Ragazze,sono
piuttosto affranta poiché ha risposto solamente
LadyVampira93 al mio …”richiamo”
xD.
Comincio
a pensare che ci sia solo lei a
seguirmi
xDxD spero di no.
Comunque
tengo troppo a voi e eccovi postato un altro capitoletto =)
Godetevelo,ragazze…o
ragazza…
Martyocchiblu
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Kait
& Gabriel
capitolo
10
E
FINALMENTE…
L’ufficio
non era altro che una piccola stanza con dentro una scrivania
economica,tre
sedie e il lettino per visitare. Accanto la scrivania un piccolo mobile
basso
faceva da libreria; e sarebbe risultato fuori posto se i libri non
fossero
stati disposti in un modo particolare che… non fui in grado
di decifrare.
Anche
l’orientamento della camera dava un effetto totalmente
diverso alla stanza ben
illuminata.
Ah,capito,ha
usato quelle tecniche di
arredamento orientali per sistemare il mobilio…
Dava
una sensazione di rilassamento non conforme alle altre camere fredde e
senza un
minimo di gusto. Faceva sentire a proprio agio anche Gabriel.
Inoltre,
ogni cosa era in ordine;e non perché c’erano poche
cose,ma perché Rob si
occupava autonomamente del suo ufficio.
Che bella ragazza… questo pensiero tagliò
di netto il filo dei miei
pensieri e mentre mi accomodavo incontrai lo sguardo compiaciuto di
Gabriel.
No che non sei bella,sei
bellissima. E mia.
Sottolineò.
<<
Signorina Fairchild,si accomodi sul lettino. >> fece un
cenno verso
l’altra parete.
Panicopanicopanicopanico.
Il battito cardiaco accelerò
improvvisamente.
<
<<
Si tenga pure la canottiera,ma deve togliere la maglia.
>>
Panicopanicopanicopanico.
“
Gabriel,allora!! ”
“
Eccomi eccomi, calma! Dammi solo il tempo di…“
un istante dopo vidi una miriade di puntini dorati
affacciarsi al
contatto mentale e raggrupparsi sulla sua fronte. Dopo la distruzione
del
cristallo Gabriel era tornato normale ed ogni volta che agiva al di
fuori dalla
telepatia attingeva l’energia dal suo corpo e minimamente dal
potere
psichico,pur affaticandosi facilmente. Difatti,il tragitto del chi andava da gambe , braccia
e torso direttamente
al terzo occhio.
Sempre
più oro, sempre di più luce. Poi,ad
un tratto
un gemito scappò dalle mie labbra: Gabriel cadde a terra con
un sonoro tonfo.
Era in preda alle convulsioni e Rob corse a soccorrerlo. Subito dopo
anche io
mi piegai in due appoggiandomi al lettino.
<<
Signor Wolfe! Signorina Fairchild!
>> tra un’ondata ed un’altra cercai
di mantenerlo al sicuro,ma le mie
mura cedettero insieme alle ginocchia.
Sentii
appena il pavimento freddo sulla guancia,che contrastava con
l’incendio nella
testa,e subito dopo il mondo si oscurò.
Rob
perse conoscenza.
Gabriel
smise di muoversi.
Ed
io rimasi aggrappata al quel sottile collegamento con il mondo per non
affogare
nel mare nero che era l’oblio.
Se
qualcuno fosse entrato in quel momento avrebbe visto due cadaveri
inerti a
terra, una donna che stava per raggiungerli,e una camera
dall’effetto
rilassante.