I barboni di via degli Eremitani Madre Cittą, taddormenti e sei un bosco; di linfa scura e gassosa i tuoi figli assorbono il nutrimento. E qua e lą, dietro nubi di stelle che palpitano, bachi di lenzuola e stracci sbocciano al farsi mattino. Le farfalle tue senzali non volano, annaspano; per quegli occhi tramontati di fuliggine, inciampano. Vagano per tutto il giorno, sino al momento di rifare il bozzolo.