Titolo: La figlia del capitano secondo Seya
Autrice: Diana924
Presentazione: Dopo aver letto il terzo capitolo di " La figlai del capitano " Seya fa un sogno, il giorno dopo ...
Personaggi: Seya, Un po' tutti
Rating: Giallo
Disclaimer: I personaggi sono del Kuru. Gli altri di Puskin, e spero che almeno lui non me le suoni. le parti in corsivo sono quelle della mia copia del libro
Era colpa del libro, lo sapeva. Quando lo aveva visto gli era sembrato un libro facile, di poche pagine, e invece … . C’erano parole strane e concetti che non capiva, e i nomi! Aveva pensato di farsi una bella dormita e di riprenderlo il giorno dopo, e se lo stava pure sognando! Lui era il protagonista, cosa che era ovvia, lui era sempre il protagonista. Lui era arrivato al terzo capitolo, un buon risultato, visto che i capitoli erano quattordici! E stava sognando quel capitolo.
Era a casa del comandante, che per un motivo che non si sapeva spiegare assomigliava ad Aiolia. Lì sua moglie, che era Marin e questo era ancora più strano aveva dato ordine che si chiamasse il marito. E la figlia del capitano, come il titolo pensò; era identica a Saori, o almeno lui la vedeva così. Lui era insieme a Jubu, ma perché lui? Poi la porta si apriva ed entrava Aiolia/ Ivan Kuzmič.
<< Che è ciò, bàtjuška? Il mangiare è servito da un pezzo, e non si riesce a farti venire >> lo apostrofava Marin/ Vasilisa Egoròvna. Forse doveva seguire il consiglio di Shiryu e leggere la Divina Commedia, ma prima avrebbe finito quel libro, ormai era una questione d’onore!
<< Ma senti, Vasilisa Egoròvna, ero occupato col servizio; istruivo i soldatini >> rispondeva lui, per tentare di difendersi. << Eh, smettila! E’ solo una chiacchiera che tu istruisci i soldati: né loro riusciranno a imparare, né tu ci sai fare. Se te ne stessi in casa a pregare Dio, sarebbe meglio. Cari ospiti, favorite a tavola >> Finora stava bene, e doveva ammetterlo, quella finora era la sua scena preferita, e ….
Il giorno dopo:
Aiolos si chiese se le troppe avventure avessero per caso fuso il cervello di Seya. Il ragazzo si rivolgeva a tutti con termini russi, e chissà perché chiamava Aiolia bàtjuška. E non era la prima stranezza. Il primo era stato Camus, seguito da Shura, Aphrodite, Death Mask, Aiolia, lui stesso e infine Saga. Forse a pensarci bene aveva fatto bene in quegli anni a restare morto, forse.
Sono tornata ai miei deliri, personalmente adoro questo libro, come al solito consigli, critiche e pareri soni i benvenuti