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Autore: virgily    27/07/2010    0 recensioni
-come mai ti trovi qui?- -onestamente sono ricoverata da un bel po… credo un mese. Ho una malattia al cuore e quindi devo stare costantemente sotto osservazione, la mia mamma quando puo’ viene qui e mi da lezioni casalinghe, affinche’ non rimanga indietro. La mia chitarra e’ la mia unica amica-
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Yu
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Please don’t leave me

 

 

-pertanto sarebbe carino se tutti voi partecipaste alla nostra iniziativa- concluse il discorso un anziano signore sui cinquanta: grandi occhiali e due baffi bianchi quasi alla mago merlino; mi guardai intorno e vidi tutti gli altri che annuivano compiaciuti,

-pss… Kiro? Hey Kiro?- chiamai sottovoce il mio bassista,

-che c’e’?- rispose avvicinando il viso al mio per sentire meglio,

-ma che cosa ha detto?- domandai stranito, okey confesso: non avevo ascoltato neanche una parola di dottor merlino!

Grazie a Dio Kiro non mi rimprovero’ per non aver ascoltato e mi rispose gentilmente,

-che dobbiamo andare a fare lezioni di musica per i ragazzi dai quindici ai diciasette anni in ospedale, credo che sara’ divertente no?- domando’ il biondino sorridendomi,

-tsk… ecco un’altro di quei lavoretti di benificienza del cavolo- commentai a bassa voce,

-ohh suvvia Yu ma sei senza cuore! Pensa a quanti ragazzi potremmo trasmettere la nostra musica!- ribbatte’ il biondino entusiasta, eregendo uno sguardo luminoso e sperso in uno dei suoi soliti filmetti mentali 

-si… e stanotte ti sei svegliato tutto sudato vero?- risposi prima di scoppiare a ridere,

-ma sei una bestiaccia! Comunque domani cominciamo, cerca di non terrorizzare o annoiare quei poveri ragazzi okey?- sbuffo’ prima di  andare a postare la sua firma per l’approvazione al progetto "Hospital Bizarre". Svogliatamente allora lo seguii assieme agli altri e firmai anche io, certo che il giorno successivo sarebbe stato uno dei giorni piu' lunghi e noiosi dela mia vita.

 

8:00 a.m

-Yu? Yu miseriaccia alzati! Tra un’ora dobbiamo stare in ospedale!- la voce del mio cantante risuonava minacciosa per tutta la mia stanza,

-no! non voglio fare la donazione di sangue!- sbuffai nascondendo il viso sotto le lenzuola,

-ma quale donazione! Dobbiamo andare per il progetto di ieri!- ribatte’ sfilando via anche le coperte, svegliandomi definitvamente,

-sicuro che non dovevamo fare le donazioni?- domandai nuovamente,

-santo cielo venderesti davvero il tuo sangue pur di non fare qualcosa di costruttivo?- domando' il biondo guardandomi accigliato

-che c’e’ di male scusa?- domandai a mia volta prima di vedere un cuscino spiaccicarsi sul mio viso facendomi anche alquanto male!

-sei una bestia! Ti aspetto tra dieci minuti sbrigati!- Strify uscii dalla mia camera emanando fuoco e fiamme dalle orecchie. Sbuffai nuovamente e mi avviai verso l’armadio; afferrai il primo jeans e l’abbinai ad una cinta borchiata e a una canotta nera aderente, entrai in bagno e accesi la piastra. Mi rinfrescai il viso prima di passare la matita nera attorno agli occhi, e successivamente piastrai velocemente i capelli. Uscito dal bagno infilai la chitarra nella sua custodia e la misi in spalla, infine scesi al piano inferiore assieme agli altri. Un fulgoncino ci trasporto’ fino all’ospedale: un’infrastruttura noiosamente Bianca candida,ove per due settimane intere avremmo fatto Avanti e indietro dalla mattina fino alle 17:00 di pomeriggio. Ci accolse una giovanissima infermiera tutte curve che ci assegno le camere dei ragazzi:

-buongiorno e benvenuti, suppongo che vi e’ gia’ stata spiegata l’iniziativa a cui state predendo parte quindi ecco a voi il numero della vostra camera, arrivederci e grazie- disse lasciandoci  un modulo ciascuno prima di andarsene, “wow che donna di poche parole” pensai prima di afferrare il mio modulo:

 

nome: Virgily

eta’: 17

richiasta lezioni di: chitarra

numero stanza : 369

 

“beh almeno non e’ tanto piccola! Chissa magari sara’ piu’ divertente che insegnare a un bamboccio!” pensai mentre mi avviavo verso l'ascenzore: direzione camera numero 369.

  
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