Anime & Manga > Kilari
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Autore: AikoIzumi    03/07/2010    3 recensioni
Una tipica storia d'amore fra i banchi di un liceo diverso da tutti gli altri. Un Liceo dove si coltiva il talento di ogni studente, facendo in modo che esso possa divenire un giorno parte integrante del grande mondo dello Spettacolo.
.....
-domani sarà un grande giorno; Le superiori mi aspettano!- il ragazzo sentendo quelle parole e quella voce femminile si voltò notando una chioma di capelli castani che ricadevano sulle spalle di un corpo esile di una ragazza voltata di spalle rispetto a lui. Era sorpreso di trovare qualcuno lì in quel posto appena fuori città, raggiungibile solo da un piccolo autobus, se non dire corriera, ma l'aveva disturbato e questo non lo metteva di buon umore -potresti abbassare la voce?- borbottò il ragazzo facendo sussultare Kilari che si girò sorridendo imbarazzata -scusami non volevo disturbarti, pensavo che non ci fosse nessuno- si scusò e subito dopo aggiunse -scusami ancora, ciao- salutò quello sconosciuto e poi scese in fretta dalla collina mentre quel ragazzo continuava a guardarla accecato dalla brillantezza di quel sorriso nonostante ci fosse poca luce e non la conoscesse per niente...
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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03. La ragazza che non cadeva hai suoi piedi


Seiji aprì la porta di casa, tornando dal suo giro mattutino di corsa e trovò il fratello in cucina, seduto al tavolino mentre fissava la sua colazione ancora intatta. Chiuse la porta e poi sorrise buttando all'indietro il cappuccio che gli oscurava il viso.
-hai saltato la corsa questa mattina, che scusa hai usato stavolta?- domandò Seiji dirigendosi verso il frigorifero, aprendolo e prendere poi una bottiglietta d'acqua frizzante
-non è rientrato ieri sera- rispose semplicemente Hiroto lasciando intendere a Seiji la sua stessa conclusione. Hiroto si alzò e prese la sua tracolla dato che era già vestito per andare a scuola
-senti un pò, quanto ancora vuoi continuare in questo modo? Lo sai vero?-
-che cosa?- domandò lui voltandosi verso il fratellastro appoggiato il lavello della cucina
-devi smettere di avere questo atteggiamento con tutti... con me- Seiji aveva gli occhi chiusi che poi aprì guardando Hiroto
-tzè, se non ti piace il mio carattere non sono problemi miei- aprì la porta e poi uscì di casa tenendosi le mani in tasca. Seiji rimase in silenzio in quella casa silenziosa e vuota ormai da tanto tempo. Posò l'acqua sul tavolo, dopo averla chiusa naturalmente e poi andò in bagno facendosi una doccia scrollandosi così tutto il sudore che aveva provocato il suole e la corsa di quella mattina abbandonandosi a tenui ricordi...

- inizio flash back
-mamma è vero che presto avrò un fratellino più piccolo?- un piccolo Seiji in versione mini saltava sul suo letto mentre la madre lo aiutava a vestirsi per la scuola
-certo, si chiama Hiroto, tesoro, sono certa che diventerete ottimi fratellini- sorrise la donna di cui Seiji..... non ricorda più il volto!
-non vedo l'ora di conoscerlo- aggiunse il bimbo sorridendo e lasciando la stanza catapultandosi fuori
fine flash back-

Uscì dal bagno quando si ebbe finito di vestire, prese la tracolla e poi uscì anche lui di casa. Camminò sul marciapiede, in tutta tranquillità come sempre osservando come quella giornata fosse tranquilla e serena come lui del resto.
Fin da piccolo era sempre stato un ragazzino pieno di allegria, gentile e educato sempre con tutti specialmente con la sua tartarughina fidata Kame. Era ben diverso da Hiroto, avevano due caratteri totalmente diversi anche se lui nascondeva ancora un lato timido e insicuro che non voleva far vedere a nessuno. Tuttavia aveva sempre desiderato un fratello più piccolo ed ora che nè aveva uno non riusciva a trovare un modo per trascorrere un pò di divertimento con lui, tra i lavoro e la scuola Hiroto e Seiji non avevano molto tempo per chiacchierare e quelle poche volte: Hiroto troncava il discorso con un "non sono affari tuoi"
-domani inizio a lavorare alla bar di mio padre- la voce di Kilari distrasse i pensieri profondi di Seiji portandolo a voltarsi verso sinistra e osservando le tre ragazze che aspettavano pazientemente al semaforo prima di attraversare, dato che era rosso
-ciao ragazze..- sorrise Seiji avvicinandosi alle tre che subito si voltarono verso di lui sorprese di trovarli lì e per giunta a piedi -dato che frequentato il mio stesso liceo volevo presentarmi come si deve- aggiunse con il suo tono gentile -mi chiamo Seiji Hiwatari piacere-
-Noel Yukino- sorrise
-io sono Cobeni Hanasaki piacere- rispose Cobeni con la sua inguaribile timidezza e gentilezza in tutti i  suoi modi
-piacere ragazze- sorrise Seiji guardando poi Kilari -tu sei Kilari giusto?-
-Kilari Tsukishima- sorrise la ragazza porgendo la mano e stringendola insieme a quella di Seiji. Il semaforo divenne verde e il gruppetto si avviò sulle strisce bianche passando dall'altra parte del marciapiede
-come mai... ha piedi?- domandò Noel Seiji sorrise
-non mi piace mettermi in mostra..-
-oh bhè.. questo è da vedere- borbottò Kilari al solo pensiero di quello che Hiroto le aveva fatto la sera prima
-perchè con te non c'è Hiroto?- domandò Cobeni
-è uscito prima- si limitò a dire Seiji mentre Kilari stava svoltando per entrare nel cortile della scuola. Quando entrarono successivamente nell'edificio scolastico Seiji salutò le tre ragazze che si diressero verso la loro classe posando poi le borse sul proprio banco. Kilari si sedette e sospirò attirando l'attenzione di Noel che la guardò con un certo sospetto insieme a Cobeni che però non dissero nulla limitandosi a sedere lasciando che Kilari avesse la sua privacy.
Ne aveva bisogno infatti.
Il solo ricordo di quel bacio la faceva sentire nervosa e imbarazzata più che mai. Non era stato il suo primo bacio bensì le aveva dato fastidio il modo in cui l'aveva colta di sorpresa, intrappolata sotto di lui. Non era stato piacevole, si era sentita in pericolo e lei era stata una stupida ad avvicinarsi tanto ad un ragazzo che infondo non conosceva nemmeno, solo per ripicca di quello che le aveva detto quella sera. Si era comportata in modo troppo impulsivo anche se, non riusciva a spiegarsi per quale motivo lui avesse quell'espressione triste sul viso l'altra sera. Le era rimasta impressa perchè sembrava davvero molto triste.
Quando Hiroto notò la presenza di Kilari in classe si sorprese molto nel vederla, era convinto che dopo quello che le aveva fatto la sera prima non si sarebbe fatta vedere per l'imbarazzo o cose simili. Invece eccola lì, illuminata dai raggi del sole mentre era assorta nei pensieri, forse pensava la bacio? Scosse la testa, stava vaneggiando ora, cosa le importava se pensava a quello oppure no? Era una come un'altra anche se richiedeva un addestramento più "malizioso", scosse di nuovo a testa abbandonando quei pensieri impulsivi e quasi gentili, si sedette al suo posto e poi rimase in silenzio
-credevo non saresti venuta dopo...- Hiroto stava sussurrando dietro Kilari che ormai aveva rinunciato alla depressione mentale
-dopo che?- domandò lei voltandosi verso Hiroto
-dopo il bacio di ieri sera- finì lui la frase interrotta precedentemente
-quale bacio? Non ricordo di aver fatto nulla di simile- disse lei sorridendo
-tutti hai vostri posti s inizia la lezione- la professoressa di matematica entrò perciò Hiroto non poté controbattere le parole di Kilari, venendo nuovamente sorpreso dal comportamento della ragazza, che dimenticò in fretta quel bacio e con lei anche la sensazione di intrappolamento provata quella sera ormai lontana.
Hiroto decisamente infastidito per l'accaduto, seguì la lezione.
..........
Kilari stava portando in mano uno scatolone decisamente troppo pesante per una ragazza, era pieno di strumenti musicali e si notava dalle varie fuoriuscite. Doveva portare quegli strumenti nell'aula di musica dove l'attendeva l'intera classe e il professor Akira, ma proprio quando stava svoltando l'angolo inciampò, non si sà come e la scatola finì a terra sparpagliando solo alcuni strumenti piccoli dato che, per fortuna, la scatola era caduta in piedi dopo aver rimbalzato di pochi millimetri. Kilari rimase a terra finchè una voce a lei familiare non le domandò
-stai bene?- Seiji tentò di farla sedere ma Kilari dovette fermarsi a metà strada, il suo ginocchio sanguinava e la sua caviglia, si stava già gonfiando lentamente -perchè portavi quello scatolone, era pesante per te Kilari- la rimproverò dolcemente Seiji, ma lei provava dolore in quel momento e non riusciva a parlare e non a stringere i denti con gli occhi chiusi, lasciando intravedere un'espressione sofferente
-cosa succede?- domandò il professor Akira uscendo dall'aula di musica. Appena vide la sua allieva a terra corse in loro soccorso e Seiji le spiegò la situazione
-la porto in infermeria...- le parole di Hiroto sorpresero molto Seiji e sopratutto Kilari che venne sollevata da lui stesso per poi essere presa in braccio. Non si spiegò per quale motivo avvenne, ma improvvisamente arrossì e si nascose automaticamente nell'incavo tra la spalla destra e il il collo di Hiroto, percependo il suo profumo
-sei sicuro?- domandò Seiji
-la porto io. Fine della discussione Seiji- rispose freddamente e con così tanta serietà e decisione che il fratello.... non aveva mai notato in lui prima d'ora
-bene torna in classe Seiji- disse il professore dando un ultimo sguardo a Hiroto che svoltava l'angolo, poi si girò verso gli altri alunni usciti dalla classe per curiosità come molti del resto  -tutti in classe filate- si avvicinò a due ragazzi e poi disse -Takeshi, Mikky portate gli strumenti in aula per favore- i due ragazzi eseguirono quel compito mentre Noel e Cobeni rientrarono preoccupate per la loro amica sbadata e cocciuta.
Hiroto camminava come suo solito e Kilari n imbarazzo non poteva fare nulla, la caviglia le pulsava e il ginocchio continuava a tingersi di rosso
-siamo quasi arrivati- avvertì lui svoltando l'angolo e incontrando alcuni studenti più grandi, di cui uno di loro aprì la porta dell'infermeria facendoli entrare in modo che così Hiroto potesse lasciare dolcemente e lentamente il corpo di Kilari adagiato su un lettino vuoto.
-grazie- sussurrò Kilari abbassando la testa
-cos'è successo?- domandò il dottore comparendo subito dopo da dietro una porta, forse era l'ufficio pensò Kilari incuriosita da quell'ambiente ampio, pieno di lettini e dalle finestre spalancate, dove le tende bianche svolazzavano come lenzuoli bagnati al vento. L'uomo visitò Kilari in pochi istanti, pulendole la ferita del ginocchio e mettendole un cerotto. Poi, osservando la caviglia disse
-non è così grave. Il giovanotto quì ha saputo portati quì in fretta, altrimenti si sarebbe gonfiata di più- applicò un cerotto lenitivo e poi fasciò la caviglia lasciando il mocassino a terra hai piedi del lettino dove Hiroto osservava Kilari in viso
-le faccio compagnia per qualche ora dottore- disse Hiroto quando l'uomo tornò nel suo ufficio. Si sedette sul letto accanto a Kilari che fissava il suo piede
-mi dispiace, se avessi accettato io senza fare storie non saresti in queste condizioni- si dispiacque lui, Kilari sorrise
-mi hai ripagato portandomi quì in tutta fretta anche se non sembrava-
-se ti riferisci al peso...- Hiroto si voltò verso Kilari -sei una piuma- lei arrossì e Hiroto, bhè lui, fissava gli occhi dalla ragazza rivivendo quel bacio per l'ennesima volta -nonostante quello che mangi sembra che tu non prenda peso-
-è un complimento o cosa?- domandò lei ridacchiando imbarazzata
-come vuoi- alzò le spalle e le abbassò subito, poi si alzò prendendo la scarpa e infilandola "stile Cenerentola" nel piede della compagna
-grazie di nuovo- sorrise lei quando Hiroto sollevò il viso per guardarla. Bella luminosa come il sole. Eppure poco prima l'aveva vista a terra con un'espressione dolorante, sofferente che di impulso si era gettato su di lei soccorrendola come meglio poteva, un pò era stato il senso di colpa per non aver accettato quello che il professor Akira le aveva detto, un pò perchè vedere quel viso così bello, luminoso e sempre allegro assumere una tale espressione di sofferenza l'aveva scosso muovendo in lui strani stimoli e sensazioni che portavano tutti a soccorrere lei.
La ragazza che non cadeva hai suoi piedi.
..........
Nell'aula di Musica il professor Akira aveva iniziato l'assegnazione degli strumenti. Essa si svolgeva in un preciso ordine: chiamava un alunno alla volta in ordine alfabetico, questo spiegava perchè aveva il registro di classe su una mano mentre era seduto comodo su una poltroncina, lo studente doveva scegliere istintivamente uno strumento che poi andava a suonare se lo sapeva fare oppure si limitava solo a sceglierlo, per poi sottoporsi al controllo del professore che dava un'ulteriore suggerimento secondo le sue conoscenze.
Quando fù il turno di Cobeni, lei si diresse automaticamente sul suo strumento preferito: il Violino. Aveva preso delle lezioni fin da bambina e fin da subito le aveva trasmesso un sensazione di pace che nulla avrebbe potuto eguagliare. Quando il professore le chiese di suonare Cobeni non se lo fece ripetere due volte i che sembra strano come comportamento da parte sua. Era timida ma il suo violino, il violino stesso, il suono, le corde accarezzate in diversi modi le trasmettevano vibrazioni tali che gli occhi si chiudevano, le orecchie percepivano solo il suono di esse estraniando tutto il resto e lasciando spazio solo a loro due: Cobeni e il Violino.
Eseguì una breve parte dell'Ave Maria di Schubert e questo bastò al professore per acconsentire alla sua scelta. Passarono altri cognomi e altri istanti dove la preoccupazione per Kilari cresceva nelle due ragazze finchè Noel non venne chiamata, dirigendosi subito verso una chitarra classica dal disegno semplice, la prese in mano con delicatezza ma anche con decisione e questo lo notò bene Akira, si sedette sullo sgabelletto e poi prese la pulce incastrata tra le corde nella parte alta dello strumento ed eseguì  il brano Asturias di Isaac Albeniz seguendo però solo la prima parte veloce. Cobeni sorrideva mentre l'amica suonava, il professore teneva gli occhi chiusi per gustare meglio quella musica dal vivo. In realtà Noel aveva iniziato solo due anni prima a suonare la chitarra, nel momento in cui sua madre e suo padre le avevano regalato quello stupendo strumento che ormai, era diventata una reliquia.
-puoi andare a posto Noel- disse il professore poi dopo aver chiamato gli ultimi alunni e aver assegnato loro uno strumento disse -Hiroto e Kilari sceglieranno i loro strumenti domani- la campanella suonò -potete andare- Noel e Cobeni posarono gli strumenti che si erano trascinate dietro e poi uscirono peggio di un tornado dall'aula dirigendosi di corsa nell'infermeria.
Hiroto andò via notando le due amiche e Kilari parve dispiaciuta agli occhi di Cobeni
-come ti senti?- domandava Noel con toni che non uscivano dalle sue corde vocali se non era seriamente preoccupata
-stò bene, il dottore ha detto che guarirò presto, ho solo bisogno di non sforzare la caviglia altrimenti potrà peggiorare- rispose lei tentando di calmare l'amica
-il professore ha detto che domani sceglierete il vostro strumento- disse Cobeni -sia noi abbiamo ricevuto Violino e Chitarra Classica- sorrise entusiasta
-mi fà piacere ragazze, sentite non è che potreste portarmi la borsa, vorrei avvertire mio padre...-
-oh non preoccuparti a casa ti ci porterò io con la macchina- Seiji entrò nell'infermeria
-davvero non..- Kilari tentò di controbattere ma il ragazzo
-è stata un'idea di Hiroto. Mi ha chiesto se potevamo fare una deviazione oggi, dopotutto abitiamo vicino no? Non sarà un disturbo per noi anzi... sarà divertente, venite pure voi ragazze- Seiji invitò anche Noel e Cobeni e arrivati a quel punto Kilari non potè fare altro che accettare il gentile pensiero che Hiroto le aveva proposto anche se non direttamente. Lo vide dietro la porta dell'infermeria, il vetro faceva intravedere la sua ombra di schiena e per un attimo pensò veramente che fosse preoccupato per lei, ma subito dopo Noel disse
-se Hiroto avesse accettano l'incarico al posto tuo molto probabilmente a quest'ora non saresti in questo stato. Si sente in colpa la star...- continuò ancora a dire cose del genere mentre lui, quando Kilari si girò verso la porta..... era sparito!
E Seiji notò lo sguardo triste negli occhi oceano di Kilari Tsukishima.
La ragazza che non cadeva hai suoi piedi!

Spazio Autore:
Colgo l'occasione per ringraziare di nuovo tutti coloro che leggono la mia Fan Fiction, la recensiscono o che l'anno messa tra i preferiti. Mi sento molto lusingata dai complimenti che ricevo nelle vostre recensioni e vi ringrazio per questo perchè mi aiutano ad andare avanti nel correggere questa ficcy (che ho rimodernizzato in alcune parti).
Come alcuni avranno notato, i personaggi avvolte non rispettano i loro caratteri per il semplice fatto che sono cresciuti mentalmente rispetto all'anime. Quindi ci sono sfumature ancora infantili ma spero che comunque piacciano come li ho impostati.
ChibiRoby: Il rapporto Kilari/ Seiji migliorerà di capitolo in capitolo come Hiroto cercherà di capire cosa stà succedendo nella sua testa, ma è ancora troppo presto per svelarti altri particolari, ci saranno delle new entry tra poco e la storia si complicherà! Spero che continuerai a seguire la storia e a recensire chibi-chan ^^
kikkab: si accettano sempre i nuovi fan ^^ sono contenta che ti sia piaciuta e spero che continuerà a piacerti anche dopo questo capitolo. Grazie per la recensione ^^
Halley Silver Comet: le critiche le accetto molto volentieri dopotutto sono quelle che aiutano a migliorare hally. Mi fà piacere che tu continui a seguire e recensire la storia e per quanto riguarda il carattere di Hiroto è vero, ma ci sono dei validi motivi per cui si comporta in quel determinato modo, posso dire soltanto che ci saranno capitoli che spiegheranno molto sui due fratellastri e membri del duo chiamato Ships. Grazie per aver recensito ^^
marzy93: in effetti non hai tutti  i torti sai? Anche io spessi cerco di immaginare nella mia mente l'intera scena per poi buttarla sul foglio o in questo caso sul file del pc xd. Ti ringrazio per aver recensito e ricorda che questo è solo l'inizio XD
Karin_: per il primo capitolo è vero, appena possibile lo rivedrò modificando le parti errate. Ti ringrazio per i complimenti e per la recensione, spero continuerai a seguirla con lo stesso entusiasmo ^^

Aggiornerò il prima possibile, ultimamente ho avuto molto da fare e qualche giorno fà mi si era rotto il pc dovendolo ricomprare obbligatoriamente ^^ Chiedo scusa se vi ho fatto aspettare e spero che con questo capitolo possa essere perdonata ^^''
NEWS: Sono in arrivo nuove One-Shot che riguardano vari anime, come Twin Princess - Principesse Gemelle, Sugar Sugar Rune. Se ci saranno novità verrete informati nel mio Spazio Autore dei capitoli ^^. Naturalmente a chi interessa!
   
 
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