La ragazza stava seduta in mezzo alla sua grande stanza con il Pc davanti e le sue dita battevano veloce i tastini, stava facendo una conversazione multi con alcuni suoi conoscenti e altri conosciuti in web. La porta della sua stanza era chiusa. Sua madre era nella cucina a lavare i piatti canticchiando. Suo padre era morto per lei, non si parlavano mai. Da tempo la ragazza soffriva di depressione, a volte stava meglio a volte peggio, spesso adoperava la lametta per infliggersi tagli superficiali, i suoi vestiti erano emo-dark sempre neri e da depressa. Per questo spesso la deridevano e la discriminavano. Nei suoi occhi si era perso un mondo che faceva paura, era tutto nero e morto, i suoi amici erano gli scheletri animati degli animaletti, i suoi nemici erano il colore rosa e le risate contro di lei. Nel suo mondo c'era un altalena in mezzo a due alberi cupi e senza foglie con grandi rami appuntiti. Lei era sempre seduta sull'altalena. La sua voce cantando urlava la sua solitudine ed incomprensione. I suoi passi erano lenti e pesanti, Le sue lacrime bagnavano l'altalena. Il suo respiro era affannato, e tentava sempre di gridare più forte nella speranza che qualcuno la sentisse, nessuna risposta. Ma ormai era stanca, non gridava più. Seduta nella sua stanza le ultime parole che scrisse nella chat furono: "vi odio". Dopo piano e lentamente afferrò la lametta e nonostante le supplicazioni in chat, fece un taglio in un braccio e poi nell'altro. Guarda il suo sangue uscire dal suo corpo! I suoi polsi sangiunanti e il tappeto tinto di rosso...Guarda le lacrime ferme nei suoi occhi! Guardala morire dentro! Guardala! Cosa le hai fatto? L'hai uccisa pure TU! Guarda il suo piccolo corpo e il suo viso carino ghiacciarsi e guarda i suoi occhi, il suo mondo mezzo morto...si è spento...