Dieci
modi
per traumatizzare l’infanzia del proprio fratellastro ♥
Capitolo
1.
Morgana
e la piccola spada di Arthur
Il
giovane Arthur
saltellava allegramente nel cortile del castello, sbandierando ai
quattro venti
la sua ultima, nonché nuova, spada di legno regalatagli da
suo padre per il suo
ottavo compleanno.
Sferzava
l’aria come se
volesse distruggerla, ascoltando
distrattamente i commenti e le risatine che gli rivolgevano i passanti,
ricordandogli quanto fosse carino e cresciuto in quegli ultimi anni;
Arthur non
ci badava - erano sempre così noiosi e chiacchieroni - ma si
concentrava
solamente sul suo nuovo giocattolo.
Come
di consueto, la sua
sorellastra Morgana, aveva preso l’abitudine di sorprenderlo
nei momenti meno
opportuni, facendogli prendere spaventi e interrompendolo qualunque
cosa
facesse: come in quel momento, mentre lui era ancora intento a
saltellare qua e
là come un grillo, lei gli andò in contro
trillando istericamente.
Purtroppo
- per Arthur - proprio in quel momento, mentre
infilava
la spada in una crepa tra due mattonelle fingendo di averle rotte lui
stesso
con la sua immane forza, la piccola bambina gli era capitombolata
addosso; con
il peso di entrambi la spadina, con un sonoro crack,
si era spezzata a metà.
Arthur
raggelò.
«Arthur!»
esalò la piccola
Morgana, sventolandogli davanti agli occhi il polso, incorniciato da un
braccialettino dorato e ricoperto di perle. «Guarda che bello
il regalo di
papà!».
Ma lui
non riusciva a
togliere gli occhi di dosso dalla piccola scheggia che teneva ancora
unite le
due parti penzolanti della spada ormai inutilizzabile.
«Morgana!» la
richiamò, «Guarda che hai fatto! Era il mio nuovo
regalo di compleanno!».
Morgana
fece spallucce e
continuò a sorridere raggiante, carezzando piano il
braccialettino.
«Tanto
papà te ne regalerà
un’altra, come sempre» disse tranquillamente.
«Questa è la quarta che rompi,
vero?».
«Che
tu mi rompi, piccola
insolente!» ribatté acido il biondo, portando
le due parti penzolanti della spada di fronte a Morgana. «Ti
ho detto centinaia
di volte di smetterla di piombarmi addosso!».
Che
poi, oltretutto, perché
non la smetteva di chiamarlo papà?
Uther
non era suo padre, Morgana faceva parte della famiglia da quando lui
era
piccolo; lui era suo figlio.
«E
comunque, si può sapere
perché anche tu ricevi regali il giorno del mio
compleanno?» continuò Arthur,
squadrandola imbronciato e offeso al tempo
stesso.
Morgana
si erse in tutta la
sua fierezza. «Ti ricordo che ad ogni tuo compleanno
papà mi regala qualcosa».
«E
invece ai tuoi non mi
regala niente, a me, che sono suo
figlio!».
«Questi
non sono affari
miei» rispose acida la piccola, rivolgendogli
un’occhiata scocciata. «Ora vado,
devo fare vedete a Mary il regalo che mi ha fatto papà il
giorno del tuo compleanno!».
E
detto ciò sparì
saltellando allegramente dalla sua vista.
Lui
rimase lì immobile,
abbattuto dalla perdita del suo nuovo dono... ma forse Morgana aveva
ragione:
dopotutto quella era ben la quarta spada che gli veniva donata ed era
sicuro
che suo padre gliene avrebbe certamente regalate altre.
Un
po’ più sollevato, si
allontanò per raggiungere il re ed informarlo dello
sfortunato incidente capitato
giusto qualche minuto
prima.
~
●~
Angolo
Me.
Buongiorno
a tutti i merliniani (:
Ed
ecco che vi propongo la mia nuova raccolta di Flashfiction che sto
progettando
da un sacco di tempo; quest’idea è nata un giorno
mentre ero al mare e
osservavo una coppia di fratelli completamente opposti: lui era tutto
pane e
miele, mentre lei era parecchio peperina! Poi gli somigliavano anche xD
E
mi son detta, perché non farne una raccolta?
Eccola
qua u.u
Come
dice già il titolo, ci saranno dieci Flashfiction
riguardanti alcuni momenti
divertenti ed imbarazzanti completamente
inventati avvenuti tra Arthur e Morgana.
Ho
già scritto quattro Flash e intendo pubblicarne ogni pochi
giorni, giusto per non
tirarla tanto per le lunghe.
Premetto
che sono prevalentemente demenziali e comiche e che non ho la minima
idea se
Arthur da bambino possedesse una vasta gamma di spade di legno! Ma mi
piace
immaginarmelo così .-.
Ammetto
che quelle che seguiranno saranno molto più divertenti di
questa, o almeno
credo ‘-‘
La
prossima si intitolerà: Morgana e
i
bambini. Per darvi un indizio vi dirò la seguente
frase: “come nascono i
bambini?” :D
Piccolo
appunto: l’altro giorno sono quasi morta di spavento quando
ho visto “Frammenti
di vita” di Irmetta. Non so
perché, ma mi sono sentita una cretina ._.
ora, io non voglio ricadere assolutamente
nel plagio, perché anche la mia raccolta tratta di
alcuni momenti dell’infanzia
di questi due personaggi e non avevo alcuna intenzione di copiarle
nulla. Come ho
già detto questa storia è nata questa estate e mi
sembra che lei l’abbia
pubblicata dopo... Comunque ora mi rivolgo ad Irmetta, se mai
leggerà questa
storia xD Io ti ho spedito un messaggio di posta parlandoti proprio di
questa
coincidenza, ma non mi è arrivata alcuna risposta. Se per
caso ti senti offesa
o se hai qualcosa in particolare da dirmi, non esitare a mandarmi un mp
^^
Scusa
ancora per l’inconveniente.
In
quanto alle altre persone che leggeranno questa raccolta, spero davvero
che vi
piaccia e che ogni breve racconto vi possa strappare lo stesso sorriso
che è comparso
a me durante la stesura.
Oh,
cacchio, quasi dimenticavo! Ringrazio tantissimo tutte coloro che hanno
commentato il mio precedente esperimento “La nascita è un errore alla quale cercherai di porre rimedio per tutta la vita “, Angorian, Gigettina, mistica (*hug*), Murasaki, elfin emrys, vogue (cara
lei!**), Mo Caffrey, elyxyz (ma
non ti preoccupare dei ritardi ** sei
gentilissima, come sempre ♥) e GiulyB!
Lasciate
un segno del vostro passaggio!
Lin
<3