Salve a tutti. Questa OS mi è
venuta in mente giocando con i GdR
di One Tree Hill
dove io interpreto Haley.
Non ha alcuna pretesa. E' una cosa così che avevo voglia di
scrivere e che in fin dei conti io ho sempre sperato accadesse..
Non ho mai scritto in questo Fandom dato che mi sono limitata sempre a
scrivere le FanFiction su Robert
Pattinson e su Twilight.
E tanto meno ne ho mai lette in questo fandom. Ne leggo una o due, ma
credo di volerne leggere altre.
Buona lettura.
****
La musica
continua a riempire il silenzio della mia camera.
I pensieri
invece continuano a tormentarmi.
Forse sbaglio.
Si, è sicuramente così. Sto sbagliando.
Ma non posso
fare a meno di pensarci.
Non posso fare a
meno di chiedermi come sarebbe stato.
Ripenso a tutte
le nostre risate. Alle nostre chiacchierate e alle mille volte in cui
ho
trovato sostegno in lui, e lui in me.
Ripenso a quei
maledetti fogli con su scritti i nostri sogni.
Ripenso al fatto
che io non abbia mai scritto davvero il mio sogno. Su questa cosa ho
sempre
taciuto. Non lo sa nessuno. Forse neppure io lo sapevo fino a qualche
giorno
fa.
Ripenso al moto
di gelosia quando leggevo “Quest’anno
parlerò a Peyton Sawyer”.
Perché mai
accanirsi su una donna che all’epoca neppure ti notava? E se
lo faceva, ti
disprezzava? Avevi me. Eravamo un noi solido e sicuro.
E con il tempo
invece, quel noi esiste ancora, ma è diverso. Non sono
più importante come lo
ero 7 o 8 anni fa. E purtroppo neppure tu sei la persona più
importante della
mia vita. Ma solo perché ho mio figlio.
Se il secondo
nome di mio figlio è Lucas, è soltanto in tuo
onore. Tu sei stato un punto
fondamentale della mia vita e continui ad esserlo.
Anche ora, che
aspetto un bambino, o una bambina, da tuo fratello, sto pensando a te.
Sto pensando che
probabilmente sei un ottimo padre per Sawyer. E che Peyton
sarà coccolata e
amata da te come avrei voluto io.
A volte mi rendo
conto che le parole e i gesti di Nathan non mi bastano.
Io sono convita
che se ci fossi stato tu, qui a Tree Hill, dopo la morte di mia madre,
io non
sarei mai caduta in depressione. Solo tu mi conoscevi talmente a fondo
da
potermi dare una ragione di vita. Ma in quel momento neppure mio figlio
mi
bastava. Guardavo i suoi occhi e rivedevo i tuoi. Ma non era te.
Era te che
volevo trovare al mattino, al mio risveglio.
Era un tuo bacio
che agognavo la sera, prima di addormentarmi.
Ti ho sempre
visto alle prese con Jamie. Ho sempre adorato il tuo comportamento nei
suoi
confronti. E lui ti somiglia in tantissime cose. Anche a
caratteristiche
fisiche mi ricorda molto di te. E c’è stato un
periodo in cui tu effettivamente
gli hai fatto da padre perché Nathan non c’era mai.
Perché lui era a
inseguire il suo sogno della NBA. Certo, lo ha fatto anche per nostro
figlio
Jamie. E mi ha chiesto più volte se ne ero sicura. Ma come
avrei mai potuto
dirgli di no? Tanto tempo fa lui ha sofferto a causa mia. Io ho
lasciato lui,
Tree Hill e anche te, per inseguire il mio sogno di cantante. E ho
fatto di
peggio! Ho permesso a Chris di innamorarsi di me. L’ho fatto
soffrire e non lo
meritava affatto. Perché anche se lui non è te,
mi ama. E anch’io lo amo,
certo. Ma credo che avrei potuto amare molto
di più te.
Il cd musicale
finisce e mi alzo per spegnere lo stereo. Sono sola in casa
perché mio marito e
mio figlio sono andati a pescare. Io non ho voluto accompagnarli.
Afferro il
cellulare appoggiato sulla scrivania per chiamare Nathan ma poi
compongo il tuo
numero.
“Pronto?”
La tua
voce
mi riporta indietro di tanti anni.
“Luke…”
“Hales?
Come mai questa chiamata? È successo qualcosa?” Tu che
riesci a capirmi anche
a km di distanza.
“Nulla. Avevo
voglia di sentirti.”
“Come
stai, Hales?”
Solo lui mi chiama così e mi fa sentire protetta allo stesso
tempo.
“Non sto bene.”
Ammetto.
“Cos’è
successo?”
“Sono incinta, lo sai?”
“Si.
Aspettavo una tua chiamata. Auguri, tesoro.”
“Grazie
Luke.”
“Ma
non mi hai chiamato per questo.”
È un’affermazione, la sua.
“No, infatti.
Lucas… io. Oddio! Mi manchi. Tanto. Vorrei uscire di casa in
alcuni momenti e
venire da te. Sfogarmi con te. O magari ridere. O piangere. Ma non
posso
farlo!”
“Ehi…
ci sono sempre per te, lo sai, vero?”
“Ma
non quando ho bisogno di te. Non come vorrei, comunque.”
“Hales…
anche tu mi manchi. Ogni giorno. Si, ho Peyton. Ho Sawyer. Ma loro non
sono te.
Voglio dire. Tu eri, scusa, sei la mia migliore amica. La persona a cui
dicevo
sempre tutto. A Peyton si, parlo di tutto, ma è comunque
diverso. E a mia
figlia di due anni cosa potrei mai dire? Anche se ne avesse 11 di anni,
sarebbe
pur sempre mia figlia.”
Migliore amica. Lui mi ha visto
sempre in questo modo.
“Dove sei
attualmente?” Gli chiedo riflettendo sul fatto che con la
promozione del libro
giri di città in città con molta frequenza.
“Portland.
E la settimana prossima verrò a Tree Hill. Volevo farvi una
sorpresa.”
“Posso
raggiungerti dato che sono soltanto un paio d’ore di
macchina?”
“Raggiungermi?
Te la senti di guidare?”
“Sono
incinta,
non malata.”
“Ok.
Alloggio al Royal Hotel, sulla Green Ln East. Ci vediamo qui?”
“Si.”
Rispondo infilandomi
già in macchina. Strada facendo chiamerò Nathan.
“Mi
chiami se c’è qualcosa che non va?”
“Certo.
A dopo.”
E imbocco l’autostrada prima di capire che la mia,
è una scelta folle, e che
Nathan non approverà sicuramente.
Due ore e mezza
dopo sono davanti all’hotel dove alloggia lui.
A Nathan ho
detto che avrei raggiunto Lucas e che gli avrei spiegato tutto quando
sarei
rientrata a casa.
Busso alla porta
di Lucas e immediatamente viene ad aprirmi.
“Hales!” Mi dice
e mi abbraccia forte. Il suo profumo è lo stesso che
ricordavo.
“Oh Luke…” Mi
stringo contro il suo petto e torno quindicenne per un attimo. Torno
quella
ragazzina che dipendeva da Lucas Scott, il suo migliore amico.
“Vieni dentro.”
E mi conduce nella sua stanza e mi accomodo sul letto e lui al mio
fianco.
“Cos’è successo di così
tremendo per farti scappare da Tree Hill?”
“Te l’ho detto.
Sentivo la tua mancanza.”
“È un anno ormai
che manco. C’è qualcosa di
più…”
“Infatti. Io
sono stata male in quest’ultimo anno. Non sei informato su
tutto. Dopo la morte
di mia madre… io sono caduta in depressione Lucas.”
“Perché nessuno
mi ha mai detto niente?”
“Io non ero in
condizioni per dirtelo. Anche perché non accettavo la
mia… malattia. Però gli
altri non ti hanno detto nulla per non farti preoccupare.”
“Avevo il diritto
di sapere.”
“E cosa avresti
mai potuto fare? Nulla. Però io avevo bisogno di te. Io oggi
ho la certezza che
se ci fossi stato tu non sarebbe successo nulla di tutto quello che mi
è
accaduto.”
“Avevi Nathan.
Jamie. Brooke, tua sorella…”
“Ma non te.”
“Hales io…”
“No. Sono venuta
fin qua per dirti delle cose. Non so neppure da dove iniziare ma
lasciami
parlare, ti prego.”
“D’accordo.”
“Io credo di essere stata innamorata
di te.”
Sento lo sguardo di Lucas fissarmi da sopra la mia testa. Sento il suo
respiro
fermo per un attimo. “Ci ho ragionato a fondo. E ci credo in
quello che ti ho
appena detto.”
“Scusa io non
capisco… ti va di spiegarmi tutto
dall’inizio?”
“Certo.” Alzo i
miei occhi castani e li punto nei suoi, assurdamente verdi* e
familiari. Così disarmanti
e così fragili in quest’istante.
“Tu non lo sei?”
“Si. Ma è
diverso. Tu il tuo sogno l’hai coronato.”
“E tu che amavi
follemente Nathan?”
“Era un amore diverso.
È ancora
diverso.”
“Quando dici è
vuol dire che lo sei ancora?”
“In un certo
senso. Non è amore vero e proprio. Perché anche
se dalla nostra conversazione
può non sembrare, io amo mio marito. E se aspetto un figlio,
anzi spero sia una
bambina, e questo vorrà anche dire qualcosa. Però
tu sei stato il mio primo
amore e quello non si dimentica mai.”
“E perché hai
deciso di parlarmene proprio ora?”
“Bella domanda,
davvero. Non lo so. Ne sentivo la necessità. In qualche modo
volevo essere
sincera in tutto e per tutto con te. E volevo comunque togliermi un
peso dal
cuore. E a chi potevo confidare un segreto se non al mio migliore
amico?”
“Peccato che il
tuo migliore amico sia quel ragazzo.”
“È acqua
passata, Luke. Vivrò appieno la mia vita da oggi in
poi.”
“È meglio così
Hales. Nathan ti ama.”
“Lo so bene. Mi è
stato accanto come nessuno. Però ripeto, la tua presenza
sarebbe stata un
toccasana per me. Tu sei sempre stato in grado di farmi stare
benissimo.”
“Mi dispiace
davvero.”
“Non importa.”
“Io ti ho voluto sempre bene.”
“Cosa?”
“Tu mi hai
amato. Io però ti ho sempre voluto un bene immenso. Forse se
le nostre vite non
si fossero intrecciate a quelle dei ragazzi più in della scuola avremmo avuto un futuro
insieme.”
“Ne sono convinta
anch’io. Ma è così che doveva andare.
Nelle nostre vite sono entrati Nathan,
Peyton e Brooke. E da quel momento ho saputo che i tuoi sogni sarebbero
diventati realtà e i miei no. E prima che tu dica altro,
tranquillo, ho vissuto
una favola d’amore stupenda con Nathan. E ci amiamo ancora
come il primo
giorno.”
“Questo era
quello che volevo sentirmi dire.”
Abbraccio stretta
il mio amico. Mi lascio cullare ancora un po’ dalla sua
stretta e poi mi alzo
per uscire dalla stanza dopo aver detto un timido
“Ciao.”
Una cosa che non
gli ho confessato è che prima o poi avrei voluto baciarlo.
Avrei voluto avere
un’intimità maggiore di quella che ho avuto da
sempre con lui.
“Cosa..?” Ma la mia
domanda viene interrotta dalle sue
labbra sulle mie.
Sento la loro
morbidezza. Sento il suo alito fresco e delicato. Sento le sue mani a
coppa sul
mio viso. Chiudo gli occhi lasciandomi cullare
dall’intensità del momento.
Sotto le mie mani sento lo strato leggero di barba e mi accorgo che non
è
affatto come quella di mio marito. Ci baciamo a fondo. Riesco a sentire
il suo
sapore. Sento la sua lingua intrecciarsi alla mia. E sento la sua
fronte
poggiarsi alla mia quando dolcemente interrompe il bacio. Apro gli
occhi e
trovo i suoi che mi scrutano.
“Questo bacio perché?”
“È quello che
sarebbe potuto essere. Non ci abbiamo mai provato, Hales. Un assaggio
del
passato ci toccava.” Sorrido alla sua frase.
“Grazie. E mi fa
piacere avere, dopo tanto tempo, un segreto con te. Ma sai, bacia
meglio tuo
fratello.”
E dopo avergli
stampato un bacio sulla guancia rientro in auto.
Destinazione:
Tree Hill.
Il mio cuore
adesso è a posto. Avevo bisogno solo di sfogarmi. E solo con
il mio migliore amico potevo farlo.
****
Spero che
questa mia pazzia possa esservi piaciuta.
Grazie
a chiunque ha avuto il coraggio di leggere fino all'ultima riga, Pina.