<< A partire da una certa età,
per amor proprio e per furberia,
le cose che desideriamo di più sono quelle a cui fingiamo di non tenere. >>
(M. Proust)
Il flash della macchina fotografica di Morinozuka l’acceca per un istante, bloccandola sul posto con una bottiglia di coca cola in mano e nell’altra il ridicolo cappellino colorato da party che tutti i presenti sono stati costretti ad indossare.
Presa alla sprovvista sbatte le palpebre un paio di volte per smettere di vederci a pallini bianchi e neri, mentre Takashi abbassa un istante la fotocamera guardandola con la solita espressione pacata, una punta di preoccupazione nei dolci occhi scuri.
Haruhi sorride a quel gigante buono, scuotendo appena il capo per rassicurarlo.
<< Tutto bene Mori, non preoccuparti >>
L’uomo annuisce con un sorriso accennato, tornando a scattare foto, mentre i due effervescenti gemelli Hitachiin vagano per la sala con la loro telecamera, riprendendo gli invitati e soffermandosi in particolare su Tamaki, che è scivolato non si sa come sul tappeto portandosi dietro la coppa del punch e suscitando così l’iralità generale.
La donna incrocia Kyoya che si fa aiutare da un affaticato Umehito – che è stato trascinato lì dalla sua vivace e implacabile compagna – a portare un immensa torta di compleanno che farebbe la felicità di Honey.
Sorride, cercando con lo sguardo la festeggiata : la trova in un angolino, perfetta bambolina nel suo abitino di tulle dono degli zii Hikaru e Kaoru, i capelli corvini che le arrivano alle spalle e i sottili occhi castani puntati con curiosità sul giovane uomo biondo – che non dimostra più di diciott’anni – chinato su di lei.
Haruhi si sofferma a guardare la scena, in disparte.
<< Otanjoubi Omedetou* Koto-chan! Quanti anni hai fatto? >>
La bimba lo guarda sospettosa, prima di sollevare il nasino al soffitto con aria d’importanza.
<< Cinque. Lo sai oji-san, perché me lo chiedi? >>
L’Haninozuka ridacchia, portandosi una mano dietro il capo.
Certo che la sua nipotina è proprio sveglia.
Ma non demorde, tornando alla carica, mostrando a Kotoko ciò che teneva nascosto dietro le spalle attirando la curiosità della piccola Othori.
<< Lui è Usa-chan. E’ stato il mio migliore amico per tanti anni, sai? Ma ora voglio che diventi tuo. Mi raccomando, trattalo bene >>
Haruhi sorride, sorpresa, quando la sua bambina le corre incontro mostrandole con infantile eccitazione il coniglietto rosa che tiene stretto al petto.
<< E’ davvero un bel regalo, amore. Ma dovrai volergli tanto bene e prenderti cura di lui >>
Fa lei, scompigliandole i capelli e incrociando lo sguardo di Mitsukuni che le sorride bonario.
Certo che è proprio cresciuto, Honey-senpai.
Anche se il suo aspetto come al solito non tradisce la sua vera età.
E’ un bene, anche se le mancherà il vecchio Mitsukuni …
<< Ragazzi, Kotoko, la torta! >>
<< Torta?! Miaaaa! >>
<< Eh eh … no aspetta, prima la fot- >>
<< Oji-san, sei tutto sporco di panna >>
<< … mh … Mitsukuni non esagerare >>
<< D-demo … Takashi! >>
… come non detto
Angolino di R e d_Vampire
* Otanjoubi Omedetou=Buon Compleanno.
Ed ecco la seconda flash. Che tenero Mitsukuni che regala il suo coniglietto alla nipotina! E Kotoko come al solito non si smentisce, è sempre più assomigliante al padre, malgrado abbia ancora certi atteggiamenti infantili, visto che è una bambina.
Honey dimostra diciott’anni, ma ne ha ventisei. Non credo che rimarrà a vita un bambino, ma di certo il suo corpo non crescerà a ritmi normali. Beato lui, a quarant’anni non gli e ne daranno trenta, di sto passo xD
Ringrazio angelica98 ( grazie^^ per quanto riguarda quella fict, certo che la continuerò, non appena il blocco dello scrittore avrà deciso di lasciarmi libera -.- xD) per aver commentato virgy90 per averla messa fra i preferiti e goldenfish e angelica98 fra le seguite.
Al prossimo capitolo.
Ciaossu!