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Autore: bra92    15/08/2010    2 recensioni
una bambina gioca con sua madre sull' altalena e...
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’ altalena

L’ altalena

 

Stamattina ho ricevuto una notizia molto brutta annuncia la scomparsa di una persona che credeva in me…e considerava la vita come un altalena, solo che e’ sceso troppo presto…

 

 

Più in alto mamma, più in alto” Una piccola bambina strilla deliziata mentre la madre la spinge sull’altalena. E’ una giornata calda, il sole è alto nel cielo, ma gli alberi fanno molta ombra e si sente il canto di alcuni uccellini. L’altalena acquista velocità e la piccola avverte il vento. E’ fresco,le scompiglia i capelli, ci gioca e le alza il vestitino.
La madre dà un'altra spinta energica, la bambina ride e chiude gli occhi, poi li riapre e quando arriva in alto tende in avanti la mano riuscendo ad afferrare alcune foglie dell’albero accanto.
“Mamma, riesco a toccare l’albero!”
La donna la guarda annuendo e sorride dolcemente con aria divertita.
L’altalena comincia a rallentare e la piccola indispettita si chiede perché mai debba sempre perdere velocità sul più bello e decide dunque di esporre tale problema alla madre:
“Non devi tenere le gambe ferme, devi muoverle.” Come risposta la donna riceve uno sguardo confuso e uno sbattimento di ciglia.
“Vediamo un po’…” La donna mette la sua mano sulla spalla della figlia. “ Quando l’altalena arriva in alto stendi le gambe, quando torna giù piegale indietro, uh?”
La piccola annuisce. “ Mi dai una spinta bella forte adesso?”. La madre esaudisce prontamente la richiesta della figlia sorridendole come di consueto.
“forza Eva e’ ora di andare, la mamma deve partecipare ad una gara!” la piccola prontamente smonta dall’ altalena e si allontana mano nella mano con la madre.

 


Sta seduta sull’altalena con una bambola in mano.
E’ vestita di nero. L’abito scuro che le copre fin sotto le ginocchia è stato comprato due giorni fa. Pure i piedi sono calzati di nero e poggiano fermi sul terreno polveroso.
Tutto è fermo: niente vento che le scompiglia i capelli ora legati in una coda di cavallo, niente uccellini che cantano.
Lei di nero non si era mai vestita ma oggi è una giorno eccezionale.
L’altalena cigola e la bambina si dondola piano.
La bambola no. Lei è vestita di rosa e sorride e quel sorriso infastidisce la bambina perché lei non sta sorridendo. La butta per terra.
Lei è triste.
“Mamma non c’è più” Comincia a mormorare quella frase mentre lacrime scendono dai suoi occhi.
Sua madre è morta tre giorni fa durante una gara. Morta, andata in cielo. Così le avevano detto.
Tutti in casa piangevano, suo padre piangeva. E tutti vestivano nero.
Oggi è il suo funerale e lei non ha voluto andarci invece ha voluto stare sull’altalena a dondolarsi.
A dondolarsi mentre il monaco prega per l’anima della madre.
A dondolarsi mentre il padre sopraffatto dall’emozione pronuncia un discorso in onore dell’amata.
“Mia madre non c’è più” Si asciuga gli occhi con la manica del vestito e continua a dondolare.


E’ un altro giorno. Un nuovo giorno si potrebbe dire. Si, sarebbe esatto. Infatti la madre della bambina non c’è più, ma oggi la bambina è felice, anzi non e’ più una bambina.
È vestita con colori allegri, si dondola forte sull’altalena. Ride. Il padre la guarda da lontano sconcertato e si chiede quale sia la causa di un tale cambiamento repentino;ricordava che la sera precedente piangeva e non voleva dormire. E lui la capiva, povera piccina.
Forse si era preoccupato per niente visto che sua figlia ora dondola su quell’altalena allegramente.
Eva chiama il padre e gli chiede di spingerlo e lui, con moderata forza, l’accontenta. Lei strilla gioiosa, avverte il vento che le scompiglia i capelli, ci gioca, e le alza il vestito e poi lei chiude gli occhi.
“Sai papà, ho visto la mamma ieri notte.” Mormora come se avesse paura di rivelare tale accaduto. “ Era in un posto bellissimo, e pure lei era bellissima. Mi ha abbracciato e mi ha consolato perché piangevo e quando le ho chiesto di tornare a casa mi ha detto che non poteva ma che l’avrei sempre sentita vicino se l’avessi pensata. Mi ha raccomandato di ridere. Mi ha anche detto di darti un bacio da parte sua. Il padre visibilmente commosso l’ abbraccia e le stampa un bacio sulla guancia

 

 

 

 

 

 

   
 
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