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Autore: ShadowFeanor    27/07/2010    0 recensioni
E se al posto di Jennifer fossi capitato io nell'orfanotrofio di Rule of Rose? cosa sarebbe successo se la storia si svolgesse ai nostri tempi? forse accadrebbe questo...
Genere: Thriller, Mistero, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: Contenuti forti
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VI)                                                                                                             In trappola

 

Continuo a farmi strada tra le stanze di questa casa alla ricerca delle mie spade, senza però riscuotere successo. I bambini di guardia sono aumentati e sono mio malgrado costretto a stenderli per evitare che si facciano del male. È vero che non sono l’esempio perfetto di combattente, ma di certo rischio di procurare qualche dolore non proprio lieve ai piccoli, che d’altro canto mi sembrano alquanto debolucci, ed un semplice pugno potrebbe rivelarsi più grave del previsto.

 

Finora non ho mai fatto a pugni sul serio, nemmeno quando litigavo coi miei compagni alle medie, e preferisco non iniziare ora, anche perché non so esattamente che potrei combinare. Tutto quel tempo passato a vedere anime, leggere manga e giocare videogiochi sono stati una sorta di un allenamento indiretto ma possono sempre rivelarsi pericolose.

 

Entro in una stanza totalmente oscura, illuminata solo al centro da una lampadina appesa per miracolo ad una trave. Mi nascondo subito al buio, non si sa mai che potrebbe succedere.

 

È un po’ strano, solitamente in frangenti simili la gente tende a stare lontana dalle tenebre, è il loro nemico numero uno, ma per me è la migliore amica ed alleata in assoluto. Sarà per il fatto che mi definisco una creatura delle tenebre a rendermi così strano, ma preferisco sinceramente l’oscurità alla luce. È come se al buio fossi avvolto da un velo che mi protegge, mentre alla luce mi sento scoperto e fin troppo vulnerabile.

 

La porta davanti a me si apre ed entra una bambina che ha con se una gabbietta per uccelli e che porta i capelli corvini in un baschetto ordinato… non ci sono dubbi, lei è la bambina che stava assieme a Rose al cancello e visto che finora tutte le bambine non incappucciate erano appartenenti agli Aristocratici deve essere per forza una di loro.

 

È evidente che non riesce a vedermi in queste ombre, anche perché rimane ferma ad aspettare nel piccolo cerchio di luce battendo nervosamente i piedi per terra, creando un monotono eco. Posso sfruttare questa possibilità per far capire a questi bambini che con me non si scherza. Poso lo zainetto a terra ed inizio a camminare silenziosamente per arrivare dietro di lei e le dico.

 

Giuseppe: Fammi indovinare, Eleanor, Contessa della Rosa, ho indovinato?

 

La bambina si spaventa ed inizia a guardarsi attorno, la mia idea ha funzionato.

 

Eleanor: Sei, l’intruso? Dove sei? Fatti vedere!

 

Giuseppe: Sono io, hai indovinato.

 

Eleanor: Che sei venuto a fare?

 

Giuseppe: Credo di essere capitato nel posto sbagliato al momento sbagliato.

 

Eleanor: Allora perché scappi alle nostre guardie?

 

Giuseppe: I bambini nei corridoi? Sai, non hanno un’aria molto amichevole.

 

Eleanor: Che intenzioni hai? Vuoi ucciderci?

 

Giuseppe: Non ho motivo di farlo.

 

Eleanor: Come faccio a sapere che non stai mentendo?

 

In quel momento arrivo alle sue spalle ed avvicinando la testa al suo orecchio le dico.

 

Giuseppe: Se lo avessi voluto l’avrei già fatto. Se vi avessi voluti morti ora sareste già tutti morti.

 

La ragazzina si gira e mi guarda con aria direi terrorizzata. È evidente che sono di statura imponente per lei e l’assenza di emozioni nel mio sguardo potrebbe mettere a disagio anche un adulto.

 

Eleanor: Sei proprio come ti ha descritto Meg.

 

Giuseppe: Potrei sapere che diamine succede qui?

 

Eleanor: Qui le domande le faccio io, sempre se vuoi continuare a vivere.

 

Un tonfo improvviso attrae la mia attenzione. Cerco di capire da dove venga ma vado a sbattere in qualcosa che non vedo… una parete di vetro? Ma… come possono dei bambini costruire simili cose? Non so come ma sono finito proprio in trappola.

 

Eleanor: Se non mi risponderai per bene le mie amiche inizieranno a gettare terra fino a che non ti seppelliranno.

 

Da un buco nel soffitto si fanno vedere due bambine incappucciate, le quali reggono dei badili. La situazione inizia a piacermi ben poco.

 

Eleanor: Qual è il tuo nome?

 

Un attimo, c’è una cosa che non ha calcolato, e forse posso usarla a mio favore. Basterà metterla in soggezione con qualche risposta ad effetto… beh, più che ad effetto direi insensate.

 

Giuseppe: Le ombre non hanno nome.

 

Le bambine iniziano a gettare terra. Il piano stà funzionando.

 

Eleanor: Da dove vieni?

 

Giuseppe: Vengo da una terra di nessuno.

 

Eleanor: Così non fai altro che peggiorare la situazione. Come sei arrivato qui?

 

Giuseppe: Ci sono arrivato seguendo la via delle Tenebre.

 

Eleanor: Ragazze, ora basta con la terra!

 

Ok… che diamine significa questo adesso? Forse hanno capito che sotterrarmi non è fattibile in questo momento, anzi, buttando terra nel vetro mi avrebbero solo aiutato!

 

Intanto Eleanor mi guarda con occhi freddi, più o meno come i miei prima.

 

Eleanor: Sei davvero furbo, ma questi scherzi non funzionano con noi. La pompa!

 

La pompa?! Vogliono farmi annegare? Se così fosse non avrei problemi, visto che so nuotare, ma per uscire da qui dovrei abbandonare le mie armi, e questo non lo voglio fare.

 

Intanto l’acqua inizia a scendere giù, bagnando me ed il vetro, che mentre fa scivolare via l’acqua sembra pieno di crepe.

 

… Crepe?

 

Come ho fatto a non pensarci prima?!

 

In fondo questa gabbia trasparente è stata fatta da dei bambini, non è resistente come quella fatta da un esperto!

 

Pianto uno dei kunai nella parete di vetro, mi aggiusto i guanti e colpisco l’arma con tutta la mia forza, scheggiando il vetro. Non saranno dei mastri vetrai però hanno creato delle mura belle spesse, non c’è che dire.

 

Eleanor: Credi di poterti salvare così?

 

Giuseppe: Per caso è una sfida? Perché se è così…

 

Eleanor: Questa è una sfida dalla quale uscirai sconfitto.

 

Giuseppe: Ok, allora se perdo ti prometto che offrirò a te e tutti gli altri bambini che sono qui un chilo di gelato a testa.

 

A dir la verità se non fossero così ostili potrei pure portarli tutti a prendere un bel gelato. Magari una volta che ci avrò capito qualcosa ed avremo chiarito tutto li porterò davvero tutti dal gelataio, anche se non ne ho ancora visto uno da queste parti…

 

In ogni caso carico un pugno e colpisco la parte intaccata, riuscendo a sfondarla. Alcune schegge volano verso Eleanor, che si protegge il viso con le braccia.

 

Giuseppe: Scusa, ti sei fatta male?

 

La ragazzina mi guarda con uno sguardo stavolta pieno d’odio. Lo so che può sembrare strano, ma quello sguardo mi ferisce più di ogni altra cosa che ho affrontato oggi. Mi ferisce perché non le ho fatto nulla, e non voglio farle nulla. Non riesco a comprendere il perché di tanto odio.

 

Eleanor: Come se ti interessasse!

 

Giuseppe: Si che mi interessa invece. Ho fatto saltare io il vetro, se ti sei fatta male quindi è colpa mia.

 

Eleanor: Risparmiati la sceneggiata, sono quelli come te che ci hanno traditi! Fingete tutti di essere dalla nostra parte e invece ci volete tutti morti!

 

Eleanor e le bambine se ne vanno. Appena lei chiude la porta dalla quale è venuta sferro rabbiosamente un calcio al vetro, facendolo collassare del tutto. Una scheggia mi taglia la guancia, ma non me ne frega.

 

Quelli come me li hanno traditi?

 

Possibile che si siano fidati di qualcuno che ha agito per proprio interesse e per questo non si fidano di chi è più grande di Rose?

 

Se è così non mi meraviglio della loro ostilità. Però io non sono ostile! Io… io sono qui per puro caso!

 

Ma ora, che sia qui per caso o no, non me ne importa. DEVO sapere COSA è successo qui e mettere fine a questo casino.

 

Ad Eleanor ho detto di essere un ombra, ed è quello che sarò fino a che non sarà tutto finito.

 

Ma io non sarò un’ombra qualsiasi. Non sarò una delle ombre che oscurano il giorno e perpetuano la notte.

 

Sarò l’Ultima Ombra, quella che scaccia via le altre ed annuncia l’arrivo del giorno!          Fine capitolo

 

NDA: lo so, è da un pezzo che non aggiorno, ma ho avuto un problema con questa fan fiction. Non riuscivo a trovare gli appunti che avevo scritto e poi ho deciso di cambiarla un po’, la prima stesura non mi convince molto. Grazie per la pazienza, cercherò di scrivere presto anche il prossimo capitolo XD.

 

   
 
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