Introduzione
Secondo Himaruya (credo), Arthur
(Inghilterra) ha 4 fratelli riconosciuti. Scozia, Galles, Irlanda del Nord e
Sealand. Ha avuto un fratello adottivo, America. Ma restano altre 5 nazioni
dove si parla inglese. Australia, Nuova Zelanda, Canada, Irlanda e, per la
gioia degli Hetaliani come la sottoscritta, il Principato di Wy. In questa
storia, mi immedesimerò nel punto di vista di ogni “fratello”.
Wy e Irlanda sono femmine, Wy è
una bambina. Nomi utilizzati saranno Violet Smithson e Evelyn O’Connor
Nuova Zelanda entrerà in scena in
veste del mio precedente OC Alexander D. Smithson. Australia si chiamerà Andrew
Smithson.
Scozia, Irlanda del Nord e Galles
prenderanno i nomi di Logan, Patrick e Hank Kirkland.
Ultima nota su Nuova Zelanda, la
sua “storia personale” creata dalla sottoscritta lo vede, dopo essere stato
abbandonato da Arthur, adottato da Francia per un periodo, fino a quando non
ottenne l’indipendenza da Inghilterra. Per questo motivo chiamerà Matthew,
Canada, “fratello”, come chiamerà Australia e Wy “Fratello e sorella” poiché
sono tutte nazioni dell’ Oceania.
Buon divertimento.
Titolo:
Dieci Fratelli
Rating:
Arancio
Personaggi:
Fratelli Kirkland, Australia, Nuova Zelanda (OC), America, Canada, Principato
di Wy, Irlanda (OC)
Avvertimenti:
What If, Non per stomaci delicati
Ah,
una cosa! In questa Fan Fiction non ci saranno scene di sesso. Quindi, se
l’avete aperta per questo, beh. . . Io non vi caccio via...
Scozia
(Logan Kirkland)
Se
c’era una cosa che Arthur odiava, era arrivare in ritardo. Camminava
velocemente, leggendo i fogli del discorso, passandosi una mano sulla manica
della giacca macchiata di tè. “Maledetto Americano...” pensò, mentre girava
l’angolo e finì addosso a Scozia. Ignorandolo, si divincolò per continuare a
camminare, ma la lenta voce del fratello, bloccata dalla presenza di una cicca
tra le sue labbra, lo fecero fermare.
≪
Ehi stronzetto...≫.
Arthur fece una smorfia, voltandosi. ≪Che
cazzo vuoi?≫.
Il pugno gli arrivò secco, facendolo piegare in due. ≪Primo, modera i termini, secondo,
vaffanculo, terzo...≫.
Avvicinò le labbra al suo orecchio, mordendoglielo e mormorando ≪
...Chiedimi scusa...≫. Arthur, non colse subito,
rimanendo in piedi fissandolo truce. Logan ricambiò l’occhiata, annoiato. ≪Puoi fissare quanto vuoi,
stronzetto. Sei debole.≫.
L’inglese non riuscì a replicare, quando lo scozzese gli soffiò addosso il
fumo. ≪Co....
cosa vuoi da me, Logan?≫.
Scozia
ghignò, poggiandogli una mano tra i capelli biondi. ≪Così va meglio...≫, Gli tirò un altro pugno, in
testa, facendolo piombare a terra. ≪Ma
non abbastanza!≫.
Arthur
emise un gemito, cercando di portarsi una mano alle labbra sanguinanti, ma
Logan gliela calpestò calcando bene con il tacco. ≪Rimani... fermo...≫. mormorò, per poi tirargli un
calcio in viso, rompendogli il naso. Il singhiozzo che salì dalla gola del più
piccolo fu istintivo, mentre vedeva con gli occhi offuscati dalle lacrime il
sangue colare sul terreno. Logan sollevò il piede con cui gli teneva ferma la
mano destra, dandogli un pestone, sentendo uno scricchiolio. Il grido di dolore
dell’inglese su come ascoltare una musica celestiale.
≪Scusa,
Arthur... ti ho rotto la mano?≫.
Il biondo non rispose, singhiozzando. Logan si scostò, sedendosi accanto a lui,
spegnendo la sigaretta sulla sua mano, causandogli un altro gemito. ≪Sei patetico≫
fece. ≪Ti
sei rammollito, in questi anni.≫.
Arthur annuì impercettibilmente, occupato a cercare di sentire poco dolore.
Scozia si alzò in piedi, spolverandosi i vestiti e accendendosi un’altra
sigaretta. ≪Chiama
qualcuno. Io non ti aiuto di sicuro.≫.
finì, andandosene.
Nuova
Zelanda (Alexander D. Smithson)
Poche
ore dopo, Arthur presenziò l’abituale “riunione di famiglia” bendato e con le
dita steccate. Parlava piano, flebile, e rimase ad ascoltare quello che gli
altri avevano da dire senza fare commenti.
Alexander
non l’aveva mai visto così... sconvolto, e Matthew gli confidò che non era
rimasto così serio dall’indipendenza di Alfred. Il neozelandese lanciò uno
sguardo ai “Fratelli”. Di sicuro era stata colpa di uno di loro.
Alla fine della riunione, Peter
lo precedette, scuotendo la manica del fratellone. ≪Arthur, cosa ti è successo?≫. Inghilterra gli carezzò la
testa. ≪Sono
solo caduto malamente...≫.
rispose. Alexander osservò il bambino saltellare via, per poi guardare Arthur
negli occhi. ≪chi
è stato?≫. ≪Ne...
nessuno...≫.
Alex battè una mano sul tavolo. ≪
Cazzo Arthur, non farmi arrabbiare! Dimmi chi è stato!≫. Arthur abbassò lo sguardo,
cercando una via di fuga.
Nuova Zelanda si sentì appoggiare
una mano sula spalla. ≪Qualche
problema?≫.
Quello che colpì il naso di Alexander fu l’intenso odore di fumo. Tossicchiò,
era in astinenza, voltandosi verso il “fratello”. Puntò lo sguardo dritto negli
occhi dello scozzese. E capì.
Se Nuova Zelanda avesse preso di
più da Francia, si sicuro avrebbe mantenuto la calma, ma quella se la prese
tutta Canada, mentre a Nuova Zelanda andò la perversione. Anche se non fu du
perversione il pugno che colpì in pieno lo zigomo dello scozzese, che ricambiò
con forza. Arthur era bloccato contro il tavolo da quelle due forze della
natura, e dovettero intervenire Australia e America per separarli.
≪Gli hai fatto del male, maledetto
stronzo!≫
Gridò Alex, quando fu tenuto stretto da Andrew, cercando di tornare a picchiare
Scozia. Logan sputò verso Nz, ghignando. ≪Lo
so. E se l’è meritato tutto.≫.
≪Stronzo
schifoso!≫.
Alex si divincolò, ossessionato dall’idea di punire, punire quel maledetto che
aveva ferito Arthur che li guardava con gli occhi lucidi e la testa china.
Morse il braccio del fratello, ma questi portava delle protezioni in cuoio per
il koala, e non sentì alcunché.
La frustrazione e la rabbia gli
fecero scendere le lacrime dagli occhi, fino a quando non si calmò, e Australia
potè lasciarlo. Scozia era già stato mollato, e fissava ghignando il
neozelandese. ≪Non
credevo che una colonia prendesse così a cuore la sorte del padrone...≫. ≪Non sono una colonia!≫. gli gridò di rimando Alex,
venendo subito bloccato da Andrew. ≪
Adesso basta!≫.
Esclamò Irlanda, mettendosi in mezzo tra i due. ≪Che accidenti succede?≫. Arthur si avvicinò alla
sorella, mormorandole. ≪Litigano
perché...≫. ≪Perché ho un po’ strapazzato
Inghilterra!≫. Esclamò
Scozia, piazzando due dita in fronte a Nuova Zelanda. ≪Evidentemente a questo signorino
non è andato giù che io malmenassi il mio fratellino.≫.
Alex gli fece scostare la mano un
uno schiaffo, ringhiando. Se non si fosse messa in mezzo Irlanda, Nz avrebbe di
sicuro ricominciato a picchiarlo. E non si sarebbe fermato fino alla morte.
Australia. (Andrew Smithson)
Dormivano tutti insieme nella
grande casa di America, solo perché era l’unica casa con abbastanza camere da
poterli contenere tutti. Australia era felice di poter dividere la stanza con
Alexander, ma sentiva che c’era qualcosa che non andava. Andò in camera di Wy,
notando che dormiva tranquilla, e uscì sorridendo. Voleva molto bene ad
entrambi i fratelli, ma sentiva un affetto particolare per la sorellina. Si
aggirò un po’ per la grande casa, incrociando perfino Sealand, e rispedendolo a
letto, per poi arrivare nei pressi della camera di Arthur.
Bussò leggermente, prima di entrare.
≪Ehi...
che succede?≫.
Arthur si asciugò le lacrime, guardandolo. ≪Andrew...≫. Australia si sedette accanto a
lui. ≪Scozia?≫. Capì di aver fatto centri
quando gli occhi verdi del suo ex-padrone si rabbuiarono. ≪ Assomiglia molto a Nz...≫. mormorò, guardando un quadro
rappresentate George Washington appeso accanto al letto. Tipicamente americano.
≪Anche
se Alex è stato cresciuto da Francia...≫.
Arthur taceva, passandosi la mano sana sul naso bendato. ≪anche lui, fino a poco tempo fa,
ti odiava con tutto il cuore, anche se poi ha cambiato idea... Comunque... non
credo ti avrebbe mai fatto così del
male...≫. ≪Dove vuoi arrivare con questo
discorso, Andrew?≫
Australia
si alzò, andando verso la porta. ≪Anche
se tutto va male, tuo fratello ti picchia e il mondo sembra avercela con te,
ricordati che c’è, una persona che ti ama, nonostante tutto.≫
Beneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee‼!
E via con il primo capitolo di questa.. Cosa... Siccome io sono una persona che
fa le cose di testa sua fregandosene di quello che dicono le altre persone, ho
messo in moto questo. Parlo dei nomi dei personaggi, ovviamente. Di sicuro
qualcuno mi ucciderà, ma non me ne frega niente‼! Io amo le cose fatte a caso,
anzi, fatte a caso con un certo ordine, e le mie cose sono fatte da MEEEEE‼
Ufficialmente originali! Bwahahahahahahah... Finisco col dire che la Fic non è
finita qua‼! Mi mancano ancora... quanti... sette fratelli più un Arthur mal
conciato! Volevo precisare solo questo. Arthur è ovviamente serio, malinconico
e depresso, perché NON E’ BELLO essere presi a calci in faccia dal proprio
fratello maggiore. Nono. E io lo so bene... (nasconde scarpa insanguinata).
Alla prossima!