Era appena arrivato a Sunnydale. Voleva distruggerla. Vederla bruciare. L’unico ostacolo, che lo divideva dal realizzarsi del suo sogno, era la Cacciatrice.

Si accendeva una sigaretta. Ruggiva compiaciuto. Stava già pensando al modo truce e crudele con il quale l’avrebbe fatta a pezzi.

Ci avrebbe giocato per un po’ e, alla fine, le avrebbe girato la testa di 180 gradi. Si sarebbe saziato dei vari “crack” che provenivano dalle ossa di lei.

Voleva uccidere. Aveva bisogno di uccidere. Una Cacciatrice in più non avrebbe che migliorato la sua fama:

William the Bloody, tre Cacciatrici sulla coscienza!

Rise. Coscienza?E chi ne aveva una? Si posò contro il cofano della macchina.

L’aria fredda gli scivolava addosso come se niente fosse. Non sentiva il freddo. L’unica cosa che sentiva era l’istinto irrefrenabile di prendere il primo passante che gli capitava a tiro e sgozzarlo, oppure bere tutto il suo sangue e lasciarlo lì, come prova della sua potenza.

Se poi il passante fosse stato la Cacciatrice, beh, anche meglio.

Finì la sigaretta in fretta. Si tirò in piedi e si diresse a passo svelto verso il magazzino che, come aveva deciso, sarebbe stato la sua nuova abitazione.

Era stanco di girovagare. Avrebbe ripreso ad uccidere, ma il giorno seguente. Sebbene la brama di morte lo attanagliava, pensò che fosse meglio dormire. Diede qualche calcio agli scatoloni vuoti, per far spazio.



“Vieni, Drusilla, finalmente a casa.”



La donna mora si era avvicinata con leggerezza. Subito lui l’aveva presa dolcemente tra le braccia.

“Grazie, amore caro.”



“Da domani, tesoro mio, comincerà la nostra nuova vita, qui a Sunnydale.”



“Potrò piantare fiori?”



“Potrai fare quello che vorrai.”



“Spike, pianterai i fiori con me?”


“Dru, amore, non penso che avrò tempo… la Cacciatrice non si uccide da sola.”

Fine


Ecco, queste sono quelle che io chiamo "Fic inutili". Sono degli schizzi di pazzia che ogni tanto vengono fuori sottoforma di piccolo scritto. Per chi non l'avesse capito, anche se so che l'han capito tutti, questa fic è scaturita dal mio insulso cervellino dopo aver guardato "Un avversario Pericoloso" e tutto solo per colpa di una scena: quella dove lui smonta dalla macchina e, accendendosi la sigaretta dice "Finalmente a casa", ossia, la sua prima, prima, prima apparizione! Ecco, ora che ho detto le quattro cagate che dovevo dire, sono apposto :) BGE