Un'amicizia che profuma d'amore
Dopo che le
lezioni furono finite, i due ragazzi si incontrarono al parco Tensu.
Era un parco
veramente enorme. Era un’unica enorme distesa di erba e ovunque vi erano
tantissimi alberi alti e rigogliosi. Inoltre, vi era anche un laghetto su cui
si affacciava un piccolo ponte di legno.
Kilari e
Hiroto si sedettero in un luogo un po’ isolato vicino al laghetto, all’ombra di
un grande quercia.
Come
si sta bene qui! Pensò la giovane, intenta a fissare
incantata una famigliola di anatre non molto lontana dalla riva.
Invece, Hiroto non riusciva a togliere lo sguardo dalla sua dolce “amica”…
Da quando si è fatta crescere i capelli ,che
le danno un’aria sbarazzina, è ancora più bella! Non so cosa darei per poterla
stringere a me e farle dimenticare ogni sofferenza!
Come se gli
avesse letto nel pensiero, improvvisamente Kilari si accucciò con la testa sul
petto di Hiroto e chiuse gli occhi.
Che
cosa sta facendo! si
chiese il ragazzo, non potendo fermare il rossore che gli imporporava le
guancie e il cuore che cominciava a battere all’imbazzata.
-Sai che il
tuo cuore batte fortissimo, Hiroto?- disse la ragazza.
-D-davvero…-rispose
il ragazzo, rischiando un mezzo infarto.
-Si! A proposito
di cuore che batte…non mi hai mai confessato chi ti piace?-
-Chi
io?-esclamò il giovane cominciando a sudare freddo.
-Sì, tu. Perché
tutte le volte che accenno a questo argomento, cominci a fare il finto
tonto?-esclamò Kilari, girandosi e guardandolo dritto negli occhi.
-Ma,
figurati! Comunque a me non piace nessuna in particolare!- disse Hiroto tentando
di sviare il discorso.
-Sicuro,
sicuro…- sussurò la giovane avvicinandosi sempre di più al volto di lui per
guardarlo meglio negli occhi.
-S-s-sì…-
sussurando a sua volta Hiroto. Il povero ragazzo messo quasi alle strette
cominciò a degluire a vuoto.
Ti
prego Kilari non avvicinarti così tanto…altrimenti qui ci rimango secco! Continuò a
pensare il giovane che rischiava veramente un mezzo infarto.
Ma, nel
frattempo anche Kilari nei suoi pensieri…
Perché
sono così curiosa? Non è da me insistere così tanto su qualcosa che magari lui
non mi vuole nemmeno dire.
A
guardarlo più da vicino, è veramente un bellissimo ragazzo il mio migliore
amico…sono davvero fortunata a conoscerlo!
Inoltre,
quando sono con lui mi sento bene e al sicuro.
Così, senza
chiedersi il motivo per cui si sentisse in quel modo…continuò imperterrita il
suo “interrogatorio”…
-Non dire
bugie, Hiroto-kun!Se veramente non ti piacesse nessuno, ora non staresti
balbettando! Ti prego dimmelo, sono curiossissima!-
-Quante
volte te lo devo dire!Non mi piace nessuno!- rispose Hiroto esasperato.
-Va bene.
Almeno mi puoi dire il tuo tipo di ragazza ideale (Lo vorrei anch’io-nda)?- gli
chiese Kilari appoggiando incosciamente le mani sul petto e allontanandosi un
pochino dal suo volto.
-E va bene! Però
promettimi che dopo non mi stuferai più con queste domande!-
-Ok!-
esclamò Kilari con le orecchie bene aperte.
- A dir la
verità non ho un’ideale di ragazza ben preciso, quello che so però è che la
ragazza che amo è quella che mi colpito il cuore con il suo modo di fare e con
il suo splendido sorriso!- disse Hiroto con occhi sognanti.
-Allora lo
ammetti che ti piace una ragazza!-
-No, perché?-
-Bè, hai
detto la ragazza che ami, quindi vuol dire che è in questo periodo…diciamo. Per
caso è Fubuki?-
-Fubuki?!
Che cosa stai dicendo?- urlò quasi il ragazzo con la bocca spalanca e gli occhi
sgranati.
- Fubuki, la
tua compagna di classe. E’ molto carina, ha un bel sorriso e ha sempre un
comportamento piuttosto…-
-Ferma,
ferma…- la interrupe improvvisamente Hiroto, posandole un dito sulle sue labbra
rosa.
A quel
contatto entrambi ebbero un fremito, ma…
-Stupida! L’unica
ragazza che mi piace…- le sussurò il suo migliore amico avvicinandosi sempre
più pericolosamente alle sue labbra.
Perché
mi sembra di avere improvvisamente caldo? E perché da quando Hiroto ha
appoggiato il suo sulle mie labbra, non riesco più a muovermi e
il cuore comincia a battermi forte? Continuava a domandarsi Kilari…
Prima che le
labbra del ragazzo catturassero
dolcemente le sue sue.
In un primo
momento la ragazza rimase sbalordita dal gesto suo migliore amico, ma poi si
lasciò andare e si abbandonò a quel bacio che stava facendo nascere dentro di
lei delle sensazioni piacevoli e sconosciute.
Hiroto,
perso in queste emozioni, non appena la sua “ amica” rispose al tanto agognato
bacio, leccò leggermente con la lingua le sue labbra come per chiederle il
permesso. E così, il bacio si fece si fece naturalmente più profondo e
passionale. Dopo pochi minuti i due si staccarono sia per il bisogno d’aria sia
per i sentimenti contrastanti che cominciavano ad agitarsi dentro di loro.
Che
cosa ho fatto? Non avrei dovuto baciarla…a lei piace ancora Seiji! Ma, era da
troppo che desideravo farlo e non sono riuscito a trattenermi… continuava a ripetersi Hiroto nella
sua testa.
Kilari era
senza parole e non riusciva a pensare a nient’altro che quel bacio e quelle sensazioni…finchè il
ragazzo non la distolse dal suo stato di trans dicendole…
-Scusami- e
detto ciò prese la sua roba e corse fuori dal parco, lontano da lei…
A quel punto
calde lacrime cominciarono a scorrere sulle guance della povera ragazza che ora
era più che confusa e agitata che mai…
Il giorno
dopo entrambi non avevano il coraggio di rivolgersi la parola. Kilari cominciò
a sentirsi ancora più afflitta poiché non riusciva più a capire il suo amico, lei
stessa e i suoi sentimenti…
FINE
FLASHBACK
Così si
ritrovava ancora appoggiata al davanzale della sua finestra a ricordare, quando…
DLIN DLON
Eccomi di nuovo
qua con il nuovo capitolo, anche se penso che sarà il penultimo. Mi sono
divertita un sacco a scriverlo, immaginandomi la scena. Se volete fatemi sapere
cosa ne pensate e se vi è piaciuto. Vorrei ringraziare coloro che hanno inserito questa piccola storia tra i
seguiti e i preferiti, ma anche solo chi l’ha letta. Ciao ciao