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Autore: Christopher    11/08/2010    3 recensioni
[System of a Down] e se Daron facesse una cretinata assurda? tra duemila negozi deve comprare una Gibson proprio li è un piccolo imbecille xD
(ho inserito alcune cosa scritte in napoletano)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’era una volta in un lontano 30 dicembre del 2009, la band che fece canzoni come chop suey e toxicity era ormai sciolta di parecchio tempo, e oramai i membri erano talmente dimenticati, che nemmeno se li vedevi per strada riuscivi a capire chi erano. Ma quel giorno  capitò qualcosa di strano. Era Serj Talkian  che camminava incappucciato con gli occhiali da sole, per le strade di New York. Mentre scontra la stessa persona che scontra sempre tutti i giorni, per quella lunga e larga strada e sempre nelle serate, dove lui usciva per andare al suo pub preferito, a scolarsi un bicchierino di birra e a mangiare una pizza. Questa persona come sempre non lo pensa non gli chiedeva scusa. “Quello scostumato ma sa chi sono io?” alza la testa al celo stellato e pensa “No, se mi sono incappucciato dalla testa fino ai piedi”. Arriva al pub, entra il barista con aria felice e senza pensare ai duemila fan di Serj Talkian che erano in quel pub lo saluta “ciao se…” “Mike ma sei pazzo, vuoi farmi ritrovare più di 30 giornalisti alle calcagna, sai che non amo scapare”. Lui si siede al solito posto di fianco a Shannon Leto, che come lui ama quel pub e come Serj gli andava tutte le sere mentre il fratello, stava sempre con la sua chitarra, a ripetere mille volte le canzoni del gruppo. “ciao S.L. anche tu incappucciato come me?” “sai S.T. noi due siamo delle star” Shannon risponde “non possiamo mica andare in giro come se fosse niente?” “oramai qui ci sono sempre dei giornalisti che ti controllano” risponde Serj. “Mike!” “si dimmi Ser… ehm! S.T.” “Il solito!” “anche per me il solito! Grazie Mike”. Dopo la sua solita seratina nel Pub lui, scontra di nuovo lo stesso tipo. Ma stavolta gli stringe il braccio e dice “senti amico e tutte le sere che fai così, o ci chiediamo scusa a vicenda oppure e meglio che non ci scontriamo più ok?” il ragazzo si gira e gli cadono gli occhiali “Daron” Daron sorride come se avesse fatto qualcosa di male “ciao Serj” “Ciao cos’è quella faccia da tanto tempo che si sono sciolti i  S.O.A.D e non ci vediamo” “shhh! Zitto” sotto voce. Daron prende gli occhiali, li rimette aggiusta il maglione come se fosse caduto e dice “sono in un guaio! Sai lo facevo apposta a scontrarti così che tu mi potessi fermare e rimproverarmi” allora Serj  “Ma cosa dici, spiegami meglio, non ti seguo” “qui non posso dirtelo dobbiamo trovare un posto sicuro” “ vieni a casa mia” Risponde Serj “ok andiamo”. A cosa Di Serj seduti sul suo divano di pelle, con una tazza di cioccolata calda, Daron inizia a spiegare “sai ho comprato la nuova Gibson Dusk Tiger” “a questo sarebbe il grande guaio?” risponde Serj con un faccia stranita. “no amico,” ridacchia “non ti avrei chiesto aiuto” “Ma serio!” pensa Serj “comunque ti dicevo, il proprietario del negozio, è un mafioso e vuole sentire di nuovo i System Of A Down, Come dobbiamo fare?” “e secondo te” risponde Serj “dobbiamo cercare il bassista e il batterista” “perché non li chiami per nome” dice Daron “si dobbiamo cercare……. Dobbiamo cercare……..” “Shavo e John” “si esatto” risponde Serj. “Aspetta faccio un telefonatina” prende il suo Nokia N97mini e inizia a chiamare “Amico! Non hai badato a spese?” Chiede Serj “shhh!!! John , si sono io Daron. Di a gli altri che domani non possiamo festeggiare l’anno nuovo insieme, e tu raggiungici” Daron si rivolge a Serj e chiede “dove siamo qui?” “Royal Street 20” Risponde Serj. Daron riprende la telefonata “siamo vicini, si sono con Serj, si, si ti spiego tutto quando arrivi Royal Street 20 Vedi è con casa con il cancello rosso. Ciao Ciao Ciao”. C’è un piccolo momento di silenzio Serj interrompe questo silenzio “Daron Hai ancora contatti Con John non lo sapevo” “Siamo nella stessa band” risponde lui “ora il problema è ritrovare Shavo, non ho notizie di lui” “anche io non ho più notizie sfortunatamente”. *Driin* Suona il campanello “apro io” dice Serj” Apre e alla porta c’è John. “Serj!” “John wow sei tu?! Come sei cambiato, che capelli lunghi” “Mi spiegate perché mi avete chiamato alle 20:00 di sera? Si è vero non stavo facendo niente però, e che diavolo!” dici John che non è al corrente del fatto “Daron ha comprato una chitarra nuovo, e questo negozio aveva come proprietario un mafioso” “Daron Fattelo dire se grande” dice John con quel tono sarcastico “E ora quel tipo vuole sentire di nuovo i System Of A Down” “Oh! Perfetto non c’è problema” “in realtà un problema c’è” dice Daron “SHAVO” “esatto” risponde Serj “sapete dov’è?” chiede John “speravamo lo sapessi tu!” “siamo fregati” dire Daron sdraiandosi sul divano “Daron, Fino a Prova Contraria O divan è  o mij” “EH?!??!” chiede Daron “il divano dove sei sdraiato  è il mio!!!!!” “Oh! Scusami!” dice Daron. “ok Ragazzi preparo la stanza degli ospiti stasera dormite da me” Dice Serj. Il giorno dopo si alzano verso le 9:00 le 9:30. “Iniziamo le ricerche” dice John “ragazzi comunque dovremmo farlo stasera quel sotto specie di concertino al mafioso” “ah! Grazie potevi dircelo ieri! Almeno cosi ci preparavamo meglio” Dice Serj “Ragazzi Credo Di averlo trovato” dice John “chi? Shavo? Come lo hai trovato?” chiede Daron  “beh lui aveva il vizio di portare quel pizzo lungo” “si e non lo perderà mai” dice Serj ridendo “ecco una persona alla vostra sinistra che non porta il pizzo normale” dice John. Era davvero lui infatti “Shavo” egli si gira e vede John “Ciao John, da quanto tempo che non si ci vede, ei ci sono anche Serj e Daron CIAO!”  Daron e Serj dall’altra parte della strada, sorridono e salutano come se fossero sincronizzati. Rientrano tutti in casa di Serj “e chest è stat furtun” ma vuoi parlare bene Serj questo tuo accento napoletano non mi fa capire un bel niente” dice Daron “ e pens se foss brutt ihihih” “e dai parla come bene” . “Allora fatemi capire bene” dice Shavo “Daron ha comprato la chitarra da un mafioso, che vuole sentire, però stasera prima che si faccia mezzanotte, una Canzone dei System of a down” “esattamente“ risponde Daron “waglio ma tu si o gruoss” “oddio, Shavo ti ci metti anche tu con il napoletano” dice Daron “non ti scende proprio il fatto che sappiamo usare quest’accento, anche se siamo tutti nati in Armenia!?” chiede Serj “ESATTO quindi non parlare più così, oppure ti morto!” “eh!??!!?!?!!?!!” “volevo dire sei morto e ti uccido ed è uscito questo” ok. Sempre a casa di Serj portano Batteria, le chitarre i bassi e provano tutto il santo giorno, le canzoni che vorrebbero fare. Arriva la sera, e Daron li porta nel posto “ma guarda tu 2.000 negozi di musica che vendono Gibson, proprio in questo vicolo buio te dovevi comprare la chitarra” “cosa posso dire Shavo” lo risponde Daron “il tutto mi attirava” “ti attirava il tutto?” chiede John “ok non ne parliamo” dice Serj . entrano nel locale, e dove c’è un gran cartello dove c’è scritto “System Of A Down Qui!” loro entrano, e trovano un palco una voce robotica dice ”Benvenuti vi aspettavamo! Andate sul palco e suonate una vostra canzone, così deciso dal “distruttore””. Serj chiede sottovoce a Daron “e che cavolo qui c’è solo il palco, cosa facciamo” “suoniamo e andiamocene il più presto possibile”. Salgono sul palco e decidono di suonare B.Y.O.B.:

“Why do they always send the poor? Barbarisms by Barbaras With pointed heels Victorious victories kneel For brand new spanking deals Marching forward hypocritical and hypnotic computers You depend on our protection Yet you feed us lies from the tablecloth Everybody is going to the party Have a real good time Dancing in the desert Blowing up the sunshine Kneeling roses disappearing into Moses´ dry mouth Breaking into Fort Knox stealing our intentions Hangers sitting dripped in oil Crying freedom Handed to obsoletion Still you feed us lies from the tablecloth Everybody is going to the party Have a real good time Dancing in the desert Blowing up the sunshine Everybody is going to the party Have a real good time Dancing in the desert Blowing up the sunshine Blast off, it´s party time And we dont live in a fascist nation Blast off, it´s party time And where the fuck are you? Where the fuck are you? Where the fuck are you? Why don´t presidents fight the war? Why do they always send the poor? Why don´t presidents fight the war? Why do they always send the poor? Why do they always send the poor? Why do they always send the poor? Why do they always send the poor? Kneeling roses disappearing into Moses´ dry mouth Breaking into Fort Knox stealing our intentions Hangers sitting dripped in oil Crying freedom Handed to obsoletion Still you feed us lies from the tablecloth Everybody is going to the party Have a real good time Dancing in the desert Blowing up the sunshine Everybody is going to the party Have a real good time Dancing in the desert Blowing up the sun Where the fuck are you? Where the fuck are you? Why don´t presidents fight the war? Why do they always send the poor? Why don´t presidents fight the war? Why do they always send the poor? Why do they always send the poor? Why do they always send the poor? Why do they always send the poor? Why do they always send the poor? Why do they always send the poor? They always send the poor They always send the poor”

Quando finisce la canzone Si sentono i Fuochi d’artificio e tutta New York che grida buon anno. “ce l’abbiamo fatta” dice sotto voce Daron come se avesse finito la guerra.  La voce robotica riprende “Perfetto il “distruttore” è molto contento andate”. Seguono la stessa strada escono fuori e si divertono, nella festa di fine anno. Il giorno dopo, sempre alle ore nove dopo la stratosferica serata di fine anno Serj percorre di nuovo la solita strada, sempre incappucciato per non farsi riconoscere, entra nel solito pub, e siede sempre allo stesso posto di fianco Shannon. “ S.T. non dici nemmeno ciao?!” “scusa stavo pensando S.L.” risponde lui “ti sei divertito alla festa di fine anno di ieri?” chiede Shannon “si mi sono divertito, Mi sono divertito con dei vecchi amici!”

FINE      

  
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