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Autore: echo kiriky    07/09/2010    0 recensioni
"[..]Le fan cominciano a gridare ancora di più, quando i primi accordi di "Neustart" si diffondono nell'aria attorno. Qualcuno comincia a gridare i nomi dei vari componenti e, ogni tanto, tra i tanti dubbi si distinguono frasi come Ich Liebe Dich. Chi non urla, tenta di seguire il rapper di Timo e la voce di Frank, cantando con loro...[...]"
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Ci tengo a precisare che i Panik non mi appartengono, e con questo mio scritto privo di alcuno scopo di lucro, non intendo dare una rappresentazione veritiera del carattere o delle vite dei componenti della band, né desidero offenderli in alcun modo.


Warum?


Perché non gridi?

Perché scappi
Quando la solitudine ti strappa
Perché ti tormentii
Ogni giorno solo, quando piangi?
Quando cade la pioggia tu lo sai
{Warum-Nevada Tan}




«Che fai qui?» Le chiede Timo, solo una volta che la sorella ha finito di abbracciare tutti e sei e si è comodamente seduta vicino a David.
Kira lo guarda incrociandone lo sguardo ed alzando il sopracciglio, «secondo te?» Certa che la risposta è ovvia, o almeno pensa così fino a quando vede che suo fratello attende ancora una risposta. Sbuffa, possibile che sia così cocciuto? «Sono venuta al vostro concerto!»

Ora è il momento di David, di mostrare perplessità. «Ed i tuoi ti hanno fatto venire senza fare tante storie?» Le chiede, lanciando uno sguardo accigliato in direzione del suo migliore amico.

Kira si guarda le mani distrattamente «ehm... non esattemente. Loro sanno che sono andata a casa di Lisanne...» Ammette la ragazza, senza minimamente degnare alcuno sguardo agli altri, sembra che le sue scarpe le interassano di più.
«Ah, ecco!» E' il commento di Linke, espresso senza riuscire a trattenere una risata. David invece si sposta al fianco di Timo, mettendogli una mano sulla spalla. «Sai, tua sorella è più furba di quanto immaginassi. Nemmeno noi avevamo pensato ad un piano di questo genere, quando eravamo nei suoi stessi panni », sorridendo prima all'amico e poi alla ragazza.
«Parli come se foste ultracentenari... Alla fin fine non mi stupisco che non abbiate trovato questa soluzione. Siete David Bonk e Timo Sonnenschein, questo spiega già di per sé molte cose», è la secca risposta della ragazza, alla fine della quale sorride appena.
«Oh, oh. » E' il commento ironico di Juri mentre gira le bacchette della batteria tra le mani ed osserva la scena, nello stesso momento.
«E dimmi, visto che hai pensato a tutto, avrai anche pensato a cosa potrebbe accadere se i nostri genitori ti scoprissero?» Dopo molto silenzio, finalmente Timo si decide a prendere parola ed utilizza un tono della voce che non nasconde affatto un po' di rabbia.
«Impossibile! Lisanne è comunque con me e mamma chiamerà solo sul mio cellulare..» Risponde Kira, incrociando le braccia al petto.
«Wow, dico che tra poco assisteremo ad una vera lite tra fratelli! Scommettiamo?» Dice Jan, puntando cinque euro sulla vittoria di Kira e coinvolgendo anche Linke e Juri che puntano uno sul ragazzo e l'altro sulla ragazza.
«ZITTI VOI TRE!» Gridano nello stesso momento i due fratelli, voltandosi insieme verso i tre poveri musicisti che finiscono per guardarsi tra loro, leggermente preoccupari dalla pieda che la situazione sta prendendo.
«Non è di certo colpa mia se sono stata più furba di te, solamente per andare ad un concerto!» Urla Kira, le braccia lasciate lungo i fianchi. La risposta di Timo non si fa di certo aspettare, «Poteva succederti qualcosa, ci hai mai pensato? Sei da sola! Potrebbe accaderti qualsiasi cosa, qualsiasi!»
Quasi sicuramente le parole del ragazzo sono esagerate ma bisogna capirlo, è pur sempre un fratello maggiore che si preoccupa per la sorellina.
«Sono con Lisanne ed i suoi genitori, cosa vuoi che mi succeda? E poi, cosa ti interessa?»
«Sei mia sorella, è normale che mi interessi. Mi preoccupo per te.»
Si fronteggiano ancora un po', in silenzio ma sempre guardandosi in cagnesco. La prima a stancarsi di questo è la stessa Kira.
« Bene. Lisanne mi sta aspettando!» E si avvicina alla porta per uscire, la apre e prima di varcarla si volta nuovamente verso suo fratello. «Pensavo che ti avrebbe fatto piacere vedermi... a te, come agli altri. Invece sembra che non ti importi. Ci vediamo!» Così, dopo un sorriso amaro appena accennato sulle lavvra, esce dalla porta e se la chiude alle spalle.
«Sapete, sono contento di essere figlio unico!» Dice a bassa voce Juri a Jan e a Linke, mentre David lancia al trio un'occhiatacca prima di rimettere una mano sulla spalla di Timo e dirgli, «Daii, tutti facciamo qualche pazzia, quante ne abbiamo fatte noi alla sua età?» Questo, prima di seguire Kira fuori dalla stanza.

***

Una volta varcata la porta Kira ha preso a correre, senza sapere la sua meta né il perché. Non ha nemmeno sentito la sua amica Lisanne chiamarla quando le è passata accanto.
Arrivata fuori allo stadio, ignora completamente la pioggia che ha cominicato a cadere a dirotto e continua a correre.
Ignora alcune fans che la guardano, mentre passa loro accanto nel momento in cui sono intente ad aspettare i loro idoli all'uscita per avere da loro un autografo o una foto.
Corre, corre... e si allontana almeno fino a quando non scivola sull'asfalto. Cade in ginocchio e le calze a righe viola e nere si rompono e del sangue comincia ad uscire dalla ferita causata dalla caduta.
Comincia a piangere. Piange per sfogarsi e non perché si è fatta male. Piange perché ha litigato con il fratello dopo tanto tempo che non lo vede.
Continua a piovere ed aumentano le gocce che cadono al secondo e che comincia ad essere sempre più fitta.
E' oramai completamente bagnata ma, non le interessa. Non le importa se, essendo ancora i primi di giugno, rischia di prendersi un raffreddore o un malanno se continua a stare sotto la pioggia, al freddo di notte fonda.
Finisce per non sentire nemmeno dei passi che si avvicinano.
«Kira!» E' una voce che la chiama, qualcuno che ha corso a lungo ed ora cerca di riprendere fiato.
La ragazza alza lo sguardo per riabbassarlo poco dopo, non perché non vuole farsi vedere mentre piange, intanto le lacrime si sono oramai mescolate con la pioggia ma, perché non vuole vedere chi ha davanti.
Non desidera vedere nessuno in questo momento.

Spazio Autrice:
eliza93 : Purtroppo non ho postato presto, mi dispiace! Sono molto contenta che il prologo ti sia piaciuto e spero che anche questo primo capitolo catturi  la tua attenzione.

Spero di riceve commenti più numerosi questa volta, ne ho bisogno anche per migliore e...

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(© elyxyz)


   
 
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