferrando la giubba lasciata ricadere sul bracciolo della poltorna.
« Abbiamo concluso » lapidò, indossandola sotto lo sguardo quasi ressegnato dell'emissario di Madrid, a differenza dell'aria scocciata del nobile parigino al fianco del biondo.
« Non dovrebbe decidere il diretto interessato? » ricorse questi, senza dare segno di resa alcuna, alzandosi a sua volta, l'espressione quasi divertita a celare la frustrazione di doversi ridurre a rincorrere, quasi, l'altro.
« Ha già deciso secoli fa*, Françis, ed è per questo che continui a perdere. Adiós » rispose quasi compiaciuto l'iberico, voltandosi appena a guardarlo, non riuscendo a nascondere un ghigno di vittoria e scherno sul viso, prima di uscire, inseguito da un politico spagnolo non poco in imbarazzo, il quale continuava a scusarsi, per l'acquetarsi del nobile e l'indifferenza della Nazione francese.
« Une fois souri quand vous dit au revoir, Antoine** »


C'era qualcosa di subdolamente ironico ed irrisorio nelle preoccupazioni che l'Europa generava al trono spagnolo, rispetto all'ampiezza delle colonie, sì sovversive ma ben poco allarmanti.
Era il cuore europeo, un cuore arido ed avvezzo al sangue sul terreno, alle lacrime di dolore ed alle urla alla morte della fiducia nella speranza, trafitto dagli aghi e dalle lame di generali quanto di contadini.
Di Nazioni che avevano smesso di dimandarsi se a tutto ciò un obbiettivo ci fosse, una ragione che valesse le mattanze delle proprie popolazioni, quando la forza della ragione era perita per mano del tradimento bellico.


« Prusía! » per quanto potesse essere considerata una potenza imperiale, non aveva mai smesso i modi bruschi e diretti che lo contraddistinguevano dalla nascita, comprese le situazioni di mala sorpresa.
« Che diavolo è questa storia?! Incapaz, non sei nemmeno in grado di controllare il tuo popolo? » era livido, livido di rabbia per ciò che aveva quasi sconvolto il Vecchio Continente, per quanto il rappresentante attaccato fosse in conflitto con il suo Re, non era ammissibile che un suo territorio fosse teatro di simili vicende.
Attraversò ad ampie falcate l'androne alla Villa di Königsberg, ignorando bellamente le insistenze della servitù ad attendere.
« Weillschmidt, por la Madre de Dios, ¡ven aquí! » sbottò, rosso in viso per la rabbia delle parole del suo emissario in Italia, oltre che del silenzio da parte di Roderich sulla questione.
« Antonio, qual buon vento? » esordì il timbro secco dell'albino, sulla sua sinistra, emergendo dal corridoio sulla destra del vestibolo, in vesti militari e con il ghigno con il quale alcuni pensarono fosse venuto al mondo.
« Viento de guerra, cos'è questa storia? » replicò rapido lo spagnolo, condendo con non poche parole della lingua natia il linguaggio solito, al che Gilbert si limitò ad inarcare il sopracciglio destro, interdetto sia dall'argomento poco chiaro che dall'ira del moro, portandosi le mani guantate ai fianchi.
« Storia? » domandò, prima di schioccare la lingua al palato e le dita della mancina, in seguito all'espressione pensierosa ed interrogativa di poco prima.
« Oh, ti riferisci agli uomini a Roma? » azzardò, nemmeno si trattasse di un indovinello, guardandolo con aria tranquilla, conscio di aver appiccato una miccia.
« Hombres? Sono pazzi blasfemi ed eretici, e provengono dalle tue regioni e da quelle del tuo pupillo! Siete forse impazziti?! » rincarò Matamori, la voce incrinata dalla rabbia e l'oratoria dispersa tra le decine d'incontri politici.
No, la diplomazia non aveva mai rappresentato il punto forte di Carriedo, e Preußen lo sapeva, ma non potè comunque evitare d'incupirsi ed innervosirsi all'inclusione nel discorso di Sacro Romano Impero Germanico.
« Non vedo come Ludwig ed il sottoscritto possano essere coinvolti in questa situazione. » replicò freddamente, mentre gli sguardi tra i due parevano somigliare sempre di più a saette e frecciatine, oltre ai toni che si striavano di fredde ironia e sufficienza.
« Dei protestanti che occupano e distruggono mezza capitale cattolica non riguardano Alemania? » sarcasticò quindi Antonio, rilassando la fronte ed inarcando a sua volta il sopracciglio destro, quasi a sottolineare l'autoconclusione della propria domanda.
« Non mi risulta che il Kaiser dell'Impero sia sconosciuto al tuo trono.*** » il gelo che lentamente calava lungo le pareti dell'abitazione pareva quasi solido, reso quasi reale dai modi di entrambi.
« Non sono qui per el Reino. » sibilò di rimando España, al che Gilbert scoppiò a ridere, al ricordo del ragazzino presente all'ultima visita a Villa Carriedo, dopo alcuni attimi di silenzio.
« Mi dispiace per il tuo protetto, ma i Lanzichenecchi non sono al nostro servizio. L'unico che ha giovato di questo è il Rey, se non sbaglio. » ironizzò il prussiano, ampliando il ghigno sul viso diafano.


Erano mesi che non lo vedeva, e da quando era tornato aveva esclusivamente impartito ordini secchi e sporadici.
Sentarse, sigues.
« Levati la camicia. » impose, allontanandosi dalla stanza, abbandonando su una delle sedie della sala la lunga e vermiglia giacca ed il copricapo da ufficiale, uscendo dal suo raggio visivo.
Romano aggrottò le sopracciglia, levandosi l'indumento leggero ed arrossendo appena quanto Antonio tornò nella stanza, sentendo lo sguardo del più grande ricadere sulla maldestra fasciatura del busto e volgendo il viso da tutt'altra parte al sospiro appena accennato dello spagnolo, il quale lo fece sedere e gli levò le bende di cotone, aggrottando la fronte alla vista del profondo taglio trasversale, prendendo a medicarlo.
« Come cazzo lo sai? » domandò quasi frustrato l'italiano dopo qualche minuto, gonfiando appena la guancia sinistra, infastidito dalla cosa. Possibile che Spagna conoscesse tanto di lui, mentre per Lovino i loro incontri erano motivo quasi di unico disagio, tanto gli era estraneo?
« Lo sa l'intera Europa. » commentò di rimando, al che il maggiore delle Italie si zittì, quasi umiliato da quanto potesse essere plateale una sconfitta simile. Luterani che attaccano il Papa. Nella Santa Sede, a Roma. A ciò che restava, di Roma****.
Era evidente che si fosse medicato da solo, le bende erano poste in modo troppo disordinato ed accidentale, dovuto al dolore per i movimenti, probabilmente. Antonio sapeva di quanto la vita alla Villa potesse essere asfissiante per Lovino, tra Colonie avverse ed irritate dalla preferenza della Nazione Imperialista.
Nessuno dei due disse più una parola, uno per non rischiare di liberare il nodo che occludeva la gola, l'altro perché incapace di affrontare argomenti tanto delicati con il primo.
In silenzio il più grande fasciò il busto di Romano ed in silenzio entrambi si allontanarono, Spagna per riporre il necessario alle medicazioni, Lovino per rivestirsi.
« Stai solo attento a non muoverti troppo, Romano. » disse, dopo quella che parve un'eternità, lo spagnolo, prendendo gli abiti abbandonati su una delle sedie ed incamminandosi a riporli nelle proprie stanze.
« Mi chiamo Lovino » mormorò flebilmente l'altro, infilando le mani nelle tasche dei pantaloni scuri e leggeri, avvampando violentemente nel veder sbucare nuovamente la testa di Spagna dalla porta.
« Cosa? » domandò con aria confusa, non avendo capito l'intera frase né tantomeno il senso della stessa.
« MichiamoLovino » ripetè rapidamente l'italiano, lo sguardo basso e volto alla parte opposta  a quello dello spagnolo, puntanto sul suo viso. Probabilmente non vide mai il sorriso che succedette l'espressione basita del ventenne, cogliendo esclusivamente la risposta.
« Yo Antonio » replicò l'altro, scomparendo poi nelle varie stanze della Villa, lasciando un Romano solo e a disagio, oltre che impedito nei movimenti.
« Sé que***** ».




*=  sotto alcune ottiche, parecchie persone considerano la rivolta dei Vespri Siciliani una vera e propria scelta della popolazione tra la prospettiva di essere dominata dai francesi e quella di stare sotto gli spagnoli ...mki
**= ora, premetto che io il francese non l'ho mai studiato in tutta la mia millenaria vita -u_ù-, poiché alle medie mi hanno appioppato il tedesco ed alle superiori mi insegnano solo francese -e lunga vita all'amica messicana che m'inculca le parole perché le usa spesso *^*9-, mi sono affidata al bastardissimo traduttore on-line. Tirando le somme, la frase originale sarebbe ‘Una volta sorridevi, quando dicevi addio’ [addio inteso nel senso di Adiòs, dato che solo l'italiano e l'inglese, per quanto ne sappia, hanno forme diverse per dire ‘arrivederci’ e ‘addio’, ma data la durezza con la quale Antonio ha parlato, ho optato per il saluto più teatrale u_ù (sparatele -BASTA PARENTESIIIII-)].
***= il Kaiser -Imperatore del Sacro Romano Impero Germanico- ed il Rey -Re di Spagna- erano Carlo I e Carlo V. Sì, sempre lui, solo con quattro numeri di differenza :'D.
****= crucchi bastardi, me l'hanno distrutta çAAAAAAAAAAAAAAAAAAAç -tedeschi perché per la maggior parte erano mercanti luterani rimasti senza lavoro ed esaltati religiosi protestanti, ecco perché va daL GilbO.
*****= lo so.

theARMY!recensioni *v* [~but does it mean that I have to walk on water? | e chi è che passa le giornate con la maglia di Villa Maravilla? *VVVVV*]

Kurohime
Exactly, sommosse varie capitanate da Juan *v*.
No, Lovino ancora non vede Antonio da quel punto di vista, anche se manca poco u_ù.
Lo dici tu, io ho diciassette anni e ne dimostro tredici, come la mettiamo? u^^^^u
SONO UNA NAZIONE *AAAA* [saltellerà per casa per le prossime sette settimane]


Miki89

Sono felicissima che il fatto che abbia sputato fuori un altro capitolo ti faccia gongolare *w* [ha esultato come nemmeno ai mondali del 2006 (Tanto quest'anno l'Italia non ha partecipato u___ù —convincitene amby, convincitene—)].
Eh, con guide simili, dubito che anche un buzzurro potrebbe disdegnare quella meraviglia che è Barcellona =w=b <- innamorata della città.
OddiHio, ti sei beccata proprio l'unico momento tragico di tutta Hetalia :'DDDDD. [P.S. com'è andato l'esame? *V*]
TOMATINA! *A*/ Ma sono SpaMano pur io! :'DDDDD
Romano è arrossito perché si rende sempre più conto di non sapere 'na cippa di min... uto su Antonio, si sta affidando ad uno sconosciuto ed è imbarazzantemente conscio del fatto che gli vuole bene, per quanto non ne sappia 'n càso. Sarà con il senno di poi che capirà che, ehi, nano, è a te che sta mostrando la parte più vera, idiota :'D.
L'html non è un mistero, è un pezzo di pupù u____ù.
E devo dirlo, ho riso come una cretina per TRE GIORNI alla frase ‘dove c'è Antonio, c'è casa’ :'DDDDDDDDDDDDD [sta ridendo di nuovo]
sHiao >O<


Lily26

Il topino è una guest star di fama mondiale, ha dato parecchio prestigio alla storia. Insomma, è uno che conta U^^^U [parte fucilata] IL TOPINO! çAAAç
Comunque.
AAH, abbraccio *v* *salta addosso*
Se l'anno prossimo ti vedrò partecipe alle ore di storia potrò dirmi soddisfatta u_ù.
E sì, Arthur è un bastardo. [Ahahahah, Inghilterra culo >>].
.//////. eBBasta complimenti.


Erichan
Finalmente rispondo! *O*
Grazie per i complimenti [oramai la madre le chiede perché è bordeaux e fa pendant con la maglia della Spagna .///////////.], sono contentissima che i personaggi ti sembrino IC e che ti piacca la fanfiction *___________*.
Come già detto, ne so meno di voi, probabilmente, su questa ff, sia per la lunghezza, sia per la fine, sia per... qualsivoglia cosa :'D,
*_* un bacio! *acchiappa*
*ne manda uno anche lei* *A*/


Assassin Panda

OddiHio, scusa per il ricordo all'ultimo periodo scolastico, de Padilla è stato caustico? :'D
Medina ._., la cosa peggiore dopo le mattanze, durante le guerre, sono gli sfasci delle città ._______.
Lovino è coccolacchiottoso, ma l'importante è non dirlo a lui X°
>///> assHie.


La Crapa
[due in un colpo solo, potresti doverti preparare ad un papiro]
Billy ha fatto il bravo? *v* [questo si chiama stalking...]
A parte questo [NON SCAPPARE çAAAç] [Uh, Hetalia Day *VVV*], mi piace il tuo vecchio programma di vita =w=b, ispira.
Non è il fatto che tu sia sicula, è il fatto che il 90% delle persone che incontro sul net e che non mi fanno repulsione siano su quell'isola :'D [fondamentalmente mi sento presa per il culo u_ù].
E, per la cronaca, ho riso come una perfetta rincretinita anche al tuo commento su Olanda :'DDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD [X°DDD AHAHAHAHAH].
NaH, non ti uccido, non sono una persona sanguinaria e vendicativa [al contrario da ciò che potrebbe sembrare dalle mie ff].
Penso che se anche Himaruya spiegasse con altre circostanze quella cicatrice, per me resterà sempre il segno della violenta repressione spagnola e degli scontri per l'indipendenza, OH.
*v* sono contentissima che Belgio ed Olanda ti siano piaciuti [per quanto se ne può sapere dai dati distribuiti dall'autore .___.].
Un angst carino :'DDDD sinceramente mai, lo ammetto :'D.
Io di citazioni non ne faccio, sinceramente, anche perché non sono lucidissima quando scrivo i capitoli [no, non sono ciucca né tantomeno dopata o sotto stupefacenti, ma l'80% delle volte sono le TRE DEL MATTINO @____@].
Buon pisolino u_ù.

Bentornata dalla ronfata *O*
Sono una stronza, lo so, ma non le ha propriamente richieste, 'ste ferie, eH u_ù.
:'DD Ma se Watson la spazzola e le domestiche non hanno tempo di andare a fare la spesa, dato che in cucina —almeno, quella della Villa— non ci stanno mai e non sanno una cippa della stessa, è ovvio che rimanga il saHara :'DD.
Ammettiamolo: la SpaMano è inquietantemente AWWWWN *____* [idiozie durante la partita Germania-Argentina (=| LUDWIG, non ti azzardare, non ti voglio in semifinale —contro Antonio, poi OAO... immaginatevi casa Vargas :'DDDD—)].
I Cumoneros non aspettano mai u_ù [parte una stivalata in testa all'amby —Lovi: èOOOOOé].
IL TOPINO REGNA! *________________*/
Squit.
...
...
Stavo dicendo?
Ah, già, i sottoposti di Antonio. Sì, un pò per la costante di averlo come generale e vederlo come un eroe della patria, un pò per ammirazione e salvaguardia dei propri nervi, penso che si siano autoconvinti del fatto che quello che fanno, se ordinato da lui, sia più che giusto e lecito, come ogni esercito che si rispetti nella storia, no? [.___. che pena]
X°DDDDDDD
Lovino attaccato dallo squalo °^^^^° [si preannuncia una brutta fine per lo squalo].

E lo ripeto: è inquietante come tu riesca a cogliere le allegorie che nascondo come la polvere sotto il tappeto °A°.
Non azzardarti a farti del male! èOé *si lancia a peso morto sull'arma designata*
Quella cosa non mi piaceva, non volevo nemmeno pubblicarla, ma diciamo che così, per passare il tempo l'ho gettata a vuoto, quando ho capito che non l'avrei continuata né ne andavo comunque fiera per un lato che fosse uno [>>] l'ho tolta.
:'D deHe, sono coerente quanto Romano.


AlinorRed
Non lo so, sono quell'amby? *O*
Ce ne sono delle altre? *_______* NON SONO SOLA AL MONDO.
.___. uffi.
A parte questo [çAAAç non sono l'uuunicaaa], non so se sono l'amby che dici tu, io sono LLL'amby, poi magari ce ne sono altre, che ne so :'DDD.
Partendo dal presupposto che potrei non esserlo [pòta .___.], assHie per i complimenti */////*, sono contenta che ti piaccia, e che consideri questo Antonio, QUELL'Antonio —TATATATAAAN *A*.
Non è vero che non sei in grado di fare recensioni, chiunque può farlo, basta esprimere la propria opinione in proposito, anche fosse incerta, è l'idea che la persona si fa leggendo che questa esprime *-*.
assHie >OO<.
In ogni caso, anche se potrei non essere QUELL'amby —ma tanto lo sono u_ù (ò_o?!)—, ti spupazzo in ogni caso. u_ù


If u want to ask me something


Draw those flames that burn before him
Now he's gonna find a fight, gonna fool the bad

La coppa del mondo chi la vincerà?
La Germania gli è rimasta qua,
2006, l'82, il '70
quarant'anni che stanno a rosicà.
Pizza, pasta, mafia e Berlusconi
dimenticate il mandolino
intanto la figura dei cojoni
l'avete già fatta a Berlino ~

:DDDDDD

A parte le cretinate, vi ringrazio di cuore, non mi sarei mai né aspettata qualcosa di simile [41 recensioni per 10 capitoli! ;w;], che per qualcuno potrà anche essere poco a paragone, ma per me significa moltissimo, soprattutto per le persone che recensiscono e mi seguono.
Sì, posso ammettere con il mio ego montato che sono orgogliosa di chi mi legge, di chi mi recensisce e di chi anche solo apre questa fanficion per errore, sono orgogliosa di voi e non perché, come forse starete pensando, ‘fate il lavoretto a casa’ [alta considerazione delle recensioni dovuta al fatto che parecchi le considerino obbligatorie ò_ò (gran pupù)], bensì per il sostegno che mi date, chi direttamente e chi meno, ma che comunque arriva.
Grazie, grazie davvero <3.


Ed ora basta smielate èOé, vi propino una domanda così, a caso,
Capitolo preferito? *v*
[cascano le braccia X°D]
   
 
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