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Autore: jakeuccia94    24/08/2010    0 recensioni
Ragazzi questa è la seconda storia che pubblico, ma
è anche la mia preferita! Quello che succede è il
mio sogno, dico davvero.! Un Folle ed Indimenticabile viaggio a Los
Angeles che per una semplice ragazza si rivelerà la svolta
della sua piccola e triste vita.. Questa è la seconda storia che pubblico, ma
è anche la mia preferita! Quello che succede è il
mio sogno, dico davvero.. se succedesse.. WOW! xD Comunque sta a voi
giudicare! ;)
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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To Dream In Los Angeles

Travel       

 

Pagina dopo pagina, sfoglio inesorabilmente quel vecchio quaderno, dalle pagine ingiallite. Foto e foto mi scorrono sotto gli occhi, foto che mi suscitano sorrisi. Mia madre conservava l’album della sua vita per farmelo leggere il giorno in cui sarei stata abbastanza matura per conoscere tutti i particolari.

L’elastico con cui sto giocherellando con le dita mi cade su una foto di cui ancora non avevo letto la didascalia. È vecchia: ci sono mamma e papà abbracciati sotto un cielo straordinario, mai visto così prima d’ora.

Le uniche parole che ci sono scritte sono “Los Angeles con Michael”, mio padre, per intenderci.

Subito dopo chiudo l’album e prendo il cellulare. Digito il numero di Jane, mia cugina e la chiamo. Proprio l’altro giorno mi aveva proposto di fare un viaggio a Parigi, la città dei suoi sogni, ma i miei genitori avevano bocciato in tronco l’idea. Eppure io ho voglia di scappare da tutto e da tutti per un certo periodo. Ho bisogno di un time out prima di ricominciare gli studi universitari, e a dirla tutta Londra mi inizia a stufare, a me, come a Jane: sempre le stesse strade, sempre gli stessi volti..

“Bellezza!!” mi urla Jane dall’altra parte della cornetta.

“buongiorno! Mi sto annoiando a morte!” ammetto.

“se i tuoi fossero stati favorevoli a quest’ora staremmo già nel nostro bellissimo hotel di lusso a Parigi!” dice sognante.

“già. Ma io veramente stavo pensando proprio a questo – la sento sospirare – ecco, vedi, i miei sono stati a Los Angeles quando avevano la mia età, e a Los Angeles Gas ha casa. Magari i miei non sarebbero poi così contrari ad un viaggetto del genere…!”

Cosa che avevo tralasciato: Jane è la fidanzata, ormai da due anni, di Gaspard Ulliel. Sì. Proprio lui!

“bè, Gas sarebbe felice di ospitarci, e a me stare in sua compagnia farebbe più che bene!!” dice di nuovo sognante.

E come tutte le idee affrettate di me e Jane, la portiamo a fondo e … eccoci qua aspettando il nostro volo per.. Los Angeles.

“Gas ci aspetta all’aeroporto…Susan, ci divertiremo da morire!!” mi promette mia cugina.

Il viaggio in aereo per me è una tortura. Jane cerca di non farmi vomitare, ma inutilmente. Dire che soffro il mal d’aria è dire poco. E come una povera cretina, per tentare di farmelo passare apro il libro di scienze, che mi sono portata appresso. Uno dei miliardi di appunti mi cade a terra, raccogliendolo mi fermo a leggerlo. Oltre a tutte quelle formule, che nonostante tutto mi sono entrate in testa, c’è scritta anche la più grande cazzata della mia vita. Una sottospecie di lettera che avevo scritto al mio ex ragazzo, Alex. Ma con tutta sincerità proprio non mi va di pensare a quello stronzo all’inizio di una vacanza che si prospetta indimenticabile.

“COS’è QUELLO?” mi sillaba Jane.

“cosa?”

“QUEL LIBRO!!”

“è scienze..!” dico con un sorriso irritante.

“lo so, ma non dirmi che lo hai portato con noi a Los Angeles!! Dimmi che te lo sei fatto prestare da qualcuno!!”

“no, l’ho portato..lo sai come sono. Se poi non ripasso mi viene l’ansia!”

L’occhiata che mi lancia Jane è a dir poco indescrivibile. Non mi sta fulminando, peggio! Mi strappa il libro dalle mani, e ovviamente anche a lei cade il foglietto della lettera di Alex.

“no, aspetta quella no!” tento di toglierglielo dalla mano, ma inutilmente. Legge solo le prime parole, lo accartoccia per poi gettarlo nella sua borsa alla Mary Poppins.

“Alex non ti passa più per l’anticamera del cervello, vero?”

“no..assolutamente! quella lettera è vecchia un’eternità. Sono su quest’aereo con te per vivere una nuova avventura!”

L’unica risposta che ricevo a tali parole è un sorriso dolcissimo.

Recuperati i bagagli e uscite dall’aeroporto vediamo in lontananza Gaspard poggiato alla sua BMW. Jane gli corre incontro lasciando i bagagli a me, e lo bacia saltandogli addosso. Sorrido. Ma qualche istante dopo Gas mi ha già preso tutte le borse dalla mano e messe nel portabagagli.

“comunque buonasera!” gli dico prima di un abbraccio affettuoso ed un bacio sulla guancia. Io e lui abbiamo stretto amicizia con il passare del tempo. Sfortunatamente non ci siamo trovati bene sin dall’inizio, ma devo ammettere che ora è come un altro cugino. A dir poco fantastico. Forse uno dei miei migliori amici in assoluto. Entriamo in macchina. Io sto dietro e loro due avanti.

“allora? Di chi è stata la brillante idea? Del mio amour o della sua piccola e innocente cuginetta?” ridacchia.

“bè, della cuginetta, ovviamente! Ma di me di piccolo ed innocente c’è ben poco, oramai!” rido.

“amore, questa è la copia delle chiavi di casa!” dice a Jane. Lei sorride maliziosamente e poi mi guarda. Ricambio quell’occhiata. Ci vuole poco a capire che praticamente, ora comandiamo noi!!

“ma mi chiedo chi me lo ha fatto fare di accettare l’offerta di vivere con due donne scatenate come queste??” bisbiglia Gas. Ma lo sento e gli tiro una sberla sul braccio.

Finalmente sul “mio” letto, della “mia” nuova camera, della “mia” casetta a Los Angeles. Ci metto poco a prendere possesso di tutti gli scaffali che incontro per tutta casa. Jane fa la stessa cosa, e Gas, già disperato, non tenta nemmeno di rimproverarci: sarebbe inutile.

Mi concedo solo stasera per pensare. Poi da domani si comincia la folle vacanza.

Mi alzo in piedi e vado a pettinare … o meglio a tentare di pettinare quell’ammasso di capelli che mi ritrovo sulla testa. Poggio la spazzola esasperata e mi ributto sul letto. Jane entra in camera e si accoccola accanto a me.

“Susan, non voglio che stai così…lo devi superare questo brutto periodo..”

“lo so, lo so..solo stasera!” giustifico.

“no! è vietato per tutto il mese che staremo qua! Abbiamo convinto i tuoi anche perché gli abbiamo detto che saresti diventata di nuovo te grazie a questa vacanza..e ti prego, non ci deludere… non voglio che pensi più ad Alex, e a tutte quelle altre stronze di persone che ultimamente ti hanno delusa. Pensa che quelle che ti sono rimaste, sono le migliori…come la sottoscritta ad esempio”

Sorrido.

“e preparati che tra qualche minuto usciamo!!” sbuffo, ma in effetti non vedo l’ora di visitare la città con le luci della notte.

Prima di prepararmi mi concedo due minuti per cancellare i volti che hanno infestato i miei pensieri negli ultimi 4 mesi. Da Alex, a Charlotte, la mia amica a cui, dopo due anni che ci conoscevamo, ora non rivolgo più la parola. Devo solo rendermi conto che ora che gente come loro non c’è più nella mia vita, sto meglio.



spero vi sia piaciuta, come ho già detto sta a voi giudicare ;) Mi raccomando lasciatemi un commentino!! <3
Comunque mi sento in dovere di ringraziare mia cugina, personaggio fondamentalissimo nella storia! :)
Spero vi abbia appassionato!!!
  
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