GARO CRAZY MOMENTS 07
61. Gioco d’azzardo
L’Orrore
rise perfidamente. – Il dado è tratto!
- Ok, leva la mano e vediamo chi ha vinto. – rispose l’uomo
che giocava con lui.
62. Un’arma singolare
- Vuoi
farmi un ritratto, Cavaliere? – disse la belva, quando vide puntarsi contro la
gola le setole di un pennello.
Doveva smetterla, Kaoru, di toccare le sue
cose, pensò
arrabbiato Kouga.
63. Vita da Orrori
Due Orrori si incontrarono nel Makai.
- Oggi ho
trovato mia moglie con un uomo.
- Davvero? E lei che ha fatto?
- Me ne ha
offerto un pezzo.
64. Sembra ma non è
Rei glielo diceva di continuo, li prendeva perfino in giro. Così, una
notte, colti entrambi da un impulso irrefrenabile di pura follia, di nascosto
da Gonza, dopo tanto tergiversare lo avevano fatto!
E adesso
si sentivano felici, soddisfatti… Finalmente avevano buttato via quell’orrendo tappeto che stava in salotto.
65. Zero
A scuola Rei odiava tantissimo la matematica. In pagella prendeva sempre zero.
66. Una persona assai misteriosa
- Quel
tizio nasconde qualcosa, Kouga. Secondo me è lui l’Orrore. – gli disse Zarba,
quasi certo della cosa.
- Come fai
a saperlo?
- Non vedi?
Ha degli scheletri nell’armadio.
67. Cruda realtà
Stavano
aspettando l’arrivo di Gonza seduti ai giardinetti
pubblici.
Si avvicinò
un bambino alto quanto una chitarra e con una palla in mano.
- Hey
piccolino, ti sei perso? – gli domandò Kaoru, e
questi con franchezza scosse il capo e rispose: - Mi
dite come nascono i bambini? – a quella domanda la giovane s’irrigidì subito.
Confusa, prese a fissare Kouga, seduto accanto a lei.
- Non
guardare me. – sbottò secco, lasciando a lei l’arduo compito.
- Ecco,
vedi… - biascicò rivolta al piccolo, non sapendo cosa dire.
Zarba a
quel punto perse la pazienza. – I bambini nascono da una
donna che dopo aver passato nove mesi d’inferno, li partorisce tra
spaventose quanto indicibili sofferenze.
Stranamente
il piccolo non ebbe nessuna reazione a ciò. Al contrario di Kaoru,
che dopo quanto appreso, giurò a se stessa che non avrebbe mai avuto figli in
vita sua.
- Bambini,
oggi impareremo a vivisezionare un topo. Prestate attenzione, altrimenti in
futuro potreste morire di fame, quando vi capiterà di farlo con un tipo di
mammifero molto più grande… – disse la maestra ai
piccoli Orrori.
69. Un bizzarro paragone
L’Orrore
aveva lasciato il Makai per giungere nel mondo degli
esseri umani. Non vedeva l’ora di prepararsi un delizioso pranzetto, ma quando
riemerse da un cumulo di terra nel bel mezzo di un cimitero senza vita, ebbe
una strana sensazione, e si sentì come una mosca in una valle di stitici.
70. Un famoso gioco di società nella
realtà
- Kouga, l’Orrore ha raggiunto Parco della Vittoria – gli comunicò alla
svelta Zarba. – Sbrigati e sta attento agli imprevisti.