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Autore: waytotheend    16/07/2010    0 recensioni
Questa storia, scritta nell'ormai lontano 2006, racconta di come, attraverso importanti incontri, sono nate le canzoni dei Simple Plan. Da cui il titolo "SP Le Origini".
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'

Questa storia l'ho scritta il 23 Luglio 2006 e in onore dei suoi 4 anni, ho deciso di postarla finalmente anche qui!!! Tenete presente che è una fan fiction comunque e che quindi i fatti riportati non sono sempre veritieri!

 

Cap 1

Era andata da poco a vivere in Canada e alcuni aspetti di quei posti di cui aveva sentito parlare non li aveva ancora conosciuti…
Un pomeriggio mentre era di ritorno da scuola e guardava fuori dal finestrino dell’auto mentre la mamma le parlava,lo vide…era sulla pista da skate e si apprestava ad eseguire un holly…era carino…davvero…aveva i capelli scuri,corti e la maglietta faceva intravedere un corpo niente male…era passata altre volte li davanti ma le piste erano sempre vuote…il ragazzo era con altri cinque amici…un ragazzo biondo, uno con una frangia ben pettinata e gli altri tre con un taglio molto corto…
Qualcosa di lui la colpì e in quel momento le parole della madre gli sembrarono solo un eco lontano…
Il salto lo aveva eseguito alla perfezione e gli amici lo stavano applaudendo…quel ragazzo era di quei tipi che a lei non erano mai piaciuti ma questo era diverso…
Il giorno dopo a scuola mentre pranzava li rivide…erano tipo un gruppetto di quelli in cui tutti vorrebbero entrare ma non sono abbastanza speciali o forse lo sono tropo…così chiese alla sua amica informazioni…
“Marì chi sono quei tipi…li conosci?”
“ah…loro…sono dei ragazzi del quarto…casinisti e sfaccendati…sempre con quei skate in mano…”
“sapresti dirmi come si chiamano?”
“vediamo…quello biondo al centro che ride David…quello con lo skate in mano Pierre…quello con la frangia stirata Seb…mentre gli altri due sono Pat e Chuk…e quello con le cannucce nel naso Jeff…perché?”
“ma…così…curiosità”
“Baech non mi dirai che ti piacciono quei tipi?”
“ma figurati…”
Pierre…bel nome pensò continuandolo a fissare…suonò la campana e si alzò per tornare nella scuola mentre quei ragazzi eludendo il preside se la svignarono…
Quel pomeriggio andò nel parco e si sedette sulle gradinate facendo finta di essere impegnata a leggere un libro…ma alzava sempre gli occhi per osservarlo compiere mille acrobazie con quello skate che sembra un tutt’uno con lui…
Mentre batteva il cinque a David,Pierre alzò lo sguardo e la vide…stava leggendo e i lunghi capelli biondi le coprivano il volto…restò un attimo impalato a guardarla ma lei alzò lo sguardo così lui dovette guardare altrove…
Il giorno dopo a scuola mentre lei era in tenta a parlare con la sua amica di quando fosse bello il nuovo video dei Green Day e di quanto stesse bene Billie biondo Pierre si mise a guardarla…e David,per sua sfortuna se ne accorse…
“ehi…Bouvier?”
Ma il ragazzo non sentiva… “Pierre?sexy boy?”
“si? Che c’è David?”
“ti sei incantato?”
“cosa?”
“appunto…”
“no niente…”
“quel niente è davvero ben fatto non trovi?
“eh già…aspetta che hai detto?”
“che è davvero carina…come si chiama?”
“boh…l’ho vista ieri alle piste…non ci ho mai parlato…”
“per me le piaci…”
“e come l’avresti capito?”
“il mio sesto senso…”
“ma sta zitto figlio del diavolo”
“ancora con questa storia?”
“mai pensato ad un esorcismo?”
I due scoppiarono a ridere e il discorso finì lì…

Cap 2

Quel pomeriggio Baech era andata alle piste come sempre…prese il libro e il lettore cd e si sedette aspettando Pierre…
Quando era ormai seduta lì,sulle fredde scalinate di cemento da almeno un paio d’ore e si era ormai decisa a tornare a casa,il ragazzo arrivò sul suo skate ma per la prima volta era da solo…andò vicino alla pedana più alta del parco e iniziò ad andare su e giù e a compiere diverse acrobazie finchè all’improvviso,quando ormai cominciava a farsi buio, iniziò a piovere…Baech aprì l’ombrello che portava sempre nello zaino dato che era inverno e man mano le piste iniziarono a svuotarsi…la pioggia non accennava a smettere così come Pierre non si decideva a scendere dalla pedana…era come se aspettassero di vedere chi dei due se ne andasse per primo…alla fine la ragazza chiuse il libro…aveva cominciato a fare troppo freddo e perciò si era decisa ad andare via…ma nel preciso istante in cui Baech si alzò,Pierre scese dalla pedana e gli andò incontro…
Lei aveva la musica nelle orecchie e così quando le appoggiò una mano sulla spalla la ragazza urlò…
“scusa non volevo spaventarti…”
“si…non ti avevo sentito arrivare…”
Pierre tese la mano a Baech e disse : “io sono Pierre piacere…” e fece un gran sorriso…era tutto bagnato ma se ne stava lì sul suo skate come niente fosse…
“ciao io sono Baech…”
“gran bell’urlo…”
“grazie…scusa ma ora devo tornare a casa…”
“tu vieni alla Beaubois vero?”
“si…”
“allora a domani“il ragazzo fece per voltarsi ma le disse:“…posso una domanda?”
“si…”
“perché vieni qui ogni giorno?”
“così…è un bel posto…posso io una domanda?”
“si…”
“non hai freddo?”
“cosa?”
“sei tutto bagnato…starai congelando…”
“in effetti…non mi ero accorto di essere così bagnato…forse è meglio se torno a casa…”
“ok…allora ciao…”
“ciao Baech…”
I due si guardarono negli occhi e poi si voltarono…
Il giorno dopo a pranzo…
“Pierre ma che hai fatto ieri?la doccia nel ghiaccio?”
“No…ero al parco a fare skate…”
“con quel tempo?era per quella ragazza?”
“si…”
“che ragazza?” chiesero in coro Jeff,Chuk,Seb e Pat.
“Pierre si è preso una cotta…?”
“sta zitto David…”
“e chi è la vittima?”chiese Pat ridendo.
“nessuno…”Pierre stava arrossendo…
“David?”
“la tipa con la maglia rosa seduta a quel tavolo…”
“ah…carina…”disse Jeff suscitando il consenso generale…
“ma non è quella che viene tutti i giorni alle piste?” chiese Pat
“si…ma non iniziate a fare i vostri commenti…”
“eri lì per lei ieri?è per lei che ti stai ammalando?comunque io preferisco le more” chiese David mentre Pierre starnutiva per la millesima volta…
“ieri ero solo a fare skate…tutto qua”
“con quel tempaccio?l’hai baciata?”
“No…”
“non c’è stata?”
“non ci ho provato…”
“hu hu …il nostro amico perde colpi ragazzi…”
“piantala David…”
cominciarono a ridere tutte e sei assieme, ma quando Baech si alzò dal tavolo con Marì per andare a posare i vastoi Pierre smise e cominciò a guardarla…la ragazza se ne accorse e ricambiò lo sguardo…
Quando passo davanti a loro Pierre la salutò e i ragazzi cominciarono a preoccuparsi…
“non ti starai innamorando?”
“no Jeff…”
“però è vero che non ci hai provato”disse David…
“è come lo sai?aspetta non dirmelo… il tuo sesto senso…”
“No…semplice deduzione…”
“cioè?”
“beh…se ci avessi provato non ti avrebbe salutato…questo vuol dire che non ti conosce affatto…”
“perché se mi conoscesse?”
“ti avrebbe già mandato a quel paese…”
“voi mi conoscete e siete lo stesso miei amici…”
“vero vero…ma noi non dobbiamo venire a letto con te…”
“ben detto David”approvò Pat…i ragazzi cominciarono a ridere tutti tranne Pierre che disse
“andiamo a lezione va!”

Cap 3

I pomeriggi seguenti Baech tornò ancora al parco a guardare i ragazzi,o meglio Pierre fare skate,ma non parlò più con lui finchè un giorno il ragazzo andò di nuovo solo alle piste solo che sta volta era tutto frutto di una macchinazione dei ragazzi del pomeriggio precedente da cui Pierre era stato tenuto completamente all’oscuro…
Chi poteva essere il macchinatore se non David? pensare che è il suo migliore amico…
“sentite…è chiaro che se non interveniamo Pierre non concluderà mai niente…perciò interveniamo…”
“come? Pierre ci sfonda se scopre che complottiamo alle sue spalle…” rispose Seb con un sorriso nervoso in viso…
“ma noi non complottiamo alle sue spalle Seb”
“ah no?” chiese Chuk
“no”
“e che facciamo allora?”
“semplice…lavoriamo per la sua felicità… è ovviamente una scusa…in realtà ci impicciamo e basta…
Ma nel caso è una scusa che regge…”
“non ci cascherà mai…” disse Pat
“perché?”
“perché non riusciresti a desistere dal dire…ringraziami pure Pierre…”
i ragazzi risero e annuirono…
“sta volta ci riuscirò…siamo d’accordo allora?”
“prima esponi”
I cinque amici si avvicinarono tra loro come se dovessero progettare il piano per un grosso furto…
“semplice…quando Pierre ci chiederà di andare alle piste domani avremo tutti da fare qualche cosa di improrogabile…così andrà da solo e avrà l’occasione di provarci….”
“devo ammettere che come idea è geniale ma…”
“ma?”
“come facciamo a sapere che Pierre ci andrà?”
“semplice…c’è lei e lui lo sa…”
“per una volta non è una delle sue solite cazzate…io ci sto David”disse Pat
“voi?”
Jeff,Chuk e Seb si guardarono e poi annuirono…
“ovviamente andremo a spiarli…”
“ma sei scemo David?”
“Seb ha ragione finiremo col farci scoprire…”
Così Pierre il pomeriggio seguente era andato alle piste da solo e quando arrivò fece qualche pedana ma poi si scocciò da solo e si avvicinò a Baech che come sempre era seduta a leggere e ad ascoltare musica…
“Ehi!” disse il ragazzo
“ciao?”
“non urli oggi?”
“ti ho visto arrivare…”
“mi guardavi allora?”
“No…mi era caduta la pena…!”
“ah…ok…cosa ascolti?”
“When i come around…è dei green day…”
“si…ho presente…bel gruppo…”
“già…ti hanno mollato?”
“cosa?”
“i tuoi amici…sei da solo oggi…”
“così pare…hai da fare?”
“perché?”
“ti va se andiamo a fare un giro?”
“ok…ti piace la musica?”
“perché?”
“avrei dei cd da comprare e delle corde di chitarra da prendere per mio fratello…”
“certo…ti posso dare una mano…suono la chitarra…”
“ok allora…andiamo…”
passarono il pomeriggio tra negozi di cd,dischi e di strumenti musicali…poi, siccome si era fatta sera andarono a mangiare insieme e poi lui la riaccompagnò a casa verso le undici…
“non ti dicono niente dell’ora i tuoi?”
“No…sono fuori fino a domani…e mio fratello è dalla sua ragazza…”
“vivi solo con i tuoi?”
“si…perché?”
“hai una casa enorme…”
“l’abbiamo comprata da poco…quando ci siamo trasferiti definitivamente…”
“dove stavate prima?”
“vivevo a Londra…poi ci siamo trasferiti qui in Canada nella casa dei miei zii…la sorella di mia madre e poi siamo venuti a Montreal e abbiamo comprato casa…”
“sei nuova ecco perché non ti avevo mai visto prima a scuola…voglio dire…in quattro anni ti avrei notata…”
“adesso è tardi…devo ancora finire di studiare…”
Cominciò a piovere…
“piove sempre quando stiamo assieme…magari è un segno”e sorrise dolcemente come sempre
“positivo?”
“chi può dirlo…”
“è meglio che vai adesso o ti bagnerai di nuovo…notte”
La ragazza si voltò per aprire il cancello ma Pierre la fermò…
“Baech?”
“si?”
“ti va di uscire domani?”
“come?”
“si…uscire sul serio…cioè che ti vengo a prendere e tutto il resto…possiamo andare al cinema…o qualcosa del genere…”
“ok…non è male come idea…se il film è brutto però ce ne andiamo ok?”
“certo…”
“notte Pierre”
La ragazza si voltò ma Pierre le prese il braccio e la tirò a se baciandola,mentre erano ormai bagnati fradici…
“cosa?”
“nel caso non baciassi al primo appuntamento…”
La ragazza sorrise e questa volta riuscì ad entrare nel cancello…e Pierre rimase sotto la pioggia finchè non ebbe corso il vialetto fino all’ingresso…e poi iniziò lui a correre verso casa cercando di evitare di prendersi un malanno…

Cap 4

La mattina dopo a scuola…
“ehi…”
“ciao David…”
“che hai fatto ieri?hai una faccia che fa schifo…più del solito…”
“grazie…sei di aiuto…”
“allora?”
“sono stato in giro…”
“dovresti capire che quando piove se non hai l’ombrello devi stare al chiuso…fortuna che non si prova oggi…”
“gli altri?”
“eccoli…”
Jeff,Pat,Seb e Chuk arrivarono sui loro skate e si sedettero sul muretto vicino a David e Pierre…
“ciao…”
“che hai Pierre…sei terribile…ti hanno investito?”
“No…cretini…il prossimo che dice che sono orribile stamattina giuro che lo ammazzo…”
“sapete…ieri è uscito di nuovo con la pioggia…”
“sono andato a fare skate…e all’improvviso è venuto a piovere…”
“l’ombrello?”
“mica uno lo porta sempre…”
“in estate…ma è inverno Pierre…”
“ok David hai ragione tu…”
“lo so…come sempre…”
“ehi Pierre?”
“che c’è Jeff…”
“c’era la tipa?quella che viene sempre dico…”
“si…”
“ci hai parlato?”
“si…”
“com’è?”
“simpatica…”
“avete visto…un’altra mia brillante idea andata a buon fine…”
“oh cazzo”dissero insieme i cinque ragazzi…
“ti pareva che stava zitto…”
“che vuol dire?”
“niente…”purtroppo David non era molto bravo a mentire…
“David?”
“adesso lo sfonda…”disse Seb…
“Pierre non ti incazzare adesso ok?”
“David?”
“ok…ho pensato che se avevi l’occasione di stare un po’ con lei ci avresti parlato e magari sareste usciti…”
“siete suoi complici?”
“No…ho fatto tutto io…”
“No…c’entriamo anche noi…”disse Pat
“non te la prenderai per così poco vero?andiamo…siamo i tuoi migliori amici Sexy Boy…”
“David…”
I ragazzi erano seriamente preoccupati mentre fissavano Pierre e David guardarsi negli occhi…poi la reazione meno probabile avvenne…
“per una volta non hai fatto una cazzata…grazie…”
“sul serio?”
chiesero i ragazzi in coro…”si…è fantastica…”rispose il ragazzo con un gran sorriso.
Suonò la campana e si avviarono verso l’entrata della scuola…ridacchiando e prendendo in giro Pierre…
Il ragazzo non disse niente del bacio tranne che a David…che non commentò il bacio ma ribadì solo “io continuo a preferire le more…”
“se non altro non litigheremo mai per una ragazza…”
I due sorrisero e poi andarono a pranzo dove Baech stava raccontando a Marì tutti i dettagli sul pomeriggio trascorso con Pierre…
I ragazzi trascorsero il resto della mattinata a pensare al pomeriggio e alla serata che li attendeva
Usciti da scuola si precipitarono a casa per cambiarsi…
Lei cambiò decine di vestiti mentre lui si dovette vestire con David che girava per casa…a volte è insopportabile pensò fra se il ragazzo…
Alle sette lui la andò a prendere…andarono a vedere un film e poi a mangiare una pizza in un piccolo ristorante italiano…risero e scherzarono tutto il tempo e in breve si erano fatte le undici…così Pierre la fece salire sul motorino e sfrecciando per tutta Montreal la riportò a casa…
“allora?”chiese Pierre”sono riuscito a farti divertire?”
“Si… sono stata davvero bene…sei uno spasso…”
“dovrai dirlo a David…ha detto che se mi avresti conosciuto meglio mi avresti sicuramente mandato a quel paese…”
I due risero e poi il ragazzo continuò dicendo…
“sono felice che sei stata bene con me…vuol dire che forse accetterai un altro mio appuntamento… forse”
“si…uscirei con piacere di nuovo con te…”
“e pensa che oggi non ha neanche piovuto…
“una fortuna…se no finiremo con l’ammalarci…”
I due si guardarono sorridendo e poi Baech disse…”notte Pierre…credo sia tardi…”
“allora avevo ragione”
“come?”
“tu non baci al primo appuntamento vero?”
“non di solito…”
“notte allora…”
Si erano appena voltati quando iniziò a piovere e lei si girò…così anche lui…lei gli andò vicino e lo baciò mentre la pioggia scendeva dal cielo…forse era un segnale positivo pensò la ragazza…
“credevo che non baciassi al primo appuntamento…”
“infatti…”
“allora perché l’hai fatto?”
“mi hai chiesto di uscire ancora giusto?”
“si…”
“quindi dopo l’invito e la buona notte un appuntamento è tecnicamente finito no?”
“credo di si…”
“quindi non ti ho baciato al primo appuntamento…”
i due risero fermi sotto la pioggia come se stesse splendendo il sole…
“ci vediamo domani a scuola allora…”
“certo…”disse la ragazza e poi continuo dicendo…”Pierre?”
“si?”
“David è fidanzato?”
“ti sei già stufata di me? Comunque mi spiace ma preferisce le more”
“No… figurati non è per me”
“ah…ok…comunque no…è nel periodo solitario al momento…”
“grazie…notte”
“notte Beach”
i due si voltarono…lei entrò nel cancello e lui salì sul suo motorino…e ovviamente a casa c’era ancora David…ma per fortuna stava dormendo…così per almeno altre sei o sette ore avrebbe evitato la sue solite domande noiose…


Cap 5

“sai Marì…”
“cosa?”
“non esce con nessuno al momento…ho chiesto a Pierre…dice che attraversa la fase solitaria della sua vita al momento…”
“ma di chi stai parlando…”
“non fare finta di niente…”
“la pioggia deve averti far venire la febbre alta…perché stai delirando…”
“si certo…”
“e comunque non mi piace…”
“ma come…neanche sapevi di parlavo…”
“smettila…”
“comunque sei avvantaggiata…preferisce le more…”
“grazie per avermelo detto così non ho più dubbi se schiarirmi o meno i capelli…”
Dall’altra parte del giardino…
“allora?”
“cosa?”
“ieri…com’è andata?”
“bene…stiamo assieme…o almeno credo…”
“come credi?”
“vi siete baciati?”
“si…”
“allora state assieme…non è come per noi…per loro un bacio equivale ad un:“allora stiamo assieme”…comunque se non mi credi chiediglielo…”
“si certo…cosa vuoi che gli dica?scusa ma che stiamo assieme noi due?”
“più o meno si…oppure gli chiedi direttamente se state assieme…”
“David?”
“eh?”
“sai vero che ogni volta che ti do retta alla fine me ne pento?”
“si…però continui a farlo…”
“già…dove sono finiti gli altri?”
“ieri sono andati ad una festa e hanno esagerato un po’…”
“e allora tu che ci fai a scuola?”
“non sono andato…”
“perché?”
“non avevo voglia…mica posso fare cazzate tutti i giorni dell’anno…”
“No…ma 364 giorni l’anno si…”
“bisogna variare…”
“senti David…dato che siamo soli ti va se ci andiamo a sedere da Baech?”
“ma non siamo soli…io e te…lei e la sua amica…”
“si ma…”
“tu fai pure…io resto qua…”
“come vuoi”
Pierre si alzò e si diresse verso il tavolo di Baech e Marì…ma appena la ragazza se ne accorse si alzò…
“Marì dove…”
“me ne vado…”
“perché…?”
“non mi piace fare il terzo incomodo…a dopo…”
In quel momento arrivò Pierre e Marì si limitò ad un cenno di saluto…
“cos’ ha?”
“ma che ne so…”
Marì passo davanti al tavolo di David e…
“ti hanno scaricato?”
“scusa?”
“annoiano anche me…siediti”
“No…sto andando dentro…grazie lo stesso…”
“ma se non hai mangiato niente…”
“si beh…fa lo stesso”
“come vuoi…”
David riprese a mangiare e Marì se ne stava andando ma poi cambiò idea e si sedette vicino al ragazzo…
“cambiato idea eh?”
“si beh…non mi va di tornare dentro…manca ancora un po’ alla campana…”
“io sono David…”
“lo so…Marì…”
“lo so…”
“come?”
“facciamo scienze assieme…”
“davvero?…”
“si…”
“solo che io sto indietro…e tu?”
“io cosa?”
“come fai a sapere come mi chiamo se non sapevi di essere in classe con me?”
“ti ho sentito suonare…”
“davvero? Ti sono piaciuto?”
“non come vorresti…”
“lo sai vero?”
“cosa?”
“che alla fine ci ritroveremo soli per colpa loro…”
“veramente sarò io a restare sola…”
“vero…ma Pierre è il mio migliore amico…più degli altri…”
E mentre Pierre e Baech erano occupati a baciarsi suonò la campana…
“perché mi segui?”
“non ti sto seguendo…”
“allora cosa fai?”
“vado a lezione di scienze…”
“ah…già…”
“ti confondo?”
“No…mi innervosisci e basta…”
“ammettilo…”
“cosa?”
“sei pazza di me…”
“No…qui l’unico pazzo sei tu…”
E ovviamente una volta entrati in classe David si andò a sedere vicino a Marì con la sua aria strafottente di sempre.
E che importava se stare vicino a lei voleva dire star seduti esattamente di fronte al professor Chang…
“Oh…signor Desrosiers…qual buon vento l’ha riportata a lezione qui da me?”
“la scienza prof…”
“certo…e gli ultimi 2 mesi di scienza non facevano per lei…vero?”
“eh No…”
“da adesso in poi la prossima assenza ed è fuori dal corso…e non cambi più posto…”
“felicissimo…”
David si avvicinò all’orecchio di Marì e le sussurrò :“adesso non potrai più ignorarmi…”
“certo…per due ore alla settimana…”
“è un buon inizio…”
“a si? E per cosa?”
“poi vedrai…”
Marì avrebbe voluto ribattere con un “sei pazzo”, ma l’occhiataccia del professore la fece desistere…


Cap 6

“dai Marì accompagnami…ti prego…”
“perché dovrei?”
“non basta come risposta perché sei la mia migliore amica?”
“No…ma Dookie ti dice niente?”
“non te l’ha ancora preso?”
“No…e non me lo comprerà mai…”
“ok allora…io me lo posso far regalare…ma vieni ?”
“ok…però io appena hanno finito me ne vado…tu torni con Pierre ok?”
“si…perché non chiedi un passaggio a David tu?”
“No…e smettila…non mi piace…”
“ma un pochino si…ammetti almeno che è carino”
“questo non vuol dire che mi piace però…”
“ok…vado a casa a prendere i vestiti e vengo da te…così ci prepariamo…”
Marì guardò Baech con aria poco convinta e poi le disse…
“calmati…è un concerto scolastico…non la serata dei Grammy…”
“lo so…però…ci tengo…”
“ok…ma non esagerare…e sbrigati a tornare…”
“come vuoi…a tra poco allora…”
“ciao Baech…”
Le due ragazze si salutarono e Baech corse a casa per prendere il cambio di vestiti…
Verso le nove presero il motorino di Marì e andarono al concerto della band di Pierre e David.
Finito il concerto Baech andò dietro le quinte a salutare Pierre e trascinò Marì con se…
“io vado Baech…”
“è tardi…non dovresti andare da sola…” disse Pierre,che era già pronto ad andare via con Baech e gli altri…
“perché non vieni con noi?”
“no Baech è tardi e mi madre potrebbe uccidermi…non ti preoccupare”
“ok…ma quando arrivi fammi uno squillo”
“certo” le due ragazze si abbracciarono e salutarono quando…
“io vado allora…”
“David non vieni con noi…”
“scusa Pierre ma devo andare a casa…i miei partono e vogliono che torni a casa prima che loro se ne vadano…”
“perché non accompagni Marì a casa?”
“non è un problema…” si voltò versoi la ragazza e disse “vuoi?”
“dai Marì…se domani non ti vediamo a scuola denunceremo David e faremo di tutto per ritrovare tutti i pezzi del tuo cadavere…”
“grazie Chuk ma credo che andrò da sola…”
“come vuoi…”David si girò e uscì dalla stanza seguito dalla ragazza…
“Marì sei sicura di non volere un passaggio?”
“no grazie David…”
“ci vediamo domani a scuola allora…”
“si…notte”
I due ragazzi si voltarono ma Marì dopo pochi passi si girò…
“David?”
“si?”
“ci ho ripensato mi accompagni?”
David le sorrise e a Marì sembrò il sorriso di un bambino…un sorriso dolce.presero il motorino di lei perché non voleva dover rispondere a mille domande che la mamma le avrebbe di sicuro posto non vedendo il motorino…
Il locale dove avevano suonato i ragazzi era abbastanza distante da casa di Marì e a quell’ora faceva anche molto freddo…
Arrivati davanti casa della ragazza erano quasi congelati…
“vuoi entrare?ti posso fare una cioccolata…stai tremando…”
“no grazie i miei mi aspettano…”
“ok…a domani allora”
Marì si voltò per mettere le chiavi nella serratura ma si sentì afferrare un braccio…
David la tirò a se e la baciò…Marì non capì più niente…chiuse gli occhi e seguì il ragazzo…in quel momento pensò che nessuno l’aveva mai baciata così prima d’ora…e sentì un brivido salirle lungo la schiena.Si staccarono ma rimasero ancora con i visi vicini…
“scusa…non so che mi è preso…”
“io…non importa”
David la lasciò andare.la guardò e sorridendo si voltò e si mise a correre giù per il vialetto…
Il locale era troppo lontano e si accorse che casa sua era molto vicina a quella di Marì.
Lei,fissava il soffitto buio della sua camera e non riusciva a smettere di pensare a quel bacio…e soprattutto a David…
Lui,steso sul suo letto con Lady Picture Show nelle cuffie,pensava a lei e al suo sorriso e a cosa gli avrebbe detto una volta tornati a scuola l’indomani…

Cap 7

“voi cosa?”
“si…è successo e basta…”
“Marì ma non avevi detto che era un pazzo e che non ti piaceva?”
“infatti…”
“e allora perché l’hai baciato?”
“io non l’ho baciato…e lui che ha fatto tutto…mi ha preso alla sprovvista…”
“ok ma ne avete parlato?”
“No…non l’ ho ancora visto”
“beh…preparati perché è arrivato…”
Marì si voltò e incrociò lo sguardo di David e pensò che fra pochi minuti avrebbero avuto scienze…
La campana di inizio lezioni suonò e Marì si diresse verso l’aula di scienze…
Voleva parlare con David ma quando lui entrò il professore stava già entrando in classe.
“ciao…”
“ciao…”
Si salutarono,e avrebbero voluto parlare ma il professor Chang impose il silenzio e iniziò a spiegare.
Verso la fine della lezione Chang si posò il gessetto sulla cattedra e si rivolse alla classe, o meglio a David
“signor Desrosiers ho deciso che data la sua scarsa frequenza le farò fare un test comprensivo degli argomenti fin ora trattati…” vedendo l’espressione disperata sul suo volto continuò dicendo
“le darò una settimana di tempo…che passerà a studiare con la signorina di fianco a lei…forse la migliore della classe riuscirà dove io stesso ho fallito…”
suonò la campana e David e Marì uscirono assieme dall’aula
“se non te la sentì lascia stare…non ti voglio obbligare…”
“non importa…non mi costa molto darti una mano e così potrò ripassare per l’esame finale…”
“grazie…”
“figurati…scusa ma devo andare da Baech…ci vediamo dopo”
“certo…ciao”
Poi la ragazza si girò “sta volta non mi chiedi se mi sei piaciuto?”
David sorrise divertito “come sono andato?piaciuto?”
“ti do nove…”
“nove?”
“si…sul palco quando suoni e tieni il basso tra le mani,dai una sensazione tipo guarda,sono io e il mio basso e non mi serve altro…”
“è così”
“è questo che mi è piaciuto ieri…”
“grazie”
“non montarti la testa…”si sorrisono “ci vediamo alle quattro da me ok?”
“non posso…sono allo skate park…e devo battere di nuovo Pierre…perché non vieni?accompagna Baech…”
“a dopo allora,ciao”
“ciao”
Si voltarono e un gran sorriso comparve sui loro volti.
“Allora?”
“cosa Pierre…”
“l’hai baciata eh?”
“cosa?”
“Baech mi ha detto tutto…sapevo che ti piaceva…”
“ok…forse un po’… ma non dire niente agli altri…”
“come vuoi…”
ma in quel momento arrivarono sui loro skate gli altri quattro…
“cosa non deve dirci Pierre?”
“niente Jeff…”
“incredibile…”disse Pat…
“cosa?”
“ti sei innamorato…”
“cosa?sei pazzo…”
“David ci conosciamo da un bel po’…e non avevi mai avuto uno sguardo del genere…
Chi è?”
“è vero…guardate è arrossito…”
“piantala Seb…”
“dai…rassegnati ormai l’hanno capito…”
“vero Pierre…e poi scusa…ma che c’è di male?”
“niente…solo non ci sono abituato…”
“lo sappiamo bene”disse Chuk
Arrivarono allo skate park che le due ragazze erano già lì ad aspettarli…
“chi è la ragazza vicino a Baech?” chiese Pat…
“è carina…”
“è Marì…è piantala Pat”
“è lei?”
“si!” disse Pierre
“è quella che ieri era al concerto?”
“si…”
“capito…”disse Pat sogghignando…
“non hai capito niente Pat…”poi David si rivolse a Pierre”sei pronto a perdere?”
“vedremo…”
I due ragazzi si sorrisero e data una spinta ai loro skate si diressero verso le pedane…
David si girò verso Marì e le sorrise…Marì pensò che era il ragazzo più carino del gruppo…della scuola…e ricambiò il sorriso…
“ma non ti piacevano i ragazzi mori?”
“ma David si tinge i capelli…quindi…”
“giusto…”
Pierre e David si misero in alto sulla pedana più difficile…un secondo e si lanciarono…
David fece un hollie,e poi un air…concluso con un magnifico drop…poi un’ultima spinta e ritornò sull’alto della pedana…
“Pierre dai…stai facendo schifo…”
e proprio mentre si apprestava ad eseguire un air al limite della pedana perse l’equilibrio e cadde…
“e il vincitore è…David Desrosiers…”
David aiutò Pierre a rialzarsi e poi si abbracciarono…
“grande segno di sportività…bravi”
“piantala Pat…”dissero i due in coro…
“ok…dove andiamo a festeggiare adesso?”
“non posso Jeff…il prof di scienze mi farà un test e Marì mi dà una mano a studiare…”
“ok…a domani allora..”disse Pat
“ci vediamo stasera…”
“ok Pierre…”
David sul suo skate si diresse verso Marì…alzò la parte anteriore dello skate e frenò in modo perfetto…
“andiamo?”
“ok…ciao Baech…”
“ciao…”
David prese lo skate sotto braccio e camminando iniziarono ad andare verso casa della ragazza.


Cap 8
Stavano studiando da un po’ quando decisero di prendersi una pausa.
“sai sei bravo…davvero…”
“grazie…magari sarò il prossimo Tony Hawk…”
risero…”perché non provi anche tu?”
“No…sono negata per queste cose…”
“dai…ti insegno io…”
“ok…però devi prendere almeno una B nel compito di scienze…prometti?”
“certo…però poi tu devi farlo davvero…”
“ok…tu mi prometti una B e io ti prometto che proverò ad andare in skate…”
Risero e poi si guardarono negli occhi…
pensò la ragazza…
<è davvero bella…> pensò David…
Poi si avvicinarono l’uno all’altra e si baciarono…
La mattina a scuola…
“state assieme allora?”
“si…credo di si…cioè non me l’ha chiesto ma credo di si…”
“sai vi ci vedo bene assieme….sul serio…”
“spero che non diventeremo mai smielati come te e Pierre…”
“ma noi non siamo smielati…siamo innamorati…”
“come vuoi”
la settimana a disposizione di David per prepararsi al compito passo in fretta…così…il lunedì successivo…
“non ha ancora finito?”
“no Pierre…”
“ed è bene?…”
“forse sa tutte le risposte…”
All’improvviso la porta si aprì…e David si trovò davanti le due persone più importanti della sua vita…voleva abbracciarli entrambi ma non sapeva chi per primo…
Pierre lo guardò come per dirgli lei…
E così David abbracciò Marì…e poi Pierre e disse…
“preparati a cadere…”
“hai preso una…”
“No…”la ragazza aveva un’espressione ansiosa così come Pierre e invece David sorrideva come mai prima…
“ho preso una A”
“cosa?”
“si…una A…”
Si guardarono e poi Pierre disse…”Hai fatto un miracolo…”
Pierre andò via perché doveva vedersi con Baech e così David e Marì andarono allo skait park…
“ci sei?”
“Si…”
“così conciata non potresti mai farti male..”
“non ridere…”
passarono tutto il pomeriggio a fare skate…alla centesima caduta e con la sera che avanzava decisero di smettere…
“Sai Marì…”
“cosa?”
“hai ragione sei negata…”
“spiritoso…”
Erano seduti sul bordo di una pedana alla luce dei lampioni,ormai era sera…
Si guardarono negli occhi e poi mentre Marì alzò lo sguardo al cielo David si avvicinò all’orecchio
Della ragazza e le sussurrò dolcemente…
“Ti amo…”
La ragazza si voltò di fretta e guardandolo negli occhi disse…
“davvero?”
“si…”
Si avvicinò al ragazzo e lo baciò e poi disse…”Ti amo…”
Si abbracciarono e restarono seduti lì come se il loro tempo si fosse bloccato…
Poi all’improvviso a David venne in mente che doveva vedersi con Pierre
“o cavolo!!!”
“che c’è?”
“mi sono dimenticato che dovevo andare da Pierre…”
“vai…davvero…non devi trascurare i tuoi amici…loro sono più importanti”
“davvero?”
“certo…vai o dovrai correre come un pazzo…”
“grazie…”
Si girò per andarsene si fermò e tornò in dietro dando un bacio a Marì…
“ecco…è per questo che ti lascio libero…così mi devi sempre qualcosa…”
Si guardarono e sorrisero e poi lui si voltò
“David?”
“dimmi…”
“vieni da me dopo?sono sola oggi…”
“certo…”
iniziò a correre e in tempo record arrivò a casa di Pierre.
“scusa…ero con Marì…”
“non fa niente…potevi anche chiamare e dire che eri con lei…avrei capito…sul serio…”
“voi due siete identici…pensa che Marì mi ha detto di correre da te senza neanche io le dicessi niente…”
“allora per una volta non fare lo stupido come al solito…”
“non so di cosa parli…”
“si certo…”
“ti va se domani saltiamo scuola?”
“per fare cosa?”
“potremo portare le ragazze in montagna…”
“sai?non è male come idea…”
“è una mia idea…”
“appunto…già so che sarà un totale disastro…”
Toc toc…
“Pierre?”
“che c’è?”
“la mamma vuole che scendi…”
“arrivo…”
“tu aspetta qua…e non parlare con Jay…”
“perché?”
“perché l’ultima volta erta convinto che alle ragazze piacesse essere insultate…”
“ma io scherzavo…”
“si beh…lui non l’ha capito…”
Pierre si chiuse la porta alle spalle e scese in cucina dove la mamma stava cucinando…
“David si ferma a cena?”
“si…o almeno credo…”
“anche a dormire?”
“No…va via più tardi…”
“fra poco è pronto quindi scendete…”
“arriviamo subito…”
Il ragazzo prese a salire di fretta le scale e quando aprì la porta…
“hai capito allora?tu le scrivi una lettera e lei si innamorerà”
“sicuro Dave?”
“certo Jay…”
“ti avevo detto di non parlare con lui…”
“Jay…non chiedergli mai più niente se vuoi avere ancora qualche speranza di trovare uno straccio di ragazza…”
“si…Jay…ascolta tuo fratello che ne avrai a pacchi…”
“coglione…”
Ma David si mise a ridere e Pierre non resistette.
“andiamo a mangiare va”

Cap 9

Poche ore dopo David andò via per andare a casa di Marì…
Era tutto buio in casa e iniziò a cercare la chiave in tutti i vasi che circondavano la porta d’ingresso…poi vide un buffo vaso a forma di tartaruga e cercò li trovandola finalmente.
Salì al piano di sopra,ma in realtà non c’era mai stato in camera sua, qundi non sapeva quale fosse, ma la grossa scritta rosa col nome della ragazza circondata da fiori fu un indizio più che sufficiente…
La stanza era buia…sulle pareti c’erano poster dei Green Day,dei Blink 182 e alcune ballerine che sembrano capite per caso fra quei uomini volgari e tatuati…
Lei era distesa nel letto sotto il piumone illuminata dalla luna…
Aveva il viso rivolto verso il muro ma era sicuro che fosse bellissima anche mentre dormiva…
Alzò la coperta e si stese di fianco a lei…e si addormentò stringendole la vita sottile fra le braccia…
A notte fonda Marì si svegliò…era ancora mezza addormentata…sentì il caldo respiro del ragazzo sulla schiena e la sua mano sul fianco…conosceva a memoria le sue mani e i calli su di esse…
Non era certa di essere sveglia così lentamente si voltò e iniziò a guardare David mentre se ne stava lì a dormire, come un bambino…poi si svegliò…
“scusa…ti ho svegliato? Mica russavo?”
La ragazza sorrise…
“No…sei perfetto anche mentre dormi…”
Si accucciò fra le braccia del ragazzo che la strinse a se.
“mi fai sentire al sicuro…resterei sempre così…”
“ti amo”
“anch’io…”
“sai? È da tanto che non stavo così bene con qualcuno…a parte Pierre sei l’unica persona al mondo di cui mi fidi davvero…”
A quelle parole si strinse ancora di più fra le braccia del ragazzo…
“ehi? Che succede?”
“niente…”
“ma se stai piangendo”
“ho paura che non sarò mai più così felice…”
“sai…non è detto che dovrà finire…la faremo durare quanto più a lungo sarà possibile…”
“ma io dopo il diploma andrò a studiare a Londra…non ci vedremo mai più…”
“ascolta”
La ragazza alzò lo sguardo e incrociò quello di David…
“ti prometto che diventerò famosissimo e quando verremo a suonare a Londra ci rivedremo…”
“ti amo”
sorrisero e si abbracciarono…
“ma fino ad allora ti propongo una gita in montagna con Pierre e Baech…accetti?”
“e me lo chiedi?”
“anche se dovrai saltare scuola?”
“certo”
Si svegliarono poche ore dopo e ancora mezzi assonnati presero l’auto del padre di Marì e si diressero verso casa di Pierre…
“ehi ragazzi…”
“ma come fai ad essere così pimpante a quest’ora?”
Chiese David fra uno sbadiglio e l’altro.
“sono solo le cinque e la giornata è appena cominciata…”
“appunto…”
Marì era appoggiata alla spalla di David e quasi dormiva.
“come va Marì?”
“bene Pierre ma ti prego non urlare…”
“ok…si va da Baech allora?…su su…David vuoi che guidi io?non vorrei finire contro un albero…”
“nemmeno noi…” disse Marì…
“ah ah…davvero divertente…”
“devi ammettere che era buona…”
“tu sta zitto e guida…cretino…”
“guarda che ti butto giù se non la pianti…”
“ah si?”
E gli diede un schiaffo sulla testa
“coglione” esclamò David con un sorriso sulle labbra.
“grazie”
scoppiarono a ridere tutti e tre assieme mentre si avvicinavano alla casa di Baech…
“uau…”esclamò David alla vista dell’imponente casa…
“tesoro è una casa non è una piramide…”
Presero Baech e iniziarono a guidare verso le montagne con l’urlo di Pierre
“verso le montagne e oltre…
E David che guardandolo di sbieco gli diceva“piantala Oby One…”
Arrivarono sulle montagne fuori Montreal dopo un paio d’ore…
Quando arrivarono alle piste il sonno era passato a tutti e David Pierre si tiravano palle neve mentre Marì e Baech andavano sullo slittino…
“vi va di andare sulla seggiovia?”
“Pierre ma se non sai neanche come è fatto un paio di sci…”
“piantala Cretino…”
“intendi arrivare su poi metterti col culo per terra e buttarti?”
“No…io sarò una frana con gli sci ma sullo snowboard sono il migliore…”
David e Pierre si guardarono negli occhi sorridendo poi David si voltò verso le ragazze e disse
“ok…prendete gli sci…devo stracciarlo come sullo skate…”
Marì e Baech si guardarono e poi Marì disse a Baech
“never grow up…”
“never…”
E ridendo si infilarono gli scarponcini da sci si avviarono verso la seggiovia diretta alla pista rossa…si sedettero tutti e quattro assieme e tra snow e sci stavano quasi uno sull’altro.
Arrivati in cima le ragazze decisero di lasciarli ai loro giochi e di sciare in pace…
“sei pronto Bouvier?”
“almeno quanto te Desrosiers…”
“ricordati di droppare sulle saliti o ti sfracelli…”
“zitto e parti…”
Si guardarono e con un sorriso da faccia da schiaffi si lanciarono giù dalla pista urlando come due pazzi.Come prevedibile David era in testa e una grossa dunetta di neve si ergeva di fronte a loro
e Pierre non aveva capito nulla e non volendo ascoltare i consigli di David si ritrovò sepolto nella neve…tornarono a valle in un modo impensabile e raggiunsero le ragazze nello schale affittato per la giornata…subito dopo cena andarono Baech e Pierre in una stanza e Marì con David nell’altra…
Marì era in piedi davanti alla finestra con una tazza di cioccolato fumante tra le mani.
David le si avvicinò e le cinse la vita con le braccia.
“mi dispiace…”
“per cosa?”
“non credevamo venisse a nevicare…saremo dovuti tornare…”
“ma sei pazzo David? Preferisco un milione di volte stare a congelare qui con te che a casa mia sola pensandoti…”
Si voltò e mise le braccia intorno al collo del ragazzo…
“ti amo…e stare con te non ha paragone…”
Non dissero più nulla…i loro baci esprimevano tutto quello che le parole non potevano dire…
Nell’altra parte della casa Pierre e Marì erano stesi a terra davanti al camino fissando le fiamme in silenzio…
“grazie?”
“per cosa Baech?
“per rendere così speciale lo stare con te…”
“tu sei speciale…”
“solo perché tu mi permetti di esserlo…”
“Baech?”
“dimmi?”
Si guardarono negli occhi…lei di lui pensava …lui di lei pensava
<è bella anche con un maglione enorme che nasconde il suo corpo…>
“io…ti amo…”
Baech era senza parole…aveva provato così tante volte come sarebbe stato sentirselo dire…ma adesso che stavo accadendo per davvero non ci poteva più credere…
“davvero?”
“si…scusa se sembra così ridicolo detto da me ma non l’avevo mai detto in vita mia…quindi non so come possa suonar…”
Baech non lo lasciò finire di parlare e lo baciò poi…
“ti amo anche io…”
La mattina seguente si sarebbero svegliati tutti diversi…perché quella sera quei quattro si erano legati tra loro in un modo unico…erano uniti dal doppio filo rosso dell’amore…

Cap 10

Verso le otto la tormenta era finita e così decisero di ripartire…
Questa volta David lasciò guidare Pierre così poteva stare sul sedile di dietro per schiacciare un pisolino,mentre Marì aveva la testa appoggiata sulla sua spalla,il ragazzo le accarezzava dolcemente i capelli…davanti,Pierre era sveglissimo e parlava con Baech quando all’improvviso dal muso della macchina cominciò ad uscire del fumo…
“ma che…David?”
“si?”
“hai cambiato l’acqua nel radiatore prima di partire da casa?”
“No…non ci ho pensato…”
“David”dissero tutti e tre in coro…
“scusate…nessuno me l’ha detto…”
“ok…che facciamo adesso…?” chiese Baech
“camminiamo?”
“cosa?Pierre sei impazzito?”
“No…camminiamo semplicemente fino alla stazione di servizio…chiediamo aiuto e torniamo indietro“
“Pierre…tesoro…è inverno…fa freddo…è c’è la neve…”
“dai Baech…sarà divertente…”
“Marì tu hai passato troppo tempo con David…”
“feliccissima di averlo fatto Baech…”
“dai andiamo…”
Scesero dall’auto e la chiusero…iniziarono a camminare,ma purtroppo prima della stazione di servizio trovarono un piccolo negozietto di souvenir e si dettero alla pazza gioia spendendo tutti i soldi che avevano con loro…
“ok…siamo dei totali deficienti…”assentì Pierre
“in effetti…”confermò Marì…
“e adesso?”
“beh…andiamo alla stazione di servizio e cerchiamo di convincere il meccanico a darci una mano…”
Camminarono per circa mezz’ora e poi trovarono finalmente la stazione di servizio…
“chi va?”chiese Baech…
“escludendo David e le sue maniere gentili…”disse Pierre
“beh…escludendo Pierre…”continuò David
“e perché?”
“perché sei un ragazzo…guarda il meccanico…è un vecchietto con l’abbonamento al catalogo di Victoria Secrets…è un disperato…”
“anche io ho l’abbonamento…”
“appunto…”
Pierre aveva assunto un’espressione molto seria,mentre le ragazze ridacchiavano come David…
“posso andare io…”
“Marì vengo con te…”
“ragazze…”
“si Pierre…meglio due modelle di una no?”
I ragazzi sorrisero loro…e poi le ragazze si avviarono…
“ci scusi…”disse con voce suadente Marì…
“Mi…mi dica signorina…”
“ci serve aiuto…”disse Baech fingendo un broncio…
“dite…vi aiuterò volentieri…”
“vede…-disse Marì aprendosi la giacca-siamo rimaste a piedi…e purtroppo non abbiamo soldi…”
“ma si…certo…”
“ci aiuterebbe?”
“certo ragazze…”
Le ragazze portarono il meccanico all’auto che la riparò dopo un’oretta…
Ritornati all’officina…
“senta…questo è il mio indirizzo…mandi il conto a mio padre….ok?”squittì Baech…
“ma…ma si si certo…”
Le ragazze si voltarono ancheggiando leggermente e poi andarono dai ragazzi che stavano aspettando davanti all’ingresso della tavola calda…
“siete grandiose…”assentì Pierre
“già…”
“adesso andiamo…mi sto congelando il sedere…”
“ve l’avevo detto che non è molto educato il signorino…”
Ridendo ancora per l’accaduto si misero in auto verso Montreal…
Arrivarono a sera…lasciarono Pierre e Baech a casa e David e Marì andarono a casa della ragazza…
“le luci sono spente…non ci deve essere nessuno…ma vedrai che torneranno tra poco…”
“allora resto a farti compagnia…”
Entrarono in casa e andarono n cucina…
“sono affamata…”
“a chi lo dici…”
“tesoro…”
“si David?”
“c’è un biglietto sul frigo…”
“Oh…”
La ragazza lo lesse in fretta…
“è dei miei…non tornano stasera…come al solito…”
“sei spesso sola a casa vero?”
“già…”
Alla ragazza vennero gli occhi lucidi e perciò si girò verso il lavandino della grande cucina bianca…
David le andò vicino e le mise le braccia in torno la vita…
“facciamo così…ogni volta che ti senti sola mi chiami…ok?”
Voltò dolcemente la ragazza e le prese il viso tra le mani…”sei d’accordo?”
Annuì con la testa e poi is baciarono…
“David?”
“si?”
“ti amo…”
Il ragazzo sorrise e l’abbraccio a se…
Dopo un paio di sandwich andarono di sopra…
“sai?”
“cosa?”
“la tua camera è assurda…”
“scusa?”
“guarda…c’è Billie Joe con una maglia che dica “Big Dick”…e vicino una ballerina…è strano…”
“sono fatta così…”
“lo so…è questo che mi piace di te…”
Accese la radio sulla sua stazione preferita…mentre David si liberava della maglietta aderente partì “when i come Around” e Marì si avvicinò a David mettendogli le mani sui fianchi e appoggiando la sua testa sulla calda schiena del ragazzo che disse
“ti amo…”
Poi si stesero sotto le coperte…
E la ragazza si rannicchiò fra le braccia del ragazzo…
“hai i piedi freddi…”
“scusa David…”
Fece per allontanarli ma David li prese tra i suoi…
“va meglio…”
“va sempre meglio quando ci sei tu…”
E chiusero gli occhi con “Noking on even’s door” in sotto fondo…

Cap 12

“basta devi smetterla di comportarti come un bambino Pierre…perdere tempo con quei ragazzi tutto il giorno…dovresti studiare e basta…pensare al tuo futuro…”
“pensi che io stia sprecando il mio tempo facendo le cose che voglio fare?non capisci che fa male quando disapprovi tutto quello che faccio?”
Pierre aveva gli occhi lucidi….non capiva come il padre potesse fargli tutto quello…
“ci ho provato a renderti orgoglioso…papà…ma per te non sarò mai abbastanza bravo vero?
Ma tu non puoi cambiarmi…” aveva iniziato a piangere…non sapeva se quelle erano lacrime di tristezza o solo di rabbia…La madre era sconvolta mentre il padre stringeva i pugni dalla rabbia chiedendosi come potesse essere capitato a lui un figlio del genere…
“Pierre ti prego…stai esagerando…noi non abbiamo mai detto di non essere orgogliosi di te…”
“si invece mamma…non capite?” si voltò verso il padre “per te non va mai bene niente…sembra che ormai non ti importi più niente di me…non posso credere che volermi bene sia diventato così difficile per te…e nessuna scusa o parola potrà mai cambiare quello che mi hai detto…io…”
Si passò il braccio davanti agli occhi per togliere via le lacrime…
“io non posso sopportare un altro litigio con voi…è così da troppo tempo…ma tu non capisci cazzo…”
“cosa dovrei capire?perché mio figlio spreca il tempo appresso a dei ragazzi che non saranno mai niente?perché è diventato un teppista?”
“io non spreco il mio tempo con loro…quelle persone sono le uniche di cui mi fido…è con voi che spreco il mio tempo…”
“Pierre…”iniziò il padre del ragazzo…
“STA ZITTO…hai sempre tempo per criticarmi vero?per te non faccio mai niente di buono non è così?è come se io fossi l’unico che ti piace odiare…”
“Pierre adesso basta…hai capito?”
“No…adesso basta tocca dirlo a me…perciò sta zitto…ho smesso di ascoltarti e fregarmene di quello che pensi…devi restare fuori dalla mia vita…e devi capire che per quanto potrai dirmi che sono un buono a nulla….niente di quello che potrai dirmi mi cambierà mai…e non provare più a dirmi…chi dovrei essere,quello che è giusto per me…cosa dovrei fare…perché così sei tu che mi fai sprecare del tempo…pensi sempre di essere perfetto vero?” adesso si stava calmando….aveva smesso di piangere…dopo tanto tempo riusciva finalmente a dire al padre tutto quello che pensava di lui…
“beh papà…non è così…”
Si voltò e sbattendo la porta con lo skate in mano uscì di casa…
Andò nell’unico posto dove si sentiva felice…allo skate park…era tardi e il rumore delle ruote riempiva la strada…faceva anche freddo….ad un tratto si sentì chiamare…
“Pierre?”
Non era sua madre…era la voce della sua Baech…fermò perfettamente lo skate e scese dalla pedana…
“Pierre che cosa ci fai qui a quest’ora…”
La ragazza si avvicinò a Pierre che stava entrando nel fascio di luce di un lampione…
“io…”
“Pierre ma tu…”
Il ragazzo non si era accorto che aveva cominciato a piangere mentre andava sullo skate…
“io…”
Non disse altro e strinse a se la ragazza…che ricambiò l’abbraccio…
“dimmi che c’è?”
Aveva lasciato il ragazzo per poterlo guardare negli occhi…
“mio padre…”
“che cosa?”
“io non posso essere perfetto…e lui non lo capisce…”aveva ricominciato a piangere “cazzo io sono come sono…non ne ho colpa…sono solo cresciuto così…e mi dispiace…mi dispiace non saper essere come lui mi vorrebbe…”
“oh Pierre…”
Lo abbracciò e disse…
“ascolta…non pensare a lui…a quello che ti dice di fare o a come dovresti essere…a questo mondo nessuno è perfetto…”
“lui si Baech..”
“beh…” disse sorridendo… “non è un padre perfetto…quindi non è perfetto…”
“io…grazie”
La ragazza gli porse la mano…
“cosa?”
“io ti prometto che non ti lascerò fallire…mai…e se prendi la mia mano…adesso,stanotte…ti prometto su quello che vuoi che questa volta staremo bene…”
Poi gli fece un grosso sorriso…e lo guardò aspettando che il ragazzo si decidesse..
“Baech?”
“si?”
“lo sai che ti amo vero?
“certo”
il ragazzo le prese la mano…e sorrise
“adesso dai su vieni…”
“dove?”
“a casa da me…i miei ci sono ma la camera degli ospiti è libera…dai…loro ti adoreranno”
“cos’ì sicura?”
“certo…”
“e perché?”
“perché la loro adorata figlia ti ama da morire…”
“vieni qui”
Pierre tirò a se la ragazza e la baciò…”ti amo”
“anche io sexy boy”
“sexy boy?”
“si…perché sei sexy…”
“verissimo…”
Pierre le mise un braccio intorno al collo e disse… “andiamo…”

Cap 13

Pierre aprì gli occhi e un grosso sorriso lo sovrastava…
“ciao tu chi sei?”
“ma cosa…”
“io mi chiamo Michelle…dovresti presentarti…”
“Michelle cosa ci fai qui?” Baech era entrata nella stanza degli ospiti e cercava di prendere sua sorelle in braccio ma inutilmente…
“scusala Pierre…è mia sorella…”
“Baech?”
“che c’è peste?”
“è il tuo nuovo ragazzo? È più carino degli altri…come si chiama?”
“Baech?”
“si?” si voltò verso Pierre
“perché tua sorella mi fissa come se fossi un giocattolo?”
“è un vizio…”
“come ti chiami?”
“Pierre…”
“ciao…anche tu farai piangere Baech?”
“Michelle adesso basta vai a fare colazione…noi arriviamo subito…”
Dette un bacio alla sorella e poi filò giù per le scale…
“cosa voleva dire?”
“niente…davvero…una vecchia storia…tu stai meglio?”
“si…adesso si…vieni qui…”
Si appoggiò la ragazza sul petto e la strinse forte a se.
“con te va sempre meglio…”
“dai vestiti…andiamo a fare colazione…che David e Marì ci aspettano…”
“subito…”
Scesero a fare colazione e i genitori sembravano andare d’accordo con il ragazzo,forse perché era gentile,o orse solo perché aveva raccontato tutto ai suoi.
Dopo un paio d’ore andarono a prepararsi per uscire con David e Marì e il padre ne approfitto per parlare con Pierre.
“Pierre…scusa puoi venire un secondo?”
“certo signore”
“ascolta…i padri sono sempre esigenti ma non per questo si deve pensare che vogliamo meno bene ai figli delle loro madri…perciò non avercela troppo con tuo padre…ok?
Io mi sono accorto che sei un bravo ragazzo…vedrai che col tempo lo capirà anche lui…”
“grazie…”
Pierre si alzò pensando che avrebbe voluto quell’uomo a casa a posto di suo padre…
Arrivarono presto allo skate park dove David cercava ancora di insegnare a Marì ad andare sullo skate.
“tesoro è all’incontrario…”
“cosa?”
“la parte più sottile è la coda dello skate…”
“davvero?”
“se te lo dice lui ci puoi credere…”
“ciao Pierre…”
“ciao Marì…”
mentre i ragazzi facevano alcune rampe Baech raccontò all’amica di Pierre.
“lo capisco…anche io con i miei non ho buon rapporto…ma a differenza sua io con mio padre neanche ci parlo…”
“perché non provi a parlarci?”
“non serve…”
“perché?”
perché sta già parlando con David…a quei due basta uno sguardo…e come se fossero anime gemelle…solo di amicizia…”
“da quando fai questi bei discorsi?”
“da quando sono felice…”
“quei ragazzi sono incredibili…”
“già…”
Le ragazze si sorrisero sapevano che da li a breve si sarebbero salutati…era già quasi primavera e con la chiusura della scuola sarebbero dovute partire per Londra…
Ma adesso non ci volevano pensare…guardare i loro ragazzi sorridere le distraeva da tutto il resto…
Quei quattro su una cosa era certo la pensassero allo stesso modo…erano stati stra fortunati ad incontrarsi…

Cap 14

Ben presto finì l’inverno e con la primavera arrivò anche il ballo di Sady Hokins.
“te l’ha già chiesto?”
“ma che…a te Dave l’ha chiesto?”
“No…non ne abbiamo neanche parlato…”
“quei due sono un caso disperato…”
“già…eccoli…”
I ragazzi arrivarono a pranzo per una volta da soli.
“dove sono gli latri?” chiese Marì.
“non vi preoccupate di loro -disse Dave e poi si rivolse all’amico-ora?”
Pierre annuì.
“cosa?” chiese Baech
I due si inginocchiarono nel cortile della scuole e con una sincronia perfetta…
“ci fareste l’immenso piacere di accompagnarci al ballo della scuola?”
Le ragazza si guardarono in torno…le fissavano tutte invidiose…del resto erano i due più fighi della scuola…
“certo…” dissero le due assieme e li baciarono.
Per la sera del ballo decisero di prendere una limo solo loro quattro.
“sei nervoso?” chiese Pierre a David.
“abbastanza…”
Andarono a prendere prima Baech che aveva un vestito blu lungo fin terra e le scivola semplice sui fianchi…
Poi andarono a prendere Marì…
Scese dalle scale e David restò a bocca aperta.
Aveva un vestito,anche lei lungo,azzurro cielo dritto sulle spalle che metteva in evidenza la schiena lavorata da anni di danza.
Prese le loro dame si diressero al ballo.
Dopo la foto di rito si andarono a sedere ad un tavolo.
“ragazzi voi ballate vero?” chiese Marì.
“No…la danza del pollo si…ma niente tipo walzer…”disse Pierre.
“David tu balli”
“si? davvero?”
“si…” e detto questo prese per mano il ragazzo e si fece seguire sulla pista.
Partì il lento atteso per tutta la sera e anche se David non sapeva ballare esattamente da dio seguì alla perfezione Marì.
“ti amo…”
“ti amo anche io Dave”
E mentre loro due si baciavano.
“scopriamo finalmente chi sarà la Regina del ballo e chi il Re…”
Ovviamente loro due non avevano sentito…erano totalmente presi l’uno dall’altro.
“la reginetta del ballo di Sady Howkins di quest’anno è…Marì Senders…
Mentre il re è…ovviamente il suo cavaliere…David Desrosiers…prego venite sul palco a prendere le corone…”
Dato che Baech e Pierre si erano accorti che quei due non avevano sentito,andarono a chiamarli.
“ehi…dovete andare sul palco?”disse Pierre
“perché?” chiesero i due.
“perché siete il re e la regina del ballo…”
“davvero Baech?” chiese Marì
“si…andate…”
Si fecero strada tra la folla che li acclamava.Erano bellissimi…andarono sul palco e presero le corone e poi fecero il ballo d’obbligo dei nuovi sovrani del ballo.
Quando ormai la palestra della scuola era deserta Pierre si convinse finalmente a scendere in pista.
“adesso si eh?”
“si…così se ti pesto i piedi o cado da solo nessuno mi vede…”
“certo…la tua immagine da duro si compromette se no vero?”
“esatto…ti amo…”
“anche io Bouvier…”
E iniziarono a ballare anche loro…
“ragazzi dovreste andare!” disse loro la bidella
“ si certo ci scusi…”
Salirono in auto ma non andarono a casa…portarono in dietro la limousine e presero l’auto di Pierre.
Adoravano andare in giro in macchina e quindi guidarono tutta la notte.
Poi andarono sulla cima del palazzo più alto di Montreal e aspettarono l’alba.
“non dimenticherò mai niente di questa notte…” disse Marì abbracciandosi a David.
“neppure io…” rispose Baech.
“ragazze sapete che siete le persone migliori che abbiamo mai conosciuto?“disse Pierre.
“e in qualsiasi modo andrà a finire voi sarete sempre le più speciali…”aggiunse David.
“e noi ragazzi vi amiamo da morire…”dissero le due ragazze per poi baciarli.
Purtroppo quella notte era finita e adesso si avvicinavano gli esami di fine corso e poi il diploma.
L’ultimi a dare gli esami erano David e Marì. In chimica.
“allora?”chiese loro Pierre che con Baech li aspettava fuori la classe.
“beh…non ci possiamo lamentare…”fece David con voce saccente.
“allora? Sii più preciso…” chiese Baech impaziente.
“siamo stati una forza…e il professore ha detto a Dave che adesso lo chiamerà Miracolo Desrosiers…” disse Marì.
“allora a festeggiare…”disse Pierre.
“tesoro per te ogni scusa è buona per fare baldoria…vero?”
“non è per questo che mi ami?”
“vero…”
E si avviarono verso l’uscita tenendosi sotto braccio.
Passarono tutta la giornata assieme e anche la notte…arrivò il mattino e andarono a prepararsi per la cerimonia del diploma…
Marì doveva tenere il discorso…Era emozionata ma l’aveva provato mille volte con David e si sentiva pronta.
“Abbiamo passato cinque anni assieme…per alcuni i migliori fin ora,per altri i migliori che ci saranno sempre come per me,e per altri saranno da dimenticare.
Abbiamo imparato non solo cose scolastiche ma anche a come dovremmo vivere una volta fuori dal liceo…a come bisognerà sapere andare avanti…
I nostri insegnanti ci hanno aiutato a capire come sarà una volta fuori…ma sono felice di aver scelto questa scuola…non solo per l’ottima istruzione fornitami in questi anni…ma anche…soprattutto perché ho potuto conoscere le persone migliori del mondo…che resteranno sempre nel mio cuore comunque vadano le cose…perciò concludo il mio discorso con un grazie ai professori,ai compagni,ai bidelli che ci hanno sopportato e un imbocca al lupo per tutti i miei compagni di diploma…grazie”
Scendette dal palco e si andò a sedere vicino a Dave e gli prese la mano.
Li chiamarono uno ad uno…stretta di mano e pergamena e poi il girare la frangia del tocco.
Quando ebbero finito di chiamare tutti il preside diede l’ultimo augurio ai diplomanti.
“signori e signori…la classe diplomante del 1998…”
E non aspettavano altro se non poter finalmente lanciare in aria tutti i tocchi.
Erano tutti felici…anche se sapevano che molti di loro non si sarebbero probabilmente mai più rivisti…
E soprattutto per Pierre,David,Marì e Baech erano più lacrime di tristezza che di gioia perché da li a poco sarebbero partite.

Cap 15

Le ragazze decisero che sarebbero partite dall’aeroporto di Toronto Così da poter passare ancora un po’ di tempo con David e Pierre.
Pierre era stato molto vago sul loro appuntamento e aveva escluso ogni dettaglio…
“tesoro…”
“eh?”
Pierre guardava Baech con un viso d’angelo.
“e sta un po’ zitta…2
David con Marì ci aveva messo meno tempo ma non perché l’aveva convinta prima ma solo perché le aveva detto.
“non fare domande che non so mentire e poi ti rovini la sorpresa.”
Così quel pomeriggio il ragazzo andò a noleggiare un’auto,lui e Pierre si erano solo raccomandati con le ragazze di dormire a casa di una delle due per non dover perdere tempo.
La mattina seguente poco prima di partire David arrivò davanti casa di Pierre alle cinque…
Per telefono la sera prima…
“che macchina hai preso?”
“una Cadillac”
“ottimo allora a domani…”
il problema era il colore…così il giorno seguente quando Dave andò a prendere Pierre…
“ehi Davi…”
“ciao Pierre…”
2ma che cazzo…”
“dai…è solo la carrozzeria…”
“David cazzo…è rosa confetto…”
“dai…faremo guidare le ragazze…”
“certo…così poi pensano che noi due ci appartiamo dietro…”
“perché ti andrebbe?”
“ma taci e guida…”
Andavano in giro per Montreal con una Cadillac rosa confetto con due dadi fucsia appesi allo specchietto…ma loro erano più machi che mai…
Stereo a manetta,t-shirt attillate e occhiali da sole…e capelli tirati su perfetti con almeno 1kg di gel.
Quando arrivarono davanti casa di Marì, le ragazze li stavano aspettando fuori…
“scusalo…”
“cosa?” chiese Baech.
“di sicuro è stato David…”
“ma dai è carina…”
“è rosa…”
“dio Marì…se ci vanno loro…”
“ragazze dai muovetevi…”disse David.
“vedi com’è felice…”fece notare Baech
“beh…il guaio è suo…andiamo dai…”
Presero le valigie e messele in macchina si sedettero sul sedile posteriore…
“amore?”
“si?”
“avevano solo la seria Barbie?”
“dai…sei una ragazza…è rosa…”disse David un po’ come scusa.
“si …certo…”
“dovevi metterti con Pierre”sentenziò Baech…
Guidarono per circa un’ora attraverso boschi e parchi naturali e poi si fermarono in una radura per fare pranzo…e poi si divisero un po’…
“sai…mi mancherai sul serio…”
“David?”
“si?”
“ricordati di diventare famoso in fretta…”
“te l’ho promesso…”
“ti aspetterò…”
Si abbracciarono per un po’ e poi decisero di tornare in dietro verso gli altri…ma…
“state fermi..”
“Pierre cosa?”
“Marì sta zitta…”
“camminate lentamente…”
“cosa?” David non finì la frase che un ruggito alle sue spalle lo zittì…
“David?…Marì?…”
“Pierre?” risposero i due
“correte…”
Si scapicollarono fino all’auto e in tre secondi la macchina andava a 300 all’ora…
“ecco- cominciò Pierre - credo che questo non lo scorderemo…”
E si misero tutti quattro a ridere…
Presto arrivarono all’aeroporto…troppo presto…
“allora…”disse Pierre “allora ci…ci vediamo…”
“tesoro…guarda che puoi anche piangere se vuoi…”
Si abbracciarono e poi Pierre abbracciò Marì e disse :
“prima che la mia figura di macho si rovini per sempre…ciao Marì…”
Poi si voltò verso Baech…
“tu però non piangere ok…?”
“si…ti amo…lo sai vero?”chiese Baech trattenendo le lacrime…
“certo piccola…”
“ora però sorridi Pierre…”
“e come faccio…”
“fallo per me…voglio come ricordo il tuo dolcissimo sorriso…”
Pierre sorrise e in quel momento chiamarono il volo…
“ciao David…”
“ciao Baech…”
La ragazza si voltò e Pierre corse via prima di ricominciare a piangere…
“ti aspetterò David…lo giuro…”
“vieni qui…”
Si abbracciarono…< ultima chiamata per i passeggeri del volo 137890 per Londra.>
“devo…”
“ehm…si”
“David?non mi dimenticare ok?”
“come potrei?”
“ti amo…”
“sarai l’unica a cui io l’abbia mai detto davvero…ora però va…”
“si”
David le asciugò le lacrime e Marì gli sorrise dolcemente si voltò e corse verso Baech che l’aspettava…
David si mise gli occhiali da sole e andò verso Pierre…
“a quanto pare siamo di nuovo solo noi due…”disse Pierre
“almeno fin quando non torniamo a Montreal…” rispose David.
“andiamo…”
“non voglio tornare a casa”
“neanche io…” rispose Pierre
Cominciarono a guidare…attraversarono tutto il Canada e non smisero di guidare fin quando non furono sull’oceano…in California…erano le prima luci di un giorno che non sarebbe stato bello come quelli passati…si sedettero sul bagnasciuga…
“cavolo…alla fine restiamo sempre soli…”
“si…è come se ogni volta che arriviamo ad essere felici poi la dobbiamo pagare…”
“sai David…non credo che amerò ancora così tanto…”
“già…abbiamo dato tutto…ma le ho promesso che ci rivedremo e sarà così…”
“sono felice anche adesso che sono così triste…”disse Pierre…
Poi si voltò verso David che gli sorrise…
Lui era l’unico che lo capiva la volo…l’unico oltre Baech…

Cap 16

Erano passati circa cinque anni da quando Marì e Baech avevano lasciato il Canada per dirigersi in Inghilterra.
Avevano già deciso di andare a Montreal per il Natale quando vennero a sapere che una delle loro band preferite,i Simple Plan,sarebbe venuta a Londra per un tour invernale.
Comprarono i biglietti pensando a come sarebbe stato incontrare dopo tanto tempo i ragazzi che avevano fatto vivere loro i momenti più belli ed intensi di sempre.
La sera del concerto arrivò presto e quasi non credevano possibile che dopo tanto finalmente avrebbero rivisto David e Pierre.
“avresti mai pensato che sarebbero diventati così famosi…”
“forse si…guarda quella ragazza…”
“dove?…”
“quella con il cartello “Pierre sei la mia vita”…non sei gelosa?…”
“e tu guarda l’altra…”David sei il sole e la luna di ogni mio giorno”…”
“non è molto in tono con David…”
“già…”
“e poi pensaci…”
“a cosa?”
“loro non si sentiranno mai dire “ti amo”…un ti amo vero…detto fra te e lui…quella è una cosa nostra…e lo sarà per sempre…”
“hai ragione Marì”
Le luci ci spensero…e il gruppo tanto atteso salì sul palco…
I capelli biondi di David erano scomparsi. Adesso erano neri e corti…Pierre aveva una piccola cresta…le due ragazze si guardarono e sorrisono, pensando che era passato davvero molto…
Quando i riflettori illuminarono il pubblico sotto il palco…Pierre e David guardarono giù e incrociarono lo sguardo delle ragazze come non accadeva da tempo…
Poi si voltarono e sorridendosi cominciarono il concerto…
“ciao…come va?siete pronti?”urlò Pierre nel microfono.
Un coro di “si” esplose dal pubblico mentre alcune ragazze gridavano i loro nomi seguiti da un Ti Amo…
“allora questa è per voi…d’accordo?questa canzone si intitola…I’D DO ANITHING…”
Così mentre Pierre cantava… “i’d do anithing,Just to hold you in my arms,To try to make you laugh,Cuz somehow I can't put you in the past ,I'd do anything ,Just to fall asleep with you ,Will you remember me? Cuz I know ,I won't forget you”
Quella canzone smise di rappresentare per quei quattro ciò che era stata fino ad allora e divenne la loro canzone…
Il concerto fu grandioso e appena finirono di cantare Perfect,Pierre salutò il pubblico e dopo si spensero le luci e i ragazzi andarono a firmare gli autografi.
“ciao…mi fai un autografo?” chiese Marì a Seb
“certo come ti…Marì?”
“ciao Seb…”
E il ragazzo abbracciò Marì e poi salutò anche Baech.
“dio da quanto non ci si vedeva…aspettate…”disse il ragazzo per poi voltarsi verso David…
“ehi Dave girati un po’…”
“che c’è?”
Non appena si fu girato la vide…le andò in contro abbracciandola e facendole scavalcare la recinzione che divideva il gruppo dalle fans.
“dio quanto mi sei mancata…”
Quando poi Pierre fece lo stesso con Baech le ragazze attirano tutta l’invidia del pubblico…
“aspettate un secondo che finiamo con gli autografi…”disse Pierre abbracciando nuovamente Baech e poi anche Marì.
Appena la folla si diradò un po’,i ragazzi tornarono da loro facendole entrare nei camerini.
“mi sento Kate Hudson in Almost Famous…”disse Marì…
“ci siete mancate…” disse Pierre facendo sedere Baech sulle sua gambe come faceva un tempo.
“non sapete quanto voi…cioè…abbiamo saputo di tutte le vostre storie,letto le vostre interviste…visto che siete rimasti dei bambini…”disse Marì.
“vi abbiamo visto diventare famosi…e abbiamo adorato i vostri poster e comprato i vostri cd…”concluse Baech.
“allora siete nostre fans?”
“certo Chuck…”confermò Marì mentre David la abbracciava ancora.
“sembra di essere tornati indietro nel tempo…”disse Seb riferendosi a quando le ragazze li erano andati a trovare ad una serata e poi David e Marì si erano messi assieme.
E così passarono tutta la notte con loro…che per loro non erano i Simple Plan rock stars mondiali…
Ma solo Seb,Jeff,Pat Chuk e gli amori più grandi delle loro vite…quei ragazzi che erano stati tutto il loro mondo…


Fine

   
 
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