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Autore: Hina93    27/08/2010    5 recensioni
SasuHina..... La odiava. Semplicemente la odiava: mise una mano sul collo esile e la cercò di stringerla forte. Vuoi uccidere l’unica persona che ami, Sasuke?. Da quanto tempo aveva una coscienza che gli parlava e gli faceva domande? Forse da quando quello stupida donna era entrata nella sua vita. Perché la ami e non lo vuole ammettere… Tolse la mano e si girò dall’altra parte del letto, maledetta voce stai zitta imprecò mentalmente. Colpa di lei, colpa della sua maledetta gentilezza e della sua dolcezza, era stato contagiato. La odiava.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Sasuke Uchiha
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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LEI (CHE LUI AMAVA)

 

La odiava. Semplicemente la odiava: mise una mano sul collo esile e la cercò di stringerla forte.

Vuoi uccidere l’unica persona che ami, Sasuke?.

Da quanto tempo aveva una coscienza che gli parlava e gli faceva domande? Forse da quando quello stupida donna era entrata nella sua vita.

Perché la ami e non lo vuole ammettere…

Tolse la mano e si girò dall’altra parte del letto, maledetta voce stai zitta imprecò mentalmente.

Colpa di lei, colpa della sua maledetta gentilezza e della sua dolcezza, era stato contagiato. La odiava.

La odi perché la ami mio caro…

Si alzò bruscamente dal letto, si diresse in bagno per farsi una doccia fredda, cercando di trattenere i nervi e quell’impulso omicida verso quell’essere steso accanto a lui.

Era strano come il mostro di Konoha, proprio lui, il traditore, avesse come donna la dolcezza fatta a persona.

Ghignò per un istante: era sua. Provava piacere, un piacere che lo inebriava sempre: era la sua donna.

Era entrata in una mattina di ottobre, a quel tempo era costantemente osservato dagli Anbu, quel giorno non fu badato dal noioso Nara o il solito baka di Naruto o le snervanti Ino e Sakura: quel giorno un essere silenzioso era entrato nella sua residenza.

L’aveva osservata per tutto il tempo in cui era lì, mentre leggeva uno stupido romanzo, seduta in modo composto e aggraziato.

Non faceva domande, non lo guardava negli occhi: faceva come se non ci fosse. Sapeva che era vigile, lo vedeva, appena sentiva un piccolo fruscio alzava i suoi affidabili occhi.

In una di quelle azioni che i loro occhi si specchiarono. E in quell’istante Sasuke capì che sarebbe cambiato tutto, perché la notte aveva trovato il suo complimento: il giorno.

Hinata Hyuga, quella ragazzina minuta, aveva domato il mostro di Konoha.

Tutto era iniziato così. Con uno sguardo, uno stupido sguardo.

Odiava i suoi occhi perché riuscivano a vedere tutto, spesso aveva paura che potessero vedere i sentimenti che la sua presenza scatenavano in lui.

Odiava i suoi capelli, dannatamente simili ai suoi, setosi al tatto e profumati di un essenza costosa che il padre le aveva regalato.

Odiava quel suo diventare costantemente rossa.

Odiava quella suo naso piccolino e aggraziato.

Odiava quella bocca sensuale, minuta e carnosa che lo attraeva quando dormiva tranquilla.

Odiava quel suo collo fine.

Odiava la sua dolcezza, la sua timidezza, la sua gentilezza verso gli altri. Odiava quando si faceva sottomettere, odiava il suo modo di prendere con il dito le briciole del pane rimaste sul tavolo. Odiava il rumore nel cucchiaino quando girava il the. Odiava quando canticchiava sotto la doccia. Odiava le sue premure e ovvio: odiava il suo the.

Chiuse l’acqua bruscamente e cercò un dannato asciugamano per poter asciugare il corpo muscoloso e pieno di piccole cicatrici procurate nel tempo.

Girò la schiena verso lo specchio e incominciò a osservare i piccoli graffi, nuovi ospiti indesiderati del suo corpo perfetto.

Ghignò ancora una volta, sempre lei. Odiava quando lo graffiava mentre facevano l’amore, non era possibile, immaginava che fosse un vizio o forse che, quel gesto, avesse una piccola punta di vendetta.

Uscì dalla stanza per ritornare nella sua camera da letto e vestirsi, per poi fare dell’esercizio fisico, non aveva mai smesso di allenarsi.

E la vide. Seduta sul letto, con le gambe ancora stese. Il lenzuolo di color rosa copriva i seni, lasciando scoperte le spalle. Si stava legando i capelli, senza accorgersi che una piccola ciocca non era rimasta intrappolata dalla moletta azzurra.

Si stropicciò gli occhi con tutte e due le mani, come una bambina, gli sorrise e con voce ancora impastata dal sonno disse “Buongiorno Sasuke..”.

L’uomo si avviò verso il comò dove erano posto ordinatamente il suo intimo. “Giorno..” rispose lapidario. Si tolse l’asciugamano e si mise i boxer rigorosamente neri.

“S-Sasuke..” balbettò la donna coprendosi gli occhi con le mani.

Alzò gli occhi al cielo, senza fare a meno di incurvare al insù le sue labbra, “Sei la solita..”.

Hinata ancora rossa rispose “Io mi vergogno..”.

Si grattò la testa e la guardò con fare minaccioso “Ti vergogni di me?”.

La donna scosse la testa e rispose “Sai che-che..”-“Tsk..”.

Si girò lanciandole l’asciugamano bagnato, centrando perfettamente il viso della ragazza.

 

Un'altra cosa che odiava era anche quando gli dava un bacio sulla guancia, rito che ogni mattina doveva subire.

Zitto, Uchiha, che ti piace…

Giurò mentalmente che se quella voce parlava ancora la uccideva facendola soffrire lentamente.

Osservò con la coda nell’occhio la donna. Aveva messo un maglione bianco che le arrivava a metà coscia, poteva ammirare le gambe lunghe e atletiche. Erano in quei momenti che riusciva a stento a domare il suo istinto. Avrebbe voluto sbatterla sopra il tavolo o sul piano della cucina, farla ancora sua e poi smettere.

Portò in tavolo tutto il necessario: le due tazze colorate, che lui odiava, il caffè per lui e il latte per sé, i suoi biscotti al cioccolato e infine pane e marmellata.

Mise nella tazza il caffè nero, come piaceva a lui e gli mise davanti il sacchetto con i biscotti.

“Oggi sarò via tutto il giorno..” disse prendendo con un coltello la marmellata di fragole.

“Si..” rispose lui sgranocchiando i suoi biscotti.

“Il pranzo e la cena sono nel frigo. Devi solo metterli in padella e farli cuocere per qualche minuto..”-“Mmh..”.

Calò il silenzio nella stanza in cui si poteva sentire solo il rumore dei loro respiri e il sgranocchiare dei denti.

“Sasuke..” fece improvvisamente la ragazza alzando lo sguardo sull’uomo davanti a lei “che ne pensi se domani invitiamo Kiba e Ino?”.

“Penso di no..” disse con fare annoiato il compagno osservando il piccolo angolo sporco della bocca di Hinata.

“Avanti Sasuke loro ci invitano sempre..”-“E il minimo che possono fare..”.

La ragazza lo fissò con quel modo severo che gli ricordava tanto la madre. Odiava quello sguardo.

“Fai come vuoi donna, basta che non mi chiedi aiuto..” rispose l’uomo alzandosi rumorosamente dalla sedia.

Passò vicino alla donna e si fermò improvvisamente davanti a lei, le prese il mento bruscamente,e, portò via con la bocca il piccolo residuò di marmellata rimasto.

La ragazza arrossì vistosamente e balbettò “G-grazie..”. Lui alzò le spalle e la prese per la vita caricandosela in spalla.

“C-che f-fai? I-io devo a-andare..” implorò la ragazza, divincolandosi, sentendo la mano di Sasuke sotto il sedere.

La buttò sul letto e poi lapidario rispose “Abbiamo ancora del tempo per stare insieme..”.

Hinata arrossì prima che, le labbra di lui, si impadronissero delle sue.

 

E vuoi farmi credere che non la ami?

Non riesci a vivere senza di lei. Mio caro sei innamorato di quella donna. Ho sempre ragione io.

Ovvio, sono Sasuke Uchiha.

NOTE DELL’ AUTRICE

 

Eccomi qui con una SasuHina…coppia che amo particolarmente perché i mi sembrano gli opposti in tutti i sensi!! Ecco diciamo che sono tornata dalle vacanze e mi sono detta dai scriviamo una SasuHina con il pensieri di Sasuke.

Insomma però ho fatto un Sasuke che odia tutto…insopportabile… *Hina93 pensa di ucciderlo con una morte lenta e dolorosa* scusate ma spesso il mio alterego mi crea questi istinti omicidi.

Come al solito fatemi sapere cosa ne pensate!!!! Grazie mille!!! Hina93

  
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