Cap1: so figo so bello so fotomodello

-Tidus! Tidus!

-siii?

-oooh! Ha detto si!!!- urlano adoranti le mie fangirls dalla sveglia, alle dieci del mattino; l’ho registrato all’ultima partita, quella in cui, tanto per cambiare, ho fatto vincere la mia squadra.

È un lavoraccio, il mio: scimmiotto in acqua, sguardo figo, prendo palla, sguardo concentrato, tiro, sguardo speranzoso, segno, sguardo da irresistibile campione di blitz ball.
Ho dei muscoli facciali più allenati dei bicipiti.
Mentre mi rado minuziosamente ogni centimetro di pelle, mi provoco un taglio di 0,2 mm.

ORRORE E RACCAPRICCIO!

Sarò sfigurato a vita! Il mio bel faccino …

Un momento, io non mi taglio mai … Azzo! Mi sa che è in arrivo Auron, quell’ubriacone del cavolo, ogni volta che sta per arrivare succedono guai: la ragazza che mi fa la pedicure si ammala, il parrucchiere sbaglia il colore, mi finisce la terra abbronzante … mi avvicino al water, stavolta è anche finita la carta igienica.

Diavolo avrà in mente quell uomo, stavolta?
-consuelo!
-si?
-Portami la carta igienica, e prenotami una seduta dalla massaggiatrice, sono troppo teso oggi…
-si signore, subito- neanche il tempo di arrivare in ritardo all’allenamento … dannato ubriacone!

La verità

Ogni volta che sente le voci delle fan girls, salta al soffitto come un gatto, ecco perché la usa come sveglia; i suoi muscoli facciali non sono così sviluppati, tanto che mentre lui pensa di fare chissà che facce, fa sempre la stessa. Si taglia tre volte su quattro che si rade, e il vero segnale dell’imminente arrivo di Auron è la carta igienica finita.

Consuelo non esiste. È sempre lui, che si risponde da solo facendo la voce in falsetto.

E per la cronaca, oggi sarà l’unico giorno della sua vita in cui arriverà puntuale ad un allenamento.