Nessuno di questi personaggi mi appartiene, non fa questa cose non mi pagano e bla bla bla.

Questa "storia" è dedicata a bliss951 (surprise!:D). Le parti "evidenziate" le ho scrite pensando a te. Per il resto non finiremo come Matt e Dom xD

Non pensi mai che possa capitare a te.

"Chi ci fa vivere ha in mano il modo per farci morire."

Ormai Matt aveva in testa questa frase e per uno come lui farsi passare una fissa è difficile. Si chiedeva perché Dom ulimamente fosse così sfuggente e perché se ne era uscito con quella frase; eppure non era successo nulla di rilevante. Almeno per quello che pensava Matt su cosa potesse essere capitato a Dom.

O meglio, qualocsa era successo, ma rigurdava principalmente l'unomo dagli occhi azzurri.

Ogni volta che era con Dominic, voleva abbracciarlo fino a che non gli avessero fatto male le braccia e oltre. Voleva far parlare il batterista direttamente col suo cuore, pioché sapeva che con le parole non era bravo ad esprimere i sentimenti, a meno che non fossero testi per delle canzoni.

 Era come se nello scrivere le parole per poi cantarle, potesse camuffare il vero significato che avevano per lui, quasi per paura di cioè che davvero erano; ma allo stesso tempo voleva esprimere tutto quello che provava con quelle canzoni.

Mentre il suo povero cervello era torturato dalle infinite domande ed auto-risposte che il cantante di faceva, qualcuno suonò al suo capanello.

Matt si alzò dal divano e andò al portone.

-Hei- disse Dom entrando e notando subito che l'amico era in una di quelle fasi "ci-sono-ma-non-ci-sono"

-Disco censurato- continuò il batterista, andando in salotto e buttandosi sul divano.

-Eh? Comedovecosaquandochi?- disse Matt completamente tornato sulla terra, fiondandosi in salotto velocissimo e saltando seduto sul divano vicino al batterista. Dom sorrise soddisfatto.

-Quando sei sovvrappensiero le uniche cose che ti riportano sulla terra sono 1. nominare la parola alieni, col rischio poi però di farti partire per lo spazio peggio di prima e il bello e che a te non serve nemmeno lo shuttle; potresti lavorare alla Nasa lo sai? La 2 è dire che è successa qualche catastrofe e che la cosa riguarda noi o la nostra musica. E, come vedi, la cosa funziona benissimo. Come lo sapevo? Ho avuto molte occasioni di testare la teoria.-

Di norma Matt avrebbe interrotto Dom un miliardo di volte e sarebbero finiti a discutere tra le differenze sui vari tipi di pop-corn, ammesso sempre che ci siano differenze e vari tipi di pop-corn, ma anche in caso di risposta negativa non è che si sarebbero fatti molti problemi a parlarne.

Ma questa volta Matt era stato talmente preso di sorpresa che ci mise un paio di minuti a capire il nocciolo della questione.

Dom sapeva il suo funzionamento.

Si, funzionamento era la parola più corretta. Matt era come una nuova specie animale di cui esiste solo un esemplare che si lascia avvicinare, e fa credere a tutti di conoscerla, di essere come tutti gli altri; ma sa benissimo che il conoscere da fuori e il credere di conoscere dentro sono cose ben più diverse dal capire davvero.

Così Matt iniziò a chiedersi quanto lui conosceva Dom e gli tornò in mente la frase che il biondino aveva detto poco prima.

-Dom, che intendevi o meglio, a chi o cosa pensavi quando hai detto "Chi ci fa vivere ha in mano il modo per farci morire."?- buttò lì Matt.

-Sapevo che me l'avresti chiesto-disse Dom sorridendo

-Ma molto probabilmentese ti dicessi la verità mi rideresti in faccia. Cosa vuoi, la verità o una bugia che ti dirà quello che vuoi sentir dire?-

-Dimmi la verità. Poi vedrò se riderti in faccia o meno-

-Intendevo quello che provo quando penso a quello che sei per me. Pensavo a te. Pensavo a quello che ci lega e che non so cosa sia-

Matt restò in silenzio.

-Dom io..-

-No Matt, no. Questa volta no. Io devo dirtela tutta, la verità. Intendevo quello che provo quando penso a quello che sei per me, cioè più di un amico e no, nemmeno un fratello. Pensavo a te, a quanto per me sia stato facile imparare a capirti, cosa che agli altri risulta quasi impossibile. Quello che ci lega va diviso in due parti. La prima è quello che lega te a me, la seconda quello che leg..- Matt appoggio due dita sulle labbra di Dom che si zittì.

-Intendevi che per te sono la persona di cui sei innamorato. Pensavi a come sei diventato una parte di me, per questo mi capisci così facilmente. Pensavi che quello che ci lega è diviso in due, invece non è mai stato più unito di adesso. Si chiama amore Dominic.-

Matt si alzò, girò intorno al divano e si andò a sedere sul bracciolo dove Dom aveva appoggiato il gomito, che scansò. Si girò dalla parte di Diminic, che lo guardava con aria interrogativa.

Matt prese il volto dell'amico (?) tra le mani, avvicinò il suo e fece combaciare le labbra. Matt aveva le mani tra i capelli di Dom, che abbracciò Matt, attaccandosi ancora di più a lui.

Il chitarrista fece un po' di pressione verso Dom che si distese sul divano.

Continuarono a baciarsi e abbracciarsi fino a che non squillò il cellulare di Dom. Era Chris. Dovevano andare, avevano anticipato le prove per una ragione che un già abbastanza irritato Chris non si diede la pena di dire.

Alzandosi dal divano disse Matt-Un po' in fondo ti conosco anche io. Sapevo, speravo, che quello che perovavo e pensavo era corretto-

Dom sorrise dolce.

-Dom?-

-Cosa c'è?-

-Non pensi mai che possa capitare a te-disse Matt.

-Di innamorarti del tuo migliore amico-concluse a colpo sicuro Dom.

Ok, non so come mi è venuta in mente nè perchè. Vabbè xD

Grazie a tutti quelli che hanno recensito "Dietro quella porta" :)) Spero che mi venga qualche idea per aggiornare le storie che ho in sospeso.

Rock, Peace and Love :)