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Autore: alaal    09/08/2010    3 recensioni
Tutti sanno a memoria il contenuto del primo capitolo dei Pokémon visto in tv. Ma che succederebbe se l'episodio fosse traslato in chiave di lettura... e se il punto di vista fosse di qualcun altro?
Genere: Commedia, Introspettivo, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Pikachu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Pokemon Prima Serie - Indigo Plateau'
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Ciao. Il mio nome è Pikachu. Cioè, non è che il mio nome vero sia Pikachu, è che tutti mi chiamano così. Io sono un Pokémon elettrico, un Pokémon topo elettrico per l’esattezza.
Ancora una cosa non mi è chiara. Perché non mi hanno dato un nome? È una cosa che ancora non mi hanno spiegato, e che io non ho ancora capito.
Io sono un tipo abbastanza espansivo e tranquillo, adoro giocare con gli altri Pokémon e non sopporto le ingiustizie. Non sopporto neanche essere preso in giro, e non tollero nemmeno i Pokémon sbruffoni. Dite quello che volete, se vengo preso in giro… non sto al gioco. Ah, una cosa: odio le Poké balls. Brrr, quando ci penso mi viene la tremarella.
Non so spiegarlo con esattezza, ma provo una certa repulsione per quegli oggetti che gli umani, gli “allenatori”, portano con sé. Quegli affarini piccoli dovrebbero diventare la dimora dei Pokémon domestici… per carità! Molto meglio essere liberi, che rinchiusi in quelle minuscole prigioni!

Un giorno mi è accaduta una cosa molto strana e bizzarra. Stavo camminando tranquillamente nel sottobosco di Biancavilla, alla ricerca di bacche e qualcos’altro da mettere sotto i denti e, perché no, incontrare nuovi amici con cui giocare e passare il tempo. Arrivai ad un sentiero ghiaioso che conduceva alla piccola città di Biancavilla e notai che nel bosco, situato nelle vicinanze, vi era un gran fragore di schiamazzi e zampe che correvano all’impazzata. All’inizio non ci badai molto, ma la cosa dopo un po’ iniziò a preoccuparmi seriamente. Un mio vecchio amico, un Rattata, all’improvviso sbucò fuori da una sterpaglia, completamente sudato, affannato e spaventato a morte. Il mio sesto senso mi diceva che il mio amico fosse in pericolo.
Non ho poteri molto sviluppati, ma conosco la mossa Tuonoshock: l’ho usata in qualche frangente in cui i miei amici indifesi erano stati attaccati da dei Pokémon più forti di loro o da qualche ragazzino che voleva catturarli. Ecco, nel secondo caso ci ho dato dentro: i miei amici devono essere e rimanere liberi, come il sottoscritto! Guai a chi ci tocca!
-Pikachu, è arrivato il vecchio!- Rattata aveva il fiatone e articolava male le parole, facevo fatica a seguirlo. Le sue parole però mi sono state abbastanza chiare: tutti conosciamo il vecchio. Un uomo sulla cinquantina d’anni, capelli brizzolati, vestito con un paio di jeans marrone scuro e una maglietta rossa che ogni tanto arriva da Biancavilla e cattura una gran parte di noi del bosco. Ma perché si diverte a catturarci? Che male gli abbiamo fatto?
-Oddish e Nidoran sono stati catturati! Che dobbiamo fare, Pikachu??- No! Anche Oddish e Nidoran?? Quel vecchio bisognava che fosse fermato. Io sono abbastanza forte, mi hanno acclamato capobranco. Ero sicuro di potere fermare questa moria di Pokémon, potevo scacciare quell’arraffa Pokémon una volta per tutte. Ma ecco che un fruscio di cespugli attirò la nostra attenzione: era il vecchio! Aveva in mano quell’oggetto infernale! E lo stava puntando sul mio amico Rattata! Gridai al mio amico di scappare, di mettersi in salvo, ma non ci fu niente da fare. Il vecchio bislacco lanciò quella sfera rossa e bianca, come fosse una palla da baseball (sì, quello sport tanto acclamato dagli umani… bleah) e il mio amico… ahimé! Scomparve in un bagliore! All’interno di quella trappola!

La sfera Poké continuò ad agitarsi per poco, ma dopo un po’ la luce rossa che si trovava sul cerchio bianco situato proprio a metà della sfera scomparve. Dannazione, anche Rattata era stato catturato. Vidi il vecchio, e giurai a me stesso di farlo fuori una volta per tutte. Dovevo vendicare i miei amici catturati. Chissà cosa farà quell’anziano umano ai Pokémon in quello che lui definisce Laboratorio! Cose orrende, immagino. Il vecchio, stranamente, non fu compiaciuto della cattura, come non lo era stato mai. Era diverso dagli allenatori. Annotava sempre qualcosa sul suo taccuino e, dopo avere fatto ciò, raccoglieva la Poké ball e se ne andava in silenzio. Ora però non se ne era andato, era rimasto lì davanti a me e mi fissava. Con quegli occhi castani, le sopracciglia castane… cosa vuole da me?? Non vuole catturarmi, spero??
-Un esemplare di Pikachu allo stato brado, in ottima forma direi!- E ci mancherebbe altro! Che cosa vuoi, che mi fossi azzoppato forse?
-Il manto lucido, le orecchie affusolate, le tasche guanciali cariche di elettricità statica…- Eh, eh. Costui ci sa fare con gli apprezzamenti.
-Sei un ottimo esemplare di Pikachu! Credo proprio che ti studierò e ti consegnerò ad un allenatore! Tra due giorni i nuovi allenatori, che hanno compiuto dieci anni, partiranno per un viaggio di formazione per Kanto. Uno di loro avrà la fortuna di allenarti!- Cosa mi importa dal viaggio di formazione degli allenatori? Io non voglio essere catturato! Già le mie tasche guanciali sono cariche di elettricità, stanno scoppiettando. Sono pronto per un attacco Tuonoshock, io questo qui lo folgoro all’istante.
-Buono, Pikachu… se lasci che ti catturi, avrai vitto e alloggio assicurato… avrai tutte le cure e tutto l’amore possibile…- Sese. Aspetta e spera che io ci creda. Io non mi lascerò mai catturare, sappilo fin da ora.

Le ultime parole famose. Ora mi ritrovo in questo posto stretto e buio… non riesco neanche a muovermi! Ho paura… ma come diavolo avrà fatto?? Io non l’ho neanche visto lanciare la sfera Poké! Una cosa, però, l’ho notata. Su quella sfera Poké c’era infisso un disegnino che rappresentata un fulmine. Davvero simpatico.
Sono davvero scomodo, non posso neanche uscire. È da più di un giorno che mi ritrovo sigillato qua dentro. Il cibo certo non mi manca, ma mi manca l’aria! Io soffro di claustrofobia… aiutoo!! Rivoglio la mia libertà!
Cosa…? Sento delle voci!! Ovattate, lontane, ma le sento! O sono impazzito tutto d’un colpo? Una è del vecchio di prima, un’altra è quella di un bambino, abbastanza concitata e squillante. Che odiosa, mi sta martoriando i timpani.
-…sa, professore, mi ci è voluto molto tempo per decidere, ma alla fine ho scelto… Squirtle!- Squirtle? Ma è già stato scelto da un allenatore poco fa! Mi chiedo perché costui voglia un Pokémon già scelto prima.
-E’ già stato preso qualcuno che è arrivato in orario.- La voce stentorea del Professore conferma la mia riflessione. -Ah… vorrei non avere dormito troppo! Allora sceglierò come mio Pokémon… Bulbasaur!- Ahah, anche Bulbasaur è stato già preso! Che idiota.
-Anche quello è già stato preso da un ragazzo più puntuale di te.-
-Ah… va beh, non è affatto un problema, perché il mio Pokémon sarà… Charmender!- Vuota anche quella? La Poké ball, sarà vuota?
-Oh, no!!-
-Beh, chi non dorme non piglia pesci, anzi in questo caso non piglia Pokémon.- Come volevasi dimostrare. Costui deve essere davvero tardo di comprendonio.
-Ciò significa che non è rimasto neanche un Pokémon per me?- Temo di no, ragazzino… mi sa che sei arrivato troppo tardi.
-Beh, a dire la verità ce ne sarebbe ancora uno…- Cosa…? Non starà parlando di me, spero??
-Eh?? Professore, lo prendo io!!!- Oh… no!!! Non voglio finire nelle grinfie di un allenatore!! Maledizione… sento qualcosa muoversi, proiettarmi verso l’alto. Non riesco ad uscire da questa maledetta prigione…
-Credo che dovrei avvertirti, c’è un piccolo problema con questo Pokémon.-
-Ma io devo averne uno!-
-Bah! Se proprio insisti…- Giuro che, una volta uscito, darò del filo da torcere al ragazzino dalla voce assurda, si pentirà amaramente di avermi scelto come suo Pokémon! Un momento… è diventato tutto bianco! O mamma!! Sono forse morto?? Nono, tutto sta diventando nuovamente normale ai miei occhi… mi guardo intorno, ed osservo quello strano ragazzino dal pigiama verde. Pigiama?? Io credevo che gli umani non uscissero di casa in pigiama! Questo deve essere uscito da un manicomio, o roba del genere.
-Si chiama Pikachu.- Grazie signore, so come mi chiamo, non c’è bisogno di ricordarmelo. Oh, forse sta parlando con questo bambino… non ha forse capito che io mi chiamo Pikachu?
-Oh, è così carino, è certamente il migliore!-
-Lo vedrai.- Eccome, se lo vedrai. Ma… cosa stai facendo? Perché mi stai prendendo per i fianchi??
-Ah! Ah! Ciao, Pikachu!- Ora mi appoggia al suo petto, con l’intenzione di abbracciarmi. Sappi che questa è una dichiarazione di guerra, ragazzino. Se non mi lasci immediatamente…

PIKAAA-CHUUUUU!!!!!

-Viene chiamato anche topo elettrico, di solito è timido, ma a volte dimostra una personalità elettrizzante.- Ahah, che battuta spiritosa. E sappi che io non sono affatto timido, caro vecchio.
-Ahah… capisco che cosa intende…-
-Ora prendi questi: il tuo PokéDex e sei sfere Poké.- Cosa? Altre sei sfere Poké? Altre sei prigioni per altri sei Pokémon?? Non posso tollerare un simile affronto! Appena il ragazzino tocca con le mani il PokéDex, o come diavolo si tratta, gli do un’altra bella scossa elettrica, e fortunatamente anche il vecchio ne viene colpito! Giusta vendetta per i miei amici catturati!

L'ho scritta di primo acchito stamattina, alle sette, usando il cartone animato come base per i dialoghi di Ash e del Professor Oak. so che è un po' povera di contenuto, ma avevo una voglia matta di pubblicarlo! Mi era venuta l'idea ieri sera, ed eccola qui! Spero che piaccia, devo ancora completare il primo episodio! Ciaoooo! ^__^
   
 
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