Autore: Shaolin7272
Titolo: Criminal Minds - Baci
Rating: Arancione
Contenuto: Una possibile inizio di una relazione tra due uomini bellissimi. Ispirata da Catullo e da un dipinto visto sui manifesti in città
I
personaggi non sono miei e non mi appartengono,
ma
sono di Jeff Davis.Criminal Minds appartiene alla CBS. Questa
storia non è
a scopo di lucro.
E’ la prima
fan fiction che scrivo su Criminal Minds ,
vogliate essere clementi se non ritrovate i vostri beniamini, non sono
sicura
di averli rappresentati al meglio.
BACI
Valerio
Catullo Carme V
Il giorno può morire e poi risorgere, ma
quando muore il nostro breve giorno, una
notte infinita dormiremo. Tu dammi mille baci , poi cento , poi altri
mille,
poi di nuovo cento, poi altri mille, poi cento . Quando poi saranno
mille e
mille nasconderemo il loro vero numero
perché nessuno dei tanti che ci invidiano , possa farci del male
sapendo che è
così grande il numero dei baci.
Erano
stati giorni duri, carichi di
tensione e contrasti anche all'interno della squadra. Il caso riguardava più di dieci efferati omicidi in meno di sei
mesi ad opera di un uomo che come firma lasciava sui corpi martoriati
bamboline ritagliate di carta che i mass
media avevano subito nominato il Serial killer delle bambole di carta.
Nessuna
connessione tra le vittime,
nessun indizio e avevano reso frustranti le indagini, che erano durate
ben due
settimane in quell'angolo di paradiso e che
avevano risolto grazie una
geniale intuizione di Reid. Avevano arrestato l'SI dopo un rocambolesco
inseguimento , dove Reid aveva rischiato
di farsi ammazzare e Morgan gli aveva
fatto una scenata per aver messo in
pericolo la sua incolumità e quella degli altri membri.
Hotch
finiti gli ultimi rapporti e
fatto mettere al sicuro l'S.I
decise di dare
serata libera a tutti prima di prendere il
jet per tornare a Quantico.
Erano
alloggiati in un albergo molto
elegante con un giardino affacciato su lago e monti a completare la cornice le
foglie d'acero rosse che facevano contrasto con il verde dell'acqua, un
vero un
peccato non godersene la bellezza di quei primi giorni d'autunno almeno per qualche ora in santa pace.
Gli
agenti del distretto li avevano
invitati a cena e sembrava una buona idea per stemperare gli animi .
Infatti
durante il banchetto sembrava che l'armonia del gruppo si fosse
ristabilita, risate e battute erano
ritornate a comparire per tutti tranne che per Reid che quasi non toccò
cibo e
parlò anche meno e spesso lanciava
occhiate tristi verso Morgan che manteneva le distanze da lui . Appena
possibile lasciò il locale con la scusa di esser stanco.
Tutti
si erano resi conto del
comportamento freddo e distaccato tra Reid e Morgan
tanto che Rossi rientrati in
albergo prima di salire nelle
rispettive stanze bloccò il collega –
Che cosa sta succedendo tra te e Reid? –
domandò con tono solo
apparentemente casuale -
- Che intendi
– rispose
Morgan con voce seccata.
- Andiamo non occorre essere dei profiler per capire
che ci sono problemi tra te e lui – Derek cerò di interromperlo ma
Rossi
continuò – sono giorni che non fai altro che attaccarlo, lo tratti con
asprezza
e una durezza che non è da te, Hotch non sa cosa inventarsi per non
farvi stare
nella stessa stanza e poi la scenata di oggi, anche se Spencer ha
sbagliato a
esporsi in quel modo non era il caso di riprenderlo a quel modo tanto più che ci aveva già pensato Hotch –
Morgan
scuoteva la testa , passandosi una mano sul collo
- No non
cercare di negare
, senti a me non piace intromettermi , lo sai , pensavamo fosse solo
l’indagine
che ha fatto saltare i nervi un pò a tutti
… ma ora –
Morgan a
questo punto lo interruppe – David appunto non sono affari tuoi e di
nessun
altro –
- E’ qui che
ti sbagli , ne
va del nostro lavoro – Rossi sorrise e
continuò – posso capire che Reid a volte sia petulante e noioso, con
quel suo
sapere sempre tutto, ma è anche vero che
quel ragazzo ha un’ammirazione sconfinata per te e – fece una breve
pausa – e
tu lo hai sempre protetto , consigliato ... anche nei momenti in cui
sbagliava
...
- Hai ragione David , cercherò di chiarire
la situazione - rassicurò Morgan
- Ti consiglio di farlo prima di risalire sul jet - concluse
Rossi e
poi con una pacca sulla spalla del collega si congedò.
Morgan rimase ancora un pò nella hall indeciso
sul da farsi, era contento che David
non potesse leggergli nella mente, la tensione tra lui e Reid era di
ben altra
natura. Poi con un sospiro si diresse all'ascensore. Arrivato al piano
percorse
lentamente il corridoio rimuginando , non sapeva come agire con Reid ,
come
spiegare il cambiamento dei suoi sentimenti nei suoi confronti. Come
dire a quel dolce
e ingenuo ragazzo che il suo sguardo lo turbava a tal punto di
fargli
accelerare i battiti del cuore, che il suo timido sorriso faceva
infiammare il
sangue nelle vene, che doveva mantenere le distanze da lui per non
perdere il
controllo, più di una volta si era trattenuto dal poggiare le labbra
sul suo
collo delicato, assaporare la sua pelle respirare il suo profumo ...
accarezzarlo .... Morgan scrollò il capo a scacciare quella fantasia,
doveva
combattere questa ossessione ... ora doveva dire basta... dirgli la
verità, se
non voleva perdere quel poco di amicizia che era rimasta tra loro.
Fermo davanti alla camera di Reid prese un profondo respiro,
non era
sicuro fosse una buona idea rimanere da solo con lui in una stanza con
un letto
.... forse era meglio parlare fuori .. , picchiò delicatamente
all'uscio.
Nessuno rispose , strano pensò tra il deluso e sollevato Morgan,
Spencer non
avrebbe mai lasciato l'albergo senza avvisare . Dove poteva essere
andato quel
benedetto ragazzo??..
Ritornò sui suoi passi e ridiscese all'ingresso, gli venne in
mente
il giardino , ottimo posto per riflettere e si diresse li, l'intuito
l'aveva
portato nel posto giusto, in un angolo nascosto scorse l'esile figura
di Reid.
Il giovane era immerso nei suoi pensieri e una fioca luce cesellava i
suoi
lineamenti fini, talmente bello da mozzare il fiato , si stava mordendo
le
labbra, un suo gesto abituale così sexy che Morgan rimase a fissarlo
inebetito
e fantasticare come aprirgli la camicia bottone dopo bottone, toccare
il suo
petto glabro per poi indugiare con la mano sul suo corpo e andare oltre
per
portarlo alle più alte vette del piacere...... d'impulso si avvicinò
mormorando
un roco - Hey guy - che lo fece voltare.
Nello sguardo che incrociò poté leggere una domanda dolorosa e
inespressa, non
resistette e rompendo gli indugi lo prese fra le braccia baciandolo.
Per Spencer il tempo si fermò , quello sfiorar di labbra
gentili
accarezzavano la sua anima dolente lenendo tutto.
Il distacco lo lasciò attonito e dubbioso di aver sognato. Ma
lui
era li sorridente a confermare che tutto era vero. Mai come in quel
momento
aveva provato una simile emozione. Un misto di ansia ed eccitazione e
un
pizzico di paura.
Scusami - mormorò Derek - non volevo....- lasciandolo andare pensando
di aver sconvolto il ragazzo che era
rimasto a guardarlo in silenzio ansante e con il volto arrossato... ma
la mano
sottile di Spencer l'afferrò con forza insospettata
e sempre senza parlare lo baciò stupendo
Derek che realizzò che i sentimenti che provava erano contraccambiati e
che le
sue fantasie stavano diventando realtà.
Mentre nella mente di Reid una miriade di pensieri ma uno solo prepotente, un piccolo verso di
Catullo " Dammi mille baci, poi cento , poi altri mille..." e
la certezza nel cuore che non era più solo e non lo sarebbe stato mai
più...