CUORE DI TENEBRA
 

Giappone, Tokyo
Ore 21:00

Torre Centrale della Mishima Zaibatsu - Ultimo piano

Una donna dai capelli biondi e vestita di nero usci dall'ascensore per dirigersi nella sala del trono della Mishima Zaibatsu.
Vi entrò a piccoli passi. La stanza era immersa nella penombra, rischiarata dai raggi lunari che filtravano all'interno.
Nina percorse il lucido pavimento e vide il trono dove sedeva il capo della Zaibatsu.
Seduto davanti alle grandi vetrate della sala, Jin Kazama contemplava il panorama di Tokyo davanti a sè mentre Nina si
avvicinava alle sue spalle e restò in attesa. Jin lasciò che aspettasse.
Scrutava il panorama pervaso da una sensazione d'immenso orgoglio: tutto ciò che vedeva era suo.
E, cosa che lo rendeva ancora più fiero, tutto quello che aveva davanti agli occhi era una sua conquista.
I governi mondiali si erano sgretolati, mentre la Mishima Zaibatsu splendeva di luce propria, e sarebbe stato sempre così...
perchè Jin sapeva che le forze delle tenebre erano le più potenti.
L'aveva sempre saputo, nell'intimo, ma lo riscopriva ogni giorno: tutti i popoli che si tradivano a vicenda per denaro,
potere, avidità... tutti bramavano quell'energia tenebrosa.
Jin si era semplicemente limitato a riconoscere questa verità e a sfruttarla a suo vantaggio.
Perchè la sua anima era il centro tenebroso del suo Impero.
Adesso contemplava l'impenetrabilità del cielo, al di là delle vetrate.
Intensamente nera come la sua anima... come se, in realtà, lui stesso fosse quella tenebra; come se il suo spirito fosse il vuoto su cui regnava.
Sorrise a quel pensiero: era lui la Mishima Zaibatsu, lui l'Universo.
Percepì, alle sue spalle, Nina ancora in attesa.
Da quanto tempo era lì la sua guardia del corpo? Cinque minuti? Dieci? Jin non lo sapeva. Ma non aveva importanza.
Non aveva ancora terminato la sua meditazione.
A Nina non dispiaceva attendere; non se ne rendeva nemmeno conto.
Scrutava dentro di sé, riflettendo se quello che Jin stava facendo era giusto. Se davvero il fine giustifica i mezzi. Lei era l'unica a conoscenza dei veri piani di Jin e avrebbe fatto qualunque cosa per lui.
Provava una forte devozione nei suoi confronti. Pertanto attendeva.
Finalmente il trono ruotò lentamente fino a quando Jin fronteggiò Nina.
La bionda parlò per prima. "Mi hai fatto chiamare?"
"Si. Ho un incarico da affidarti. E' molto importante."
"In cosa consiste?"
"Sicuramente ricorderai che tempo fa trovai un vecchio progetto riguardante l'ultimo prototipo di un robot di difesa che fu ordinato da Heihachi
Mishima. Purtroppo il capo del team di sviluppo del prototipo in questione, Nancy Dietrich, fu ucciso in un attacco della G Corporation nel passato torneo. Quello che devi fare è individuare i membri del team di sviluppo rimasti e portarli qui. Altri dettagli lì troverai in questo dossier."
Jin passa il dossier a Nina che cominciò ad esaminarlo con occhio esperto.
"Secondo questi dati, queste persone sono fedeli solo ad Heihachi..."
"Per te non sarà difficile convincerli a lavorare per noi. Puoi prendere tutto quello che ti serve."
"Fa conto che sia già fatto." Gli disse la bionda.
"Bene. So che posso fidarmi di te. L'importante è non ucciderli, menti come le loro non si trovano tutti i giorni." Jin sorrise soddisfatto.
I loro sguardi si incrociarono e rimasero a scrutarsi a vicenda per qualche istante, ma che per entrambi sembrava durare in eterno.
Poi la bionda ruppe il silenzio che si era creato nella stanza. "C'è altro?"
"Contatta il Dott. Boskonivitch, devo parlargli."
"Come desideri." disse la donna.
Nina uscì dalla sala, mentre Jin si volgeva di nuovo verso il panorama, per ammirare il suo dominio.