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Autore: virgily    08/10/2010    1 recensioni
-avanti! Dimmelo!- ripete’ Maxwell afferrandole la mano in un qualche gesto impacciatamente impulsivo, tanto da farla letteralmente esplodere
-oh adesso mi hai stancata...mi piaci okey? Mi piaci sai che vuol dire? Bene adesso che lo sai puoi anche andare dalla tua adorata band...anzi scusami per la perdita di tempo...-
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Max Green
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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max&Virgy

 

“allora Virgy respira profondamente… okey, sono pronta…oggi mi gioco tutto…anche se non c’e’ molto da giocarsi visto che mi dira’ gia’ di no! Ma non importa...sono sempre convissuta con un –se non ti ama non ti merita- percio’ anche stavolta sapro’ andare avanti...anche se forse fara’ piu’ male...” penso’ Virgily mentre si sistemava i capelli color cioccolata raccolti in una coda di cavallo e una maglietta a maniche corte bianca con un disegno rosso: un cuore spezzato, gia’ convinta che quel pomeriggio, quando avrebbe confidato tutti i suoi sentimenti a Max, il suo cuore sarebbe diventato uguale quel disegno. Ancora non riusciva a capacitarsi di come lei fosse riuscita ad ottenere un appuntamento con lui; beh una spiegazione c’era... doveva ringraziare la sua migliore amica per questa grandissima occassione, sebbene fosse gia’ convinta che sarebbe andata male come con il resto dei suoi amanti.

 

Maxwell era un ragazzo alquanto particolare...non solo per il suo modo di vestirsi...ma anche per il suo carattere lunatico. Infatti Virgily temeva il giorno in cui avrebbe vuotato il sacco; perche’ non sapeva se quel giorno era nesfasto o no.

Arrivata in classe adocchio’ subito il castano mentre chiaccherava al banco con i suoi amici: i membri del gruppo di cui gia’ da qualche annetto faceva parte; tutti una massa di play-boy insaziabili e con una grandissima volgia di sesso anon finire. Katy, la sua migliore amica, era entrata nelle grazie del cantante... per questo non gli fu difficile compiere quel piccolo favoruccio di cui tanto gli aveva rotto le scatole. Poggio’ i libri sul banco e incomincio’ a guardarlo cercando di non farsi vedere, “ma insomma Virgily! Lui e’ uno che pensa solo e soltanto alla musica e al sesso... e tu sei soltanto una ragazzina tremendamente infantile che e’ gia’ tanto se conosce le sigle dei cartoni animati. Questa volta hai superato te stessa!” si rimprovero’ non accorgendosi che Green si era accorto che lo stava fissando...

“ci risiamo...la classica ragazzina che si innamora di un ragazzo solo perche’ lo vede piu’ Tenebroso rispetto agli altri... Blea! Solo il pensiero che oggi pomeriggio debba sopportare i suoi –sei bellissimo!...ti amo da quando ti ho visto la prima volta!- mi fa venire il volta stomaco” penso’ in quell’istante il castano guardando la sua compagna di classe mentre tentava impacciatamente di fare la vaga. Ma come caspita aveva fatto ad accettare la proposta di Katy; okey okey non che Virgily fosse brutta; anzi era molto carina, forse se non si fosse piu’ nasconsta dietro quei due occhiali magari sarebbe diventata addirittura bella; tuttavia era cosi’ maledettamente timida e maldestra che il suo atteggiamento tipicamente infantile cominciava a dargli sui nervi.

 

Finite le lezioni la castana si diresse al luogo dell’appuntamento: il parco retrostante l’istituto. Mentre lo aspettava, seduta alla seconda panchina del viale alberato, sentiva il cuore batterle fortissimo, “potro’ restistere alla tentazione di svenire quando sara’ qui?” si domando’ prima di scorgerlo arrivare all’entrata del grande giardino verde e maestoso: pantaloni neri, camicia del medesimo colore sbottonata fino al secondo bottone, polsino sul braccio destro e guanto sulla mano sinistra con il basso in spalla, sul viso una leggera ombra di nero attorno gli occhi... “risposta alla mia domanda di prima? No!” penso’ la ragazza prima di sentire le gambe cedere e il suo corpicino gracile accasciarsi a terra mezza svenuta, “ah incominciamo bene!” penso’ il castano andandola a soccorrere,

-tutto bene?- domando’ aiutandola a rialzarsi...

“ se mi stai cosi’ vicino temo di no” penso’

-si si...benissimo- gli rispose Virgily sorridendogli a malapena...

-...dai sediamoci sulla panchina- disse il giovane Maxwell gia’ con l’aria semi scocciata sedendosi il piu’ distante possibile da lei

-okey...hem...allora...come va’?- domando’ Virgy tentando di restare calma, anche se aveva la voglia di svenirgli addosso era ancora tanta, e il cuore voleva zompettargli fuori dal petto a passo di swing

-mah...normale...adesso dovrei essere con il mio gruppo percio’ se non ti dispiace accorciare...- rispose sbuffando appena, senza neanche degnarla di un minimo sguardo

“ah perfetto...beh ragazza almeno ci hai provato no?” penso’ tristemente abbassando lo sguardo. Dopotutto come poteva pretendere lei di piacere a uno come “LUI”, anche nel soltanto aspirare al suo cuore si ritevena indegna; lei cosi’ provincialotta, cosi’ troppo ingenua

“ e adesso che ha fatto!...ma perche’ nasconde il viso? Eh No, perche’ piange!?” si domando’ frenetico il castano aggiustandosi velocemente una ciocca dietro l’oreccio prima di osservarla in viso, dove due lacrimucce cominciavano a gocciolare veloci e tiepide sul suo bel faccino

-e adesso perche’ piangi?- domando’ agitato cercando i suoi occhi, i grandi occhioni verdi che la castana cercava di celare al suo sguardo con le ciocche ribelli uscite dalla coda

-per niente!- rispose lei imbronciata...

-eh no! Adesso mi dici perche’ piangi- disse avvicinandosi a lei, quasi cingendola dolcemente, dopotutto era sempre una ragazza, e lui sapeva bene come “consolare” una tenera fanciulla

“no non voglio la tua pieta! Ma vuoi lasciare soffrire una povera sfigata in santa pace!” penso innervosita scansandosi bruscamente da lui,

“odio quando fanno le preziose!” si disse infastidito Green avvicinandosi ancora...

-avanti! Dimmelo!- ripete’ Maxwell afferrandole la mano in un qualche gesto impacciatamente impulsivo, tanto da farla letteralmente esplodere

-oh adesso mi hai stancato...mi piaci okey? Mi piaci sai che vuol dire? Bene adesso che lo sai puoi anche andare dalla tua adorata band...anzi scusami per la perdita di tempo...- Virgily continuava a parlare ma Maxie non gli dava piu’ ascolto; la osservava incantato e anche alquanto divertito mentre lei andava letteralmente fuori di matto come una bambina che voleva a tutti i costi un giocattolo...ma nel caso suo che non lo voleva. “Questa ragazza e’ particolarmente strana. Forse anche piu’ starana di me...ma ha un non so’ che di dolce, saranno questi suoi atteggiamenti infantili...ma dopotutto teneri e piacevolmente seducenti. hey Max aspetta un attimo...io che penso certe cose su una ragazza del genere? Sulla “invisibile” della classe?! Okey ho la febbre.” Penso’ dando un leggero scossone alla testa, quasi come se volesse uscire da quegli oscuri pensieri. Tuttavia quando oso’ guardarla nuovamente in viso e vide quelle meravigliose iridi verdi guardarlo intrepidamente estasiate, mentre continuava a proferire discorsi che non avrebbe asoltato, senti’ come una fitta allo stomaco; e quelle labbra che per la prima volta vide truccatte in vita sua erano diventate ossessivamente suadenti “cazzo sembra cosi’... Dolce” si disse avvicinandosi ancora alla ragazza cogliendola di sorpresa

-sei carina sai?- domando’ Green interrompendola, penetrandola con lo sguardo come mai aveva fatto prima

-i-io?- domando’ dopo aver fatto una breve pausa per capire cosa gli avesse detto...

-si...senti, cosa ne dici di assistere alle prove? Cosi’, magari, ci conosciamo meglio!- disse sorridendole; allungando molto lentamente il viso, effarrando per il mento quello della ragazza, la quale rimase letteralmente incantata dalla bellezza di quelle labbra che cosi’ teneramente pericolose si avvicinavano alle sue

-hem, si... Credo che si possa fare- affermo’ cambiando traiettoria del viso, purtroppo il caro Maxwell avrebbe dovuto convivere con la sua timidezza per ancora un bel po, ma stranamente era ben disposto ad apettare. “okey...questo ragazzo e’ davvero lunatico: prima mi tratta come una povera deficente, poi dice che sono carina...ma dopotutto, a me piace cosi’” penso’ infine Virgily prima di accettare la la mano pallida e affusolata del ragazzo nella sua  e andarsene con lui verso quello che sarebbe stato un futuro ancora ignoto...sperando che magari questa volta...non sarebbe finita come le altre.

 

*Angolino di Virgy*

Poiche' stamani non c'era nulla che appagasse la mia giornata ho deciso di mettere per iscritto quello che l'attivita' psichica di stanotte aveva prodotto nel mio inconscio (traduzione: siccome oggi non avevo nulla da fare ho scritto una Fiction basata sul mio sogno di stanotte! non chiedetemi perche' ho cominciato a scrivere in questo modo, forse troppo antiquato, perche' neanche io lo so!). detto questo spero che vi piaccia; perche' in caso contrario prendetevela con il mio subconscio! XD

un bacio

-V-

  
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