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Autore: Lily_Luna    14/11/2010    26 recensioni
Ecco a voi una Rose diversa da come realmente appare, con un fidanzato bello quasi quanto un modello, degli amici e cugini che le vogliono molto bene ed un acerrimo "nemico"; Scorpius Malfoy. Lui la stuzzica, la prende in giro ed è terribilmente antipatico e saccente...ma perché? E poi, all'improvviso lei trova quello strano specchio...
[...]"Capelli biondo grano, occhi verdi, sguardo insolente di chi può permettersi il lusso di fare qualunque cosa.
Scorpius Hyperion Malfoy.
Lo odiavo.
Per sette lunghissimi anni non aveva fatto altro che prendermi in giro…in tutti i modi possibili e per qualunque cosa, sul serio.
Prima ero troppo bassa, poi troppo alta, poi troppo magra, troppo formosa, troppo secchiona, troppo fredda ed antipatica…troppo Weasley…
E lui era troppo idiota, che altro?"[...] ULTIMO CAPITOLO POSTATO
Rose/Scorpius
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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20 – [Epilogue] It was you

 

 

Era da poco scesa la sera.

L’Hogwarts Express si avviava sferragliando nell’oscurità ed io osservavo la campagna inglese che, velocemente, sfilava sotto di noi.

Con uno sforzo enorme, distolsi lo sguardo e lo posai sul volto di Emily, raggiante di felicità.

- E quindi? – chiese, eccitatissima. Io mi strinsi nelle spalle, arrossendo appena – Questo è quanto. Non c’è nessun quindi…

- Non dire sciocchezze! La Dama Grigia è stata molto chiara a riguardo! – esclamò lei, gli occhi scintillanti – Significa che…oh Rosie! Siete perfetti per stare insieme! – strillò, placcandomi con un abbraccio stritolatore, che quasi mi soffocò. Sorrisi, ma le feci cenno di aspettare.

- Un momento, Emily! Io non so fino a che punto sia reale questa storia…e ricorda che - sospirai - Scorpius mi ha mandato al diavolo, prima di tutto devo farmi perdonare…non credi?

Lei agitò una mano, come se volesse scacciare una mosca – Oh, non è un problema. Uno non si disamora mica in cinque minuti! Ti basterà trovarlo e scusarti…e poi…- mi fece l’occhiolino, con un fare allusivo che mi ricordava tremendamente Al. Fantastico, me l’aveva rovinata!

- Mi imbarazza, con tutti che ci fissano. Sembra che non aspettino altro che una nostra mossa. – borbottai nervosamente, sentendomi arrossire al ricordo di quello che era successo quella mattina, alla riunione. Lei sorrise dolcemente – E’ così infatti…ma so bene che, quando sarete faccia a faccia, te ne fregherai.

- Mh. Se riuscissi almeno ad avercelo, un faccia a faccia. Dopo la sfuriata non l’ho più visto.

- Si è seppellito in Dormitorio, l’ho visto io. Tranquilla! Se ha avuto coraggio per mandarti a quel paese, vedrai che sarà più che felice di darti un bel bacio! – replicò lei, scoppiando a ridere. In quell’istante entrò Al – Chi bacia, chi? – domandò, guardingo. Io scossi la testa - Proprio nessuno.

Mio cugino posò il suo sguardo su di me – Ah, Rosie, ti sei decisa a parlare con Scorpius? Sono stato con lui fino a pochi minuti fa.

- Che ti ha detto? – mi ritrovai a domandare, freneticamente, col cuore che batteva forte. Lui si strinse nelle spalle – In realtà non molto. Sai, credo stia ancora metabolizzando il fatto che ti ha praticamente fatto una dichiarazione davanti a tutti. Ma…

- Ma? – domandammo io e la bionda. Lui mi fece un sorriso di scuse – Credo che sia arrabbiato con te, sai. Pensavo gli passasse, invece è proprio nero.

Adesso il mio cuore pesava come piombo.

- Oh. Bene. – sussurrai, prima di voltarmi a guardare fuori dal finestrino.

- Beh, Rosie…non puoi certo biasimarlo. Non è che tu l’abbia sempre trattato benissimo…no? -mormorò Al, cautamente. Io sospirai. – D’accordo, potrebbe anche essere vero. Ma…voglio dire, lui è così complicato! Criptico, ermetico, impossibile! – sbottai poi, passandomi una mano sulla fronte.

Al sorrise – Io ho sempre sospettato che provasse qualcosa per te. Sai, Scorpius è davvero difficile da inquadrare, ma è per questo che lo stimo. E’ davvero un bravo ragazzo, a differenza di quello che può sembrare.

- Sì. Sai, credo di averlo capito anche io, adesso…- sussurrai, prendendo la borsa. – Vado a lavarmi i denti, cado dal sonno. – borbottai, uscendo e lasciando che i due si dessero la buonanotte.

I corridoi erano vuoti, ma, com’era ovvio, tutti si erano riuniti nei vari vagoni per fare un po’ di confusione e divertirsi. Avrei potuto far valere la mia autorità, chiedendo più calma e meno casini…ma sinceramente non me ne importava molto.

Camminavo piano, fissando distrattamente fuori dai finestrini, quando un rumore mi costrinse a voltarmi.

- Oh. – mi uscì stupidamente, mentre incrociavo lo sguardo penetrante di Scorpius, appena uscito dalla toilette dei ragazzi. Lui si limitò a lanciarmi un’occhiataccia, prima di superarmi. Lo fermai per un braccio, senza sapere che fare.

- Aspetta. Non…- avrei voluto aggiungere qualcos’altro, ma solo in quell’istante notai che circa quindici persone si erano assiepate dietro la porta del loro vagone e ci stavano fissando avidamente. Immediatamente mollai il braccio di Malfoy, arrossendo. Lui avvampò e mi lanciò una breve occhiata, sembrava in preda ad una lotta interiore.

Avrei voluto dirgli qualcosa, raccontargli la storia di Helena Corvonero, nonostante non ci credessi poi così tanto, avrei voluto dire mille cose, o magari baciarlo, testare se le sue labbra erano davvero morbide come credevo…e…

Ma non ci riuscii. Semplicemente, quegli sguardi mi inibivano più della sua presenza.

- Buonanotte. – mormorai, chinando il viso.

- A te. – rispose lui rigido, prima di allontanarsi.

 

*

 

- Bene ragazzi, ehm. Eccoci arrivati ai Royal Botanic Gardens! – esclamò Neville, attirando la nostra attenzione. Il professore sembrava vagamente a disagio, forse a causa di alcuni problemi sorti al momento di pagare. Data la sua scarsa conoscenza in materia di denaro babbano, stavamo per consegnare all’entrata quasi il doppio della cifra!

- Professore, a me sembra che la primavera qui non sia ancora arrivata. – gli fece notare Georgiana Finnigan, tremando da capo a piedi. Il professore sorrise – Oh, non preoccupatevi, adesso visiteremo le serre. Ma, avendo poco tempo, ci divideremo in due gruppi, così potremo visitare le più interessanti per i nostri studi!

“Fa che mi mettano con Scorpius” pensai disperatamente; avevo passato tutta la notte a darmi della stupida; avevo avuto la possibilità di parlargli e me l’ero lasciata sfuggire!

- Naturalmente – proseguì il professore – dato che dovrete preparare delle relazioni, sarà meglio che i membri dei vari gruppi si dividano. Una parte di voi, quindi, andrà a visitare la Palm House, la Water Lily House ed il giardino delle Rose. Voi – indicò alcuni, tra cui anche Scorpius ed Al – andrete con la professoressa Zimmer e visiterete la Temperate House, la Princess of Wales Conservatory e la Alpine House. Ci vediamo a mezzogiorno alla Pagoda, da dove ci recheremo verso l’uscita, va bene?

- E per il resto del tempo dove andremo? – mi ritrovai a domandare. Il professore sorrise – Se vi comporterete bene…magari riusciremo a fare un giro a Londra! – rispose, tra esclamazioni di giubilo.

- Andiamo ragazzi! – disse la Zimmer, cominciando a parlottare fitto con la guida. Lanciai una breve occhiata a Malfoy e, con mio sommo stupore, mi accorsi che mi stava fissando. Aveva quella strana ed indecifrabile espressione…come se stesse cercando di studiare tutte le mie reazioni. Mi ritrovai ad arrossire.

- Vieni Rose! – esclamò Emily, che, senza accorgersi di nulla, prese a trascinarmi verso il resto del nostro gruppo.

 

Nonostante ci fosse il sole, Georgiana aveva ragione; la primavera non era ancora arrivata, ma potevi immediatamente renderti conto che tutte le piante si stavano preparando ad accoglierla. I giardini erano maestosi e bellissimi, non potevi assolutamente annoiarti, perché in ogni angolo c’era qualcosa di magico e suggestivo da vedere. Restammo impressionati dalle meravigliose ninfee della Water Lily House e dalle numerose piante tropicali presenti nella Palm House. Cercavamo di ascoltare la guida e, quando questa si distraeva, il professore ci enumerava tutte le proprietà magiche di ciascuna pianta.

Nonostante tutto, però, io ero distratta. Non facevo altro che ripensare allo sguardo misterioso di Malfoy, che mi faceva sentire tremendamente vulnerabile. Era…così strano…

- Rosie? Ci sei? Sei così silenziosa. – domandò Emily, mentre, al termine del giro, ci dirigevamo verso la Pagoda. Io mi strinsi nelle spalle.

- Sto solo…racimolando il coraggio giusto per fare una cosa…- spiegai, nascondendo il viso nella sciarpa per ripararmi dal freddo, proprio mentre lei annuiva e mi posava una mano sul braccio, dolcemente.

- Ci siete tutti? Se siamo pronti, io proporrei di andare a prendere la…uhm…metrolitana! – disse Neville, dubbioso. Qualcuno rise. - Metropolitana. – lo corresse prontamente la Zimmer, nascondendo un sorrisetto.

- Sì, quella. Andiamo. – borbottò lui, indicandoci l’uscita. Circa mezz’ora dopo, grazie anche ad un suggerimento di Al, ci trovavamo davanti ai cancelli di Hyde Park. L’idea era quella di fare un pic-nic, dato che c’era il sole, e poi di trovare qualcosa per impegnare il pomeriggio, dato che saremmo ripartiti alle nove di quella sera.

 

Varcammo i cancelli del parco ridendo e scherzando, cominciando a riesumare dagli zaini quello che doveva essere il nostro pranzo, mentre, col naso per aria, cercavamo di assorbire un po’ di luce solare.

Emily, Al e Frank camminavano avanti, mentre io cercavo con lo sguardo Scorpius. Sembrava essersi volatilizzato, non era possibile.

Proprio in quel frangente, qualcuno mi affiancò – Ehi, ciao Rosie.

- Ciao Will. – replicai con voce piatta, senza voltarmi. Lui sospirò – Potrei parlarti?

- Will, non credo tu abbia ancora qualcosa da dirmi. Ne abbiamo già parlato, ricordi? – borbottai, lanciandogli un’occhiata disinteressata. Lui strinse le labbra – Io invece penso di sì. E tu, soprattutto, devi dire qualcosa a me. Adesso.

Mi fermai, spalancando la bocca – Scusa? Stai per caso facendo la voce grossa con me?  - sbottai, alzando un po’ la voce. Al, Emily e Frank si voltarono confusi.

- Mi stai trattando da schifo, Rose. Io voglio parlarti, mi sembra che non ci sia niente di strano in questo. – replicò lui, passandosi una mano tra i capelli, in un gesto esasperato. Sbuffai – Cosa vuoi che ti dica, Will? Che altro?

- Prometto che sarà l’ultima volta. - rispose subito, lanciandomi un’occhiata penetrante - Vieni per piacere…- aggiunse, indicandomi una strada secondaria.

Sospirai e lo seguii in silenzio fino ad un grande prato, proprio sulla sponda della Serpentine. Lì mi fermai, cercando di dare un senso a quell’inutile passeggiata.

- Allora Will. Cosa c’è? – domandai, proprio mentre si alzava un venticello leggero. Lui mi lanciò una breve occhiata, prima di avvicinarsi. – Rose. So di avertelo già detto, ma mi manchi davvero. Io…ti amo, ti amavo anche prima, non ho mai smesso di pensare a te. E…sono stato un idiota ad accettare di stare con Helen, non riesco a sopportarla. Non ce la faccio, lei non è te. – mormorò, prendendomi la mano.

Lo fissai in silenzio per un minuto lunghissimo. Poi sospirai – Mi dispiace. - allontanai la mano - Ma per me non è lo stesso da molto tempo. Hai sbagliato, ed io, per carattere, non sono una che riesce a dimenticare facilmente. Per di più, adesso stai con Helen…e…- mi fermai, sentendomi arrossire.

Will si allontanò, sospirando malinconicamente. – Ci ho provato…non è facile per me, sai? So di essermi comportato male. Comunque…in realtà non volevo parlarti di questo. – aggiunse poi, fissandomi serio.

- Allora di cosa?

- C’è…una voce che gira a scuola…- cominciò, mentre io alzavo gli occhi al cielo. – Will, no. Non ti riguarda.

- Perché, c’è qualcosa di fondato? – affilò lo sguardo, mentre io arrossivo ancora.

- Io…no. Ma non voglio parlarne con te.- aggiunsi frettolosamente. Lui rise sarcasticamente.

- Certo…devi parlarne con Scorpius…da quanto tempo va avanti? – domandò con un ghigno, beccandosi un’occhiata interrogativa da parte mia.

- Va avanti? – ripetei interrogativa – Di che cosa…

- E dai, Rose. Ti ho visto…e vedo lui. Eppure…solo al ballo mi sono reso conto di quanto strano fosse il vostro rapporto…Quando ti ha abbracciata in quel modo…l’ho odiato. – aggiunse con un sospiro.

- Non riesco a capire dove vuoi arrivare, William. Seriamente, c’è un motivo per cui siamo qui? – sbottai, enormemente irritata. Lui annuì – Mi da fastidio sapere che probabilmente lui abbia una cotta per te…ma…sono qui per metterti in guardia, Rose. – spiegò, con fare compunto. Sollevai entrambe le sopracciglia.

- E, di grazia, da cosa esattamente?

- Conosco Scorpius…che appare come il cugino perfetto, il migliore perché è intelligente, assennato, bello, più elegante, che riceve proposte di matrimonio dai padri delle ragazze purosangue…e che può prendersi la briga di rifiutarle! Ma…è solo un Malfoy, Rose! Non farti prendere in giro…per lui sei e sarai solamente uno sciocco passatempo! Scorpius è freddo, distaccato…non si fiderà di te, non ti amerà mai davvero, non farai che soffrire…

Ero pronta a mollargli un pugno, quando una voce mi precedette e ci fece sobbalzare entrambi.

- Senti da che pulpito viene la predica.

Will smise immediatamente di parlare, voltandosi verso il cugino, che ci osservava imperturbabile.

- Che vuoi Scorpius?

Malfoy sollevò le sopracciglia. - Beh, dato che stiamo parlando anche di me, direi che il mio intervento sia d’obbligo. Non credi? - Innanzi tutto, credo che sia ora di finirla con questa sceneggiata. Will…se hai qualche problema con me, ti prego di venirmene a parlare di persona. Siamo cugini, per cui non credo sia difficile per te trovarmi per comunicarmi qualcosa che ritieni importante. – aggiunse, scuotendo la testa.

- A te non importa nulla di quello che ti dico!

- Se mi dici idiozie, come credi che possa ascoltarti?! Quando sento che dici cose del genere alla tua ex, solo perché ce l’hai con me, mi rendo conto che sei ancora un bambino! Questi non sono più affari tuoi. Hai la tua vita adesso, e l’hai scelta tu. Non io, non Rose, non Helen. Tu hai accettato di stare con Nott, tu hai accettato di fare la scommessa. Se Rose vorrà perdonarti…beh, a me non interessa. – concluse il Corvonero, sbuffando. Will ghignò – Non ti interessa? Rose – disse poi, voltandosi verso di me – sei innamorata del qui presente Scorpius Malfoy?

La sua domanda mi lasciò spiazzata. Okay, sì lo ero. Ma…non era esattamente così che immaginavo di confessare i miei sentimenti. Immaginavo qualcosa di…un po’ più romantico?

Boccheggiai, evitando accuratamente di guardare dalla parte del Corvonero. Il sorriso di Will si allargò.

- E tu, Scorpius? Tu ami Rose? – la voce del Serpeverde trasudava incredulità – Tutte le volte che hai professato di amare qualcuno, non hai fatto altro che ferirlo! Allontanarlo! Farai così anche con lei, la mollerai, perché tu non sei capace di ama…- SCIAFF!

Con il braccio ancora levato, osservai la guancia di Will tingersi di rosso, mentre il suo sguardo mi trafiggeva, pieno di stupore.

- Che cos…perché? – domandò infine, troppo stupito per aggiungere altro. Strinsi i pugni.

- Ora basta! Non ti sopporto più! Non fai altro che parlare di me come se fossi una bambina, mi tratti ancora come se ti appartenessi, ma tu non sei più il mio ragazzo! Non hai più un ruolo nella mia vita, se non quello di ex! Vuoi avvertirmi? Bene, lo hai fatto, ma ora basta! Stai semplicemente gettando fango su un’altra persona, senza permettere a me, che sono la diretta interessata, di giudicare da sola! Non immischiarti mai più nei fatti miei, Will, te l’ho già detto, o te ne farò pentire! – sbottai, prima di allontanarmi a passo di marcia.

- E tu vieni con me! – abbaiai poi, rivolta ad uno stupito Malfoy, il quale mi seguì quasi immediatamente.

Camminammo per un bel pezzo in silenzio, da soli. Ero così nervosa che non mi resi immediatamente conto del fatto che lui stava ridendo, ben nascosto dalla sua sciarpa. Gli lanciai un’occhiata meravigliata ed irritata insieme. - Oh, ma allora sai ridere! Incredibile.

Lui smise immediatamente – Non prendermi in giro. Sei tu che mi fai ridere, queste reazioni sono uno spasso. Dovrei uscire più spesso, con te e Will.

- Non nominarmelo! – sbottai, avvampando. Uscire più spesso con lui?

- Lascialo perdere. Will ce l’ha con me per motivi ben più profondi…- spiegò ed io sbuffai.

- Ora che ti prende?

- Odio tutto questo mistero attorno alla tua persona! Non si capisce niente, sembri sempre così…- sospirai, allargando le braccia.

- Hai ragione. – borbottò, rabbuiandosi – E’ che…non sono esattamente una persona estroversa. Quindi…

- Quindi spiegami…- sussurrai, molto semplicemente. Lui si guardò intorno – Ma dove stiamo andando? – eravamo usciti dal parco, senza farci neppure caso, e adesso stavamo camminando verso Westminster. Mi strinsi nelle spalle. – Tanto partiamo questa sera. Continua.

- Non sono sicuro di volerti parlare di tutto. Sai, per la cronaca, io ce l’ho ancora con te. – sibilò lui con un sorrisetto, incrociando le braccia. Lo guardai male – Come?

- Mi hai fatto molto male, quest’anno.

- E tu me ne hai fatto per i restanti sei! Anche io sono ferita dal tuo comportamento! – gli feci notare subito, stringendo i pugni. Lui fece un ghigno e, improvvisamente, mi passò una mano sulle spalle, prima di stringermi a sé.

- A…nche io…- balbettai, stringendo il suo cappotto ed inspirando il suo profumo. Sapeva di buono.

Il tempo si era fermato? Eravamo sul serio abbracciati in mezzo al marciapiede, al centro di Londra? Col cuore che batteva forte, continuai a tenere il viso incollato sulla sua sciarpa, mentre lui osservava il Big Ben, che si stagliava a pochi metri da noi.

Lentamente ci staccammo e riprendemmo a camminare, come se niente fosse.

Non ci eravamo baciati, ma quel contatto così inaspettato e dolce mi stravolse.

- Dicevamo? – sussurrai, mentre lui mi prendeva la mano ed il mio cuore faceva una capriola. Scorpius mi indicò la stazione della metropolitana. – Conosci un posto da farmi vedere?

- Eh?

- Non ho mai visitato Londra. - ammise lui - Se escludi King’s Cross. C’è un posto che mi consiglieresti di vedere?

- Io…- ero ancora un po’ confusa dall’abbraccio di poco prima, ma cercai di riflettere - sì…ci sarebbe. Andiamo! – esclamai, trascinandolo verso le scale e rischiando di farci investire da un taxi.

Velocemente timbrammo i biglietti e salimmo sul primo treno disponibile. – Ci sono tante fermate, per cui vedi di raccontare. – sussurrai al suo orecchio, mentre, stretti stretti tra la gente, ci muovevamo. Lui alzò gli occhi al cielo. – E sia. Che vuoi sapere?

Lo guardai come se fosse matto – Tutto ovviamente.

 

*

 

- Sai…essere un Malfoy può essere un fardello molto pesante, quando tutta la tua famiglia ha militato per Voldemort. Ho avuto un’infanzia davvero…bella, nulla da dire. I miei genitori mi volevano bene, i miei nonni anche. Non amavo molto frequentare gli amici di famiglia, hai presente no? Pucey, Nott, Flint…eccetera eccetera…ma i miei mi costringevano a farlo, praticamente…e a me non importava niente…i loro figli erano tutti degli snob con la puzza sotto il naso. Era una cosa che odiavo. – disse lui, mentre uscivamo dalla metro, poco dopo.

- E’ per questo che quando hai cominciato Hogwarts, li hai mollati tutti? Me l’ha detto Nott. – aggiunsi, vedendo la sua espressione confusa.

Lui annuì – Già. Sono arrivato qui col desiderio di mandarli tutti a quel paese, ma non avevo considerato una cosa; io ero un Malfoy. Tutti, tranne Al stranamente, mi vedevano come una specie di alieno, uno da evitare perché parente di Mangiamorte…ma io cosa posso farci? Non sono come loro, odio sapere che i miei nonni facevano parte di quella cerchia, che mio padre era un codardo…ma non posso certo impedirlo. E’ il loro passato…non il mio. Nonostante tutto, questo ha creato una specie di frattura tra me e le altre persone. Io mi stavo nascondendo dietro ad una maschera di totale menefreghismo, gli altri non avevano alcun interesse a conoscermi. Ti ripeto, solo Al ci è riuscito davvero. Anche se non sembra, lui è davvero il mio migliore amico…e anche l’unico! A dire il vero, ovunque andassi c’era questa specie di…peso sopra il mio nome. Cominciai a farci caso dopo l’ingresso a scuola! – esclamò, facendomi sentire tremendamente in colpa.

- Poi sono finito a Corvonero; immagina lo shock di mio padre! E di tutti i suoi amici! Mi ero liberato di loro...ma non della mia “nomina”…a quel punto, mi sono detto, era inutile cercare di cambiare le cose. Ci ho provato, all’inizio, ma poi ho pensato che non importava…solo che…- si interruppe, lanciandomi una breve occhiata e arrossendo. Lo stomaco mi si annodò e dovetti ricorrere a tutto il mio autocontrollo per staccare i miei occhi dai suoi, così profondi e belli.

- Solo che…?

- Solo che poi è diventato difficile gestire questa maschera…non nego che per molti anni ti ho ritenuta un’insopportabile ragazzina petulante…ma poi…

- Potrei sentirmi offesa. – gli feci notare – Ma in fondo anche io ti ho giudicato male, per tanto tempo.

- Parli al passato…adesso come mi giudichi? – chiese, lanciandomi un’altra delle sue occhiate penetranti. Arrossii.

- Siamo arrivati. – mi voltai e gli indicai qualcosa. Lui sorrise – Tower Bridge?

- Già…sai, mi piace parecchio come posto. - spiegai - Se…quando sono a casa, d’estate, sono triste, o arrabbiata, o preoccupata…faccio una passeggiata e vengo qui. Osservare il fiume, i palazzi, magari al tramonto…mi fa sentire in pace. Mi rende felice.

Lui rimase in silenzio, mentre ci avvicinavamo al centro del ponte. Non c’era ancora molta confusione, a parte qualche passante, o qualche turista impegnato a scattare delle fotografie.

- Era il posto particolare che speravi di vedere? – domandai, cercando di calmare il battito del mio cuore. Lui non rispose, ma si voltò e mi fissò dritta negli occhi. Lo stomaco mi si accartocciò.

- Eri tu. La ragazza di cui ti parlavo, da dietro lo specchio, eri tu. Me ne sono accorto l’anno scorso, non saprei neppure dirti quando. Forse quando Will ha cominciato a corteggiarti, o quando ti ho rivista, alla stazione. O magari è da sempre, solo che prima ero un ragazzino, quindi non facevo che prenderti in giro per attirare la tua attenzione. Io non lo so...sono stato un vero codardo. So solo che ti amo. – lo disse così semplicemente, come un fatto ovvio, che quasi non me ne resi conto. Non subito almeno.

Senza pensare, lo attirai a me per il cappotto, spostando lentamente la sciarpa, per scoprire il suo viso. Lui fece lo stesso, con un’espressione tremendamente dolce sul volto.

- Ti amo Scorpius. – sussurrai. Le sue labbra si aprirono in un sorriso ampio ed allegro, mentre i suoi occhi scintillavano divertiti.

- Finalmente! – esclamò, prima di baciarmi con disarmante intensità, e fu ancora meglio di come me l’aspettavo, perfetto ed imperfetto insieme, perché eravamo così tanto presi dalla foga che non ci rendemmo neppure conto di aver lasciato la sua borsa sulla metropolitana, né ci accorgemmo del tempo, che passò ad una velocità incredibile e ci costrinse a correre per non perdere l’Espresso…dove ricevemmo una lavata di capo ed una punizione che non avremmo dimenticato più…ignorando i commenti dei più curiosi, la faccia gonfia ed arrabbiata di Will, o quelle raggianti di Al, Emily e Frank, gli unici ad aver capito chiaramente la situazione.

Fu una giornata memorabile, ma ancora più belle furono le altre, perché stavolta eravamo insieme, noi, i Ragazzi dello Specchio…due persone completamente diverse, che si erano incontrate per uno strano caso, forse per via della storia della Dama Grigia, forse no.

Ma a noi non importava saperlo, chissà come, chissà perché ci eravamo innamorati...e questo ci bastava.

Ed infine...l''ultimo capitolo! Non ho idea di come mi sia uscito, nel senso che l'ultima parte l'ho scritta di getto proprio ieri! Mi sentivo ispirata! Perdonatemi se non ho aggiornato prima, ma il 22 ho un esame...e finalmente mi sono cominciate le lezioni, per cui sono stata un pochino incasinata! Scusatemi!

Come vedete, il capitolo è abbastanza lungo...e ambientato nella mia amatissima Londra! <3 Non potevo non fare una menzione speciale al Tower Bridge...ricordo ancora quando mi sono affacciata da lassù ed ho osservato il Tamigi, la Torre di Londra, i palazzi di questa meravigliosa città...alla luce del tramonto! Ve lo giuro, è stata una sensazione magnifica, mi sono sentita libera e felicissima!!! Adoro Londra..!

Che dire? Scorpius e Rose si sono chiariti! Non ho fatto cenno alla storia dello specchio, perché la nostra Rosie è un tantinello scettica (mamma Hermione docet!) e poi i due hanno tutto il tempo del mondo per scoprire se Helena Ravenclaw aveva ragione! ;) Si tratta davvero dell'ultimo tassello di questa storia...che va avanti da Febbraio! Sono davvero felice, perché grazie alle vostre recensioni ho sempre trovato la forza di continuare, di migliorare...e sono felice perché in qualche modo la mia storia vi ha emozionato, e non c'è niente di più bello del sapere che mi seguite e mi apprezzate...vi ringrazio tantissimo! 

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto (ho sempre il panico da ultimo capitolo, capitemi! xD ) e che vi abbia regalato una qualche emozione...non ho il tempo di rispondere a tutte le meravigliose recensioni che mi avete scritto...ma vi dico sinceramente GRAZIE! Grazie a: Tali, 2424, Roseweasley87, Mia29, Bumbj, Lione94, Lally_97, silver_92, RoseWeasley92, Arwins e Lily_Cissy! Le vostre recensioni sono state fantastiche!!! *.*

Grazie a chi ha letto questa storia, a chi l'ha aggiunta tra i preferiti, o alle seguite...a chi mi recensisce sin dal principio, a chi si è unito dopo...siete tutti importantissimi perché so che ci sono persone che credono in me, credono che io sia brava e mi stimano per questo...GRAZIE ancoraaaaa! <3

Credo che molto presto ritornerò con un'altra fanfiction...ne ho tantissime in cantiere...devo solo decidere quale pubblicare! xD Se avete suggerimenti di qualsiasi genere, sono ben accetti! xD

Bacioni!

                                                                                                                Lily_Luna

  
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