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Autore: lauritta    06/09/2010    9 recensioni
In una notte afosa d’estate, Eva non riesce a dormire. Niente vento, niente calma, niente pace per lei che si prende un periodo di vacanza dalle rapine e i colpi in banca che invadono persino i suoi sogni. Ci penserà Diabolik con i suoi allenamenti e i suoi occhi azzurri, a farle trovare il sonno...
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un piacevole intermezzo - concorso. 23 -
Una piacevole pausa



Stasera fa un caldo infernale. Non riesco a dormire, e dalle finestre spalancate non tira un soffio di vento.
Scalcio via il lenzuolo fradicio e scendo dal letto irritata, sedendomi sul bordo. Domani c'è un lavoro importante, devo dormire.
Provo a chiudere gli occhi e respirare profondamente, immobile, per ritrovare la calma e la pace di cui ho bisogno per dormire. Un trucco che mi ha insegnato il mio compagno.
Niente, ma sento che la brezza leggera della notte si sta svegliando.
Mi affaccio alla finestra cercando il fresco che però non si insinua più nei miei capelli biondi. Forse è stata solo la mia immaginazione.
Imprecando a bassa voce contro il caldo della mia stanza, accendo una sigaretta e mi appoggio al davanzale.
Davanti a me, la villa immensa mia e del mio compagno sulle montagne. Lontano da tutto e da tutti.
Mi piace molto questa casa, è speciale, ha qualcosa che la rende unica come la persona che mi sta accanto...
Ed è veramente bella. Dopo il piccolo giardino che ho supplicato a Diabolik di inserire, lo è ancora di più. Non che i fiori mi piacciano in particolar modo, ma li trovo accoglienti e perfetti per questa dimora tutt'altro che allegra. Ho piantato qualche rosa bianca proprio stamattina. E poi il giardino lo usa di più lui.
Eccolo lì, che si allena alle 2 del mattino come se fosse la cosa più normale del mondo.
Bè, certo, lui e io non siamo gente normale, ma non ci siamo mai svegliati alle 2 per fare sport poichè le rapine avvengono sempre di notte e non c'è mai tempo. Io mi sono presa una pausa da tutto questo, e inotre, ho una riunione di lavoro in ufficio domani, e lui ha accettato di rimandare il colpo a per farmi stare con i tempi. Vuole che lo segua, come al solito.
Che carino...
Sorrido tra me e spengo la sigaretta nel porta cenere, appoggiando i gomiti sul davanzale.
Guardare Diabolik che tira calci e pugni a un avversario immaginario, mi distrae un po'. E' sempre interessante vederlo allenarsi, non so perchè. Forse la sua forma fisica che migliora ogni giorno di più, mi rassicura. Vederlo in forma mi fa pensare che niente lo sconfiggerà. Bene.
Io, piuttosto, dovrei tenermi un po' di più, sono fuori allenamento.
Le rapine di questi giorni, mi hanno prosciugato tutte le energie, e l'unico esercizio che posso fare alla sera e al mattino, sono le scale per la mia camera da letto.
Diabolik non ha fatto un dramma quando gli ho detto che mi serviva una pausa.
Accarezzandomi i capelli che apprezza tanto, mi disse che potevo prendermi qualche giorno di vacanza a patto che non mi sarei distratta dai nostri
Gia, bella fregatura...
Come posso rilassarmi se sono sempre allerta? Maledetto, e io che ho pure accettato!
I suoi occhi di ghiaccio mi fanno sempre dire 'si' ad ogni sua richiesta, non ho via di scampo, un agnello nelle mani di una pantera.
Bè, nemmeno lui in fondo, può fare a meno di me.
L'ho salvato parecchie volte, l'ho aiutato con le rapine, non mi sono mai tirata indietro. Custodisco gelosamente il nostro legame e i segreti che girano attorno a noi. Per lui sono come l'aria, lo so, e lo stesso lo è lui per me.
Decido di infischiarmene della riunione di domani, e scendo lentamente le scale per raggiungerlo.
Quando sto per voltare l'angolo della cucina però, me lo ritrovo davanti a torso nudo e pantaloni rigorosamente neri, che beve l'acqua ghiacciata del frigo.
Non si accorge di me, finchè non mi siedo rumorosamente sul bancone della credenza alle sue spalle, spostando qualche oggetto che non riconosco per via del buio.
" Ti prenderai un accidente se bevi così" mormoro appoggiando le mani ai gomiti, sulle gambe.
Diabolik neanche mi ascolta.
Finisce la bottiglia in un paio di sorsate, si volta, mi sorride, mi bacia velocemente e la getta via grattandosi la testa.
Alzo gli occhi al cielo, sbuffando.
" Non mi sono mai ammalato, Eva" sussurra asciugandosi i capelli neri con una salvietta.
Si piazza di fronte a me, guardandomi. Sorridiamo entrambi quando incrocia il mio sguardo.
Con la speranza che si avvicini e mi baci, gli faccio segno di venire vicino a me.
Diabolik ubbidisce, fissandomi sospettoso, e dopo 3 lunghi passi, mi blocca il passaggio per fuggire, appoggiando le braccia al tavolo.
Alzo lo sguardo, complice, verso il suo che brilla, ma la magia finisce di colpo.
" Tu, piuttosto. Non mi sembra che ti fai troppi scrupoli a girare mezza nuda per casa. Se passasse qualcuno, che figura ci facciamo, Eva?" dice sgranando gli occhi per il disappunto.
Sposto la testa di lato, irritata, senza rispondere. Diabolik sbuffa, vede che mi arrabbio, ma invece di consolarmi, mi incita a parlare facendomi i grattini sulla pancia.
Non lo sopporto quando fa così, gioca sporco!
Infatti, dopo poco, mi metto a ridere per il solletico, ma senza dargli troppa soddisfazione.
" Eva?" sussurra sorridendo.
Lo allontano, appoggiando una mano sul suo petto bianco e duro come il marmo.
" Non mi sembra di girare nuda. La camicia mi arriva sotto le ginocchia. Vedi?" mormoro indicando le mie coscie coperte distrattamente.
Diabolik alza un sopracciglio, incrociando le braccia. 
" Quella camicia è mia"
Si avvicina fulmineo, pochi centimetri ci separano. Sento il suo respiro sul collo. Accarezza per un po' i miei fianchi che sussultano per le sue mani ghiacciate. Fuori non fa più così caldo?
" Questa camicia era tua. Visto che mi devo rilassare, ho pensato di stare più comoda a letto" sussurro appoggiando le mie mani sulle sue.
Diabolik alza di nuovo le sopracciglia, scettico.
" Strano modo di rilassarsi" dice, poi attraversa la stanza e prende un'altra bottiglia dal frigo.
Mentre beve, mormoro:
" Domani ho una riunione di lavoro. Abbiamo rimandato la rapina per domani sera"
DIabolik smette di bere.
" Hai fatto bene a ricordarmelo, Eva. Me ne stavo appunto dimenticando, il caldo mi fa scoppiare la testa oggi..."
" A chi lo dici. Stasera non riesco a prendere sonno"
Diabolik alza lo sguardo verso di me. I suoi occhi azzurro ghiaccio non mi penetrano violentemente come le altre volte quando si avvicina, poichè siamo completamente al buio, fatta eccezione per la luce del frigo ancora aperto. La luce poi, gli risalta le spalle, che mi invitano ad appoggiarvici le mani e stringerlo in un bacio.
Diabolik mi afferra per i fianchi più forte, senza però farmi male, e mi abbraccia come solo lui sa fare.
Nonostante il suo temperamento freddo e distaccato con gli altri, con me trova sempre il calore di cui ha bisogno. Le sue braccia, contrariamente alle sue mani, sono calde e vigorose, e mi danno un senso di protezione meraviglioso. Quando siamo così vicini poi, sento che nemmeno un uragano potrebbe separarci e questo mi piace.
Avvolgo le braccia attorno al suo collo e lui ne approfitta per prendermi in braccio e sdraiarmi sul divano in salotto. Era più vicina la mia stanza.
Dopo baci, carezze e sospiri, finalmente Diabolik mi sfila la sua camicia bianca, rimanendo nuda sotto di lui. Dopo avermi ammirrata per qualche istante come fa sempre, affonda le labbra nell'incavo del collo, baciandomi con passione. Prima che possa fare altro, si sfila da solo i pantaloni ( che peccato ) e sento la pelle del suo corpo che prende fuoco a contatto con la mia.
" Ti amo, Eva" sussurra spostando la testa verso il mio seno.
" Ti amo"


***


" Fa caldo, Eva"
Diabolik si passa una mano fra i capelli e la fronte. Si gira, stendendosi a pancia in su con poco successo di star meglio sul materasso caldissimo.
" E' colpa tua. Tu sei voluto salire, io avrei preferito il tappeto del soggiorno..." mormoro accoccolandomi vicino a lui.
Rimaniamo in silenzio per un po', poi gli domando ancora:
" Domani sera?"
Diabolik si sporge verso di me, muovendosi sinuoso sul letto. Mi abbraccia stretta e annusa l'odore dei miei capelli, disegnando una 'D' e una 'E' sulla mia schiena. In mezzo secondo, ribalta le posizioni, spaventandomi quasi.
" Domani sera, al calare del sole" risponde con un sorrisetto.
" Perfetto" e avvicino il suo volto al mio per suggellare il nostro accordo con un bacio.
I nostri patti sono sempre accompagnati da un bacio o due. Un'interessante metodo per metterci d'accordo. Dovreste provarlo anche voi.










... Spazio autrice ...
Ciao a tutti!
Ho sempre desiderato scrivere il rapoorto tra Diabolik e Eva Kant, ed eccolo qui! Io me lo immagino così con qualche piccola variante =P
Ringrazio anticipatamente chi vorrà recensire o aggiungere la storia tra preferiti, ricordati ecc ecc...
Baci!

Laura

  
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