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Autore: Psyker_    04/11/2010    1 recensioni
“Finché sarà viva lei questa storia non finirà mai..” Un’organizzazione con adesso tra le mani la possibilità di cambiare per sempre il mondo proverà finalmente ad affermare la propria supremazia a livello internazionale. Qualcuno ha però intenzione di chiudere i conti con una questione lasciata irrisolta tre mesi prima. In Europa per scoprire la verità sugli sviluppi dell’ormai noto H Virus.
Genere: Generale, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Heaven Virus'
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asdfgghjkl

Steven si sporse dal nascondiglio per cercare di intuire il raggio d’azione dell’avversario. Era molto esteso, avrebbe fulminato qualsiasi cosa si muovesse nell’intero villaggio. L’unica soluzione per cercare di uscire vivi da quel posto era liberarsi del cecchino, doveva provarci sebbene le armi e l’ambiente non lo favorivano sicuramente.

“Carlos, dobbiamo cercare di attirare la sua attenzione. In questo momento avrà senza dubbio il suo mirino puntato su di noi e se dovessi mostrargli anche solo un dito sono sicuro che me lo farebbe saltare”
“Non vorrai farmi fare da esca!”
“Non ti chiederei una cosa del genere.. se non fosse strettamente necessario!”
“Ma che diavolo.., scusa perché non mi dai il fucile e l’esca la fai tu?”
“Non hai esperienza a sufficienza per un compito così importante e pericoloso. Avremo una sola occasione e per di più il sole sta cominciando a calare”

Intanto un proiettile sfiorò il collo di Carlos che per rispondere al compagno si era esposto troppo allo scoperto.

“Ma sei folle!?, stai basso..”

 

Il cecchino osservava il luogo dietro cui era nascosti i suoi obbiettivi e con una calma invidiabile attendeva il momento più propizio.

“Avanti.., venite fuori eh eh..”

 

La situazione era critica ma Carlos ebbe un’idea.

“Potrei fare esplodere una bomba fumogena e nascosti dal fumo cambiare posizione!”
“Hai una granata del genere e lo dici solo adesso!?”
“Non me l’hai chiesto”
“Basta chiacchiere, al mio tre leva l’anello e lancia la bomba oltre i barili. Fai in modo che il fumo copra anche il nostro nascondiglio. … Tre!”
“Vai al dunque eh? Bene, adesso!”

La granata esplose e il fumo inglobò una buona manciata di metri. Il cecchino non era però un pivellino.

“Non crederete davvero di aggirarmi con un trucco del genere..”

I due compagni erano però rimasti nello stesso punto di prima e sfruttando l’istante ci incertezza del nemico, Steven impugnò celere il suo fucile. Rod contattò l’amico prima che potesse fare fuoco.

“Steven ricorda che quello che hai in mano è un fucile d’assalto e non un fucile di precisione.. E’ un calibro minore ed il proiettile non seguirà mai una traiettoria stabile vista la distanza.. cerca di misurare il tutto”
“Tsk.., non trattarmi da pivellino..”

Il bersaglio fu avvistato, il cecchino nemico stava per cambiare posizione ma l’Americano lo anticipò premendo il grilletto.

“Bang..”

Il colpo viaggiò ad una velocità impressionante ed affrontando e battendo la leggera brezza presente nell’aria stava per schiantarsi nel corpo prefisso. Seguì una traiettoria a parabola calcolata da Steven e dopo qualche istante di interminabile attesa stava per concludere la sua corsa. L’impatto avvenne, il cecchino non fu toccato ma il suo fucile si.
Carlos non osò girarsi e con un sospiro chiese l’esito dell’offensiva.

“Gli ho distrutto il fucile. Ora possiamo braccarlo ed interrogarlo!”
“Non l’hai ferito??”
“No ma ora è inoffensivo, un vero cecchino non ha bisogno che del suo fucile e se i miei calcoli sono esatti non ha nessun’altra arma da fuoco con sé. Ora muoviamoci o scapperà!”

Eagle Eye osservò il suo fucile essere fatto a pezzi e preso da una collera improvvisa diede un forte pugno al terreno.

“Come… come.. come hanno osato!!???”

L’uomo salì ulteriormente il dirupo e senza voltarsi sperava di raggiungere un piccolo casolare nei dintorni.

Steven ordinò al compagno di aggirare l’avversario da destra mentre lo stesso partì frontalmente contro il cecchino.

“Se le mie analisi sono giuste, adesso è disarmato..”
“Spero tu sappia cosa stai facendo Steven..”
“E’ proprio questo il bello Rod, non ne ho idea!”

L’americano puntò la Socom verso alcuni alberi davanti a lui e dopo aver effettuato qualche decina di metri si nascose dietro uno di essi in posizione guardinga.

“Deve trovarsi in quel casolare in cima alla collina..”
“Sicuramente, dalle mie analisi non risultano esserci centri abitati nel raggio di diversi kilometri.., prova ad usare l’Mp44 di precisione”
“Stavo giusto per farlo!”

L’uomo mirò con precisione e dal mirino riuscì a scorgere qualcosa muoversi all’interno dell’abitazione.

“Lo vedo.., da una finestra al secondo piano”
“Rimani lì, potrebbe aver recuperato un altro fucile di precisione e allora tu saresti spacciato”
“Hai detto qualcosa?”

Steven ignorò le parole dell’amico ed uscendo dal suo nascondiglio si diresse a tutta velocità verso il luogo prefisso.

“Cosa diavolo fai!?”
“Io non sono un cecchino che ama la staticità, io le mie prede le uccido senza attendere!”

L’agente sparò due colpi verso quella figura dietro la finestra. Uno si andò a conficcare al muro miseramente mentre l’altro frantumò la vetrata.

Quell’uomo era proprio Eagle Eye che preso alla sprovvista si vide venirgli incontro numerosi frammenti di vetro.

“AAAHH!! MALEDIZIONE!!”

Improvvisamente irruppe nella stanza Carlos che vedendo il suo nemico gemere al suolo si tranquillizzò.

“Vedo che il mio amico ha già fatto la maggior parte del lavoro eh?”

Il poliziotto provò ad avvicinarsi con delle manette ma il cecchino si rialzò improvvisamente in un modo completamente innaturale. I suo viso era pallido e dalla bocca cominciò ad uscire un liquido viola.

“Ma che diavolo..?”
“Ehehe….eheheh…”

Il nemico portò avanti una mano da cui fuoriuscirono degli aculei che sparati come proiettili colpirono al petto Carlos. Il poliziotto prese dalla sua tasca una bomba a mano e con fatica riuscì a togliere l’anello di sicurezza.

“Va all’inferno creatura..”

 

Steven, che nel frattempo si era avvicinato ulteriormente all’abitazione, assistette all’esplosione della stessa che lo fece sbalzare a diversi metri dietro di lui. L’americano era senza parole e portandosi un dito all’orecchio sperava di ricevere delucidazioni da parte di Rod.

“E’ esploso il rifugio di quel cecchino, che diavolo è successo!?”
“Forse c’entra quell’altro poliziotto.. cavolo l’avevo detto subito che non mi piaceva quel tipo”
“Io avanzo per indagare..”
“Fai attenzione, se quel cecchino è stato sottoposto agli esperimenti del Virus potrebbe essere ancora vivo”
“Per esperienza personale ti dico che un esplosione simile distruggerebbe anche ‘mostri’ molto più grossi..”

Steven fece qualche passo finché non scorse un liquido viola coprire parte della prateria non colpita dalle fiamme.

“Non posso avvicinarmi ulteriormente ma ho qui qualcosa che potrebbe rivelarsi molto interessante. Sembra un liquido viola, ne prendo un campione”
“Molto bene!, questo potrebbe essere anche abbastanza”
“Abbastanza!? Potrebbe essere anche vernice. Io non torno se non con qualcosa di concreto tra le mani”
“Non cercare di convincermi così, non ci credi nemmeno tu. Vuoi rimanere per una sola ragione ed entrambi sappiamo qual è”
“… E se fosse? Devo capire il significato di quella telefonata..”
“Con quel campione potremmo scoprirlo!”
“No è troppo poco”

In lontananza intanto un elicottero sembrava si stesse avvicinando al luogo dell’esplosione.

“Rod un elicottero! Che sia lei?”
“Non farti vedere!!”

Dal velivolo un uomo armato di RPG mirò verso la collina.

“Cazzo un RPG!!”

Una donna dai capelli rossi si tolse gli occhiali rivelando i suoi occhi scuri. Quindi ordinò all’uomo col Bazooka di fare fuoco.
Il missile viaggiò verso il rifugio del cecchino, l’esplosione avrebbe distrutto ogni prova ma l’impatto sarebbe stato fatale anche per Steven. L’americano si tolse velocemente la giacca per favorire i movimenti e senza starci troppo a pensare si gettò dal dirupo rotolando giù per la collina. Quello che seguì fu una distruzione che polverizzò ogni indizio utile per le indagini dei due americani.

 

Steve riaprì gli occhi. Era vivo e miracolosamente tutto intero.

“Puttana..”

In seguito strappò parte della sua maglietta per fasciare un vistoso taglio sul fianco sinistro.

“Rod.., Rod mi senti?”
“……”
“Rod! … maledizione deve essere stata l’esplosione.. ha danneggiato l’auricolare..”

La situazione cominciò a degenerare. Era diventata chiaramente una questione personale e Steve voleva chiuderla una volta per tutte. L’uomo tornò quindi al paesino sfruttando la desolazione per passare la notte indisturbato e recuperare le forze.

 

Da qualche parte lì vicino invece, la donna dai capelli rossi esaminava con attenzione una provetta con all’interno un inquietante liquido di colore viola.

“Anche lui.. eppure credevo stessimo arrivando ad una soluzione!”
“Mi dispiace signorina Bailey ma i parassiti tendono ad agire autonomamente..”

Serah si avvicinò al vecchio col camice guardandolo intensamente negli occhi

“Ti do un’altra settimana per raggiungere gli obbiettivi sperati. Se dovessi deludermi ancora allora dovrò rinunciare al tuo aiuto”

Nella camera irruppe poi un alto uomo vestito di nero che si rivolse anch’egli al dottore.

“Il tempo stringe Garreth.. farai bene a metterti d’impegno. Quanto a te Serah, abbiamo perso Eagle Eye per uno stupido poliziotto locale?”
“… non credo. Deve per forza esserci qualcun altro immischiato nella faccenda, anche se ho motivo di credere che l’esplosione abbia distrutto tutte le prove rilevanti”
“Non importa!!, è compito tuo e di Niel. Non voglio più perdere uomini. Chiunque segua i nostri esperimenti deve morire, non mi importa come e dove!!”

La donna abbassò lo sguardo nascondendo un velo d’irritazione. Poi annuì.

“Certo”

L’uomo uscì e il dottore si rimise al lavoro. Serah si diresse poi verso un computer in collegamento con la stanza affianco e cominciò a scrivere qualcosa.

“Nessun risultato. Eppure deve pur essere possibile..”

Dall’altra parte vi era Niel che rispose al messaggio.

“Non preoccuparti, me ne occuperò io. Che mi dici di Eagle Eye? Chi l’ha seccato?”
“Sono sicura che sia lui. Va tutto secondo i miei piani. Se noi non riusciremo ad arrivare alla soluzione.. la soluzione arriverà a noi!”

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Salve cari lettori! Scusate il lungo periodo di stallo ma in questo periodo ho preferito dedicarmi ad altre opere. Cercherò di postare i capitoli ad un ritmo più regolare =). Se avete domande inerenti la trama chiedete pure nelle recensioni, vi risponderò immediatamente ^^. Alla prossima!

  
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