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Autore: Nico_TheFox    18/08/2010    3 recensioni
Rick ed Eva durante il suo allenamento per diventare una pilota provetta... ma fuori piove, non si può fare nulla... o forse si... "Rick, stai scherzando, vero?" "NO!" "COSAAA?!?!" ...di cosa staranno parlando?
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"*" L’UNCINETTO DEGLI ANGELI "*"






“Ecco. Tieni Topolino.”
Rick le porse un gomitolo di lana di colore nera e un’asticella di ferro con la punta ad uncino. Molly lo guardò sbigottita.
“Che roba è?”
“L’uncinetto…” spiegò come se fosse la cosa più ovvia. Molly lo squadrò dall’alto in basso.
“Lo so che cos’è. Che cosa dovrei farci con… con questo coso?” chiese irritata.
“Lo sai usare?”
“Beh, più o meno, ma…” iniziò la piccola Eva, ma Rick la fermò.
“Bene. Fammi un cappello.” Disse sorridendo, mentre si sistemava le scarpe.
“Eh?!?!?” lo esaminò attentamente, per vedere se la stava prendendo in giro. Evidentemente non era così. Eva si scandalizzò.
“E perché dovrei farti un cappello, di grazia?!?”
“… è il tuo allenamento per oggi! Se non l’hai notato fuori piove. –disse dirigendosi all’esterno con l’ombrello- e poi voglio un berretto nero. Non dovresti metterci più di due ore. Buon lavoro, Topolino!” Disse giustificandosi. E poi uscì nella pioggia.
Eva rimase allibita. Non stava scherzando.
Ma è una presa in giro?!? Io questa roba non la uso da anni! Non mi ricordo minimamente come si fa un cappello!… e poi. Scusa. Un allenamento?!?!? Che razza d’allenamento è l’uncinetto?!?!?
Mi… mi… mi ha reso la sua schiavetta personale!!AAAArgh!!! Rick, ti uccido!!!
Bollendo dalla rabbia si diresse nella sua camera, senza degnare di uno sguardo il suo collega, che l’aveva salutata allegramente. E gli chiuse la porta in faccia. Povero.
Si sedette sul letto, buttando la lana e l’unicinetto dall’altra parte, furibonda. Poi si distese sul cuscino, chiudendo gli occhi e cercando di calmarsi.
Per circa un quarto d’ora si riposò, poi prese il suo quadernino per i disegni. Aprì l’ultima pagina colorata… emh… era un Don Wei scarabocchiato. Con la vena che le pulsava nella tempia per la rabbia che stava riaffiorando, girò il foglio e prese una matita, e si mise comoda contro la testata del letto. Per qualche minuto si rilassò disegnando scarabocchi a caso. Poi quegli scarabocchi divennero tondi, poi catenelle e poi… berretti su berretti, di tutti i tipi. Aveva riempito tre pagine.
Però… mi è venuta voglia di provare… è da tanto che non lavoro all’uncinetto… mi divertivo tantissimo con la mia compagna di stanza a fare i pupazzetti… quello che preferivo era il coniglio rosa che mi aveva fatto lei… quanto mi manca…
Guardò con un certo astio quel gomitolo di lana nera.
Ma si, dai, proviamo, che male c’è?Mica mi ha mai ucciso! Si decise finalmente, con un sorriso divertito.

Dopo un ora…

Sopra… sotto… prendo due… giro… tiro e… Aaaaaaargh!!! NON CI RIESCO!!! Ma come diavolo si fa!!! Non riesco neanche a fare il secondo giroooo!!!
Irritata si distese per l’ennesima volta sul cuscino.
Uffa… non è giusto… per una volta che volevo provare qualcosa di diverso dal solito, che non facevo più da tre anni… sigh…
Prese un bel respiro e chiuse gli occhi. Poi si ricordò una cosa. Una cosa che, siccome le faceva male il cuore quando ci pensava, aveva rimosso dai suoi ricordi. Ma ora quel ricordo s’intromise prepotente nei suoi pensieri.

“Mamma! Che stai facendo?” chiede allegramente la piccola Eva, avvicinandosi al divano, da sua mamma.
“L’uncinetto, tesoro…” le risponde sorridendo Maya.
“E che cos’è?”chiede ancora, curiosa.
“Un’allenamento.” Dice interrompendo il lavoro e facendo salire in braccio a se, sua figlia.
“Ma tu non ti alleni correndo?” chiede non capendo.
La sua mamma ride. Ad Eva piace tanto la sua risata. Le piace vedere che i suoi occhi color rubino si chiudono fortissimo e la sua bocca si apre in un grande sorriso che emette anche un bellissimo rumore cristallino, che riempie la stanza di allegria. Vorrebbe che la sua mamma ridesse sempre, perché è bella quando ride.
“Certo tesoro, ma vedi… questo è un allenamento speciale…” le dice abbracciandola. La bambina ride felice per quel gesto d’affetto, ma vuole capire.
“Speciale? Mi spieghi mamma?”
Maya l’adora quando fa la curiosa. Sembra più un’adulta che una bambina di quasi cinque anni…
“Vediamo… lo sai vero che quando la mamma guida il suo Star Racer ha bisogno che la sua mente sia concentrata al massimo?”
“Si, mamma!”
“Bene… sai anche che questa pazzerella è anche una testa calda e quindi la pazienza la perde molto facilmente…”
“Eh, eh, eh!”
“Beh… l’uncinetto è l’allenamento giusto per le persone impazienti come noi due, tesoro! Ci vuole molta pazienza… soprattutto la prima volta che prendi in mano ferro e lana!” dice iniziando a darle tanti bacini sulla guancia. Eva ride felice.
“Mi insegni mamma?”
La mamma la guarda allibita, ma decide comunque di tentare.
“D’accordo tesoro… proviamo.”
Maya mette da parte il suo lavoro e poi prende un gomitolo di lana bianca. Il colore preferito di suo marito.
“Che ne dici se facciamo una bella sciarpa per tuo papà?”
“Siii!!” esclama euforica Eva.
Maya l’osserva felice e poi le prende le mani e insieme iniziano a lavorare la lana, mentre la sciarpa comincia a prendere forma.
“Avvolgo, sotto, avvolgo, tiro e ritiro… avvolgo, sotto, avvolgo, tiro e ritiro…”

“Avvolgo, sotto, avvolgo, tiro e ritiro… avvolgo, sotto, avvolgo, tiro e ritiro… fatto!” in poco più di mezz’ora aveva finito il cappello. E si sentiva soddisfatta e finalmente tranquilla.
Aveva fatto un basco perfetto. In quel momento sentì Rick chiamarla dal salone sottostante. Eva si precipitò alla porta, che si aprì automaticamente. Si lanciò in avanti ma finì addosso a qualcosa… o meglio… tra le braccia di qualcuno.
“Attenta, Molly! …Tutto bene?” chiese rosso in viso.
“Ops, scusa, Jordan! Non volevo!” disse.
“Tranquilla…” rispose sorridendo.
“E… anche per prima… sai… ero arrabbiata con…” iniziò.
“Ehi, non devi scusarti… ognuno ha il suo giorno no, nella vita… spero che ora tu stia bene…” non finì la frase che si ritrovò la collega letteralmente tra le braccia.
“Ti adoro, Jordan!! Sei il collega perfetto!!” disse schioccandogli un bacio sulla guancia. E poi scappò via per le scale.
Per te vorrei anche essere l’uomo perfetto, Molly… pensò teneramente, mentre tornava in camera sua, visibilmente felice per quel bacio.
“Ehi, Miss Molly!”
“Piantala, Rick!!” esortò, facendogli la linguaccia.
“Allora, questo berretto? La mia testolina ha freddo!” le chiese dolcemente ridendo.
“Eccolo qui… e non abituartici troppo…” gli disse allegramente.
Rick prese il cappello tra le mani e lo esaminò.
“Ehi, è perfetto! Quanto ci hai messo?”
“Non si possono svelare i trucchi del mestiere!” replicò.
Rick rise tra se e se. Considerò che Molly avesse appreso la lezione di quel giorno e ne fu fiero. La sua Topolina stava crescendo…
“Ehi, vecchio!! Hai visto che bel cappello che mi ha fatto Molly all’uncinetto?” chiese allegramente al suo ex-manager.
“Si… carino…”
“Ehi, Don Wei…?” lo chiamò.
“…Si?…”
“Bella quella sciarpa… dove l’hai comprata?”
Ad Eva, venne un colpo. Quella sciarpa aveva tre simboli ben riconoscibili. Quella sciarpa la conosceva bene.
Suo padre senza rispondere si immerse nei ricordi.

Fuori sta nevicando a dirotto, l’ombrello non serve un granchè. Sceso dalla macchina si dirige di corsa in casa scrollandosi di dosso tutta la neve.
“Oh, no… la mia sciarpa nuova…” dice tra se e se l’uomo.
“Tesoro, sei tu?” chiede una voce femminile, proveniente dalla sala. L’uomo dimenticandosi della sciarpa entra nella sala e vede una bella ragazza con in braccio il frutto del loro amore. La ragazza dai lunghi capelli rosa si avvicina al marito e con una mano sfiora la sciarpa rovinata.
“Oh, caro… è da buttare…” dice dispiaciuta.
“Non preoccuparti, Maya. Ne comprerò una domani…” dice sorridendole.
Ma la piccola Eva interviene tutta eccitata.
“Mamma, mamma!! Abbiamo noi quello che fa per lui!!”
il padre guarda confuso la figlia. Maya sorride e lasciando la piccola in braccio al marito si dirige verso l’albero di natale che avevano montato due sere prima mentre bevevano una bella cioccolata calda. Si china e prende un pacchetto argento con il fiocco bianco da sotto l’albero, in mezzo a tutta quella baraonda di pacchi e pacchetti colorati. Poi ritorna accanto al marito che si era seduto stremato sul divano e glielo porge.
“Avevamo intenzione di dartelo la settimana prossima, a Natale, ma date le freddolose circostanze… vero, Eva?”
La bambina rise di gusto esortando il padre ad aprire il pacchetto. Accondiscente Don Wei strappa la carta avendo sentito dire che farlo porta fortuna. E rimane sbalordito.
Era una stupenda sciarpa bianca lavorata finemente all’uncinetto.
“L’abbiamo fatta io e la mamma, che mi teneva le mani!” dice fieramente Eva.
“Ci abbiamo lavorato sopra tutto il pomeriggio. Guarda meglio…” le dice misteriosa Maya.
L’uomo osserva meglio la sciarpa e vede che sono state cucite tre lettere di tre colori diversi.
In Grigio la “D” di Don.
In Rosso la “M” di Maya.
In Rosa la “E” di Eva.
Don iniziò a piangere dalla felicità… gli capitava spesso da quando aveva trovato i suoi due tesori più preziosi.

“Una cosa così preziosa è unica nel suo genere… l’hanno confezionata due angeli…” disse semplicemente, passando accanto ad Eva che, non vista, piangeva copiosamente, scossa da quella rivelazione.

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Eccomi qui con la mia prima storia in assoluto! … con quella che vi metteva più paura… ^_^ spero che vi sia piaciuta. Per il pezzo sull’uncinetto ho chiesto a mia madre di lavorarci un’attimo e così sono riuscito a scrivere quella frase (sopra, sotto eccetera eccetera…)
Ovviamente non poteva mancare il pezzo romantico tra Jordan ed Eva ^_^… per la vostra gioia… ^_^ ma anche per la mia ^_^
Del resto… Rick che le chiede di lavorare all’uncinetto sembra una vera e propria presa per il culo XD… ma è stato troppo divertente, poi sono riuscito a integrare anche una parte leggermente triste… ma spero non troppo… se è così, perdonatemi, non volevo!! ^_^
Poi il pezzo tenero tenero tra Molly e Don… mi è piaciuto tantissimo mentre lo scrivevo… spero anche a voi… ^_^
Va beh, ora vi lascio, spero che nei commenti non mi ammazziate verbalmente!!!! XD
Un’abbraccio alle mie autrici preferite
Nico, la volpe ^_^
  
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