Mi chiamava, il suo tono era supplichevole, e io non potevo far altro che rispondere.
Lo presi e ci alzai di peso senza alcuna difficoltà, lo costrinsi ad indietreggiare verso il muro, finché non sentii che le sue gambe avevano incontrato qualcosa, la credenza dei miei genitori. Mi dispiaceva infangare così la loro memoria ma in quel momento non mi poteva fermare nessuno, ero un treno in corsa sul binario espresso.