Dieci mesi dopo
“Senti,
Josh, ho in linea una di Vogue, che
vorrebbe…”
“Brian, ho
due parole per te. Cerimonia. Privata.”
“Josh, la
stampa ha il diritto di sapere…”
“La stampa
non ha il diritto di sapere un bel niente su quello che combino nella mia vita
privata, lo sai. E poi, ho promesso l’esclusiva a Rolling Stone.”
“A Rolling Stone? Come sarebbe? Non mi
ricordo di aver fatto nulla del genere.”
Sorrido. “Beh,
siccome la giornalista è anche stata la mia migliore amica per diciassette
anni, ho pensato di gestirla io.”
Lucy mi
sorride, e porge la mano al mio manager. “Signor Avnet. Sono Lucy Hatcher, si
ricorda di me? Sono io quella che ha intervistato Josh, l’anno scorso.”
“Lucy
Hatcher… sì, ora mi ricordo di lei. Beh, comunque dovrò filtrare il suo pezzo, prima
di mandarlo alla rivista.”
“Tutto
quello che vuole, signor Avnet. Dopotutto, è il matrimonio di Josh.”
“Già. E’ il mio
matrimonio, capito, tiranno che non sei altro?” lo prendo in giro.
Joachim, il
marito di Lucy, la raggiunge con Elsie, la loro figlia di tre mesi. Inutile dire
che Stella ha già perso la testa per lei, e che non perde tempo per ammirarla,
tra una corsa e l’altra con Maverick.
Grace e io
ci siamo sposati sulla spiaggia, proprio davanti al bungalow di mio padre. Abiteremo
nel mio appartamento, e questo rimarrà il mio pensatoio. Ho rimesso le cose di
mio padre al loro posto: libri, dischi, soprammobili, fotografie… l’album con i
suoi scatti ha il posto d’onore nello scaffale che adesso è mio. E sull’ultima
pagina, lasciata vuota per l’occasione, ci finirà quella foto scattata due ore
fa: quella che abbiamo fatto davanti alla casa, con i nostri amici e le nostre
famiglie.
***
“Ti amo, Josh”
mi sussurra Grace durante la notte, appena finito di fare l’amore.
Abbiamo deciso
di passare qui la nostra prima notte di nozze.
Rimango ad
ascoltare il rumore del mare, ad occhi chiusi. “Idem.”
Sento il suo
sorriso. “Non sapevo che questo fosse il remake di ‘Ghost’.”
“Ci sono
tante cose che non sai, tesoro mio.”
“Tipo?”
“Tipo che
scriverò una canzone a proposito di stanotte.”
“Non
oseresti.”
“Lo farò,
invece. E sarà un successo.”
“No, non lo
sarà.”
“E invece
sì. Tutte le canzoni che dedico a te si rivelano dei veri successi.”
“E con
questo?”
“E con
questo? È una fortuna che mi sia innamorato di te. Mi renderai ricco.”
“Che scemo…”
“Sarò anche
uno scemo, ma sono sincero. E ora che so come va a finire la storia, vorrei
innamorarmi di te altre cento volte.