'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'
Questa storia l'ho scritta il 23 Luglio 2006 e in onore dei suoi 4 anni, ho deciso di postarla finalmente anche qui!!! Tenete presente che è una fan fiction comunque e che quindi i fatti riportati non sono sempre veritieri!
Cap 1
Era andata da poco a vivere in Canada e alcuni
aspetti di quei posti di cui aveva sentito parlare non li aveva ancora
conosciuti…
Un pomeriggio mentre era di ritorno da scuola e guardava fuori
dal finestrino dell’auto mentre la mamma le parlava,lo vide…era sulla pista da
skate e si apprestava ad eseguire un holly…era carino…davvero…aveva i capelli
scuri,corti e la maglietta faceva intravedere un corpo niente male…era passata
altre volte li davanti ma le piste erano sempre vuote…il ragazzo era con altri
cinque amici…un ragazzo biondo, uno con una frangia ben pettinata e gli altri
tre con un taglio molto corto…
Qualcosa di lui la colpì e in quel momento le
parole della madre gli sembrarono solo un eco lontano…
Il salto lo aveva
eseguito alla perfezione e gli amici lo stavano applaudendo…quel ragazzo era di
quei tipi che a lei non erano mai piaciuti ma questo era diverso…
Il giorno
dopo a scuola mentre pranzava li rivide…erano tipo un gruppetto di quelli in cui
tutti vorrebbero entrare ma non sono abbastanza speciali o forse lo sono
tropo…così chiese alla sua amica informazioni…
“Marì chi sono quei tipi…li
conosci?”
“ah…loro…sono dei ragazzi del quarto…casinisti e sfaccendati…sempre
con quei skate in mano…”
“sapresti dirmi come si
chiamano?”
“vediamo…quello biondo al centro che ride David…quello con lo
skate in mano Pierre…quello con la frangia stirata Seb…mentre gli altri due sono
Pat e Chuk…e quello con le cannucce nel naso
Jeff…perché?”
“ma…così…curiosità”
“Baech non mi dirai che ti piacciono
quei tipi?”
“ma figurati…”
Pierre…bel nome pensò continuandolo a
fissare…suonò la campana e si alzò per tornare nella scuola mentre quei ragazzi
eludendo il preside se la svignarono…
Quel pomeriggio andò nel parco e si
sedette sulle gradinate facendo finta di essere impegnata a leggere un libro…ma
alzava sempre gli occhi per osservarlo compiere mille acrobazie con quello skate
che sembra un tutt’uno con lui…
Mentre batteva il cinque a David,Pierre alzò
lo sguardo e la vide…stava leggendo e i lunghi capelli biondi le coprivano il
volto…restò un attimo impalato a guardarla ma lei alzò lo sguardo così lui
dovette guardare altrove…
Il giorno dopo a scuola mentre lei era in tenta a
parlare con la sua amica di quando fosse bello il nuovo video dei Green Day e di
quanto stesse bene Billie biondo Pierre si mise a guardarla…e David,per sua
sfortuna se ne accorse…
“ehi…Bouvier?”
Ma il ragazzo non sentiva…
“Pierre?sexy boy?”
“si? Che c’è David?”
“ti sei
incantato?”
“cosa?”
“appunto…”
“no niente…”
“quel niente è davvero
ben fatto non trovi?
“eh già…aspetta che hai detto?”
“che è davvero
carina…come si chiama?”
“boh…l’ho vista ieri alle piste…non ci ho mai
parlato…”
“per me le piaci…”
“e come l’avresti capito?”
“il mio sesto
senso…”
“ma sta zitto figlio del diavolo”
“ancora con questa
storia?”
“mai pensato ad un esorcismo?”
I due scoppiarono a ridere e il
discorso finì lì…
Cap 2
Quel pomeriggio Baech era andata alle
piste come sempre…prese il libro e il lettore cd e si sedette aspettando
Pierre…
Quando era ormai seduta lì,sulle fredde scalinate di cemento da
almeno un paio d’ore e si era ormai decisa a tornare a casa,il ragazzo arrivò
sul suo skate ma per la prima volta era da solo…andò vicino alla pedana più alta
del parco e iniziò ad andare su e giù e a compiere diverse acrobazie finchè
all’improvviso,quando ormai cominciava a farsi buio, iniziò a piovere…Baech aprì
l’ombrello che portava sempre nello zaino dato che era inverno e man mano le
piste iniziarono a svuotarsi…la pioggia non accennava a smettere così come
Pierre non si decideva a scendere dalla pedana…era come se aspettassero di
vedere chi dei due se ne andasse per primo…alla fine la ragazza chiuse il
libro…aveva cominciato a fare troppo freddo e perciò si era decisa ad andare
via…ma nel preciso istante in cui Baech si alzò,Pierre scese dalla pedana e gli
andò incontro…
Lei aveva la musica nelle orecchie e così quando le appoggiò
una mano sulla spalla la ragazza urlò…
“scusa non volevo
spaventarti…”
“si…non ti avevo sentito arrivare…”
Pierre tese la mano a
Baech e disse : “io sono Pierre piacere…” e fece un gran sorriso…era tutto
bagnato ma se ne stava lì sul suo skate come niente fosse…
“ciao io sono
Baech…”
“gran bell’urlo…”
“grazie…scusa ma ora devo tornare a
casa…”
“tu vieni alla Beaubois vero?”
“si…”
“allora a domani“il ragazzo
fece per voltarsi ma le disse:“…posso una domanda?”
“si…”
“perché vieni
qui ogni giorno?”
“così…è un bel posto…posso io una
domanda?”
“si…”
“non hai freddo?”
“cosa?”
“sei tutto bagnato…starai
congelando…”
“in effetti…non mi ero accorto di essere così bagnato…forse è
meglio se torno a casa…”
“ok…allora ciao…”
“ciao Baech…”
I due si
guardarono negli occhi e poi si voltarono…
Il giorno dopo a
pranzo…
“Pierre ma che hai fatto ieri?la doccia nel ghiaccio?”
“No…ero al
parco a fare skate…”
“con quel tempo?era per quella
ragazza?”
“si…”
“che ragazza?” chiesero in coro Jeff,Chuk,Seb e
Pat.
“Pierre si è preso una cotta…?”
“sta zitto David…”
“e chi è la
vittima?”chiese Pat ridendo.
“nessuno…”Pierre stava
arrossendo…
“David?”
“la tipa con la maglia rosa seduta a quel
tavolo…”
“ah…carina…”disse Jeff suscitando il consenso generale…
“ma non è
quella che viene tutti i giorni alle piste?” chiese Pat
“si…ma non iniziate a
fare i vostri commenti…”
“eri lì per lei ieri?è per lei che ti stai
ammalando?comunque io preferisco le more” chiese David mentre Pierre starnutiva
per la millesima volta…
“ieri ero solo a fare skate…tutto qua”
“con quel
tempaccio?l’hai baciata?”
“No…”
“non c’è stata?”
“non ci ho
provato…”
“hu hu …il nostro amico perde colpi ragazzi…”
“piantala
David…”
cominciarono a ridere tutte e sei assieme, ma quando Baech si alzò
dal tavolo con Marì per andare a posare i vastoi Pierre smise e cominciò a
guardarla…la ragazza se ne accorse e ricambiò lo sguardo…
Quando passo
davanti a loro Pierre la salutò e i ragazzi cominciarono a preoccuparsi…
“non
ti starai innamorando?”
“no Jeff…”
“però è vero che non ci hai
provato”disse David…
“è come lo sai?aspetta non dirmelo… il tuo sesto
senso…”
“No…semplice deduzione…”
“cioè?”
“beh…se ci avessi provato non
ti avrebbe salutato…questo vuol dire che non ti conosce affatto…”
“perché se
mi conoscesse?”
“ti avrebbe già mandato a quel paese…”
“voi mi conoscete e
siete lo stesso miei amici…”
“vero vero…ma noi non dobbiamo venire a letto
con te…”
“ben detto David”approvò Pat…i ragazzi cominciarono a ridere tutti
tranne Pierre che disse
“andiamo a lezione va!”
Cap 3
I
pomeriggi seguenti Baech tornò ancora al parco a guardare i ragazzi,o meglio
Pierre fare skate,ma non parlò più con lui finchè un giorno il ragazzo andò di
nuovo solo alle piste solo che sta volta era tutto frutto di una macchinazione
dei ragazzi del pomeriggio precedente da cui Pierre era stato tenuto
completamente all’oscuro…
Chi poteva essere il macchinatore se non David?
pensare che è il suo migliore amico…
“sentite…è chiaro che se non
interveniamo Pierre non concluderà mai niente…perciò interveniamo…”
“come?
Pierre ci sfonda se scopre che complottiamo alle sue spalle…” rispose Seb con un
sorriso nervoso in viso…
“ma noi non complottiamo alle sue spalle Seb”
“ah
no?” chiese Chuk
“no”
“e che facciamo allora?”
“semplice…lavoriamo per
la sua felicità… è ovviamente una scusa…in realtà ci impicciamo e basta…
Ma
nel caso è una scusa che regge…”
“non ci cascherà mai…” disse
Pat
“perché?”
“perché non riusciresti a desistere dal dire…ringraziami
pure Pierre…”
i ragazzi risero e annuirono…
“sta volta ci riuscirò…siamo
d’accordo allora?”
“prima esponi”
I cinque amici si avvicinarono tra loro
come se dovessero progettare il piano per un grosso furto…
“semplice…quando
Pierre ci chiederà di andare alle piste domani avremo tutti da fare qualche cosa
di improrogabile…così andrà da solo e avrà l’occasione di provarci….”
“devo
ammettere che come idea è geniale ma…”
“ma?”
“come facciamo a sapere che
Pierre ci andrà?”
“semplice…c’è lei e lui lo sa…”
“per una volta non è una
delle sue solite cazzate…io ci sto David”disse Pat
“voi?”
Jeff,Chuk e Seb
si guardarono e poi annuirono…
“ovviamente andremo a spiarli…”
“ma sei
scemo David?”
“Seb ha ragione finiremo col farci scoprire…”
Così Pierre il
pomeriggio seguente era andato alle piste da solo e quando arrivò fece qualche
pedana ma poi si scocciò da solo e si avvicinò a Baech che come sempre era
seduta a leggere e ad ascoltare musica…
“Ehi!” disse il
ragazzo
“ciao?”
“non urli oggi?”
“ti ho visto arrivare…”
“mi
guardavi allora?”
“No…mi era caduta la pena…!”
“ah…ok…cosa
ascolti?”
“When i come around…è dei green day…”
“si…ho presente…bel
gruppo…”
“già…ti hanno mollato?”
“cosa?”
“i tuoi amici…sei da solo
oggi…”
“così pare…hai da fare?”
“perché?”
“ti va se andiamo a fare un
giro?”
“ok…ti piace la musica?”
“perché?”
“avrei dei cd da comprare e
delle corde di chitarra da prendere per mio fratello…”
“certo…ti posso dare
una mano…suono la chitarra…”
“ok allora…andiamo…”
passarono il pomeriggio
tra negozi di cd,dischi e di strumenti musicali…poi, siccome si era fatta sera
andarono a mangiare insieme e poi lui la riaccompagnò a casa verso le
undici…
“non ti dicono niente dell’ora i tuoi?”
“No…sono fuori fino a
domani…e mio fratello è dalla sua ragazza…”
“vivi solo con i
tuoi?”
“si…perché?”
“hai una casa enorme…”
“l’abbiamo comprata da
poco…quando ci siamo trasferiti definitivamente…”
“dove stavate
prima?”
“vivevo a Londra…poi ci siamo trasferiti qui in Canada nella casa dei
miei zii…la sorella di mia madre e poi siamo venuti a Montreal e abbiamo
comprato casa…”
“sei nuova ecco perché non ti avevo mai visto prima a
scuola…voglio dire…in quattro anni ti avrei notata…”
“adesso è tardi…devo
ancora finire di studiare…”
Cominciò a piovere…
“piove sempre quando
stiamo assieme…magari è un segno”e sorrise dolcemente come
sempre
“positivo?”
“chi può dirlo…”
“è meglio che vai adesso o ti
bagnerai di nuovo…notte”
La ragazza si voltò per aprire il cancello ma Pierre
la fermò…
“Baech?”
“si?”
“ti va di uscire
domani?”
“come?”
“si…uscire sul serio…cioè che ti vengo a prendere e tutto
il resto…possiamo andare al cinema…o qualcosa del genere…”
“ok…non è male
come idea…se il film è brutto però ce ne andiamo ok?”
“certo…”
“notte
Pierre”
La ragazza si voltò ma Pierre le prese il braccio e la tirò a se
baciandola,mentre erano ormai bagnati fradici…
“cosa?”
“nel caso non
baciassi al primo appuntamento…”
La ragazza sorrise e questa volta riuscì ad
entrare nel cancello…e Pierre rimase sotto la pioggia finchè non ebbe corso il
vialetto fino all’ingresso…e poi iniziò lui a correre verso casa cercando di
evitare di prendersi un malanno…
Cap 4
La mattina dopo a
scuola…
“ehi…”
“ciao David…”
“che hai fatto ieri?hai una faccia che fa
schifo…più del solito…”
“grazie…sei di aiuto…”
“allora?”
“sono stato in
giro…”
“dovresti capire che quando piove se non hai l’ombrello devi stare al
chiuso…fortuna che non si prova oggi…”
“gli
altri?”
“eccoli…”
Jeff,Pat,Seb e Chuk arrivarono sui loro skate e si
sedettero sul muretto vicino a David e Pierre…
“ciao…”
“che hai Pierre…sei
terribile…ti hanno investito?”
“No…cretini…il prossimo che dice che sono
orribile stamattina giuro che lo ammazzo…”
“sapete…ieri è uscito di nuovo con
la pioggia…”
“sono andato a fare skate…e all’improvviso è venuto a
piovere…”
“l’ombrello?”
“mica uno lo porta sempre…”
“in estate…ma è
inverno Pierre…”
“ok David hai ragione tu…”
“lo so…come sempre…”
“ehi
Pierre?”
“che c’è Jeff…”
“c’era la tipa?quella che viene sempre
dico…”
“si…”
“ci hai
parlato?”
“si…”
“com’è?”
“simpatica…”
“avete visto…un’altra mia
brillante idea andata a buon fine…”
“oh cazzo”dissero insieme i cinque
ragazzi…
“ti pareva che stava zitto…”
“che vuol
dire?”
“niente…”purtroppo David non era molto bravo a
mentire…
“David?”
“adesso lo sfonda…”disse Seb…
“Pierre non ti
incazzare adesso ok?”
“David?”
“ok…ho pensato che se avevi l’occasione di
stare un po’ con lei ci avresti parlato e magari sareste usciti…”
“siete suoi
complici?”
“No…ho fatto tutto io…”
“No…c’entriamo anche noi…”disse
Pat
“non te la prenderai per così poco vero?andiamo…siamo i tuoi migliori
amici Sexy Boy…”
“David…”
I ragazzi erano seriamente preoccupati mentre
fissavano Pierre e David guardarsi negli occhi…poi la reazione meno probabile
avvenne…
“per una volta non hai fatto una cazzata…grazie…”
“sul
serio?”
chiesero i ragazzi in coro…”si…è fantastica…”rispose il ragazzo con
un gran sorriso.
Suonò la campana e si avviarono verso l’entrata della
scuola…ridacchiando e prendendo in giro Pierre…
Il ragazzo non disse niente
del bacio tranne che a David…che non commentò il bacio ma ribadì solo “io
continuo a preferire le more…”
“se non altro non litigheremo mai per una
ragazza…”
I due sorrisero e poi andarono a pranzo dove Baech stava
raccontando a Marì tutti i dettagli sul pomeriggio trascorso con Pierre…
I
ragazzi trascorsero il resto della mattinata a pensare al pomeriggio e alla
serata che li attendeva
Usciti da scuola si precipitarono a casa per
cambiarsi…
Lei cambiò decine di vestiti mentre lui si dovette vestire con
David che girava per casa…a volte è insopportabile pensò fra se il
ragazzo…
Alle sette lui la andò a prendere…andarono a vedere un film e poi a
mangiare una pizza in un piccolo ristorante italiano…risero e scherzarono tutto
il tempo e in breve si erano fatte le undici…così Pierre la fece salire sul
motorino e sfrecciando per tutta Montreal la riportò a casa…
“allora?”chiese
Pierre”sono riuscito a farti divertire?”
“Si… sono stata davvero bene…sei uno
spasso…”
“dovrai dirlo a David…ha detto che se mi avresti conosciuto meglio
mi avresti sicuramente mandato a quel paese…”
I due risero e poi il ragazzo
continuò dicendo…
“sono felice che sei stata bene con me…vuol dire che forse
accetterai un altro mio appuntamento… forse”
“si…uscirei con piacere di nuovo
con te…”
“e pensa che oggi non ha neanche piovuto…
“una fortuna…se no
finiremo con l’ammalarci…”
I due si guardarono sorridendo e poi Baech
disse…”notte Pierre…credo sia tardi…”
“allora avevo
ragione”
“come?”
“tu non baci al primo appuntamento vero?”
“non di
solito…”
“notte allora…”
Si erano appena voltati quando iniziò a piovere e
lei si girò…così anche lui…lei gli andò vicino e lo baciò mentre la pioggia
scendeva dal cielo…forse era un segnale positivo pensò la ragazza…
“credevo
che non baciassi al primo appuntamento…”
“infatti…”
“allora perché l’hai
fatto?”
“mi hai chiesto di uscire ancora giusto?”
“si…”
“quindi dopo
l’invito e la buona notte un appuntamento è tecnicamente finito no?”
“credo
di si…”
“quindi non ti ho baciato al primo appuntamento…”
i due risero
fermi sotto la pioggia come se stesse splendendo il sole…
“ci vediamo domani
a scuola allora…”
“certo…”disse la ragazza e poi continuo
dicendo…”Pierre?”
“si?”
“David è fidanzato?”
“ti sei già stufata di me?
Comunque mi spiace ma preferisce le more”
“No… figurati non è per
me”
“ah…ok…comunque no…è nel periodo solitario al
momento…”
“grazie…notte”
“notte Beach”
i due si voltarono…lei entrò nel
cancello e lui salì sul suo motorino…e ovviamente a casa c’era ancora David…ma
per fortuna stava dormendo…così per almeno altre sei o sette ore avrebbe evitato
la sue solite domande noiose…
Cap 5
“sai
Marì…”
“cosa?”
“non esce con nessuno al momento…ho chiesto a Pierre…dice
che attraversa la fase solitaria della sua vita al momento…”
“ma di chi stai
parlando…”
“non fare finta di niente…”
“la pioggia deve averti far venire
la febbre alta…perché stai delirando…”
“si certo…”
“e comunque non mi
piace…”
“ma come…neanche sapevi di parlavo…”
“smettila…”
“comunque sei
avvantaggiata…preferisce le more…”
“grazie per avermelo detto così non ho più
dubbi se schiarirmi o meno i capelli…”
Dall’altra parte del
giardino…
“allora?”
“cosa?”
“ieri…com’è andata?”
“bene…stiamo
assieme…o almeno credo…”
“come credi?”
“vi siete
baciati?”
“si…”
“allora state assieme…non è come per noi…per loro un bacio
equivale ad un:“allora stiamo assieme”…comunque se non mi credi
chiediglielo…”
“si certo…cosa vuoi che gli dica?scusa ma che stiamo assieme
noi due?”
“più o meno si…oppure gli chiedi direttamente se state
assieme…”
“David?”
“eh?”
“sai vero che ogni volta che ti do retta alla
fine me ne pento?”
“si…però continui a farlo…”
“già…dove sono finiti gli
altri?”
“ieri sono andati ad una festa e hanno esagerato un po’…”
“e
allora tu che ci fai a scuola?”
“non sono andato…”
“perché?”
“non avevo
voglia…mica posso fare cazzate tutti i giorni dell’anno…”
“No…ma 364 giorni
l’anno si…”
“bisogna variare…”
“senti David…dato che siamo soli ti va se
ci andiamo a sedere da Baech?”
“ma non siamo soli…io e te…lei e la sua
amica…”
“si ma…”
“tu fai pure…io resto qua…”
“come vuoi”
Pierre si
alzò e si diresse verso il tavolo di Baech e Marì…ma appena la ragazza se ne
accorse si alzò…
“Marì dove…”
“me ne vado…”
“perché…?”
“non mi piace
fare il terzo incomodo…a dopo…”
In quel momento arrivò Pierre e Marì si
limitò ad un cenno di saluto…
“cos’ ha?”
“ma che ne so…”
Marì passo
davanti al tavolo di David e…
“ti hanno scaricato?”
“scusa?”
“annoiano
anche me…siediti”
“No…sto andando dentro…grazie lo stesso…”
“ma se non hai
mangiato niente…”
“si beh…fa lo stesso”
“come vuoi…”
David riprese a
mangiare e Marì se ne stava andando ma poi cambiò idea e si sedette vicino al
ragazzo…
“cambiato idea eh?”
“si beh…non mi va di tornare dentro…manca
ancora un po’ alla campana…”
“io sono David…”
“lo so…Marì…”
“lo
so…”
“come?”
“facciamo scienze assieme…”
“davvero?…”
“si…”
“solo
che io sto indietro…e tu?”
“io cosa?”
“come fai a sapere come mi chiamo se
non sapevi di essere in classe con me?”
“ti ho sentito suonare…”
“davvero?
Ti sono piaciuto?”
“non come vorresti…”
“lo sai vero?”
“cosa?”
“che
alla fine ci ritroveremo soli per colpa loro…”
“veramente sarò io a restare
sola…”
“vero…ma Pierre è il mio migliore amico…più degli altri…”
E mentre
Pierre e Baech erano occupati a baciarsi suonò la campana…
“perché mi
segui?”
“non ti sto seguendo…”
“allora cosa fai?”
“vado a lezione di
scienze…”
“ah…già…”
“ti confondo?”
“No…mi innervosisci e
basta…”
“ammettilo…”
“cosa?”
“sei pazza di me…”
“No…qui l’unico
pazzo sei tu…”
E ovviamente una volta entrati in classe David si andò a
sedere vicino a Marì con la sua aria strafottente di sempre.
E che importava
se stare vicino a lei voleva dire star seduti esattamente di fronte al professor
Chang…
“Oh…signor Desrosiers…qual buon vento l’ha riportata a lezione qui da
me?”
“la scienza prof…”
“certo…e gli ultimi 2 mesi di scienza non facevano
per lei…vero?”
“eh No…”
“da adesso in poi la prossima assenza ed è fuori
dal corso…e non cambi più posto…”
“felicissimo…”
David si avvicinò
all’orecchio di Marì e le sussurrò :“adesso non potrai più
ignorarmi…”
“certo…per due ore alla settimana…”
“è un buon inizio…”
“a
si? E per cosa?”
“poi vedrai…”
Marì avrebbe voluto ribattere con un “sei
pazzo”, ma l’occhiataccia del professore la fece desistere…
Cap
6
“dai Marì accompagnami…ti prego…”
“perché dovrei?”
“non basta
come risposta perché sei la mia migliore amica?”
“No…ma Dookie ti dice
niente?”
“non te l’ha ancora preso?”
“No…e non me lo comprerà mai…”
“ok
allora…io me lo posso far regalare…ma vieni ?”
“ok…però io appena hanno
finito me ne vado…tu torni con Pierre ok?”
“si…perché non chiedi un passaggio
a David tu?”
“No…e smettila…non mi piace…”
“ma un pochino si…ammetti
almeno che è carino”
“questo non vuol dire che mi piace però…”
“ok…vado a
casa a prendere i vestiti e vengo da te…così ci prepariamo…”
Marì guardò
Baech con aria poco convinta e poi le disse…
“calmati…è un concerto
scolastico…non la serata dei Grammy…”
“lo so…però…ci tengo…”
“ok…ma non
esagerare…e sbrigati a tornare…”
“come vuoi…a tra poco allora…”
“ciao
Baech…”
Le due ragazze si salutarono e Baech corse a casa per prendere il
cambio di vestiti…
Verso le nove presero il motorino di Marì e andarono al
concerto della band di Pierre e David.
Finito il concerto Baech andò dietro
le quinte a salutare Pierre e trascinò Marì con se…
“io vado Baech…”
“è
tardi…non dovresti andare da sola…” disse Pierre,che era già pronto ad andare
via con Baech e gli altri…
“perché non vieni con noi?”
“no Baech è tardi e
mi madre potrebbe uccidermi…non ti preoccupare”
“ok…ma quando arrivi fammi
uno squillo”
“certo” le due ragazze si abbracciarono e salutarono
quando…
“io vado allora…”
“David non vieni con noi…”
“scusa Pierre ma
devo andare a casa…i miei partono e vogliono che torni a casa prima che loro se
ne vadano…”
“perché non accompagni Marì a casa?”
“non è un problema…” si
voltò versoi la ragazza e disse “vuoi?”
“dai Marì…se domani non ti vediamo a
scuola denunceremo David e faremo di tutto per ritrovare tutti i pezzi del tuo
cadavere…”
“grazie Chuk ma credo che andrò da sola…”
“come vuoi…”David si
girò e uscì dalla stanza seguito dalla ragazza…
“Marì sei sicura di non
volere un passaggio?”
“no grazie David…”
“ci vediamo domani a scuola
allora…”
“si…notte”
I due ragazzi si voltarono ma Marì dopo pochi passi si
girò…
“David?”
“si?”
“ci ho ripensato mi accompagni?”
David le
sorrise e a Marì sembrò il sorriso di un bambino…un sorriso dolce.presero il
motorino di lei perché non voleva dover rispondere a mille domande che la mamma
le avrebbe di sicuro posto non vedendo il motorino…
Il locale dove avevano
suonato i ragazzi era abbastanza distante da casa di Marì e a quell’ora faceva
anche molto freddo…
Arrivati davanti casa della ragazza erano quasi
congelati…
“vuoi entrare?ti posso fare una cioccolata…stai tremando…”
“no
grazie i miei mi aspettano…”
“ok…a domani allora”
Marì si voltò per
mettere le chiavi nella serratura ma si sentì afferrare un braccio…
David la
tirò a se e la baciò…Marì non capì più niente…chiuse gli occhi e seguì il
ragazzo…in quel momento pensò che nessuno l’aveva mai baciata così prima d’ora…e
sentì un brivido salirle lungo la schiena.Si staccarono ma rimasero ancora con i
visi vicini…
“scusa…non so che mi è preso…”
“io…non importa”
David la
lasciò andare.la guardò e sorridendo si voltò e si mise a correre giù per il
vialetto…
Il locale era troppo lontano e si accorse che casa sua era molto
vicina a quella di Marì.
Lei,fissava il soffitto buio della sua camera e non
riusciva a smettere di pensare a quel bacio…e soprattutto a David…
Lui,steso
sul suo letto con Lady Picture Show nelle cuffie,pensava a lei e al suo sorriso
e a cosa gli avrebbe detto una volta tornati a scuola l’indomani…
Cap
7
“voi cosa?”
“si…è successo e basta…”
“Marì ma non avevi detto che
era un pazzo e che non ti piaceva?”
“infatti…”
“e allora perché l’hai
baciato?”
“io non l’ho baciato…e lui che ha fatto tutto…mi ha preso alla
sprovvista…”
“ok ma ne avete parlato?”
“No…non l’ ho ancora
visto”
“beh…preparati perché è arrivato…”
Marì si voltò e incrociò lo
sguardo di David e pensò che fra pochi minuti avrebbero avuto scienze…
La
campana di inizio lezioni suonò e Marì si diresse verso l’aula di
scienze…
Voleva parlare con David ma quando lui entrò il professore stava già
entrando in classe.
“ciao…”
“ciao…”
Si salutarono,e avrebbero voluto
parlare ma il professor Chang impose il silenzio e iniziò a spiegare.
Verso
la fine della lezione Chang si posò il gessetto sulla cattedra e si rivolse alla
classe, o meglio a David
“signor Desrosiers ho deciso che data la sua scarsa
frequenza le farò fare un test comprensivo degli argomenti fin ora trattati…”
vedendo l’espressione disperata sul suo volto continuò dicendo
“le darò una
settimana di tempo…che passerà a studiare con la signorina di fianco a lei…forse
la migliore della classe riuscirà dove io stesso ho fallito…”
suonò la
campana e David e Marì uscirono assieme dall’aula
“se non te la sentì lascia
stare…non ti voglio obbligare…”
“non importa…non mi costa molto darti una
mano e così potrò ripassare per l’esame finale…”
“grazie…”
“figurati…scusa
ma devo andare da Baech…ci vediamo dopo”
“certo…ciao”
Poi la ragazza si
girò “sta volta non mi chiedi se mi sei piaciuto?”
David sorrise divertito
“come sono andato?piaciuto?”
“ti do nove…”
“nove?”
“si…sul palco quando
suoni e tieni il basso tra le mani,dai una sensazione tipo guarda,sono io e il
mio basso e non mi serve altro…”
“è così”
“è questo che mi è piaciuto
ieri…”
“grazie”
“non montarti la testa…”si sorrisono “ci vediamo alle
quattro da me ok?”
“non posso…sono allo skate park…e devo battere di nuovo
Pierre…perché non vieni?accompagna Baech…”
“a dopo
allora,ciao”
“ciao”
Si voltarono e un gran sorriso comparve sui loro
volti.
“Allora?”
“cosa Pierre…”
“l’hai baciata
eh?”
“cosa?”
“Baech mi ha detto tutto…sapevo che ti piaceva…”
“ok…forse
un po’… ma non dire niente agli altri…”
“come vuoi…”
ma in quel momento
arrivarono sui loro skate gli altri quattro…
“cosa non deve dirci
Pierre?”
“niente Jeff…”
“incredibile…”disse Pat…
“cosa?”
“ti sei
innamorato…”
“cosa?sei pazzo…”
“David ci conosciamo da un bel po’…e non
avevi mai avuto uno sguardo del genere…
Chi è?”
“è vero…guardate è
arrossito…”
“piantala Seb…”
“dai…rassegnati ormai l’hanno
capito…”
“vero Pierre…e poi scusa…ma che c’è di male?”
“niente…solo non ci
sono abituato…”
“lo sappiamo bene”disse Chuk
Arrivarono allo skate park
che le due ragazze erano già lì ad aspettarli…
“chi è la ragazza vicino a
Baech?” chiese Pat…
“è carina…”
“è Marì…è piantala Pat”
“è
lei?”
“si!” disse Pierre
“è quella che ieri era al
concerto?”
“si…”
“capito…”disse Pat sogghignando…
“non hai capito
niente Pat…”poi David si rivolse a Pierre”sei pronto a
perdere?”
“vedremo…”
I due ragazzi si sorrisero e data una spinta ai loro
skate si diressero verso le pedane…
David si girò verso Marì e le
sorrise…Marì pensò che era il ragazzo più carino del gruppo…della scuola…e
ricambiò il sorriso…
“ma non ti piacevano i ragazzi mori?”
“ma David si
tinge i capelli…quindi…”
“giusto…”
Pierre e David si misero in alto sulla
pedana più difficile…un secondo e si lanciarono…
David fece un hollie,e poi
un air…concluso con un magnifico drop…poi un’ultima spinta e ritornò sull’alto
della pedana…
“Pierre dai…stai facendo schifo…”
e proprio mentre si
apprestava ad eseguire un air al limite della pedana perse l’equilibrio e
cadde…
“e il vincitore è…David Desrosiers…”
David aiutò Pierre a rialzarsi
e poi si abbracciarono…
“grande segno di sportività…bravi”
“piantala
Pat…”dissero i due in coro…
“ok…dove andiamo a festeggiare adesso?”
“non
posso Jeff…il prof di scienze mi farà un test e Marì mi dà una mano a
studiare…”
“ok…a domani allora..”disse Pat
“ci vediamo stasera…”
“ok
Pierre…”
David sul suo skate si diresse verso Marì…alzò la parte anteriore
dello skate e frenò in modo perfetto…
“andiamo?”
“ok…ciao
Baech…”
“ciao…”
David prese lo skate sotto braccio e camminando iniziarono
ad andare verso casa della ragazza.
Cap 8
Stavano studiando da un
po’ quando decisero di prendersi una pausa.
“sai sei
bravo…davvero…”
“grazie…magari sarò il prossimo Tony Hawk…”
risero…”perché
non provi anche tu?”
“No…sono negata per queste cose…”
“dai…ti insegno
io…”
“ok…però devi prendere almeno una B nel compito di
scienze…prometti?”
“certo…però poi tu devi farlo davvero…”
“ok…tu mi
prometti una B e io ti prometto che proverò ad andare in skate…”
Risero e poi
si guardarono negli occhi…
<è davvero bella…> pensò David…
Poi si avvicinarono l’uno
all’altra e si baciarono…
La mattina a scuola…
“state assieme
allora?”
“si…credo di si…cioè non me l’ha chiesto ma credo di si…”
“sai vi
ci vedo bene assieme….sul serio…”
“spero che non diventeremo mai smielati
come te e Pierre…”
“ma noi non siamo smielati…siamo innamorati…”
“come
vuoi”
la settimana a disposizione di David per prepararsi al compito passo in
fretta…così…il lunedì successivo…
“non ha ancora finito?”
“no
Pierre…”
“ed è bene?…”
“forse sa tutte le risposte…”
All’improvviso la
porta si aprì…e David si trovò davanti le due persone più importanti della sua
vita…voleva abbracciarli entrambi ma non sapeva chi per primo…
Pierre lo
guardò come per dirgli lei…
E così David abbracciò Marì…e poi Pierre e
disse…
“preparati a cadere…”
“hai preso una…”
“No…”la ragazza aveva
un’espressione ansiosa così come Pierre e invece David sorrideva come mai
prima…
“ho preso una A”
“cosa?”
“si…una A…”
Si guardarono e poi
Pierre disse…”Hai fatto un miracolo…”
Pierre andò via perché doveva vedersi
con Baech e così David e Marì andarono allo skait park…
“ci
sei?”
“Si…”
“così conciata non potresti mai farti male..”
“non
ridere…”
passarono tutto il pomeriggio a fare skate…alla centesima caduta e
con la sera che avanzava decisero di smettere…
“Sai Marì…”
“cosa?”
“hai
ragione sei negata…”
“spiritoso…”
Erano seduti sul bordo di una pedana
alla luce dei lampioni,ormai era sera…
Si guardarono negli occhi e poi mentre
Marì alzò lo sguardo al cielo David si avvicinò all’orecchio
Della ragazza e
le sussurrò dolcemente…
“Ti amo…”
La ragazza si voltò di fretta e
guardandolo negli occhi disse…
“davvero?”
“si…”
Si avvicinò al ragazzo
e lo baciò e poi disse…”Ti amo…”
Si abbracciarono e restarono seduti lì come
se il loro tempo si fosse bloccato…
Poi all’improvviso a David venne in mente
che doveva vedersi con Pierre
“o cavolo!!!”
“che c’è?”
“mi sono
dimenticato che dovevo andare da Pierre…”
“vai…davvero…non devi trascurare i
tuoi amici…loro sono più importanti”
“davvero?”
“certo…vai o dovrai
correre come un pazzo…”
“grazie…”
Si girò per andarsene si fermò e tornò
in dietro dando un bacio a Marì…
“ecco…è per questo che ti lascio libero…così
mi devi sempre qualcosa…”
Si guardarono e sorrisero e poi lui si
voltò
“David?”
“dimmi…”
“vieni da me dopo?sono sola
oggi…”
“certo…”
iniziò a correre e in tempo record arrivò a casa di
Pierre.
“scusa…ero con Marì…”
“non fa niente…potevi anche chiamare e dire
che eri con lei…avrei capito…sul serio…”
“voi due siete identici…pensa che
Marì mi ha detto di correre da te senza neanche io le dicessi
niente…”
“allora per una volta non fare lo stupido come al solito…”
“non
so di cosa parli…”
“si certo…”
“ti va se domani saltiamo scuola?”
“per
fare cosa?”
“potremo portare le ragazze in montagna…”
“sai?non è male come
idea…”
“è una mia idea…”
“appunto…già so che sarà un totale
disastro…”
Toc toc…
“Pierre?”
“che c’è?”
“la mamma vuole che
scendi…”
“arrivo…”
“tu aspetta qua…e non parlare con
Jay…”
“perché?”
“perché l’ultima volta erta convinto che alle ragazze
piacesse essere insultate…”
“ma io scherzavo…”
“si beh…lui non l’ha
capito…”
Pierre si chiuse la porta alle spalle e scese in cucina dove la
mamma stava cucinando…
“David si ferma a cena?”
“si…o almeno
credo…”
“anche a dormire?”
“No…va via più tardi…”
“fra poco è pronto
quindi scendete…”
“arriviamo subito…”
Il ragazzo prese a salire di fretta
le scale e quando aprì la porta…
“hai capito allora?tu le scrivi una lettera
e lei si innamorerà”
“sicuro Dave?”
“certo Jay…”
“ti avevo detto di non
parlare con lui…”
“Jay…non chiedergli mai più niente se vuoi avere ancora
qualche speranza di trovare uno straccio di ragazza…”
“si…Jay…ascolta tuo
fratello che ne avrai a pacchi…”
“coglione…”
Ma David si mise a ridere e
Pierre non resistette.
“andiamo a mangiare va”
Cap 9
Poche ore
dopo David andò via per andare a casa di Marì…
Era tutto buio in casa e
iniziò a cercare la chiave in tutti i vasi che circondavano la porta
d’ingresso…poi vide un buffo vaso a forma di tartaruga e cercò li trovandola
finalmente.
Salì al piano di sopra,ma in realtà non c’era mai stato in camera
sua, qundi non sapeva quale fosse, ma la grossa scritta rosa col nome della
ragazza circondata da fiori fu un indizio più che sufficiente…
La stanza era
buia…sulle pareti c’erano poster dei Green Day,dei Blink 182 e alcune ballerine
che sembrano capite per caso fra quei uomini volgari e tatuati…
Lei era
distesa nel letto sotto il piumone illuminata dalla luna…
Aveva il viso
rivolto verso il muro ma era sicuro che fosse bellissima anche mentre
dormiva…
Alzò la coperta e si stese di fianco a lei…e si addormentò
stringendole la vita sottile fra le braccia…
A notte fonda Marì si
svegliò…era ancora mezza addormentata…sentì il caldo respiro del ragazzo sulla
schiena e la sua mano sul fianco…conosceva a memoria le sue mani e i calli su di
esse…
Non era certa di essere sveglia così lentamente si voltò e iniziò a
guardare David mentre se ne stava lì a dormire, come un bambino…poi si
svegliò…
“scusa…ti ho svegliato? Mica russavo?”
La ragazza
sorrise…
“No…sei perfetto anche mentre dormi…”
Si accucciò fra le braccia
del ragazzo che la strinse a se.
“mi fai sentire al sicuro…resterei sempre
così…”
“ti amo”
“anch’io…”
“sai? È da tanto che non stavo così bene con
qualcuno…a parte Pierre sei l’unica persona al mondo di cui mi fidi
davvero…”
A quelle parole si strinse ancora di più fra le braccia del
ragazzo…
“ehi? Che succede?”
“niente…”
“ma se stai piangendo”
“ho
paura che non sarò mai più così felice…”
“sai…non è detto che dovrà finire…la
faremo durare quanto più a lungo sarà possibile…”
“ma io dopo il diploma
andrò a studiare a Londra…non ci vedremo mai più…”
“ascolta”
La ragazza
alzò lo sguardo e incrociò quello di David…
“ti prometto che diventerò
famosissimo e quando verremo a suonare a Londra ci rivedremo…”
“ti
amo”
sorrisero e si abbracciarono…
“ma fino ad allora ti propongo una gita
in montagna con Pierre e Baech…accetti?”
“e me lo chiedi?”
“anche se
dovrai saltare scuola?”
“certo”
Si svegliarono poche ore dopo e ancora
mezzi assonnati presero l’auto del padre di Marì e si diressero verso casa di
Pierre…
“ehi ragazzi…”
“ma come fai ad essere così pimpante a
quest’ora?”
Chiese David fra uno sbadiglio e l’altro.
“sono solo le cinque
e la giornata è appena cominciata…”
“appunto…”
Marì era appoggiata alla
spalla di David e quasi dormiva.
“come va Marì?”
“bene Pierre ma ti prego
non urlare…”
“ok…si va da Baech allora?…su su…David vuoi che guidi io?non
vorrei finire contro un albero…”
“nemmeno noi…” disse Marì…
“ah ah…davvero
divertente…”
“devi ammettere che era buona…”
“tu sta zitto e
guida…cretino…”
“guarda che ti butto giù se non la pianti…”
“ah si?”
E
gli diede un schiaffo sulla testa
“coglione” esclamò David con un sorriso
sulle labbra.
“grazie”
scoppiarono a ridere tutti e tre assieme mentre si
avvicinavano alla casa di Baech…
“uau…”esclamò David alla vista
dell’imponente casa…
“tesoro è una casa non è una piramide…”
Presero Baech
e iniziarono a guidare verso le montagne con l’urlo di Pierre
“verso le
montagne e oltre…
E David che guardandolo di sbieco gli diceva“piantala Oby
One…”
Arrivarono sulle montagne fuori Montreal dopo un paio d’ore…
Quando
arrivarono alle piste il sonno era passato a tutti e David Pierre si tiravano
palle neve mentre Marì e Baech andavano sullo slittino…
“vi va di andare
sulla seggiovia?”
“Pierre ma se non sai neanche come è fatto un paio di
sci…”
“piantala Cretino…”
“intendi arrivare su poi metterti col culo per
terra e buttarti?”
“No…io sarò una frana con gli sci ma sullo snowboard sono
il migliore…”
David e Pierre si guardarono negli occhi sorridendo poi David
si voltò verso le ragazze e disse
“ok…prendete gli sci…devo stracciarlo come
sullo skate…”
Marì e Baech si guardarono e poi Marì disse a Baech
“never
grow up…”
“never…”
E ridendo si infilarono gli scarponcini da sci si
avviarono verso la seggiovia diretta alla pista rossa…si sedettero tutti e
quattro assieme e tra snow e sci stavano quasi uno sull’altro.
Arrivati in
cima le ragazze decisero di lasciarli ai loro giochi e di sciare in
pace…
“sei pronto Bouvier?”
“almeno quanto te Desrosiers…”
“ricordati
di droppare sulle saliti o ti sfracelli…”
“zitto e parti…”
Si guardarono e
con un sorriso da faccia da schiaffi si lanciarono giù dalla pista urlando come
due pazzi.Come prevedibile David era in testa e una grossa dunetta di neve si
ergeva di fronte a loro
e Pierre non aveva capito nulla e non volendo
ascoltare i consigli di David si ritrovò sepolto nella neve…tornarono a valle in
un modo impensabile e raggiunsero le ragazze nello schale affittato per la
giornata…subito dopo cena andarono Baech e Pierre in una stanza e Marì con David
nell’altra…
Marì era in piedi davanti alla finestra con una tazza di
cioccolato fumante tra le mani.
David le si avvicinò e le cinse la vita con
le braccia.
“mi dispiace…”
“per cosa?”
“non credevamo venisse a
nevicare…saremo dovuti tornare…”
“ma sei pazzo David? Preferisco un milione
di volte stare a congelare qui con te che a casa mia sola pensandoti…”
Si
voltò e mise le braccia intorno al collo del ragazzo…
“ti amo…e stare con te
non ha paragone…”
Non dissero più nulla…i loro baci esprimevano tutto quello
che le parole non potevano dire…
Nell’altra parte della casa Pierre e Marì
erano stesi a terra davanti al camino fissando le fiamme in
silenzio…
“grazie?”
“per cosa Baech?
“per rendere così speciale lo
stare con te…”
“tu sei speciale…”
“solo perché tu mi permetti di
esserlo…”
“Baech?”
“dimmi?”
Si guardarono negli occhi…lei di lui
pensava
<è bella
anche con un maglione enorme che nasconde il suo corpo…>
“io…ti
amo…”
Baech era senza parole…aveva provato così tante volte come sarebbe
stato sentirselo dire…ma adesso che stavo accadendo per davvero non ci poteva
più credere…
“davvero?”
“si…scusa se sembra così ridicolo detto da me ma
non l’avevo mai detto in vita mia…quindi non so come possa suonar…”
Baech non
lo lasciò finire di parlare e lo baciò poi…
“ti amo anche io…”
La mattina
seguente si sarebbero svegliati tutti diversi…perché quella sera quei quattro si
erano legati tra loro in un modo unico…erano uniti dal doppio filo rosso
dell’amore…
Cap 10
Verso le otto la tormenta era finita e così
decisero di ripartire…
Questa volta David lasciò guidare Pierre così poteva
stare sul sedile di dietro per schiacciare un pisolino,mentre Marì aveva la
testa appoggiata sulla sua spalla,il ragazzo le accarezzava dolcemente i
capelli…davanti,Pierre era sveglissimo e parlava con Baech quando all’improvviso
dal muso della macchina cominciò ad uscire del fumo…
“ma
che…David?”
“si?”
“hai cambiato l’acqua nel radiatore prima di partire da
casa?”
“No…non ci ho pensato…”
“David”dissero tutti e tre in
coro…
“scusate…nessuno me l’ha detto…”
“ok…che facciamo adesso…?” chiese
Baech
“camminiamo?”
“cosa?Pierre sei impazzito?”
“No…camminiamo
semplicemente fino alla stazione di servizio…chiediamo aiuto e torniamo
indietro“
“Pierre…tesoro…è inverno…fa freddo…è c’è la neve…”
“dai
Baech…sarà divertente…”
“Marì tu hai passato troppo tempo con
David…”
“feliccissima di averlo fatto Baech…”
“dai andiamo…”
Scesero
dall’auto e la chiusero…iniziarono a camminare,ma purtroppo prima della stazione
di servizio trovarono un piccolo negozietto di souvenir e si dettero alla pazza
gioia spendendo tutti i soldi che avevano con loro…
“ok…siamo dei totali
deficienti…”assentì Pierre
“in effetti…”confermò Marì…
“e
adesso?”
“beh…andiamo alla stazione di servizio e cerchiamo di convincere il
meccanico a darci una mano…”
Camminarono per circa mezz’ora e poi trovarono
finalmente la stazione di servizio…
“chi va?”chiese Baech…
“escludendo
David e le sue maniere gentili…”disse Pierre
“beh…escludendo Pierre…”continuò
David
“e perché?”
“perché sei un ragazzo…guarda il meccanico…è un
vecchietto con l’abbonamento al catalogo di Victoria Secrets…è un
disperato…”
“anche io ho l’abbonamento…”
“appunto…”
Pierre aveva
assunto un’espressione molto seria,mentre le ragazze ridacchiavano come
David…
“posso andare io…”
“Marì vengo con te…”
“ragazze…”
“si
Pierre…meglio due modelle di una no?”
I ragazzi sorrisero loro…e poi le
ragazze si avviarono…
“ci scusi…”disse con voce suadente Marì…
“Mi…mi dica
signorina…”
“ci serve aiuto…”disse Baech fingendo un broncio…
“dite…vi
aiuterò volentieri…”
“vede…-disse Marì aprendosi la giacca-siamo rimaste a
piedi…e purtroppo non abbiamo soldi…”
“ma si…certo…”
“ci
aiuterebbe?”
“certo ragazze…”
Le ragazze portarono il meccanico all’auto
che la riparò dopo un’oretta…
Ritornati all’officina…
“senta…questo è il
mio indirizzo…mandi il conto a mio padre….ok?”squittì Baech…
“ma…ma si si
certo…”
Le ragazze si voltarono ancheggiando leggermente e poi andarono dai
ragazzi che stavano aspettando davanti all’ingresso della tavola
calda…
“siete grandiose…”assentì Pierre
“già…”
“adesso andiamo…mi sto
congelando il sedere…”
“ve l’avevo detto che non è molto educato il
signorino…”
Ridendo ancora per l’accaduto si misero in auto verso
Montreal…
Arrivarono a sera…lasciarono Pierre e Baech a casa e David e Marì
andarono a casa della ragazza…
“le luci sono spente…non ci deve essere
nessuno…ma vedrai che torneranno tra poco…”
“allora resto a farti
compagnia…”
Entrarono in casa e andarono n cucina…
“sono affamata…”
“a
chi lo dici…”
“tesoro…”
“si David?”
“c’è un biglietto sul
frigo…”
“Oh…”
La ragazza lo lesse in fretta…
“è dei miei…non tornano
stasera…come al solito…”
“sei spesso sola a casa vero?”
“già…”
Alla
ragazza vennero gli occhi lucidi e perciò si girò verso il lavandino della
grande cucina bianca…
David le andò vicino e le mise le braccia in torno la
vita…
“facciamo così…ogni volta che ti senti sola mi chiami…ok?”
Voltò
dolcemente la ragazza e le prese il viso tra le mani…”sei d’accordo?”
Annuì
con la testa e poi is baciarono…
“David?”
“si?”
“ti amo…”
Il ragazzo
sorrise e l’abbraccio a se…
Dopo un paio di sandwich andarono di
sopra…
“sai?”
“cosa?”
“la tua camera è
assurda…”
“scusa?”
“guarda…c’è Billie Joe con una maglia che dica “Big
Dick”…e vicino una ballerina…è strano…”
“sono fatta così…”
“lo so…è questo
che mi piace di te…”
Accese la radio sulla sua stazione preferita…mentre
David si liberava della maglietta aderente partì “when i come Around” e Marì si
avvicinò a David mettendogli le mani sui fianchi e appoggiando la sua testa
sulla calda schiena del ragazzo che disse
“ti amo…”
Poi si stesero sotto
le coperte…
E la ragazza si rannicchiò fra le braccia del ragazzo…
“hai i
piedi freddi…”
“scusa David…”
Fece per allontanarli ma David li prese tra
i suoi…
“va meglio…”
“va sempre meglio quando ci sei tu…”
E chiusero
gli occhi con “Noking on even’s door” in sotto fondo…
Cap
12
“basta devi smetterla di comportarti come un bambino Pierre…perdere
tempo con quei ragazzi tutto il giorno…dovresti studiare e basta…pensare al tuo
futuro…”
“pensi che io stia sprecando il mio tempo facendo le cose che voglio
fare?non capisci che fa male quando disapprovi tutto quello che
faccio?”
Pierre aveva gli occhi lucidi….non capiva come il padre potesse
fargli tutto quello…
“ci ho provato a renderti orgoglioso…papà…ma per te non
sarò mai abbastanza bravo vero?
Ma tu non puoi cambiarmi…” aveva iniziato a
piangere…non sapeva se quelle erano lacrime di tristezza o solo di rabbia…La
madre era sconvolta mentre il padre stringeva i pugni dalla rabbia chiedendosi
come potesse essere capitato a lui un figlio del genere…
“Pierre ti
prego…stai esagerando…noi non abbiamo mai detto di non essere orgogliosi di
te…”
“si invece mamma…non capite?” si voltò verso il padre “per te non va mai
bene niente…sembra che ormai non ti importi più niente di me…non posso credere
che volermi bene sia diventato così difficile per te…e nessuna scusa o parola
potrà mai cambiare quello che mi hai detto…io…”
Si passò il braccio davanti
agli occhi per togliere via le lacrime…
“io non posso sopportare un altro
litigio con voi…è così da troppo tempo…ma tu non capisci cazzo…”
“cosa dovrei
capire?perché mio figlio spreca il tempo appresso a dei ragazzi che non saranno
mai niente?perché è diventato un teppista?”
“io non spreco il mio tempo con
loro…quelle persone sono le uniche di cui mi fido…è con voi che spreco il mio
tempo…”
“Pierre…”iniziò il padre del ragazzo…
“STA ZITTO…hai sempre tempo
per criticarmi vero?per te non faccio mai niente di buono non è così?è come se
io fossi l’unico che ti piace odiare…”
“Pierre adesso basta…hai
capito?”
“No…adesso basta tocca dirlo a me…perciò sta zitto…ho smesso di
ascoltarti e fregarmene di quello che pensi…devi restare fuori dalla mia vita…e
devi capire che per quanto potrai dirmi che sono un buono a nulla….niente di
quello che potrai dirmi mi cambierà mai…e non provare più a dirmi…chi dovrei
essere,quello che è giusto per me…cosa dovrei fare…perché così sei tu che mi fai
sprecare del tempo…pensi sempre di essere perfetto vero?” adesso si stava
calmando….aveva smesso di piangere…dopo tanto tempo riusciva finalmente a dire
al padre tutto quello che pensava di lui…
“beh papà…non è così…”
Si voltò
e sbattendo la porta con lo skate in mano uscì di casa…
Andò nell’unico posto
dove si sentiva felice…allo skate park…era tardi e il rumore delle ruote
riempiva la strada…faceva anche freddo….ad un tratto si sentì
chiamare…
“Pierre?”
Non era sua madre…era la voce della sua Baech…fermò
perfettamente lo skate e scese dalla pedana…
“Pierre che cosa ci fai qui a
quest’ora…”
La ragazza si avvicinò a Pierre che stava entrando nel fascio di
luce di un lampione…
“io…”
“Pierre ma tu…”
Il ragazzo non si era
accorto che aveva cominciato a piangere mentre andava sullo
skate…
“io…”
Non disse altro e strinse a se la ragazza…che ricambiò
l’abbraccio…
“dimmi che c’è?”
Aveva lasciato il ragazzo per poterlo
guardare negli occhi…
“mio padre…”
“che cosa?”
“io non posso essere
perfetto…e lui non lo capisce…”aveva ricominciato a piangere “cazzo io sono come
sono…non ne ho colpa…sono solo cresciuto così…e mi dispiace…mi dispiace non
saper essere come lui mi vorrebbe…”
“oh Pierre…”
Lo abbracciò e
disse…
“ascolta…non pensare a lui…a quello che ti dice di fare o a come
dovresti essere…a questo mondo nessuno è perfetto…”
“lui si
Baech..”
“beh…” disse sorridendo… “non è un padre perfetto…quindi non è
perfetto…”
“io…grazie”
La ragazza gli porse la mano…
“cosa?”
“io ti
prometto che non ti lascerò fallire…mai…e se prendi la mia
mano…adesso,stanotte…ti prometto su quello che vuoi che questa volta staremo
bene…”
Poi gli fece un grosso sorriso…e lo guardò aspettando che il ragazzo
si decidesse..
“Baech?”
“si?”
“lo sai che ti amo vero?
“certo”
il
ragazzo le prese la mano…e sorrise
“adesso dai su vieni…”
“dove?”
“a
casa da me…i miei ci sono ma la camera degli ospiti è libera…dai…loro ti
adoreranno”
“cos’ì sicura?”
“certo…”
“e perché?”
“perché la loro
adorata figlia ti ama da morire…”
“vieni qui”
Pierre tirò a se la ragazza
e la baciò…”ti amo”
“anche io sexy boy”
“sexy boy?”
“si…perché sei
sexy…”
“verissimo…”
Pierre le mise un braccio intorno al collo e disse…
“andiamo…”
Cap 13
Pierre aprì gli occhi e un grosso sorriso lo
sovrastava…
“ciao tu chi sei?”
“ma cosa…”
“io mi chiamo
Michelle…dovresti presentarti…”
“Michelle cosa ci fai qui?” Baech era entrata
nella stanza degli ospiti e cercava di prendere sua sorelle in braccio ma
inutilmente…
“scusala Pierre…è mia sorella…”
“Baech?”
“che c’è
peste?”
“è il tuo nuovo ragazzo? È più carino degli altri…come si
chiama?”
“Baech?”
“si?” si voltò verso Pierre
“perché tua sorella mi
fissa come se fossi un giocattolo?”
“è un vizio…”
“come ti
chiami?”
“Pierre…”
“ciao…anche tu farai piangere Baech?”
“Michelle
adesso basta vai a fare colazione…noi arriviamo subito…”
Dette un bacio alla
sorella e poi filò giù per le scale…
“cosa voleva
dire?”
“niente…davvero…una vecchia storia…tu stai meglio?”
“si…adesso
si…vieni qui…”
Si appoggiò la ragazza sul petto e la strinse forte a
se.
“con te va sempre meglio…”
“dai vestiti…andiamo a fare colazione…che
David e Marì ci aspettano…”
“subito…”
Scesero a fare colazione e i
genitori sembravano andare d’accordo con il ragazzo,forse perché era gentile,o
orse solo perché aveva raccontato tutto ai suoi.
Dopo un paio d’ore andarono
a prepararsi per uscire con David e Marì e il padre ne approfitto per parlare
con Pierre.
“Pierre…scusa puoi venire un secondo?”
“certo
signore”
“ascolta…i padri sono sempre esigenti ma non per questo si deve
pensare che vogliamo meno bene ai figli delle loro madri…perciò non avercela
troppo con tuo padre…ok?
Io mi sono accorto che sei un bravo ragazzo…vedrai
che col tempo lo capirà anche lui…”
“grazie…”
Pierre si alzò pensando che
avrebbe voluto quell’uomo a casa a posto di suo padre…
Arrivarono presto allo
skate park dove David cercava ancora di insegnare a Marì ad andare sullo
skate.
“tesoro è all’incontrario…”
“cosa?”
“la parte più sottile è la
coda dello skate…”
“davvero?”
“se te lo dice lui ci puoi
credere…”
“ciao Pierre…”
“ciao Marì…”
mentre i ragazzi facevano alcune
rampe Baech raccontò all’amica di Pierre.
“lo capisco…anche io con i miei non
ho buon rapporto…ma a differenza sua io con mio padre neanche ci
parlo…”
“perché non provi a parlarci?”
“non serve…”
“perché?”
perché
sta già parlando con David…a quei due basta uno sguardo…e come se fossero anime
gemelle…solo di amicizia…”
“da quando fai questi bei discorsi?”
“da quando
sono felice…”
“quei ragazzi sono incredibili…”
“già…”
Le ragazze si
sorrisero sapevano che da li a breve si sarebbero salutati…era già quasi
primavera e con la chiusura della scuola sarebbero dovute partire per
Londra…
Ma adesso non ci volevano pensare…guardare i loro ragazzi sorridere
le distraeva da tutto il resto…
Quei quattro su una cosa era certo la
pensassero allo stesso modo…erano stati stra fortunati ad
incontrarsi…
Cap 14
Ben presto finì l’inverno e con la primavera
arrivò anche il ballo di Sady Hokins.
“te l’ha già chiesto?”
“ma che…a te
Dave l’ha chiesto?”
“No…non ne abbiamo neanche parlato…”
“quei due sono un
caso disperato…”
“già…eccoli…”
I ragazzi arrivarono a pranzo per una volta
da soli.
“dove sono gli latri?” chiese Marì.
“non vi preoccupate di loro
-disse Dave e poi si rivolse all’amico-ora?”
Pierre annuì.
“cosa?” chiese
Baech
I due si inginocchiarono nel cortile della scuole e con una sincronia
perfetta…
“ci fareste l’immenso piacere di accompagnarci al ballo della
scuola?”
Le ragazza si guardarono in torno…le fissavano tutte invidiose…del
resto erano i due più fighi della scuola…
“certo…” dissero le due assieme e
li baciarono.
Per la sera del ballo decisero di prendere una limo solo loro
quattro.
“sei nervoso?” chiese Pierre a David.
“abbastanza…”
Andarono a
prendere prima Baech che aveva un vestito blu lungo fin terra e le scivola
semplice sui fianchi…
Poi andarono a prendere Marì…
Scese dalle scale e
David restò a bocca aperta.
Aveva un vestito,anche lei lungo,azzurro cielo
dritto sulle spalle che metteva in evidenza la schiena lavorata da anni di
danza.
Prese le loro dame si diressero al ballo.
Dopo la foto di rito si
andarono a sedere ad un tavolo.
“ragazzi voi ballate vero?” chiese
Marì.
“No…la danza del pollo si…ma niente tipo walzer…”disse
Pierre.
“David tu balli”
“si? davvero?”
“si…” e detto questo prese per
mano il ragazzo e si fece seguire sulla pista.
Partì il lento atteso per
tutta la sera e anche se David non sapeva ballare esattamente da dio seguì alla
perfezione Marì.
“ti amo…”
“ti amo anche io Dave”
E mentre loro due si
baciavano.
“scopriamo finalmente chi sarà la Regina del ballo e chi il
Re…”
Ovviamente loro due non avevano sentito…erano totalmente presi l’uno
dall’altro.
“la reginetta del ballo di Sady Howkins di quest’anno è…Marì
Senders…
Mentre il re è…ovviamente il suo cavaliere…David Desrosiers…prego
venite sul palco a prendere le corone…”
Dato che Baech e Pierre si erano
accorti che quei due non avevano sentito,andarono a chiamarli.
“ehi…dovete
andare sul palco?”disse Pierre
“perché?” chiesero i due.
“perché siete il
re e la regina del ballo…”
“davvero Baech?” chiese Marì
“si…andate…”
Si
fecero strada tra la folla che li acclamava.Erano bellissimi…andarono sul palco
e presero le corone e poi fecero il ballo d’obbligo dei nuovi sovrani del
ballo.
Quando ormai la palestra della scuola era deserta Pierre si convinse
finalmente a scendere in pista.
“adesso si eh?”
“si…così se ti pesto i
piedi o cado da solo nessuno mi vede…”
“certo…la tua immagine da duro si
compromette se no vero?”
“esatto…ti amo…”
“anche io Bouvier…”
E
iniziarono a ballare anche loro…
“ragazzi dovreste andare!” disse loro la
bidella
“ si certo ci scusi…”
Salirono in auto ma non andarono a
casa…portarono in dietro la limousine e presero l’auto di Pierre.
Adoravano
andare in giro in macchina e quindi guidarono tutta la notte.
Poi andarono
sulla cima del palazzo più alto di Montreal e aspettarono l’alba.
“non
dimenticherò mai niente di questa notte…” disse Marì abbracciandosi a
David.
“neppure io…” rispose Baech.
“ragazze sapete che siete le persone
migliori che abbiamo mai conosciuto?“disse Pierre.
“e in qualsiasi modo andrà
a finire voi sarete sempre le più speciali…”aggiunse David.
“e noi ragazzi vi
amiamo da morire…”dissero le due ragazze per poi baciarli.
Purtroppo quella
notte era finita e adesso si avvicinavano gli esami di fine corso e poi il
diploma.
L’ultimi a dare gli esami erano David e Marì. In
chimica.
“allora?”chiese loro Pierre che con Baech li aspettava fuori la
classe.
“beh…non ci possiamo lamentare…”fece David con voce
saccente.
“allora? Sii più preciso…” chiese Baech impaziente.
“siamo stati
una forza…e il professore ha detto a Dave che adesso lo chiamerà Miracolo
Desrosiers…” disse Marì.
“allora a festeggiare…”disse Pierre.
“tesoro per
te ogni scusa è buona per fare baldoria…vero?”
“non è per questo che mi
ami?”
“vero…”
E si avviarono verso l’uscita tenendosi sotto
braccio.
Passarono tutta la giornata assieme e anche la notte…arrivò il
mattino e andarono a prepararsi per la cerimonia del diploma…
Marì doveva
tenere il discorso…Era emozionata ma l’aveva provato mille volte con David e si
sentiva pronta.
“Abbiamo passato cinque anni assieme…per alcuni i migliori
fin ora,per altri i migliori che ci saranno sempre come per me,e per altri
saranno da dimenticare.
Abbiamo imparato non solo cose scolastiche ma anche a
come dovremmo vivere una volta fuori dal liceo…a come bisognerà sapere andare
avanti…
I nostri insegnanti ci hanno aiutato a capire come sarà una volta
fuori…ma sono felice di aver scelto questa scuola…non solo per l’ottima
istruzione fornitami in questi anni…ma anche…soprattutto perché ho potuto
conoscere le persone migliori del mondo…che resteranno sempre nel mio cuore
comunque vadano le cose…perciò concludo il mio discorso con un grazie ai
professori,ai compagni,ai bidelli che ci hanno sopportato e un imbocca al lupo
per tutti i miei compagni di diploma…grazie”
Scendette dal palco e si andò a
sedere vicino a Dave e gli prese la mano.
Li chiamarono uno ad uno…stretta di
mano e pergamena e poi il girare la frangia del tocco.
Quando ebbero finito
di chiamare tutti il preside diede l’ultimo augurio ai diplomanti.
“signori e
signori…la classe diplomante del 1998…”
E non aspettavano altro se non poter
finalmente lanciare in aria tutti i tocchi.
Erano tutti felici…anche se
sapevano che molti di loro non si sarebbero probabilmente mai più rivisti…
E
soprattutto per Pierre,David,Marì e Baech erano più lacrime di tristezza che di
gioia perché da li a poco sarebbero partite.
Cap 15
Le ragazze
decisero che sarebbero partite dall’aeroporto di Toronto Così da poter passare
ancora un po’ di tempo con David e Pierre.
Pierre era stato molto vago sul
loro appuntamento e aveva escluso ogni
dettaglio…
“tesoro…”
“eh?”
Pierre guardava Baech con un viso
d’angelo.
“e sta un po’ zitta…2
David con Marì ci aveva messo meno tempo
ma non perché l’aveva convinta prima ma solo perché le aveva detto.
“non fare
domande che non so mentire e poi ti rovini la sorpresa.”
Così quel pomeriggio
il ragazzo andò a noleggiare un’auto,lui e Pierre si erano solo raccomandati con
le ragazze di dormire a casa di una delle due per non dover perdere tempo.
La
mattina seguente poco prima di partire David arrivò davanti casa di Pierre alle
cinque…
Per telefono la sera prima…
“che macchina hai preso?”
“una
Cadillac”
“ottimo allora a domani…”
il problema era il colore…così il
giorno seguente quando Dave andò a prendere Pierre…
“ehi Davi…”
“ciao
Pierre…”
2ma che cazzo…”
“dai…è solo la carrozzeria…”
“David cazzo…è
rosa confetto…”
“dai…faremo guidare le ragazze…”
“certo…così poi pensano
che noi due ci appartiamo dietro…”
“perché ti andrebbe?”
“ma taci e
guida…”
Andavano in giro per Montreal con una Cadillac rosa confetto con due
dadi fucsia appesi allo specchietto…ma loro erano più machi che mai…
Stereo a
manetta,t-shirt attillate e occhiali da sole…e capelli tirati su perfetti con
almeno 1kg di gel.
Quando arrivarono davanti casa di Marì, le ragazze li
stavano aspettando fuori…
“scusalo…”
“cosa?” chiese Baech.
“di sicuro è
stato David…”
“ma dai è carina…”
“è rosa…”
“dio Marì…se ci vanno
loro…”
“ragazze dai muovetevi…”disse David.
“vedi com’è felice…”fece
notare Baech
“beh…il guaio è suo…andiamo dai…”
Presero le valigie e
messele in macchina si sedettero sul sedile
posteriore…
“amore?”
“si?”
“avevano solo la seria Barbie?”
“dai…sei
una ragazza…è rosa…”disse David un po’ come scusa.
“si …certo…”
“dovevi
metterti con Pierre”sentenziò Baech…
Guidarono per circa un’ora attraverso
boschi e parchi naturali e poi si fermarono in una radura per fare pranzo…e poi
si divisero un po’…
“sai…mi mancherai sul
serio…”
“David?”
“si?”
“ricordati di diventare famoso in
fretta…”
“te l’ho promesso…”
“ti aspetterò…”
Si abbracciarono per un
po’ e poi decisero di tornare in dietro verso gli altri…ma…
“state
fermi..”
“Pierre cosa?”
“Marì sta zitta…”
“camminate
lentamente…”
“cosa?” David non finì la frase che un ruggito alle sue spalle
lo zittì…
“David?…Marì?…”
“Pierre?” risposero i due
“correte…”
Si
scapicollarono fino all’auto e in tre secondi la macchina andava a 300
all’ora…
“ecco- cominciò Pierre - credo che questo non lo scorderemo…”
E
si misero tutti quattro a ridere…
Presto arrivarono all’aeroporto…troppo
presto…
“allora…”disse Pierre “allora ci…ci vediamo…”
“tesoro…guarda che
puoi anche piangere se vuoi…”
Si abbracciarono e poi Pierre abbracciò Marì e
disse :
“prima che la mia figura di macho si rovini per sempre…ciao
Marì…”
Poi si voltò verso Baech…
“tu però non piangere ok…?”
“si…ti
amo…lo sai vero?”chiese Baech trattenendo le lacrime…
“certo
piccola…”
“ora però sorridi Pierre…”
“e come faccio…”
“fallo per
me…voglio come ricordo il tuo dolcissimo sorriso…”
Pierre sorrise e in quel
momento chiamarono il volo…
“ciao David…”
“ciao Baech…”
La ragazza si
voltò e Pierre corse via prima di ricominciare a piangere…
“ti aspetterò
David…lo giuro…”
“vieni qui…”
Si abbracciarono…< ultima chiamata per i
passeggeri del volo 137890 per Londra.>
“devo…”
“ehm…si”
“David?non
mi dimenticare ok?”
“come potrei?”
“ti amo…”
“sarai l’unica a cui io
l’abbia mai detto davvero…ora però va…”
“si”
David le asciugò le lacrime e
Marì gli sorrise dolcemente si voltò e corse verso Baech che
l’aspettava…
David si mise gli occhiali da sole e andò verso Pierre…
“a
quanto pare siamo di nuovo solo noi due…”disse Pierre
“almeno fin quando non
torniamo a Montreal…” rispose David.
“andiamo…”
“non voglio tornare a
casa”
“neanche io…” rispose Pierre
Cominciarono a guidare…attraversarono
tutto il Canada e non smisero di guidare fin quando non furono sull’oceano…in
California…erano le prima luci di un giorno che non sarebbe stato bello come
quelli passati…si sedettero sul bagnasciuga…
“cavolo…alla fine restiamo
sempre soli…”
“si…è come se ogni volta che arriviamo ad essere felici poi la
dobbiamo pagare…”
“sai David…non credo che amerò ancora così
tanto…”
“già…abbiamo dato tutto…ma le ho promesso che ci rivedremo e sarà
così…”
“sono felice anche adesso che sono così triste…”disse Pierre…
Poi
si voltò verso David che gli sorrise…
Lui era l’unico che lo capiva la
volo…l’unico oltre Baech…
Cap 16
Erano passati circa cinque anni
da quando Marì e Baech avevano lasciato il Canada per dirigersi in
Inghilterra.
Avevano già deciso di andare a Montreal per il Natale quando
vennero a sapere che una delle loro band preferite,i Simple Plan,sarebbe venuta
a Londra per un tour invernale.
Comprarono i biglietti pensando a come
sarebbe stato incontrare dopo tanto tempo i ragazzi che avevano fatto vivere
loro i momenti più belli ed intensi di sempre.
La sera del concerto arrivò
presto e quasi non credevano possibile che dopo tanto finalmente avrebbero
rivisto David e Pierre.
“avresti mai pensato che sarebbero diventati così
famosi…”
“forse si…guarda quella ragazza…”
“dove?…”
“quella con il
cartello “Pierre sei la mia vita”…non sei gelosa?…”
“e tu guarda
l’altra…”David sei il sole e la luna di ogni mio giorno”…”
“non è molto in
tono con David…”
“già…”
“e poi pensaci…”
“a cosa?”
“loro non si
sentiranno mai dire “ti amo”…un ti amo vero…detto fra te e lui…quella è una cosa
nostra…e lo sarà per sempre…”
“hai ragione Marì”
Le luci ci spensero…e il
gruppo tanto atteso salì sul palco…
I capelli biondi di David erano
scomparsi. Adesso erano neri e corti…Pierre aveva una piccola cresta…le due
ragazze si guardarono e sorrisono, pensando che era passato davvero
molto…
Quando i riflettori illuminarono il pubblico sotto il palco…Pierre e
David guardarono giù e incrociarono lo sguardo delle ragazze come non accadeva
da tempo…
Poi si voltarono e sorridendosi cominciarono il
concerto…
“ciao…come va?siete pronti?”urlò Pierre nel microfono.
Un coro
di “si” esplose dal pubblico mentre alcune ragazze gridavano i loro nomi seguiti
da un Ti Amo…
“allora questa è per voi…d’accordo?questa canzone si
intitola…I’D DO ANITHING…”
Così mentre Pierre cantava… “i’d do anithing,Just
to hold you in my arms,To try to make you laugh,Cuz somehow I can't put you in
the past ,I'd do anything ,Just to fall asleep with you ,Will you remember me?
Cuz I know ,I won't forget you”
Quella canzone smise di rappresentare per
quei quattro ciò che era stata fino ad allora e divenne la loro canzone…
Il
concerto fu grandioso e appena finirono di cantare Perfect,Pierre salutò il
pubblico e dopo si spensero le luci e i ragazzi andarono a firmare gli
autografi.
“ciao…mi fai un autografo?” chiese Marì a Seb
“certo come
ti…Marì?”
“ciao Seb…”
E il ragazzo abbracciò Marì e poi salutò anche
Baech.
“dio da quanto non ci si vedeva…aspettate…”disse il ragazzo per poi
voltarsi verso David…
“ehi Dave girati un po’…”
“che c’è?”
Non appena
si fu girato la vide…le andò in contro abbracciandola e facendole scavalcare la
recinzione che divideva il gruppo dalle fans.
“dio quanto mi sei
mancata…”
Quando poi Pierre fece lo stesso con Baech le ragazze attirano
tutta l’invidia del pubblico…
“aspettate un secondo che finiamo con gli
autografi…”disse Pierre abbracciando nuovamente Baech e poi anche
Marì.
Appena la folla si diradò un po’,i ragazzi tornarono da loro facendole
entrare nei camerini.
“mi sento Kate Hudson in Almost Famous…”disse
Marì…
“ci siete mancate…” disse Pierre facendo sedere Baech sulle sua gambe
come faceva un tempo.
“non sapete quanto voi…cioè…abbiamo saputo di tutte le
vostre storie,letto le vostre interviste…visto che siete rimasti dei
bambini…”disse Marì.
“vi abbiamo visto diventare famosi…e abbiamo adorato i
vostri poster e comprato i vostri cd…”concluse Baech.
“allora siete nostre
fans?”
“certo Chuck…”confermò Marì mentre David la abbracciava
ancora.
“sembra di essere tornati indietro nel tempo…”disse Seb riferendosi a
quando le ragazze li erano andati a trovare ad una serata e poi David e Marì si
erano messi assieme.
E così passarono tutta la notte con loro…che per loro
non erano i Simple Plan rock stars mondiali…
Ma solo Seb,Jeff,Pat Chuk e gli
amori più grandi delle loro vite…quei ragazzi che erano stati tutto il loro
mondo…
Fine