Fanfic su attori > Orlando Bloom
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Autore: Meiko    18/12/2003    7 recensioni
ALtra ff su Orlando Bloom. Ovvero quando devi dimostrare a qualcuno la verità.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Orlando Bloom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo il successo di “Apparenze”, riprovo l’esperimento, scrivendo un’altra auto conclusiva sempre su Orlando Bloom.
Ringrazio mami e tutti coloro che hanno voluto commentare la mia prima storia e vorranno commentare questa!
Stavolta mi ispiro a “Latin Lover”, di Cesare Cremonini

Disclaimer: questa storia è frutto della mia fantasia. Io non conosco Orlando Bloom e la storia è stata scritta con l’unico scopo di divertire

-Dai Ju…-
-E’ inutile che continui a trovare scuse. Lo sei. PUNTO E BASTA!-
Orlando alzò le braccia in segno di arresa, e sbuffando le buttò lungo i fianchi, mentre Judith incrociava le sue contro il petto, mettendo su un musone che arrivava a terra.
Nel guardare il nasino piccolo arricciato, il viso spruzzato di lentiggini che faceva il muso, Orlando non si tratteneva nel fare una risatina, la piccola Judith era davvero graziosa quando faceva l’arrabbiata.
Ma che diceva? Judith era SEMPRE bella!
Con quel viso spruzzato di lentiggini rosse, i capelli ricci dello stesso colore e gli occhi verdi, Judith si presentava come una ragazza stupenda, era frizzante, allegra, spontanea, schietta…terribilmente gelosa…e un’eguagliabile TESTONA!
Era da più di mezz’ora che discutevano su quel fatto, e gia la ragazza aveva mostrato il suo repertorio di capricci: aveva sbattuto il piedi cinque volte di file, aveva alzato la voce, aveva scossa stizzita i ricci rossi, ed ora faceva il muso incrociando le braccia.
Mancava solo che quell’adorabile ciclone facesse scendere l’immancabile lacrimuccia, ed aveva concluso lo spettacolino!
Ma ad Orlando piaceva così, in fondo era una ragazza davvero adorabile, e nonostante fosse un po’ capricciosa come i suoi ricci, era anche affettuosa e coccolona, una cosa che faceva impazzire il ragazzo.
Ma ora lei era arrabbiata con lui, ed anche per una sciocchezza.
-Ju, ma ti arrabbi per una sciocchezza…-
-Non è una sciocchezza! Orlando Bloom, oltre che bugiardo sei il più incallito latin lover che abbia mai conosciuto! Sei un dongiovanni, ecco cosa sei!-
accidenti, stavolta era arrabbiata davvero, e adesso?
Judith la furia era capace di scatenare un putiferio quando si arrabbiava.
Ma Orlando in fondo cosa aveva fatto?
Semplice: ad una festa aveva iniziato a parlare con una biondina niente male, mentre Judith lo credeva a casa che non stava bene!
Invece lo aveva beccato a ridere con quella biondina.
Era diventata una furia, le lentiggini si mimetizzavano nel rossore delle guance, e Orlando si preparava al peggio.
Però, prima, ci provò un’altra volta.
-Ju, ascoltami piccina. Quella biondina non mi piaceva nemmeno un po’, anche perché era una di quelle ochette che ridono per nulla-
-E allora perché non l’hai mandata subito via?-
-Beh, mi sembrava maleducato, tutto qua-
-Ah-ha! Sei sempre il solito, Mr latin lover-
quel nomignolo a Judith piaceva moltissimo, lo stava usando tantissimo.
Latin lover.
Orlando rise, in effetti prima di Judith era stato un po’ dongiovanni.
Però, da quando c’era la ragazza era diverso.
Doveva fare qualcosa al più presto, o avrebbe perso il suo adorato ciclone.
E la casa vuota, noiosa, silenziosa, non gli piaceva affatto.
Voleva sentire la sua risata, ridere al suo disordine, litigare con lei per poi fare la pace baciandola e coccolandosela come un peluche.
Orlando si alzò in piedi, e guardò Judith negl’occhi verdissimi, la ragazza aspettava la prossima futile scusa di Orlando.
Il ragazzo la guardò un attimo, per poi sedersi sul bracciolo di un divano, e fissandola attento, adesso l’avrebbe incastrata.
-Sai che significa latin lover, vero? Allora, dimmi perché mi consideri tale-
la ragazza lo guardò, le stava lanciando una sfida.
Lei ci pensò un attimo, ticchettando l’indice sulle labbra, quel gesto faceva sempre impazzire Orlando, che però si trattenne, tenendo serrate al petto le braccia incrociate.
Judith gli sorrise, mettendosi seduta sulla sedia, appoggiata con le braccia allo schienale.
Orlando sapeva che lo faceva apposta, era una ragazza provocatoria.
Calma e sangue freddo.
-Ho saputo che una volta facevi le “serenate” alle donne, durante le feste-
prima steccata.
In effetti lo faceva, ma solo ogni tanto.
Orlando sorrise.
-E’ vero, ma poi cominciavo a parlare subito di me, e la cosa era abbastanza noiosa-
uno pari.
voi non ci crederete, ma passarono un’ora a dirsi i segreti più pazzeschi di Orlando, che non sto qui a raccontare per non rovinargli la faccia (eh eh eh N.d.Meiko)
Passarono un’ora, alla fine Judith lo guardava ancora arrabbiata: erano ancora in parità, ma stavolta non gliel’avrebbe fatta pagare!
Orlando cominciò a stufarsi della situazione, e si avvicinò a Judith, inginocchiandosi di fronte a lei, guardandola con dolcezza, una cosa che faceva sempre impazzire la ragazza.
-Ti prego, Ju. Credi che, se fossi un latin lover, sarei ancora qui, a chiederti perdono. E’ vero, mi piacciono le donne, posso dire che sono un’amante.
Ma se non ho una donna da amare, mi dici che razza di amante sono?
Ti prego.
Un latin lover vuole l’amore solo per se, mica lo dedica alla ragazza che gli piace…-
Judith lo guardava stupita, arrossendo lievemente: in effetti lui ogni tanto, con quella chitarra in mano, gli dedicava qualche canzone d’amore, mentre lei sorridente ascoltava.
La ragazza però aveva sempre il muso, e Orlando si stava scervellando per farsi scusare da quel peperino.
-E daaai, Ju! Cosa! Cosa vedo? Vedo un sorriso uscire dalle tue labbra! Dai piccina! Ecco…bravissima!!-
Judith non seppe resistere, Orlando sapeva trasformarsi da latin lover ad amante disperato, ora sembrava un cuccioletto, con quegl’occhioni dolcissimi e l’espressione triste.
Judith rise, no sapeva resistere a quello sguardo, e Orlando tirò un sospiro di sollievo: finalmente!
Per fortuna!
Il ragazzo la guardò ancora, sorridendogli, accarezzandogli una guancia, quel gesto faceva sempre arrossire la ragazza, che però tornò a guardarlo seria, arricciando di nuovo il nasino.
Oddio, com’era carina!
-Promettimi che non lo farai mai più!-
Orlando la guardò stupito.
-Cosa?-
lei si alzò in ginocchio sulla sedia, i ragazzi si era alzato, e ora lei di poco non lo raggiungeva.
-Promettimi che non farai mai più il latin lover con quella stupida biondina!!-
Orlando rise, appoggiando la fronte su quella di Ju, che però lo guardò ancora convinta.
-PROMETTIMELO!-
-E va bene, Ju, hai vinto tu. L’ho prometto-
la ragazza sorrise, per poi arrossire, e sorridere dolce, mentre sentiva i ragazzo sfiorare con la sua guancia quella della ragazza, aspettando il permesso della ragazza.
Lei si limitò ad annuire, per poi socchiudere gli occhi, mentre sentiva i ragazzo sfiorarle le labbra, per poi approfondire il bacio.
Ora non era più il suo latin lover.
Ora era il suo dolcissimo Orlando.

Fine

(Ditemi se vi è piaciuta! Baci!
Meiko)

  
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