Testimonianza di un sopravvissuto.
L’atmosfera
era tranquilla, Cyndi Louper era sul palco mandando avanti il suo spettacolo.
Dalla mia posizione potevo scorgere le espressioni soddisfatte del pubblico.
Sorridevano, ballavano, alcuni bevevano. Poi è stato come se il tempo si fosse
fermato, e insieme con lui anche il mio cuore.Un’accecante luce bianca ha
inondato la sala. Non riuscivo a capire cosa stesse succedendo, tantomeno a
pensare. Il cuore, che fino a un secondo prima era paralizzato, ha ripreso a
palpitare più veloce che mai, era come impazzito. Dopo è stato il panico più
totale, siamo come saltati in aria, spinti in alto da una forte pressione per
essere poi risbattuti sul pavimento con forza. Ancora non capivo cosa stesse
accadendo. Sentivo ulra strazianti, pianti disperati, l’aria era irrespirabile.
I soccorsi sono arrivati quasi subito, ma per alcuni il loro tentativo di
aiutarli è stato totalmente inutile. I feriti sono innumerevoli. Una bomba. Non
riesco ancora a crederci. Come possono essere arrivati a tanto? Quale persona
può aver fatto una cosa simile? Ancora oggi è come se non provasi nulla. Ma se
ritorno a quella sera, vengo trasportato in un mondo di terrore, spesso vedo
ancora i visi sconvolti delle persone che hanno perso i loro cari. Tutte le
lacrime che sono state versate in quella terribile notte che sarebbe dovuta
andare a nostro favore.La situazione qui è diventata insostenibile, molti si
stanno trasferendo. Lontano da Pittsburgh. Sicuramente è meglio così per le coppie
con figli che non vogliono far affrontare tutto quest’odio ai loro bambini,
quando saranno grandi. Tempo fa ero convinto che fossimo tutti uguali, tutti
esseri umani, adesso mi rendo conto che non tutti sanno essere umani.