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Autore: Lione94    19/07/2010    2 recensioni
Sono passati dieci anni da quando l'Olandese Volante è tornato dalle acque dei morti e ha terminato il suo compito, e ben venti anni da quel giorno memorabile della vittoria dei pirati sulla Compagnia delle Indie Orientali.
Adesso la volubile dea Calipso regna incontrastata su tutti i mari ma una ragazza comparsa dal nulla la sfiderà, coinvolgendo nelle sue avventure i più famosi pirati dei Caraibi, tra cui il capitano Sparrow, Barbossa e i coniugi Turner.
Dal terzo capitolo:
- Sapevo che la calma non sarebbe potuta durare per sempre - sospirò William Turner.
- Pensi che la tempesta sia stata per causa sua? - chiese Elizabeth perplessa.
Il Capitano annuì, serio.
- Oh andiamo, Will. Siamo pirati. La calma non fa per noi - ribadì la moglie, allegramente - Questa sarà un’altra avventura - sorrise e gli lasciò un leggero bacio sulle labbra.
Will sorrise di rimando, anche se non ancora del tutto sicuro di voler affrontare una nuova avventura.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elizabeth Swann, Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Will Turner
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 17: La Mano del Destino





Kendra era seduta sulle scale che conducevano in coperta con testa poggiata stancamente ad uno dei bastoni del corrimano e lanciava ogni tanto dei sospiri, afflitta.
Non aveva idea di come avevano fatto ad arrivare lì, a navigare nell’altro Mare, eppure l’unica cosa certa era che la Perla Nera era l’unica speranza per la Fratellanza. Ironico destino avere fra le mani la salvezza dei pirati liberi quando era lei stessa che li aveva condannati alla prigionia.
Era stata egoista. Per salvare il destino di un solo uomo aveva sacrificato quello di molti altri. Calipso l’aveva ingannata giocando con i suoi sentimenti e per questo la odiava ancora di più.
Strinse forte i pugni, cosi tanto che le sue nocche sbiancarono. Sì, la odiava con tutto il suo cuore. E avrebbe fatto qualsiasi cosa per sconfiggerla.
Presa com’era dai suoi pensieri non si accorse del rumore di passi e notò la presenza di James solo quando si sedette accanto a lei.
Kendra evitò i suoi occhi marroni per paura di rivedere lo stesso sguardo deluso che il pirata le aveva rivolto quando aveva scoperto che lo aveva ingannato.
- Guardami -.
Era una richiesta ma la piratessa non lo ascoltò.
- Kendra guardami -.
Al suo tono imperioso la giovane si voltò e incontrò il suo sguardo indecifrabile, imperscrutabile, che non lasciava trasparire alcuna emozione.
- Perché? - James sospirò. - Perché non mi hai detto del piano di Calipso? -
- Non potevo. Era il mio peso da portare - mormorò lei abbassando gli occhi ma James la costrinse a guardarlo prendendo il suo mento tra il pollice e l’indice.
- E’ il mio cuore - ribatté lento e poi aggiunse: - Come posso aiutarti, come posso fidarmi di te se non mi dici la verità? -
- Non puoi - rispose Kendra in un sussurro.
Si osservarono per alcuni istanti in silenzio, ascoltando i loro veloci respiri.
- Forse avrei dovuto dirtelo ma già il cuore di tuo padre bastava a renderti Schiavo e avevo paura - la giovane gli poggiò una mano sulla guancia - Avevo paura che ti saresti allontanato da me. Ti amo James -.
James la guardò meraviglio ma poi, ripresosi dalla sorpresa che quelle parole gli avevano causato facendogli battere il cuore più forte, le sorrise e si avvicinò per baciarla.
Un bacio disperato.
Un bacio passionale.
Un bacio da tanto agognato.
- Anch’io ti amo Kendra - disse abbracciandola. - Vedrai, andrà tutto bene - le sussurrò poi all’orecchio.

Jack sfiorò piano il timore per aggiustare la rotta accarezzando quasi il legno della sua amata nave. Finalmente era tornato ad essere il capitano della Perla Nera eppure quell’evento non poteva essere che accaduto in una circostanza più funesta… quando la sua libertà era quasi scomparsa.
E poi la nave gli era stata ceduta, davvero un duro colpo per l’orgoglio del capitano Sparrow.
Osservò con occhio vigile il mare attento a non urtare contro quelle tante barche che portavano lentamente i passeggeri verso il loro ultimo viaggio e il suo sguardo si fermò sorpreso su una barcaccia con a bordo una donna familiare che stringeva tra le braccia una bambina.
Corse al parapetto.
- Mary-Ann!? -
La donna come risvegliata da quel richiamo sobbalzò appena e posò lo sguardo su di lui. - Il capitano Jack Sparrow - lo salutò levandosi il capello dalla testa mentre la bambina restava placidamente tra le sue braccia, come addormentata.
Jack fece lo stesso con il suo tricorno, portandoselo al petto. - Capitano Margan -
- Ti ha trovato Jack? - domandò la donna e Jack capì che il suo pensiero era rivolto a sua figlia Kendra.
Annuii e si sporse ancora mentre la Perla Nera superava quel gruppo di barche. Una domanda premeva sulla sua bocca: - Perché non mi avevi mai detto che Kendra era mia figlia? -
Un barlume di sorpresa scosse quel volto spento e poi la donna sospirò. - Kendra non è tua figlia - rispose facendolo rimanere basito - Sapevo che la mia bambina lo sospettava ma non le ho mai negato questa possibilità -
- Perché? - domandò Jack riprendendosi e indossando una maschera di quasi indifferenza. Eppure credeva davvero che Kendra fosse sua figlia, gli rassomigliava tantissimo.
- Non è che ti stai rimbambendo, mio caro capitano? - gli sussurrò all’orecchio un piccolo Jack seduto sulla sua spalla - Affezionarsi davvero a qualcuno non è da te -
Jack lo ignorò e si concentrò sulle parole della donna.
- Sempre meglio un pirata che un’Ammiraglio della flotta spagnola - rispose il capitano Margan con un tono d’amarezza nella voce persa nei ricordi remoti e ormai persi nell’oblio.
La nave si stava ormai allontanando e le barche quasi sparirono alla sua vista, inghiottite da una nebbia sottile eppure a Jack parve di udire delle parole: - Prenditi cura di lei, Jack -.
Il capitano Sparrow mosse il capo con un cenno d’assenso quasi impercettibile e dopo aver inforcato il tricorno, mormorò: - Lo farò -.
Poi alzò lo sguardo davanti a prua e un luccichio balenò nei suoi occhi.

- Il Custode del Cuore! -
Kendra udì la voce eccitata di Jack e corse sul ponte seguita da James.
Vide che la nave si era fermata vicino un piccolo isolotto solitario in mezzo ad un mare piatto senza vento e un cielo senza nuvole ma con un sole abbagliante. Sull’isolotto poggiato una secca palma sghemba c’era un uomo con un capello tirato sul volto, dalla barba rossiccia e un pezzo di legno al posto di una gamba.

Jack scese dalla nave con in mano le Carte Nautiche mentre i due giovani pirati lo fissavano attenti sporgendosi dal parapetto del ponte della Perla Nera.
- Davy Jones -
Il famigerato pirata tanto temuto in passato alzò piano la testa e punto il suo sguardo azzurro come il ghiaccio su di lui e una lampo di rabbia attraversò i suoi occhi freddi.
- Jack Sparrow -
- Capitan Jack Sparrow - lo riprese Jack indignato, indicando con scatti agitati la nave dietro di lui.
Davy Jones scoppiò in una cupa risata e uscì dall’ombra della palma, strascicando la sua gamba finta fino davanti al pirata. - Venuto a tormentarmi anche all’Inferno -
- In verità - esordì Jack, aprendo con un colpo secco le carte nautiche e indicando la scritta che li aveva condotti fin lì - Essendo tu il suddetto Custode del Cuore penso che dovrai dirmi come sbarazzarmi della suddetta dea di cui tu custodi il Tum-Tum -
- E cosa ti fa pensare che io ti aiuti? - sbraitò Jones sputacchiando rabbioso.
- Perché è Calipso che ti ha mandato qui - gli ricordò Sparrow per niente impressionato dalla sua ira - E perché così avrai finalmente la tua vendetta -
Davy Jones assottigliò lo sguardo socchiudendo le palpebre e lo posò su Kendra. La giovane impallidì e sentii un brivido percorrerle la schiena. James le poggiò un braccio intorno alle spalle per rassicurarla gesto che non passò inosservato al corsaro maledetto che ghignò scocciato. - Ah l’amore - sputò l’ultima parola a denti stretti.
- Allora? - incalzò Jack sventolandogli davanti gli occhi le Carte Nautiche.
- La ragazza - disse infine Jones indicandola con la mano con le due dita mancanti - La ragazza è la chiave per sconfiggere Calipso. E’ la Mano del Destino -.
- Perché proprio lei? - domandò James sbalordito e confuso allo stesso tempo.
- Il suo cuore è pieno d’amore e d’odio nello stesso equilibrio. Ci sarebbe anche un’altra piratessa che potrebbe essere la Mano del Destino, ma possiede già il cuore del suo amato e quindi non può donare il proprio -.
James capì subito che si stava riferendo a sua madre, Elizabeth Turner.
Davy Jones fece alcuni passi indietro per tornare nell’ombra da dov’era uscito e poi puntò i nuovamente i suoi occhi lampeggianti in quelli di Kendra. - Dona il tuo cuore a qualcuno… - il suo sguardo saettò per un attimo sul giovane Turner - …a qualcuno che ami nel mare, davanti Calipso e allora io sarò libero di poter prendere il suo ed avere la mia vendetta - un basso ringhio accompagnò le sue ultime parole - Ma ricorda: una volta donato il cuore quello sarà donato in eterno, anche dopo la morte. Adesso andate -.
Jack capì che il tempo delle spiegazioni era terminato. Corse veloce verso la nave, risalì a bordo e un forte vento, prima inesistente in quel luogo dimenticato, iniziò a soffiare a un gesto di Davy Jones per portare la nave nuovamente nel Mare da dov’era venuta.
- E’ la nostra unica possibilità di distruggere Calipso - gridò allora il capitano Sparrow sopra l’ululato del vento, correndo al timone, per seguire la giusta rotta - Ma non sei costretta a farlo - aggiunse poi guardando la piratessa con un lampo d’inquietudine negli occhi.
Kendra scosse la testa, si voltò a guardare James e quando incontrò il suo scuro sguardo gli strinse una mano nelle sue. - Lo farò -.
Jack a quelle parole ricordò la promessa che aveva fatto solo pochi attimi prima al capitano Margan e allora capì che Kendra avrebbe adempito il compito che l’attendeva, come lui avrebbe mantenuto la sua parola.
Ad un altro cenno di mano di Davy Jones, la nave navigò veloce fino all’orizzonte dove fu investita d’un Verde Baleno e poi sparì.
Il pirata maledetto rimase a guardare la bianca scia lasciata nel mare dalla Perla Nera, sicuro di compiere presto la sua vendetta e si riuscire a prendere finalmente in custodia quel cuore tanto bramato che la sua amata gli aveva celato per tutti quegli anni.





Salve a tutti!
Eccomi qui con un nuovo capitolo! Anche se un po' più corto rispetto agli altri ed è solo di passaggio, annuncio con malinconia che questo è il penultimo capitolo della storia. Poi ci sarà un'ultimo capitolo e l'epilogo.

Vi ho stupiti/e, eh? Ebbene sì, Kendra non è la vera figlia di Jack! Era dall'inzio della storia che avevo in mente questo particolare, ma ho deciso di svelarlo solo alla fine. Spero che la reazione di Jack non sia risultata OOC, ma sapendo che nel terzo film della saga non ha abbandonato Will anche al termine di questa storia decide di non abbandonare Kendra.
Riguardo al Custode del Cuore: sì forse Davy Jones può risultare il personaggio più scontato a ricoprire questo ruolo, ed è proprio per questo che l'ho scelto. Insomma nella saga si dice che Calipso lo amava e non si parla di nessun altro quindi non volevo inventare un nuovo corsaro che ricoprisse quel ruolo.
Comunque, anche se ho messo per un attimo la parte la battaglia e ho reso il capitolo lento, spero che vi sia piaciuto! ;D
Come al solito voglio ringraziare chi ha messo la fanfiction tra le seguite, le ricordate e le preferite. Poi un ringraziamento speciale a Fannysparrow e Rebecca Lupin: Grazieeeee! Senza le vostre recensioni non avrei la forza di andare avanti a scrivere questa storia :D
Un bacione,
Chiara.

  
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