{Dedicato alla Collega,
che ha fatto nascere Koto-chan e , inconsapevolmente, anche Yuu-chan ♥
E la Marty, senza le cui sparate geniali non avrei ricordato il nome che mi serviva xD



Tale Padre … ~




<< Ne, Koto-chan, mettiti in posa e fai un bel sorriso! >>
La macchina fotografica digitale ultimo modello in mano al maggiore degli Hitachiin potrebbe non avere vita lunga, Haruhi lo sa bene.
Sospira la giovane donna, seduta sulla dondola bianca dell’immenso giardino di casa sua, il dolce vento primaverile che le scompiglia i lunghi capelli castani, mandandole qualche ciocca fastidiosa nei grandi occhi color cioccolata, che s’affretta a scostare con un gesto di malcelata stizza.
Ecco perché era tanto ritrosa alla richiesta del suo dolce consorte di farli allungare. Quando li aveva corti non aveva di questi problemi, anche se veniva spesso e volentieri scambiata per un ragazzo.
Un sorriso divertito le piega le labbra rosse, mentre segue con lo sguardo la bambina dai lunghi capelli neri, legati in due fluenti code che le arrivano alla vita legate da nastri azzurri, il viso sottile e pallido, su cui spiccano dei fini occhi color cioccolato, tipicamente orientali, nel suo vestitino di pizzi e merletti blu mare. La piccola guarda scettica l’uomo dai fulvi capelli scarmigliati che continua a fotografarla mentre è distratta, incrociando le braccine al petto, severamente.
Hikaru rabbrividisce, abbassando per un attimo la macchina fotografica.
<< Quando fa così è identica a suo padre >>
Esclama Kaoru, uscendo dalla villa con un vassoio di bicchieri ricolmi di aranciata, scuotendo esasperato il capo rosso, avvicinandosi al gemello che sospira, gli occhi dorati pericolosamente vicini alle lacrime.
<< Oh, ti prego, Ko-chan! Fallo almeno per il tuo adorato oji-sama! >>
Piagnucola lui, che a venticinque anni suonati non è cambiato di una virgola dai tempi dell’Ouran.
La bambina per tutta risposta lo guarda ancora più scettica, con un sorrisetto che la dice lunga su quanto adori lo zio.
I due fratelli si guardano, sperando in un miracolo, visto che la nipotina sta – in qualche modo – acconsentendo alla loro richiesta.
Hikaru s’affretta a sollevare la macchina fotografica, ma la piccola peste avvista l’uomo dai capelli corvini che entra con aria assente dal cancello che da sul giardino, appena tornato a casa, i sottili occhiali di plastica che pendono distrattamente sul naso, a tracolla la solita borsa in cui ama infilare il suo portatile e i documenti del lavoro.
Non da tempo ai due di fare niente, si limita a far loro la linguaccia, per poi dargli le spalle e correre verso il nuovo arrivato, aggrappandosi alla gamba di questo e tuffando il visetto nei pantaloni, gli occhi nocciola pieni di lacrime.
<< Otou-san, Otou-san! Gli zietti mi danno fastidio! Buaaaahhh >>
L’uomo abbassa lo sguardo sulla figlia, improvvisamente resosi conto della sua presenza. La guarda per qualche istante, posandogli una mano sul capo, per poi voltarsi con un sorriso minaccioso verso i due gemelli che indietreggiano, deglutendo rumorosamente.
<< Hikaru, Kaoru, quante volte vi ho detto di non importunare la bambina? >>
Kaoru sorride nervosamente, le mani che tremano rischiando di rovesciare sull’erba i bicchieri, mentre il fratello nasconde immediatamente la fotocamera.
<< Gomenasai, Kyoya! >>
Esclamano in un perfetto coro, rimasto inalterato in tutto quel tempo.
Haruhi sorride, divertita, scrollando appena il capo, mentre l’Ohtori annuisce appena, prendendo in braccio la piccola che ha ‘miracolosamente’ smesso di piangere e sogghigna, il viso contro il collo del padre, non vista, in direzione degli zii che si lamentano mugugnando qualcosa sul fatto che quella bambina sia un vero Demonio.
Fujioka ne sa qualcosa, visto che è sua figlia.
<< Ma devono stare sempre qui? >>
Chiede infastidito il marito, chinandosi verso di lei giusto per sfiorarle le labbra. Anche lui non è cambiato, anche se tutti – chi più, chi meno – sono cresciuti, e infondo la cosa non le dispiace.
<< Escono pazzi per Kotoko–chan, lo sai. E poi non fanno nulla di male >>
L’uomo scrolla le spalle, stringendo possessivamente al petto la sua bambina, borbottando qualcosa sul fatto che i due Diavoli Gemelli vogliono usare la figlia come bambolina, visto che non ci sono riusciti con la madre.
Haruhi sospetta che non sappia quanto la sua piccola, tenera e ingenua figliola non si faccia problemi a rimettere in riga gli zii acquisiti, anzi.
Quindi annuisce soltanto, accondiscendente, posando la mano sul ventre arrotondato sotto la maglia maschile che indossa.
Dopotutto è normale che un padre sia accecato dall’amore per la sua principessina, no?
Anche se quel padre è Kyoya Ohtori. E quella principessina è la sua copia sputata.
Li osserva andare verso i due Hitachiin con un identico sorriso malefico, mentre i due poveri gemelli si preparano a fuggire a gambe levate.
Abbassa il viso, accarezzando il punto in cui ha sentito un piedino scalciare, lo sguardo che vaga distrattamente su quella piccola scenetta di famigliare quotidianità.
<< Speriamo solo che non sia anche tu come loro, mia piccola Yuuko >>




Angolino di R e d_V a m p i r e

Ed ecco la coppia finale. Non ve lo immaginavate, vero? (Giù-cchan tu non fai testo òwò)
Come detto all’inizio, questa è per la Collega. Senza di lei Kotoko non avrebbe avuto questa paternità. E Yuuko sarebbe ancora nella grazia degli angeli (?) – non che sia poi così lontana xD -
Uhm. Penso che vedrete spesso le due sorelline Ohtori ( Yuuko quando sarà nata u.u) nelle mie fict òwò Sono così tremendamente kawaii, per dirla alla Honey xD
*Kotoko dovrebbe essere il nome della madre di Haruhi, mentre *Yuuko è il nome della figlia di Dino e Hibari uWu (xD)
Detto questo … detto tutto, suppongo u.u
Ancora un arigatou immenso a chi mi ha seguito e a chi leggerà questa flash senza pretese.
Ciaossu!