Famiglia

[Buon compleanno, Boss]

 

 

Tsunayoshi Sawada, 20 anni appena compiuti, boss della Famiglia Vongola, sospirò poggiandosi contro il grande schienale della sua poltrona in pelle. Sapeva fin troppo bene che quella sarebbe stata una delle giornate più stressanti della sua vita.

Era il suo compleanno e per sbaglio, qualche giorno prima, aveva sentito Gokudera e Haru litigare su quello che avrebbe dovuto essere il suo regalo. Aveva anche sentito che ci sarebbe stato un party a sorpresa. Ovviamente, nei giorni a seguire aveva fatto finta di niente, ma era stato tutto davvero stressante. Quei due non riuscivano a tenere un segreto nemmeno per più di cinque minuti, e a peggiorare le cose ci si era messo anche Yamamoto, che, a detta del Guardiano della Tempesta, non faceva altro che rendersi inutile.

Chiuse gli occhi massaggiandosi le tempie con due dita. Non sapeva nemmeno che faccia avrebbe dovuto fare una volta arrivato al party. Non sarebbe mai riuscito a fingere di essere sorpreso, mai.

« Aaaah, perché ho ascoltato tutto… » si lamentò rivolto al nulla.

Come al solito, aveva rovinato i piani dei suoi amici! In quegli anni era davvero rimasto il Dame-Tsuna dei tempi delle medie? Beh, dopotutto Reborn continuava a chiamarlo così, anche se ora era boss.

Socchiuse gli occhi fissando la parete bordeaux di fronte a lui.

Era diventato il Boss della Famiglia Vongola, l’ultima cosa che avrebbe mai immaginato accadesse in vita sua.

Non aveva mai voluto diventare il boss, nonostante le continue pressioni di Reborn, ma in un modo o nell’altro era finito in quella situazione, che ora non gli sembrava poi tanto male. Non quando tutti i suoi amici erano con lui.

“Dopotutto” si disse con un sorriso “tutto questo è per loro”.

Probabilmente, se non avesse avuto nessuno da difendere e proteggere, sarebbe già fuggito a gambe levate da quel posto.

Si alzò lentamente, voltandosi verso la grande finestra che dava sul cortile dell’entrata principale, poggiando una mano contro il vetro. Osservò per un attimo il cielo azzurro, libero dalle nuvole che lo avevano oscurato nei giorni difficili per la Famiglia. Abbassò poi lo sguardo, osservando le figure intente a… “parlare” tra loro.

Gokudera e Haru continuavano a litigare, contendendosi un pacco regalo, mentre Yamamoto dietro di loro cercava di farli ragionare per poi prendere il pacchetto e alzarlo sopra la sua testa, dove nessuno dei due poteva arrivare, ridendo. Tsuna sospirò.

Spostò ancora lo sguardo verso sinistra e vide -e sentì anche- Ryohei agitarsi sicuramente per qualcosa di ESTREMO, con Lambo che indietreggiava di qualche passo, sempre impaurito dalle reazioni improvvise del Guardiano del Sole -e come dargli torto.

Non vedeva né Hibari, né Chrome nelle vicinanze. Probabilmente il primo non si sarebbe presentato -e forse sarebbe stato meglio così-, o al massimo avrebbe mandato uno dei suoi uomini, proprio perché non voleva avere conti in sospeso con loro -se si potevano definire così anche quel genere di cose. La seconda, invece, sarebbe arrivata sicuramente più tardi al luogo dell’incontro –e forse avrebbe portato con sé anche Chikusa e Ken, per la gioia di Gokudera.

Spostò ancora lo sguardo nel punto in cui vi erano Kyoko, Bianchi, Fuuta e I-pin, che osservavano Gokudera e Haru litigare, a debita distanza. Sembravano quasi divertiti dalla cosa.

I suoi occhi esitarono qualche istante su Kyoko, come sempre. In quegli anni era diventata sempre più bella, almeno per lui, che aveva continuato ad amarla per tutto quel tempo –e sicuramente anche per il suo fratellone.

Vide la ragazza voltarsi e alzare lo sguardo verso la sua finestra. Rimase quasi sorpreso dal fatto che si fosse accorta che lui era lì, ad osservarli tutti. Kyoko gli sorrise, gentile, e sentì le guance scaldarsi, come sempre.

« Ehi, che ci fai ancora qui? I tuoi Guardiani ti aspettano, Boss » la voce di Reborn lo fece voltare. Era in piedi sulla sua scrivania, con Leon che camminava sul suo braccio.

Tsuna sospirò ancora, per poi sorridere ed afferrare la giacca, mentre Reborn saltava in spalla.

« Andiamo, andiamo. Devo fermare Gokudera-kun e Haru prima che finisca tutto in tragedia… »

 

 

« Gokudera-kun! Haru! Che succede?? » Si diresse verso i due ragazzi, che smisero di colpo di litigare appena lo videro.

« D-decimo! E’ questa stupida donna! E’ lei che ha iniziato, non sa stare al suo posto! » sbraitò Gokudera indicando Haru alla sua destra.

« Hahi! Haru non è stupida! Lo stupido sei tu, stupido idiota! » urlò indignata la ventenne per poi nascondersi dietro Yamamoto.

« COSA?!! Yamamoto spostati! »

« Ahah, su, smettetela voi due. Se adesso è così, cosa farete una volta sposati, quando dovrete vedervi tutti i giorni?? »

Ci fu un silenzio generale, e tutti gli intenti omicidi di Gokudera si concentrarono su Yamamoto che continuava a ridere allegro.

Haru intanto era scappata da Bianchi, rossa in volto per le affermazioni dello spadaccino, e Tsuna era rimasto lì, con un sorriso nervoso, che osservava Ryohei prendere parte a tutto quello dopo aver fatto definitivamente scappare Lambo.

Sentì qualcuno picchiettare sulla sua spalla e, voltandosi, vide Kyoko che ancora gli sorrideva.

« Auguri, Tsu-kun. »

La fissò per qualche istante prima di sorriderle di rimando.

Infondo era contento di essere il Decimo Boss. Avrebbe potuto proteggere i suoi amici, la sua Famiglia, così che tutto potesse continuare ad essere come era sempre stato.

« Grazie, Kyoko-chan. »

 

 

 

 

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Perché è un bravo ragazzo, perché è un bravo ragazzo, perché è un bravo ragaaaaaaaaaazzoooooo… nessuno lo può negar!! *tira tonni*

 

D-decimo! Auguri di buon compleanno!! *^* *fugge*