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Autore: Cincilla    16/09/2010    6 recensioni
[Prima classificata e vincitrice del premio Originalità al "Dramione Contest" indetto da Valaus]
 
Nonostante ci siano più di sei miliardi di persone al mondo, a volte ci si sente naufraghi e soli, volte in cui anche il sopravvissuto con maggiori risorse necessita di lanciare un messaggio in una bottiglia...o in una segreteria.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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XXXXXXXX


A tutte le "ragazze Katy" che credono ancora nell'amore  <3

-Nick : clow4093
-Titolo : Phone calls
-Immagine scelta :
http://img295.imageshack.us/img295/5944/post19365351180181679pc4.jpg 
-Canzone scelta : The Blower's daughter
-Prompt scelto:  Pansy Parkinson ; Londra
-Genere : Romantico, Introspettivo, Commedia
-Personaggi secondari : Ginny Weasley
-Rating : Giallo
-Avvertimenti : OOC, One-shot




Phone calls
.

Evocare un incanto patronus in preda ad una potenziale crisi di pianto è relativamente semplice rispetto alle probabilità che ha una donna single di trovare un appartamento decente a Londra.
I ricordi felici potevano anche essere utili per allontanare i dissennatori ma servivano a ben poco quando si trattava di pagare l'affitto o le rate dell'auto.
Ultimamente Hermione faticava molto a rammentare i bei momenti passati. E' risaputo: dopo una delusione amorosa si fa sempre fatica a riprendersi.
 Nei film romantici: l'innamorato pentito corre dalla sua amata e le giura amore eterno, e non importa quanto lui sia in ritardo e quanto traffico trovi, arriverà all' aeroporto in tempo per impedire alla donna di partire. Quello che i film non raccontano è ciò che accade dopo che sullo schermo appare la scritta "The End". I due si sposano, sfornano bambini sani e belli, comprano una casa in campagna e un bel cagnolone affettuoso. Poi lui dimentica il loro anniversario di matrimonio, lei trova un perizoma nell'auto di lui, i bambini si ammalano di varicella, il cane fa i propri bisogni sul tappeto persiano appena comprato e in meno di due anni si assume un avvocato divorzista e l'appena acquisita ex moglie si porta via quanto più denaro possibile.
Hermione sospirò. Un film del genere non avrebbe sbancato al botteghino, ma almeno sarebbe servito ad aprire gli occhi alle migliaia di donne sole che ancora credevano nel potere invincibile dell'amore.
Lei compresa. Bloccata da una settimana sulla sua poltrona preferita in continua attesa di una telefonata, o di un messaggio in segreteria.
Da quando si erano lasciati lui non l'aveva mai cercata. Nessuna scusa, nessun : "Era solo sesso. Non ha significato niente. Amo solo te lo giuro!". Nessun banale tentativo di rimediare al suo tradimento.
Questo la indusse a riflettere sui condomini e sulle relazioni : magari trovare un appartamento ad affitto bloccato a Londra era stato difficile, ma scovare il grande amore...beh quella si sarebbe rivelata essere un'impresa ben più ardua.

Ciò però non valeva per il suo nuovo vicino. Il neo arrivato non aveva problemi in fatto di amore, o per meglio dire, in fatto di sesso. E non si faceva neanche problemi a nasconderlo visto il fracasso che si udiva da quella che Hermione suppose fosse la sua camera da letto.
Un giorno, stanca del continuo baccano che le impediva di dormire serena, decise di far visita a quell'usurpatore di bei sogni.
Stava ancora pensando a come formulare adeguatamente le sue richieste quando la porta si aprì e prima ancora che lui potesse dire "Buongiorno" Hermione gli aveva già puntato la bacchetta alla gola.
- Ascoltami bene Malfoy perché te lo chiederò una volta sola : che diavolo ci fai tu qui?-
- E' così che si salutano i vecchi amici?-
- Risposta sbagliata.- la punta della bacchetta si illuminò di rosso.- Stupefi...-
Draco mise le mani avanti - Ferma, ferma! Parliamone con calma ok?-
- Ti concedo un minuto Mangiamorte, ti conviene essere convincente.- ringhiò, continuando a tenerlo sotto tiro.
- Sono qui...per scontare la mia pena. Hanno convenuto che la mie colpe non fossero sufficienti per spedirmi ad Azkaban ma hanno trovato un castigo altrettanto severo. Sono stato condannato a vivere per un anno come un comune...- le parole gli morirono in gola.
- Babbano?- e nel domandarlo abbassò la bacchetta.
- Già, niente più trucchetti magici per un po'. Puoi dormire tranquilla.-
In quel momento, Hermione si ricordò del motivo per cui era venuta e dimenticò per un attimo chi lui fosse e cosa avesse fatto.
- E come diavolo faccio se sono costretta a sentire il cigolio delle molle del tuo letto ogni santa notte?-
- Mi dispiace ma non posso farci niente. Da quando ha saputo che sono costretto qui, Pansy viene a farmi visita ogni sera e purtroppo non riesce proprio a trattenersi.-disse con un punta malcelata di soddisfazione.
- Come sarebbe a dire che non puoi farci niente, razza di pervertito?!-
- Così mi deludi Granger, non bisogna prendersela con gli indifesi, non è da bravi Grifondoro.-
- Proprio tu mi dai lezioni di morale?- Hermione prese un respiro cercando di calmarsi. Il diavoletto sulla sua spalla destra le sussurrava di distruggerlo, ma fortunatamente il suo buon senso prevalse ancora una volta.- Stai in guardia furetto perché se scopro che stai tramando qualcosa ti spedisco a strisciare nelle fogne. Anche se lì ti sentirai a casa, lurido verme delle terre unte.-
Draco incurvò le sopracciglia divertito.- Che cos'è un verme delle terre unte?-
Lei aprì la porta del suo appartamento e gli rivolse un ultimo sguardo omicida.
- Ti tengo d'occhio Malfoy!-


<< I can't take my eyes off you>>





- Ti rendi conto? Non posso togliergli gli occhi di dosso!-
- Come la fai lunga Hermione, dopotutto adesso che è senza poteri è completamente innocuo.- Ginny sospirò dall'altra parte della cornetta. Quando aveva chiesto all'amica il perché non potessero più mandarsi dei gufi lei le aveva risposto indignata : "Ci sono delle abitudini babbane di cui non posso fare a meno, e le chiacchiere al telefono sono alcune di queste!"
- Con Malfoy è meglio non abbassare la guardia. Potrebbe tentare di soffocarmi nel sonno oppure ...-
- Oppure scoparsi la Parkinson fino a farsi fumare le orecchie.-
- Ginny!- esclamò.
- Che c'è? Lo hai detto tu che quelli non fanno altro.-
- Già, forse cerca di indebolirmi impedendomi di dormire.-
- Adesso sei paranoica!-
Scoppiarono a ridere insieme. A Ginny era mancata la risata di Hermione.
- Penso proprio che mi toccherà ringraziare quel pallone gonfiato di Malfoy. Sono mesi che cerco di strapparti un sorriso e a lui è bastato un attimo per farti dimenticare di mio fratel...- si tappò la bocca mortificata.- Accidenti Hermione scusami io non...-
- Tranquilla.- rispose sincera.- Ogni giorno fa sempre meno male sai?-
Ci fu un lungo silenzio dopo. Quello era l'unico argomento di cui non riuscivano a parlare liberamente. Hermione ci teneva a tenere distinte le due Ginny. Sì, perché c'era la sua migliore amica Ginny, e la Ginny sorella del suo ex fidanzato traditore. Guai ad unire le due cose.
- Ancora non si è fatto sentire vero?-
- No. -
Ancora silenzio, ancora imbarazzo.
- Posso...posso domandarti una cosa?-
- Spara!-
- Ecco, io non capisco che bisogno hai di risentirlo. Lo hai colto in flagrante che se la spassava con una bionda. Non mi dirai che hai intenzione di perdonarlo vero?-
- Cosa? Accidenti no! Come ti viene in mente?- 
A dire il vero Hermione non sapeva ancora esattamente il perché sentisse quell'impellente bisogno di parlargli ancora. Forse perché era finito tutto così in fretta, senza urla, senza spiegazioni.
Ogni singolo dettaglio di quel giorno era come marchiato a fuoco nella sua mente. Ricordava gli occhi di lui, che trapelavano mortificazione, stupore e paura, il viso dell'altra, prima che si nascondesse sotto le lenzuola, le sue iridi azzurre e quei capelli lunghi e dorati che lisci come la seta le ricadevano lungo la schiena.
In quell'istante Hermione pensò che se Dio aveva creato il mondo in sette giorni, a Ron erano bastati sette secondi per distruggere il suo. Non fece scenate, non si mise a piangere. Preparò le valige e raccolse ciò che restava del suo orgoglio, prima di partire e lasciarsi alle spalle il suo rapporto fallito, la magia, e il suo sogno di diventare Auror. Probabilmente se lui avesse detto una cosa del tipo : “Non è come pensi. E' successo solo una volta”, avrebbe potuto ricordarsi teneramente di lui come di uno stronzo. Invece non aveva biascicato parola e la loro storia si era chiusa nel più mero e totale silenzio.
Ma se è vero che in un rapporto finito hanno colpa entrambi, in cosa consistevano esattamente le colpe di Hermione? Forse nel non essere quel tipo di ragazza dai capelli perfetti che si veste di bianco e riesce a non sporcarsi subito? Era per questo che era stata tradita con una donna più bella? Sapeva che queste domande l'avrebbero tormentata per sempre se non fosse riuscita a parlare ancora una volta con Ron. Ecco perché voleva che la chiamasse, ecco perché controllava ogni sera la segreteria telefonica.
- Vuoi sapere cosa ne penso di tutto questo Hermione?-
- Solo se la tua opinione al riguardo non è troppo cattiva.-
- Ti dico solo una parola : Hubbell!-
- Hubbell? - ripeté.- Chi diavolo è Hubbell?-
- Robert Redford nel film "Come eravamo".-
- Mai visto!-
Ginny spalancò la bocca stupita - Non ci posso credere. Sei o non sei nata babbana?-
- Io...-
- D'accordo, non importa te lo spiego io : Robert Redford è follemente innamorato di Barbara Streisand, Katy, ma non riesce a stare con lei perché è troppo complicata e ha una massa di enormi ricci sulla testa. Così alla fine sposa una tipa semplice con i capelli lisci.
- Stai dicendo che sono una ragazza Katy?-
Ginny ignorò la sua domanda e continuò: - Io adoro la scena finale di quel film, quando Katy incontra Hubbell fuori da un hotel con la sua nuova moglie...-
- La ragazza semplice?-
- Esatto. Lei gli leva i capelli dalla fronte e gli dice "Your girl is lovely Hubbell"- concluse scimmiottando la voce di Barbara Streisand.
- E' stato il ragazzo babbano che hai frequentato a portarti a vedere un...sniff...simile...sniff...film?
- Hermione, sei tu o il cellulare che mi hai regalato ha tirato le cuoia?-
- No è che c'è uno stano odore qui e non vorrei che...-
- Cosa?-
- Maledizione viene dall'appartamento di Malfoy. Lo sapevo che avrebbe combinato qualcosa. Scusa ma ora devo andare.-
- Aspetta forse...-
Tu-tu-tu.
Inutile, aveva già attaccato.

<< I can't take my eyes off you>>




- Malfoy!- Urlò, sbattendo i pugni contro la porta. -Malfoy aprimi immediatamente!-
E proprio mentre stava seriamente valutando l'opzione di lanciare l'incantesimo bombarda, lui apparve, con l'aria innocente di chi non ha nulla da nascondere.
- Granger, come mai qui?-
- Non fare il finto tonto Malfoy. Che cos'è questa puzza terribile?-
Draco si strinse nelle spalle.- Ho provato a cucinare. Ma qualcosa deve essere andato storto.-
Hermione entrò in casa senza troppi convenevoli e si diresse in cucina dove il puzzo era più forte. Aprì il forno da cui uscì una nube grigia maleodorante e coprendosi la bocca con il braccio corse a spalancare tutte le finestre.
- Coff...non, coff... farlo mai più, intesi?- disse tra un colpo di tosse e l'altro.
- Stai dicendo che dovrei morire di fame?-
- In effetti non sarebbe una cattiva idea.-
- Il tuo affetto mi lusinga Granger.-
- Vedo che non hai perso il tuo sarcasmo.-
Draco si passò una mano tra i capelli. Più lunghi e fluenti di quanto lei ricordasse.- Fa parte del mio fascino. Le donne ne vanno matte.-
D'improvviso fu colta da un dubbio.- A proposito di donne. Come mai non ci pensa la Parkinson a prepararti da mangiare?-
- Tu ce la vedi Pansy in una situazione in cui può sporcarsi le mani?-
- No. Ma non ci vedevo nemmeno te.- rispose .
- Hai ragione. Ma se le permettessi di cucinare per me probabilmente si piazzerebbe in casa e diventerebbe impossibile mandarla via. Preferisco che venga a trovarmi solo di notte.-
- E' davvero un modo strano di stare insieme.- osservò con una punta di disprezzo.
Questa volta il biondo non replicò e lei lo trovò alquanto strano. Magari aveva taciuto perché ora era lei la più forte e lui quello senza magia, o più semplicemente dopo tutta la faccenda della grande guerra era cresciuto e forse anche cambiato.
- Basta blaterare ora. Sto morendo di fame. Sei in grado di cucinare qualcosa di commestibile?
Come non detto.

Hermione gli preparò del chili con carne. Certo, non perché lo aveva chiesto lui, ma solo perché così avrebbe potuto tenerlo d'occhio e controllare il suo appartamento alla ricerca di un qualche distillato di morte o qualcosa del genere.
- Com'è?-
- Accettabile.-
Sorrise. Evidentemente era il massimo che potesse aspettarsi da uno come lui. 
Approfittando della sua distrazione si mise a curiosare in giro. Sembrava tutto normale all'apparenza ma se c'era una cosa che aveva imparato durante gli anni trascorsi ad Hogwarts, era che non bisognava mai fidarsi delle apparenze. Aprì la porta della sua camera, certa che se Malfoy avesse avuto davvero qualcosa da nascondere, l'avrebbe trovata lì.
Era una stanza molto semplice. Un letto singolo con le lenzuola verdi di cotone, un comodino cui era poggiata una lampada e un televisore con videoregistratore.
Che sotto la dura scorza del Mangiamorte si celasse in realtà un appassionato di telenovelas?
Poi, in un angolo tra la finestra e la poltrona c'era lei: la scatola degli orrori di Draco Malfoy.
Hermione si piegò a raccoglierla.
La aprì aspettandosi il peggio, ma trovò decisamente qualcosa di inaspettato.
- Si può sapere che ci fai qui?-
Hermione sussultò quando udì la sua voce. Malfoy riusciva ancora a strisciare perfettamente in silenzio da una parte all'altra.
- Ho anche io una domanda per te.- prese qualcosa dalla scatola.- perché agli uomini piacciono le lesbiche?-
- Sono cose private.-
- Non ti facevo appassionato di videocassette del genere.-
- Sono tante le cose che non sai di me.- Il suo tono era cambiato, sembrava quasi allarmato.
- Tranquillo, non mi interessa se sei un fan di "lesboland".- La riccia si ridestò e lo guardò dritto negli occhi.- Non mi inganni Malfoy so che trami qualcosa e scoprirò cosa!-
- Sei sempre così sospettosa?-
- Solo con gli ex-Mangiamorte.-
Draco incrociò le braccia al petto rassegnato. - Cosa posso fare per convincerti che non sto facendo niente di male?-
- Non lo so...- si prese qualche istante per riflettere.- Potresti cominciare con il rispondere ad alcune domande.-
- Che vuoi sapere?-
- Vediamo...- 
Si era trasferito da una settimana nel suo condominio e fino al giorno prima lei non lo sapeva neanche. O Malfoy era molto discreto, o non aveva davvero nessuno scheletro nell'armadio. Eppure il suo sesto senso le suggeriva che c'era qualcosa che le sfuggiva, per esempio: - Se non sei in grado di cucinare come hai fatto a resistere fino ad oggi?-
- Tutto qui?- le chiese sorpreso.
Per il momento non le veniva in mente nient'altro.
- Ordino da mangiare al ristorante qui difronte. E lo avrei fatto anche oggi se non fosse stato giorno di chiusura.-
Hermione si portò una mano alla fronte.- Tu mi stai dicendo che mangi fuori tutti i giorni?-
- No, certo che no. Io non mi sognerei mai di andarmene a spasso per la Londra babbana. Sono loro che portano il cibo da me.-
- Non dirmi che...-
Draco indicò un oggetto sul tavolino.- La prima cosa che fatto è stata imparare ad usare il telefono.-



<< I can't take my eyes off you>>



Un mese dopo, Hermione aprì gli occhi su un sabato mattina illuminato da uno stupendo sole di giugno che quasi bucava le tende. La giornata prometteva di essere calda e stupenda.
Calda, stupenda e atroce. Era il giorno del loro anniversario.
Appena uscita dalla doccia, chiamò il lavoro dicendo che non si sarebbe presentata a causa di una terribile influenza.
Quando aveva capito che le sue speranze di fare carriera nel mondo magico erano sfumate, aveva vagliato l'ipotesi di trovare qualcosa di altrettanto consono alle sue capacità.
Era stata prima una cameriera, poi una commessa, e infine segretaria di una grande casa editrice. Nutriva buone aspettative in questo ultimo impiego, fino a ché il suo capo non le palpò volgarmente il sedere.
E proprio quando stava per abbandonare tutto e tornare con la coda tra le gambe a casa dei suoi, la vide. La sua ancora di salvezza sin da quando da piccola aveva imparato a leggere: la biblioteca.
Stregoneria o no, Hermione amava i libri, incondizionatamente. Per questo non le ci volle molto per farsi assumere come bibliotecaria.

Tuttavia, benché adorasse quel lavoro, quel giorno aveva solo voglia di restarsene a casa ad intristirsi e mangiare quintali di gelato fino alla nausea.
Ginny le aveva suggerito di uscire, di prendersi una boccata d'aria e non pensare più a niente, ma lei sapeva che se lo avesse fatto, ogni strada, ogni panchina, tutto, le avrebbe in un modo o nell'altro ricordato di Ron. L'intera città era un campo di battaglia pieno zeppo di mine emotive, e l'ultima cosa che voleva era finirci dentro.
Si chiese quanto tempo ancora le sarebbe servito per far scemare quel dolore. Quanto altro gelato avrebbe dovuto mangiare, quanti altri pomeriggi chiusa in casa avrebbe dovuto trascorrere.
Il fantasma del suo ex avrebbe continuato a perseguitarla per sempre?
Sarebbe mai riuscita a fidarsi ancora di un uomo? Ma soprattutto...avrebbe mai amato ancora?

"No, per favore no." Pensò quando sentì il suono del campanello.
Non voleva incontrare nessuno in quel momento, specialmente il suo ex-compagno di scuola-nemico-Mangiamorte-Draco Malfoy.
- Hai un aspetto orribile!- le disse non appena la vide.
- Grazie tante!- rispose. - In effetti sono stata meglio.-
- Granger, quella strana macchina che lava i miei vestiti perde acqua da tutte le parti.-
Hermione sospirò. Lo seguì nel suo appartamento e mise piede nel bagno completamente allagato per spegnere la lavatrice.
Poi, senza rivolgergli la parola, fece per andarsene ma lui la fermò tirandola per un braccio.
- No, aspetta. Chi lo pulisce questo schifo adesso?-
- Lasciami.- bisbigliò.
- Cosa?-
- Ti ho detto di lasciarmi!- urlò, liberandosi dalla sua presa.- Sono stanca Malfoy, hai capito? Sono stanca di tutto questo.-
- Di cosa accidenti stai parlando?-
Hermione gli puntò il dito contro. - Tu, tu... mi stai facendo impazzire! Io non sono la tua balia! Devi smetterla di chiamarmi se si rompe la lavastoviglie, la lavatrice o qualunque altra cosa.-
- Ma io non so cosa...-
- Non mi interessa se non sai cosa fare! Io..- le parole quasi le morivano in gola, per via delle lacrime che premevano forti per uscire.- Io vorrei pensare alla mia casa, al mio lavoro, alla mia vita, ma non posso farlo e sai perché?-
Non attese la sua risposta. - Perché non posso levarti gli occhi di dosso neanche un secondo! Perché ho paura che tu possa mandare a fuoco la casa, far scoppiare la valvola del gas o Dio solo sa che cos'altro.-
Prese un lungo respiro non appena ebbe terminato. Aveva detto tutto di un fiato senza fermarsi un secondo, o ora il petto si muoveva velocemente su e giù nel tentativo di incamerare quanta più aria possibile.
Draco avanzò verso di lei.
- Dì un po'- incominciò calmo. - Ti è mai passata per la testa l'idea che forse neanche a me piaccia particolarmente questa situazione?- il suo tono era più duro adesso.
- Hai mai pensato per un solo istante, che l'unico motivo per cui mi rivolgo a te, è che sei l'unica persona che conosco qui?-
Hermione indietreggiò fino ad incontrare le pareti fredde del muro.
- Hai mai formulato l'ipotesi che forse sia difficile per un purosangue ricco come me, vivere come un insulso babbano?- Le mise le braccia ai lati della testa.
- Ma soprattutto...- era così vicino che sentiva il suo respiro bollente sulla fronte.- Non ti sei mai chiesta come mai io mi sia trasferito proprio nel tuo stesso condominio?-
Fu un attimo.
L'aria intorno a loro sembrava immobile. Le labbra di Malfoy sfiorarono invitanti le sue e da quel momento in poi, Hermione smise di pensare.

Lasciò che lui la sollevasse da terra e la conducesse in camera sua, senza dare cenno alcuno di protesta. Si fece accarezzare da quelle mani grandi ed esperte, il cui tocco era così delicato che quasi non l'avrebbe avvertito, se non fosse stato per la scia incandescente che le dita di lui lasciavano sulla sua pelle. Lo spogliò e si spogliò, senza riflettere sulle conseguenze delle sue azioni, agendo come se entrambi non fossero coscienti di ciò che stessero facendo, intrappolati in una bolla di sapone.
Bacio dopo bacio, Draco fece crollare tutte le sue difese e lei, ormai vulnerabile, si gettò tra le sue braccia come in cerca di protezione.
Gli permise di averla completamente, senza freni, senza timore, di possederla e penetrarla fino a sfiorarle l'anima.
Non seppe spiegarsi con esattezza il perché stesse accadendo. Forse perché le lenzuola verdi smeraldo del suo letto profumavano irresistibilmente di muschio bianco. Forse perché quel giorno era emotivamente instabile. Forse perché i baci di Malfoy erano più intensi e caldi di quanto non avrebbe mai immaginato.
O ancora, era per via di quella irrefrenabile quanto improvvisa passione, mai provata prima, che le annebbiava la mente impedendole di ragionare con freddezza.
Quella sera Hermione, per la prima volta in vita sua, si fece trasportare dagli eventi, scoprendo quanto potesse essere liberatorio solo per una notte smettere di porsi delle domande.


Si svegliò con la testa poggiata sul suo petto e le braccia ancora strette intorno a lui, che dormiva beatamente come un bambino.
La prima cosa che notò fu il marchio nero sul suo braccio destro, particolare cui la sera prima non aveva prestato molto attenzione. Eppure non ne ebbe paura. Si stupì invece di come non avesse fatto ad accorgersi subito di quanto fosse cambiato.
Non solo per i capelli lunghi. Il suo fisico era più compatto ed asciutto. Aveva un colorito più roseo e dei lineamenti molto delicati.
Era... più bello.
Gli accarezzò la fronte.
Molto bello.
Guardò distrattamente l'orologio. Era già sera, ma non aveva affatto voglia di alzarsi. Le piaceva il calore del corpo di Draco.
Sera.
Pansy viene a farmi visita ogni sera.
Pansy.
Hermione si tirò su con il busto.
- Mmmm.- mugugnò lui infastidito dal suo movimento improvviso.
- Svegliati Malfoy!- gridò - Svegliati, viscido vermone!-
- Ma che ti prende?- le chiese con la voce ancora impastata dal sonno.
- Cosa mi prende? Cosa mi prende? Ti rendi conto di cosa abbiamo combinato?-
- Abbiamo fatto sesso.- sorrise, mentre abbracciava il cuscino a metà tra la veglia e il sonno.- Ed è stato anche bello...-
Lei gli tirò una cuscinata sul viso.- Tu sei solo uno sporco traditore ecco cosa sei.- si alzò dal letto e si infilò velocemente i vestiti.
Draco, ancora frastornato, si mise in piedi anche lui coprendosi con un paio di boxer.
- Ormai sei adulta Granger, potresti risparmiarmi i rimorsi del giorno dopo.- ora sembrava lui quello arrabbiato, come se non si rendesse minimamente conto della gravità della situazione.
Evidentemente per lui tradire la sua donna era una cosa assolutamente normale.
- Quali rimorsi Draco?- lo schernì - Non capisci? Tu hai tradito la Parkinson. L'hai tradita con me.
Malfoy aprì le braccia sollevato. - Allora è solo questo il problema?-
- Solo questo?- Hermione strinse i pugni.- Tu sei davvero un gran bastardo.-
- No, aspetta...-
Si avvicinò con grandi falcate alla porta.- Io non aspetto proprio un bel niente. Non voglio avere più nulla a che fare con te.-
- Ascoltami solo un secondo.-
- Stai zitto!- schiaffeggiò la mano che lui aveva proteso verso di lei.- Mi fai soltanto schifo.-
Draco si irrigidì, e non cercò più di fermarla.
- Bene. Se vuoi andare fallo pure.- sibilò a denti stretti senza guardarla negli occhi.- Ma lascia che ti dica una cosa: in tutto questo tempo non hai fatto altro che ripetermi che non mi avresti mai tolto gli occhi di dosso. Ma evidentemente non devi avermi osservato abbastanza, visto che non hai capito niente di niente.-
Sbam!
Sbatté la porta proprio davanti alla sua faccia.
Hermione era troppo furiosa per badare al significato di quelle parole. Lei era stata tradita, e ora aveva causato il suo stesso dolore ad un'altra donna.
Un pensiero davvero insopportabile.

Quasi fosse un riflesso condizionato, appena entrata in casa, Hermione si avvicinò al telefono e premette il pulsante per ascoltare i messaggi della segreteria.

- Ciao, sono io.-
Eccolo lì. Ciò che aveva tanto pazientemente atteso che arrivava nel momento in cui se lo aspettava di meno.
- Vorrei...vederti. Ho un bisogno urgente di parlarti. Incontriamoci domani, alle 17.00, al nostro bar preferito. Ti prego, è importante.-

-Bip. Fine del messaggio.-

Non aveva neanche detto il suo nome. Come se avesse dato per scontato che lei avrebbe subito riconosciuto la sua voce. Come se sapesse quanto lei avesse atteso quella telefonata.
Il suo passato era tornato, e rischiava di compromettere per sempre il suo futuro.


<< I can't take my mind off you >>




Raggiunse il bar un quarto d'ora dopo l'orario prestabilito. Lo aveva fatto apposta. Non voleva arrivare per prima e dargli così l'impressione che non aspettasse altro che vederlo.
Lui aveva già preso posto su uno sgabello qualunque. Non era cambiato assolutamente di una virgola. Era agitato, e continuava a tamburellare nervosamente le dita sul bancone.
- Ciao.-
Hermione poggiò una mano sulla sua spalla e lui sobbalzò.
- Scusa, io...non ti avevo visto.-
Sorrise. Sì, non era affatto cambiato.
Le fece segno di sedersi accanto a lui e non se lo fece ripetere due volte.
L'atmosfera pesante era perfettamente palpabile, così come quel silenzio imbarazzante che Ron non si decideva a rompere.
- Ron, ascolta, c'è...c'è per caso qualcosa che vuoi dirmi?-chiese, cercando di non mostrarsi impaziente. L'ultima cosa che voleva era fargli credere di essere ancora innamorata di lui.
- Hermione io...- prese un respiro profondo.- Io lo so che le cose tra noi non sono andate come previsto e credimi so di avere torto marcio. Però c'è una cosa che devo dirti, prima che tu lo venga a sapere da qualcun altro.-
- Dimmi pure.- rispose, non senza una certa esitazione.
- Io ti ho amata davvero. Ti ho amata con tutto il cuore. Tu eri fantastica, incredibile e qualche volta io mi sentivo inadeguato accanto a te. Avevo una terribile paura di deluderti ma ora... ora ho capito di aver sbagliato sotto tutti i fronti. So di essermi comportato uno schifo...-
Mi fai soltanto schifo!
- ...e tu hai tutte le ragioni del mondo per non volermi vedere mai più...-
Non posso levarti gli occhi di dosso neanche un secondo!
- ...ma io...io sento di avere assolutamente bisogno di te.-
Sei l'unica persona che conosco qui.
- Hermione...Hermione mi stai ascoltando?-
- Sì- mentì.
Le parole di Ron avevano risvegliato in lei altri ricordi. E benché cercasse di mostrarsi attenta, non riusciva proprio a scacciare l'immagine di Malfoy dalla sua testa.
L'unica persona. L'unica.
- Quello che sto per dirti è troppo importante e non volevo farlo per telefono.-
La prima cosa che ho fatto è stata imparare ad usare il telefono.
- So che ti sorprenderà ma...-
Sono tante le cose che non sai di me. Non ti sei mai chiesta come mai io mi sia trasferito proprio nel tuo stesso condominio?
Evidentemente non devi avermi osservato abbastanza, visto che non hai capito niente di niente.
E proprio quando Hermione arrivò finalmente alla soluzione di quell'enorme enigma il cui nome rispondeva a quello di "Draco Malfoy", Ron la stupì ulteriormente con con la sua esclamazione.
- Io sto per sposarmi, ma non voglio che per questo tu esca per sempre dalla mia vita. Vorresti tornare ad essere mia amica?-
La mandibola di Hermione cadde così in basso che minacciò di arrivarle al piede.
- Tu... ti sposi?- domandò incredula.
- Si... ti prego non prenderla male io...-
- E vuoi che restiamo amici?-
- No, cioè sì...cioè non lo so...-
- D'accordo.-
Ron credette di non aver sentito bene. - D'accordo?-
- Sì- ripeté.- Come fidanzati forse non eravamo un gran ché, ma da amici eravamo davvero ben affiatati.-
Il sorriso sul suo volto alleggerì il peso del cuore del rosso.
- Stai dicendo che tornerà tutto come prima?-
- No. Non sarà mai come prima. Ma possiamo sempre provarci. Anche se prima ho bisogno di sapere qualcosa.-
- Tutto quello che vuoi.- rispose entusiasta.
- La ragazza che stai per sposare...è forse...- si fermò.
Lo sguardo di Ron si incupì di nuovo.
- Sì, è la ragazza con cui mi hai visto quel giorno.-
Hermione trasalì. Ne fu sorpresa ma non ferita.
Ed esattamente in quell'istante, capì di non provare più rancore nei suoi confronti. Si rese conto che dopo un po' la sua sofferenza non era più dovuta a Ron ma al suo bisogno di risposte. Le sue lacrime avevano smesso da tempo di essere lacrime di gelosia ed erano diventate lacrime di paura.
Paura che nessun altro sarebbe mai più riuscito ad amarla. Paura di non essere abbastanza attraente, alta, magra.
Paura semplicemente di non essere abbastanza.
Invece per qualcuno era abbastanza eccome.
- Perché mi hai tradita Ron?-
Eccola, la domanda che si era ripromessa di fargli non appena l'avesse rivisto.
- Ecco...tra noi era diventato complicato e lei... lei è così...-
- Già.- lo interruppe. Poi tese improvvisamente la mano in direzione del suo volto lentigginoso, gli spostò i capelli dalla fronte e gli disse :
- La tua ragazza è adorabile Hubbell.-
Ron incurvò le sopracciglia.- Non capisco.-
- Non hai mai capito.-


<< Til I find somebody new>>



Quando la porta si aprì, Hermione gli regalò un sorriso da ebete a trentadue denti.
- Non c'è nessuna Pansy, vero?-
Era tutto talmente evidente che si sorprese di come avesse fatto a non capirlo subito: le probabilità che la Parkinson si fosse abbassata a trasferirsi nella Londra babbana solo per farsi sbattere da Draco di cui, come tutti sapevano, amava soprattutto il prestigio, erano quasi nulle. Specialmente dopo che tale prestigio era crollato dopo la sua cattura e la conseguente condanna.
Malfoy diceva che la incontrava regolarmente tutte le notti, eppure Hermione non l'aveva mai sentita arrivare né tanto meno andarsene la mattina dopo.
Le cassette gli servivano solo per provocare il rumore necessario a falsare i suoi incontri notturni e soprattutto ad attirare l'attenzione su di sé.
E lei era stata così cieca da non accorgersi di nulla.
- Già.- le rispose, come fosse la cosa più naturale del mondo.- Ma tu come hai fatto a...-
- Non è stato difficile. Quello che invece ancora non capisco è il perché tu mi abbia mentito.-
- E cosa avrei dovuto fare secondo te? Ammettere che tutti i miei amici mi hanno abbandonato dopo che sono stato spedito qui? Dirti che mi piaci, che ti chiamavo ogni volta con una scusa qualsiasi per avere un po' di compagnia? O avresti preferito qualcosa del tipo : "Non posso smettere di pensarti"?- Draco fece spallucce.- Andiamo. Sono pur sempre Malfoy. Io non dico cose banali.-
Hermione poggiò un dito sulle sue labbra. - Io adoro il banale.-
Quando al dito sostituì la bocca, avvertì lo stesso brivido che aveva provato il giorno precedente, la prima volta che si erano baciati.
Un po' come quando si arriva alla fine delle scale, senza accorgersene si fa un gradino in più e per un attimo si ha la sensazione di cadere nel vuoto. Ecco cos'era Malfoy.
Era un salto nel vuoto.
Anche se è grande la paura di finire spiaccicati al suolo, lo si fa lo stesso. E alla fine, quando il timore fa spazio all'adrenalina, ci si rende conto che a volte vale davvero la pena lasciarsi andare e correre qualche rischio.
Draco la trascinò fino in camera, ma proprio quando stava per gettarla su letto, Hermione fece resistenza sapendo che restava ancora una cosa da fare.
- Torno subito.- proferì non appena ebbe trovato la forza necessaria ad allontanarsi da lui.
- Ma...-
- Non ci metto niente.-
E così dicendo, sparì nel nulla.



Tornata a casa si avvicinò di corsa al telefono.
Si prese un secondo di tempo e poi puntò il dito su un pulsante rosso.
- Bip. Messaggio cancellato.-recitò la segreteria non appena lo ebbe premuto.
Hermione fece un respiro di sollievo.
Finalmente poteva archiviare il suo ex-file ed aprire un nuovo fascicolo intitolato : "Draco Malfoy".




Fine

NoteLa parte relativa al film "Come eravamo" è tratta da una puntata della serie televisiva sexand the city, così come la frase "Lei non sarà mai il tipo di ragazza dai capelli perfetti che si veste di bianco e riesce a non macchiarsi subito".
La frase : "Se Dio aveva creato il mondo in sette giorni, a Ron erano bastati sette secondi per distruggere il suo" è invece ispirata al film "Sette anime"

Basta. Penso di essere in pace con la legge ora =)

Complimenti a tutte le partecipanti. Leggerò presto tutte le altre storie in gara  =D. Lascio qui di seguito il giudizio (meraviglioso) della giudiciA Valaus :


Prima Classificata A Parimerito
“Phone Calls” di clow4093



Grammatica: 10/10


In tutta la storia ho notato solo alcuni insignificanti errori di battitura, che non hanno per nulla influito sul punteggio ampiamente meritato.
E’ una storia non solo corretta da un punto di vista formale e lessicale, ma anche semplice e piacevole da leggere, con frasi che sono dei veri gioiellini.
Stupenda.


Stile: 10/10

Non una virgola fuori posto. Punteggiatura ottima, lessico perfetto, l’intera storia è facilmente e piacevolissimamente fruibile, scorre in maniera fluida e mai faticosa, si legge praticamente in un batter d’occhio nonostante le dodici pagine. Alterna momenti un po’ più malinconici ad attimi di pura comicità, scene deliziosamente romantiche e descrizioni ad alta carica sensuale.
Non si può leggere senza rimanere coinvolti da Hermione, Draco e tutte le loro vicende. E senza amarli, per giunta.
Per non parlare delle citazioni che hai inserito, pura genialità.
Un vero gioiellino, un piacere per gli occhi, per i sensi e per il cuore.


Sviluppo Trama: 10/10

La storia è organizzata ed articolata in modo ineccepibile. Nulla è lasciato al caso, neppure il più piccolo particolare trascurato. La trama è un insieme di generi diversi che si amalgamano tra loro producendo un risultato eccezionale.
Un piccolo capolavoro, davvero.


Originalità: 10/10

Ho letto varie Dramione post-Hogwarts, persino varie che vedevano Draco ed Hermione destreggiarsi nel mondo dei Babbani.
Ma mai, prima d’ora, ho letto qualcosa di simile a ciò che tu hai scritto. Certi particolari sono genio puro – vedi le cassette di Draco xD Ma come ti è venuto in mente?! – , e l’elemento forse di maggior originalità sta proprio nel modo in cui hai inserito la canzone.
Inoltre, per la prima volta forse, finalmente un Ron traditore che non torna sui suoi passi con la coda tra le gambe! Un Ron che non cerca giustificazioni inaccettabili, che non tenta di convincere Hermione a tornare con lui, che ammette le proprie colpe ed i motivi che l’hanno spinto al tradimento, addirittura che sposa la ragazza-pietra dello scandalo!
Geniale. Semplicemente geniale.


Utilizzo Immagine: 5/5

Anche questo aspetto, perfetto. Hai inserito l’immagine nel modo giusto, riportando pari pari con le tue parole ciò che vi è raffigurato. Mi è piaciuto il modo in cui ti sei soffermata sul tatuaggio di Draco, così come il fatto che alcuni particolari dell’immagine – nello specifico, il copriletto verde ed i capelli insolitamente più lunghi di Draco – erano già stati anticipati nei passaggi precedenti.


Utilizzo Canzone: 5/5

Questa è stata forse una delle particolarità della tua storia che più mi ha conquistata. Hai preso una canzone d’amore tormentata, malinconica e un po’ triste come “The Blower’s Daughter” e ne hai riportato poche ma efficaci frasi all’interno di una storia romantica e divertente.
Onestamente, quando ho cominciato a leggere la fict ero perplessa, mi domandavo in che modo avresti gestito la canzone. Scoprirlo è stata una vera, piacevolissima sorpresa.
Davvero, davvero favolosa!


Caratterizzazione Personaggi: 10/10

Draco ed Hermione, così come anche, in minima parte, Ginny e Ron, sono leggermente diversi da quelli che siamo soliti vedere.
Eppure, l’OOC è pienamente giustificabile, gradevolissimo ed azzeccatissimo.
Di fondo, Draco ed Hermione sono più o meno sempre gli stessi. Ma, al tempo stesso, sono più adulti, più maturi, segnati dagli eventi positivi e negativi che hanno caratterizzato la loro esistenza, costretti l’uno a rapportarsi con una condanna che più svilente, almeno per lui, non si può e l’altra con un amore inspiegabilmente finito ed una ferita aperta che non fa più male ma brucia ancora nell’orgoglio.
La tua caratterizzazione è superlativa, non hai lasciato un solo aspetto delle loro personalità al caso, hai trattato con cura ogni minimo elemento, dando vita a due personaggi complessi, ricchi ed estremamente verosimili.


Gradimento Personale: 10/10

Amo la tua storia. Sul serio, la amo alla follia. E’ una delle Dramioni migliori che abbia mai letto, romantica e spassosissima, mi ha ricordato quasi uno dei classici film d’amore Americani.
Hai dato forma a due personaggi che non sono semplicemente due figure, sono due persone vere in tutto e per tutto, con sentimenti, emozioni, pregi e difetti. Hai imbastito una trama insolita ed estremamente accattivante, utilizzando in maniera del tutto geniale una canzone che è quanto di più distante dall’atmosfera generale della storia.
Ribadisco, è un piccolo capolavoro, in tutto e per tutto.


Extra per l’inserimento del promtp: 1/1

I punti sono stati così suddivisi: 0,50 per il personaggio, 0,50 per il luogo.
Pansy non compare, ma la sua presenza – o non presenza – è estremamente tangibile. E’ fondamentale ai fini dello svolgimento della storia, dell’avvicinamento iniziale e finale di Draco ed Hermione. L’hai “utilizzata” nel modo più ingegnoso possibile.
Il luogo... beh, è il fulcro di tutto. Londra è dove Draco ed Hermione vivono, Londra è dove la vicenda si svolge, Londra fa da sfondo e da cornice. Perfetto.


Totale: 71/71


Grazie, grazie, grazie!

E ora vi lascio, nella speranza di ricevere presto altri bei commenti.

Con affetto.

Clow <3

   
 
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