Linea grigia. Lieve. Perfetta.

Una lieve curva, precisa e delicata. Costantemente delicata.

Tu detesti i tratti duri e marcati.

Risaltano fin troppo, premono fin troppo. E rovinano quell’emblema d’armonia e finezza.

Un’altra linea che segna il ruvido foglio bianco.

Con delicatezza e cura continui quel lavoro. Linee si uniscono, crei sfumature e di rado un lieve passaggio di gomma cancella le piccole imprecisioni.

Sospiri profondamente.

Oh, è cosi tremendamente difficile riprodurre la perfezione. Estenuante.

 

Eppure la mina grigia non accenna a volersi fermare, e continua il suo minuzioso lavoro.

Un lavoro che ti appaga, poco a poco.

Perché, linea dopo linea, su quel semplice foglio ruvido fiorisce l’immagine che ti ossessiona.

Fiorisce quel ricordo impossibile da lavare, il quale ormai con avidità e prepotenza, si è fatto padrone di ogni singolo angolo della tua mente.

Rudi passaggi di gomma non sono serviti, oh.

Per quanto hai tentato di violarlo, cacciarlo con vigore, quello è rimasto li. Identico a prima, se non ancora più evidente. Ancora più reale.

Ancora più vivo.

 

Ti mordi il labbro.

Sono questi i momenti nei quali vorresti che bastasse un’insulsa gomma da cancellare per poter far svanire tutto.

Far svanire quei ricordi pungenti, che ogni notte vengono a trovarti. Precisi, puntuali, senza concedere un attimo di respiro.

E far svanire quell’immagine, che da mesi non ti abbandona un solo istante.

 

Altre linee. E l’immagine su quel foglio è sempre più concreta.

Con la mina crei lievi sfumature, tentando di riprodurre il bagliore delle iridi.

Quel bagliore che ti lasciò attonita e felice.

La matita si sposta con delicatezza e piano cerca di calcare un poco i capelli, per renderli ancor più somiglianti.

Ed ora la bocca, manca solo lei. Le tue dita sfiorano il foglio, ed un respiro accompagna quel tocco.

Ed ecco che la matita traccia quella fatidica linea.

Una linea delicata, semplice. Una linea che riesce a far trasparire spontaneità, e quasi dolcezza.

Un sorriso.

 

“Julia!”

I tuoi occhi si sbarrano, mentre l’imbarazzo ti coglie inaspettata. Tuo fratello entra senza preavviso, ed il suo sguardo cade curioso su quel foglio.

“Disegni anche oggi?” ti chiede, mentre il suo collo si sporge verso il disegno che tenti gelosamente di nascondere.

Velocemente sfila il foglio dalle tue mani ed in un attimo il rossore sulle tue guance si espande ovunque.

“Ehi, ma… Questo è Ivanov” dice in tono pacato, mentre un lieve sorriso di malizia gli si dipinge sul viso.

Con agilità rubi quel tuo prezioso tesoro dalle sue mani e svelta ti rifugi in giardino, lasciando la porta sbattere alle tue spalle.

 

Poco a poco il respiro torna regolare, mentre ti lasci cadere a terra.

Con delicatezza sfiori il foglio, ed un sussulto ti rapisce.

E’ lui, in tutto e per tutto. Il ricordo di quel sorriso pare più reale e vicino che mai.

“E allora se sei tanto brava a disegnare, fammi un bel ritratto. Me lo darai al prossimo campionato”.

Ed aveva sorriso. A te, solo ed esclusivamente a te.

E da quel giorno, l’ultimo dello scorso campionato, quelle parole non hanno cessato di vorticare frenetiche nella tua mente.

Quell’immagine non ti ha concesso alcuna pietà, popolando costantemente i tuoi pensieri.

E la tua matita non ha smesso di ricercare la perfezione, giorno dopo giorno.

Ed ora eccola. Eccolo. Stupendo, come sempre.

 

I tuoi occhi di smeraldo paiono come luccicare, e la tua mano non riesce a smettere di accarezzare

quell’immagine.

E con innocenza porti quel foglio al petto, quasi stringendolo.

Ed i battiti del cuore, con impudenza, annunciano l’avvicinarsi di un campionato ormai alle soglie.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note:

Dunque... Eccomi qui di nuovo con un altro esperimento.

Lo so che per essere una flash è un po’ lunga, ma non trovavo minimamente adatto definirla una shot.

Che ne pensate?

E’ da un po’ che mi frullava l’idea di utilizzare un personaggio femminile, ma fino all’ultimo ero indecisa sul quale. Alla fine ho optato per Julia, “ma allora chi utilizzo come soggetto per il ritratto?” mi sono detta. Yuri non è affatto stata una scelta immediata, anzi!

Solamente, poco a poco mentre scrivevo, è stato spontaneo ricadere su di lui. Lo trovavo perfetto :)

Leggendo alcune fiction ho notato che Julia spesso è rappresentata in modo molto sfrontato. Apprezzo questo suo lato, ma per una volta ho cercato di mostrare un lato più profondo ed innocente del suo essere ;)

 

E per l’ennesima volta vi ripropongo un altro mio “strano” lavoro”.

Spero vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate! Grazie! :)