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Autore: nen    14/11/2010    0 recensioni
L'incubo di ogni ufficio che si rispetti: la recita aziendale. Una delle favole più zuccherose della nostra infanzia riproposta in chiave demenziale dai personaggi di questa serie che adoro. Riusciranno i nostri eroi a sopravvivere alle avversità che un'autrice completamente fuori di testa metterà loro sul cammino?
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo4 Il titolo di questo capitolo fa riferimento a quel programma di MTV (a mio parere orrendo e decisamente discutibile, ma poi ognuno ha i suoi gusti) in cui figli oltremodo viziati e pieni di boria di genitori più o meno straricchi organizzano il loro sedicesimo compleanno.



Capitolo 4: Sweet sixteen!
Sottotitolo: Che compleanno del menga...

Mentre gli altri cambiano lo sfondo con una veduta della casa del mulino bianco (?!? ndlettori; Guardatevi il film e ditemi che la casetta del taglialegna non è uguale nda), l'autrice beve un sorso d'acqua poi riprende la narrazione.
Autrice: E così, per sedici anni nessuno aveva scoperto il nascondiglio della principessa. Mentre nel folto del bosco, nella capanna di uno spaccalegna...
Lily: A proposito, ma questo povero boscaiolo che fine ha fatto?
Autrice: Boh, qui si parla sempre e solo di casa sua.
Bug: Magari le fate lo hanno accoppato per potersi servire dell'abitazione.
Autrice: SHHHHH! Le buone fate avevano messo in opera il loro astuto progetto...
Jordan: Se era davvero così astuto 'sto piano avrebbero aspettato che la principessa compisse almeno diciassette anni prima di riportarla a casa, così tutto il casino non sarebbe successo.
Autrice - riducendo a coriandoli il suo copione: Riuscirò mai a dire una frase intera senza che qualcuno mi interrompa?
Nigel: Vuoi davvero che ti rispondiamo?
Autrice sulla strada della depressione: No... Le fate avevano tirato su la bimba come una figlia e l'avevano chiamata Rosaspina.
Jordan - entrando in scena: Porta in alto la mano... - facendo sventolare uno straccio come fosse un pon-pon - Segui il tuo capitano... Muovi a tempo il bacino... Sono il Capitano Uncino.
Autrice: Ma cosa stai facendo?
Jordan: La ragazza non doveva entrare canticchiando e spolverando?
Autrice: Sì.
Jordan: Lo sto facendo. Qual è il problema?
Autrice: E ti pare normale cantare "La canzone del capitano"?
Jordan: La canzoncina originale non la so.
Autrice: .........Soprassediamo. Oggi, per il suo compleanno, le fate avevano preparato una festa e qualcosa di molto speciale per farle una sorpresa.
I tre diretti interessati stanno confabulando come ladri attorno ad un tavolo.
Bug: Allora, come sopprimiamo l'autrice?
Autrice: Prego? Credo di non avere capito bene - sguaina una katana.
Bug: Le facciamo questo vestito per il compleanno?
Autrice: Così va meglio.
Nigel: Sì, ho scelto questo. Che ve ne pare?
Lily: Non ti pare un po' troppo scollato e troppo corto? E poi di che colore è? Verde mucillagine?
Nigel: Infatti volevo farci qualche modifica.
Lily: Altro che qualche...
Jordan - arrivando a tiro delle fatine: Un passo avanti ondeggiando, un altro indietro ballando... Ehi nonnine, cosa state facendo?
Lily: Veramente saremmo le tue zie.
Jordan: Davvero?!? Beh, chi se ne frega. Che state facendo voi tre?
Bug: Niente che ti riguardi. Anzi - le pianta un cestino di vimini nello stomaco - visto che non ti concerne, vai cortesemente a raccogliere i funghi.
Jordan: A giugno?
Bug: Allora vai a raccogliere del mirto.
Autrice: Ma che mirto e mirto!
Nigel: Ecco sì, brava, il mirto, che così poi ci facciamo il liquore.
Autrice: Ma non doveva raccogliere il mirto, razza di ignoranti!!!
Lily: Prendine tanto, mi raccomando - la spinge verso l'uscita.
Jordan: Il mirto in una foresta? Ma non fa parte della macchia mediterranea?
Lily: E che ne so io? Il sapientone qui è Nigel. L'importante è che te ne vai per un po'.
Tutti e tre riescono a farle lasciare la casetta, buttandola praticamente fuori dal palco.
Bug: E non affrettarti troppo che tanto abbiamo da fare.
Lily: Ma non allontanarti.
Nigel: E non parlare con gli estranei, che se no la copertura salta.
Autrice: Ma che copertura d'Egitto!!!
Nigel: Non eravamo nel programma di protezione testimoni?
Autrice: ......Babbeo.
Jordan - ormai dietro le quinte: Ciao nonne.
Bug, Lily e Nigel: ZIEEE!!!!
Lily: Credete che abbia dei sospetti?
Nigel: Ma figurati. L'abbiamo solo buttata fuori di casa senza motivo il giorno del suo compleanno. Come potrebbe intuire qualcosa?
I tre si guardano per un secondo poi, all'unisono: Meglio muoversi.
Nigel si dirige verso un baule, lo apre e inizia a rimestarne il contenuto. Lily invece va verso il tavolo e comincia a riempirlo di scodelle, pentole, pentolini e ingredienti vari.
Bug: Ho paura a dirlo.
Autrice: Cosa?
Bug: Prendo le bacchette magiche.
Autrice: Visto? L'hai detto. Dove stava il problema?
Bug: Pretendi che le usiamo di nuovo dopo tutto quello che abbiamo combinato?
Autrice: Siete fatine, no?
Bug: Posso dimettermi e restituire la tessera associativa?
Autrice: No, ormai siamo a metà, tanto vale che arrivi fino alla fine.
Bug: Perché?
Autrice - sorridendo: Perché se non concludi la recita domani puoi anche stare a casa dal lavoro. E anche i giorni a seguire.
Bug: Perfida!
Autrice: Grazie. Ora proseguite.
Nigel: Cos'è che prendi tu?
Lily: Oh no, non di nuovo.
Nigel: Niente magia.
Bug: Ma i sedici anni sono quasi finiti.
Nigel: Abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno. Aspetta fino a stasera; sbolognamo la frugoletta al suo paparino e prima che tu te ne accorga saremo su una spiaggia di Bora-Bora a goderci il sole con un cocktail in mano - gli getta addosso qualche chilometro di stoffa.
Bug: Ma io non ho mai fatto una torta.
Nigel - prendendo altra stoffa per sommergerlo: E chi ha mai detto che la devi fare tu?
Lily: Ci penserò io.
Bug - riaffiorando dallo tsunami colorato che lo ha investito: Tu?
Lily: Sì perché? Qualche problema?
Nigel - prendendo il necessario per cucire: Su, non litigate piccole. Lasciale fare la torta, in fondo è la sua ultima occasione.
Bug: Ma lei non ha mai cucinato e tu non sai cucire - riesce a schivare per un pelo il cuscinetto portaspilli a forma di mucchina che gli viene lanciato contro.
Nigel: Ti ricordo che io a tempo perso creo vestiti.
Bug - sottovoce: Proprio tempo perso...
Nigel - riemergendo dal baule con un paio di forbici affilatissime in mano: Hai detto qualcosa? Non ti ho sentito.
Bug: Niente.
Nigel: Monta qua su cara - gli tira uno sgabellino in faccia.
Bug: Ma sei stupido? Mi hai fatto male.
Nigel: Su su, che non abbiamo molto tempo - inizia a mummificare l'amico con il tessuto rosa.
Lily - rompendo le uova e impastandole con la calce: Senti un po' autrice, ma se nessuna sa cucire né cucinare, come sono sopravvissute per sedici anni? - aggiunge la pasta d'acciughe.
Autrice: A me lo chiedi? Lamentati con l'autore della favola.
Bug: A quei tempi la stoffa costava. Se nessuna lavorava come pagavano?
Autrice: Boh! In natura?
Nigel - tagliando e cucendo a caso: Che fatine birichine.
Autrice: E poi perché chiedete tutto a me? Sono forse un'enciclopedia?
Nigel continua il taglia-incolla sul povero Bug che inizia a somigliare sempre più ad un...... un... non ne ho la più pallida idea ma posso assicurarvi che il vestito sta venendo veramente una schifezza. Lily mescola ingredienti a casaccio senza sapere che continuando così creerà una bomba atomica. In poche parole stanno combinando un gran casino. (Che poi toccherà a noi pulire ndelfi domestici; Volete forse tornare dai Malfoy? nda; NOOOOOOO ç__ç ndelfi)
Lo scienziato indiano comincia a piangere.
Nigel: Che ti prende cara? Sei triste perché domani la nostra piccola Rosaspina sarà una principessa e non la potremo vedere mai più?
Bug: No...
Nigel: Perchè allora?
Bug: MI HAI PUNTO, DISGRAZIATO!!!
In effetti il poveretto somiglia molto ad una bambolina vudu post-macumba.
Lily: Oh, povera cara.
Bug: "Povera cara" un paio di scatole - tenta di azzannarlo visto che le braccia sono imprigionate. - Io ti stronco razza di imbecille! Aspetta che mi liberi e ti riduco in maniera tale che tuo padre potrà riconoscerti solo col DNA!!!!
Immediatamente Nigel gli ficca in bocca un ritaglio di stoffa per non dover sentire altre minacce.
Bug: Mmhmhmhmhmhmhmhpf!!!!!!!!!!!!!!!!! (Meglio non tradurre nda)
Nigel: Su su, sapevamo tutte che questo giorno sarebbe arrivato.
Lily - che ha assistito alla scena: ?!?
Nigel - dandole di gomito: Tocca a te.
Lily: Ah sì. Ma doveva arrivare così presto?
Nigel - con tono nostalgico: Dopotutto ce la siamo goduta per sedici anni.
Lily - coccolando lo strano miscuglio che sta impastando: Sedici bellissimi anni.
Bug: Mmhmhmhmhmhmhmhmhmhpf!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (Idem come sopra nda)
Nigel: Ma ora basta frignare. Dobbiamo finire prima che la bimba ritorni - ricomincia a piantare spilli al povero Bug.
Autrice: Bene. Ora toglietevi dai piedi che c'è la scena del bosco.
Nigel - caricandosi il collega su una spalla e calciando fuori scena lo sgabello: Sempre gentile, mi raccomando.

In pochi secondi tutte le carabattole presenti sul palco vengono fatte sparire. Comincia una registrazione con il canto delle balene.
Jordan: Ma che razza di cassetta hai messo?
Autrice: Non ne avevo una con i suoni della foresta. Ora vai.
Jordan: Ti posso fare un'altra domanda?
Autrice: Che sia l'ultima.
Jordan: Non che mi dispiaccia portare i pantaloni anzi... Ma perché sono vestita in jeans e camicia da boscaiolo?
Autrice: Siccome le fatine non sapevano cucire... - con un rovescio degno della Navratilova rimanda al mittente la mucchetta portaspilli - ...hanno riciclato i vestiti dello spaccalegna. Adesso fila!
La patologa entra in scena ancheggiando in maniera evidente e canticchiando: Mi piaci se ti muovi, mi piaci se ti muovi, mi piace quel che muovi... e allora...MUOVI!
Autrice: Hai visto anche tu "Madagascar" di recente?
Jordan: Sì.
Autrice: Tocca a te Woody.
Il poliziotto sale sul palco a cavallo di una scopa con attaccata una testa di cavallo fatta di cartone. (Spero tu abbia usato abbondante colla vinilica ndGiovanni di Art Attack; Fatto ^-^ nda)
Woody - trottando: Heyaaa. Al galoppo Silver.
Tutti: ?!?!?!?!?
Autrice: Ma voi vi eravate accorti di questa sua malattia?
Tutti scuotono la testa in segno di diniego.
Jordan: Lo ignoravo... Poverino.
Nigel: Magari è colpa della scarpata che gli hai tirato prima.
Autrice: Dici? Vorrà dire che una volta finita la commedia gliene tirerò un'altra per rimetterlo in sesto.
Tutti: ............
Woody: Furia il cavallo del West, che beve solo caffè, per mantenere il suo pelo il più nero che c'è... Ehi, hai sentito cavallino? Che voce meravigliosa ha eseguito magistralmente la canzone di "Madagascar". A quale eterea e femminile creatura apparterrà? Forse ad uno gnomo dei boschi? Mah, chi lo sa. Lo voglio scoprire.
Jordan: Ma che gnomo e gnomo!!!! Ti sembro forse uno sgorbio piccolo, sporco, peloso e puzzone?
Autrice: Almeno la sua battuta l'ha detta.
Woody: Oh, che voce da cigno.
Jordan: MA SEI SCEMO? Il verso dei cigni sembra una tromba stonata!
Finalmente il detective raggiunge l'altro lato del palco. Max, nascosto dal sipario, gli tira una secchiata d'acqua.
Woody - sputacchiando: Ma perché?
Autrice: Non avevo a portata di mano un laghetto in cui farti cadere. Ora togliti mantello e cappello e mettili ad asciugare, così poi gli animali della foresta te li rubano per ballare con Rosaspina.
Jordan: A proposito, dove sono gli animaletti?
Autrice: Non ci sono. All'inizio avevo pensato che tu parlassi da sola per un quarto d'ora e poi arrivasse il principe, attirato dalla tua voce. Ma ora ho cambiato idea. - Si volta verso il mutante momentaneamente disoccupato. - Puffetto, hai voglia di fare l'animale?
Kurt: Quale?
Autrice: Quello che ti pare, tanto coda e orecchie a punta ce le hai già perciò non hai bisogno di costume.
Kurt: Ok ^-^
Autrice: Visto? Dovreste prendere esempio da lui. Non si lamenta mai e fa tutto quello che gli si chiede.
Bug - che è riuscito a liberarsi del bavaglio: Guarda che è solo perché è terrorizzato da te.
Autrice: Hai paura di me?
Kurt: Sì ^-^
Autrice: Ti sembro così cattiva?
Kurt: Sì ^-^'
Autrice: Ritiro tutte le belle cose che ho detto e pensato di te. Al lavoro ora!
Lo sciagurato umanoide viene spinto malamente sul palco. Si avvicina a quattro zampe al medico legale.
Jordan: Ciao bestiolina. Sei venuta per ascoltare i problemi esistenziali di una ragazza cresciuta senza vedere mai nessuno a parte le sue adorate nonne?
Lily, Nigel e Bug: ZIEE!!!
Kurt - scodinzolando: BAU BAU.
Autrice: Ci sono migliaia di bestie in un bosco e tu mi fai il cane? Ma sei normale?
Kurt: No, se no non sarei un mutante.
Autrice: .........Ma perché non sto zitta?
Kurt: Tu hai detto che potevo fare quello che volevo.
Autrice - sbuffando: Continuate.
Jordan: Perché devi sapere che io sono cresciuta senza mai incontrare anima viva. Le tre mummie non vogliono che io veda nessuno. Chissà poi perché? Non mi pare di essere così racchia da spaventare la gente. Figurati che quando arriva il postino devo pure nascondermi in solaio per non farmi scoprire. Uffa, io ho voglia di uscire, andare a divertirmi in discoteca, conoscere gente, fare vita sociale, fare le gare di playstation e quelle a chi rutta più forte... Insomma, ho sedici anni mica ottanta come quelle bacucche brontolone.
Bug, Nigel e Lily: EHI!!!!
Autrice: Non era mica così la battuta.
Jordan: A differenza di loro io ho tutta la vita davanti.
Bug - saltellando di qua e di là: Dove sono le bacchette? Datemi una bacchetta.
Nightcrawler è costretto a seguire imperterrito i vaneggiamenti della ragazza. Di tanto in tanto annuisce, fingendosi interessato, ma presto ci rinuncia; si accuccia in un angolo e abbraccia il cesto della ragazza come se fosse un cuscino. Dopo mezz'ora lei è ancora lì che parla mentre lui si è appisolato, la punta della coda in bocca come se fosse un ciuccio.
Jordan: Ehi, mi stai ascoltando?
Kurt - svegliandosi di soprassalto: Come no?
Jordan: Bene. Perché ancora non ti ho detto che...
L'ominide, stanco del continuo ciarlare della finta bionda, cerca disperato una via di fuga. (E qua non mi potete dire niente. Anche nel cartone si vedeva che Aurora era tinta... Aveva le sopracciglia scure! nda; E chi ha parlato? Per una volta che ce ne stavamo buoni buoni ad ascoltare ndlettori). Trova la salvezza in un mantello e un cappello messi ad asciugare su un ramo.
Kurt: Perfetto. Mi travesto da principe, la convinco a giocare a nascondino e dopo che lei si è nascosta mi sbarazzo del costume e me ne torno nella mia umile tana.
Autrice: E questo soliloquio tanto inutile quanto privo di senso cosa sarebbe?
Kurt: I pensieri di un essere disperato che stava meditando il suicidio.
Autrice: Oh, capisco. Procedi pure.
Max - che sta facendo il ramo: Vi sbrigate? Mi sta andando in cancrena il braccio.
Wagner raggiunge i cenci appesi alla mano dell'ex piedipiatti e li indossa.
Max - ritirando l'arto in preda ai crampi: Dio sia ringraziato.
L'omino blu torna dalla principessa.
Jordan: ......Quelle tre sono solo delle vecchiacce inacidite. - Lo nota. - Oh, e voi chi siete messere? Ma io vi conosco. Non vi ho già visto da qualche parte? Massì, vi ho incontrato nei miei sogni.
Kurt: Veramente sono il miserabile che fino a cinque minuti fa ha ascoltato i tuoi discorsi senza capo né coda.
Jordan: Lo so razza di salame!!! Stavo solo recitando la mia battuta.
Kurt: Oh, scusa. Ti va di ballare?
Jordan: Ok.
I due improvvisano una sequenza di rock acrobatico.
Nel frattempo il principe azzurro con il quoziente di intelligenza di un ramarro in catalessi si accorge che i suoi vestiti sono scomparsi.
Woody: Se becco chi mi ha derubato faccio estinguere lui e tutta la sua progenie - fa finta di guardarsi un po' intorno. - Ah, ti ho trovato lurido mariuolo delle selve. Ora ti sistemo. - Nota la ragazza. - E chi è la bella taglialegna in sua compagnia? Voglio conoscerla.
Garret: Con me ti lamenti perché cambio una parola e a lui che stravolge il copione non dici niente?
Autrice: E' che sembra tanto convinto di quello che fa e dice... mi dispiace interromperlo. E poi lo sai che quelli come lui vanno assecondati.
Woody si avvicina alla coppia di ballerini e con una presa da wrestler mette fuori gioco il ladro.
Kurt - strisciando fuori scena: La prossima volta sto a casa.
Il poliziotto comincia a ballare insieme alla patologa ma questa, accortasi che il compagno è cambiato gli rifila una gomitata nello stomaco, una ginocchiata ai gioielli di famiglia e conclude con un calcio in culo, il tutto condito da urli tipo Xena.
Woody - agonizzando e sventolando un fazzoletto smoccolato che una volta doveva essere stato bianco: Pietà, ti prego.
Jordan: Oh scusa. Pensavo fossi un maniaco.
Woody - riprendendosi: Non volevo spaventarti.
Jordan: Non è questo. E' che tu sei...
Woody: Uno strafigo? Uno gnocco da paura? Scegli tu il termine che preferisci.
Jordan: Ma no imbecille!!! E' che sei un estraneo. Io non dovrei parlare con te.
Woody: Ma noi ci siamo già conosciuti. L'hai detto prima alla scimmia antropomorfa cianotica... ci siamo conosciuti nei tuoi sogni.
Jordan: Che fai? Origli le conversazioni degli altri? Allora lo vedi che sei un maniaco? - Inizia a picchiarlo con il cestino che si era portata da casa.
Dopo cinque minuti di pestaggio sfrenato, i due fanno amicizia, organizzano una gara di karaoke e passeggiano per il bosco tubando come tortorelle.
Woody: Come ti chiami?
Jordan: Alleluia. E' tutto il pomeriggio che siamo insieme e me lo chiedi solo ora? Comunque, non posso dirtelo. Addio.
Woody: Ma come? Quando potrò rivederti?
Jordan - fuggendo: Mai più.
Woody: Come mai più? Mi devi ancora i soldi del gelato.
Jordan: Uffa, che taccagno che sei. Allora vieni questa sera alla casa dello spaccalegna. Non puoi sbagliare, è l'unica in tutta la foresta - se ne va mollandolo lì.
Woody, lasciato solo come un cane, si guarda un po' intorno poi recupera la sua cavalcatura ed esce di scena: Heeeeeya!!!

Autrice: Ok. Fatine? Tocca di nuovo a voi.
I tre, aiutati dagli elfi domestici sfuggiti alla famiglia Malfoy ma caduti nelle mani dell'autrice (e non so chi sia peggio tra i due), ritornano sul palco portandosi dietro gli accessori di scena (Che termini eccessivi per quelle quattro cianfrusaglie ndlettori; >.< nda).
Bug viene rimesso sul suo sgabellino ancora legato come Imhotep poco prima che sigillassero il sarcofago: Credete che prima o poi mi tornerà la circolazione in qualche parte del corpo?
Lily - rimirando l'orrore che ha cucinato e che ha guarnito con glassa rosa, fiorellini di zucchero, orsetti gommosi al sapore di peperone grigliato e la scritta "Buon compleanno" fatta con il wasabi: Che ve ne pare? E' o non è una torta coi fiocchi?
Nigel - con un sorriso tirato: E' una torta un pochino insolita. E del mio vestito cosa ne pensi?
Lily: Che brutto.
Nigel: Ma come? Io sono gentile e tu mi ringrazi così? Cattiva!
Lily: Ma è totalmente diverso da come appare sul libro.
Nigel - attaccando con la colla stick l'ennesimo fiocco di pizzo color carota muffita: Certo. L'ho migliorato.
Lily: Se lo dici tu...
Nigel: E tu come la pensi Serenina?
Bug: Io penso che fa cagare - si muove di tre centimetri e il "vestito" va in pezzi. - Visto? - salta giù dallo sgabello. - ............
Autrice: Coraggio. E' facile.
Bug - sull'orlo delle lacrime: ......Vado a prendere le bacchette magiche. - Si dirige a capo chino verso l'autrice che gliele sta porgendo.
Autrice: Dai su. Ormai non manca molto.
Bug: E meno male. - Torna dagli altri. - Eccole qui, più pericolose che mai.
Lily: E io che speravo di non vederle mai più, sigh.
Nigel: Non dobbiamo correre rischi, però. Presto, chiudete la porta, le finestre e tappate ogni possibile fessura. Non devono scoprirci.
Bug: Ma se nel raggio di 80 chilometri c'è solo questa casa. Chi vuoi che ci scopra?
Nigel - consegnandole la bacchetta: Lily, vedi di fare una torta decente stavolta.
Lily: Screanzato!!
Bug: E io che faccio?
Nigel: Dai una pulita a 'sto porcile. Mentre io...
Bug: No.
Nigel: Prego?
Bug: Ho detto che non lo faccio.
Autrice - che rialza gli occhi dalla Nintendo DS: Che sta succedendo?
Lily: Bug si rifiuta.
Bug: Ce l'avete tutti con me.
Nigel: Dai...
Bug: Taci! Tutti ce l'avete con me. E' tutt'oggi che non fate altro che insultarmi.
Lily: Ma...
Bug: TUTTI! Nessuno escluso! Mi si spinge, mi si minaccia, mi si fanno fare cose stupide e umilianti. Non lo sopporto più! - L'aria comincia a caricarsi di elettricità statica; la luce funziona a intermittenza; la terra comincia a tremare.
Lily - preoccupata: Autrice? Che succede?
Autrice - con tono drammatico: Oh no. Non può essere.
Un'aura nera ora circonda Bug come una bolla e un mezzo guscio d'uovo crepato è comparso sulla testa: E' un'ingiustizia! Io sono piccolo e nero. - Inizia a ripeterlo come un mantra con voce acuta e petulante.
Autrice - con tono sempre più drammatico e mettendosi in posa tragica: Come temevo. E' la sindrome di Calimero il pulcino nero. - L'aura malefica comincia a espandersi. - Fuggite, sciocchi!!! (Giusto per ribadire che ti piace "Il signore degli anelli"... ndlettori; ^__^ nda). Se venite a contatto con la sua aura diventerete depressi e inizierete a comportarvi come lui.
Nigel: Tutti a comportarsi come Bug? Scappiamo!!!

Fuggi-fuggi generale. Attori e pubblico raggiungono la parte opposta del seminterrato.
Jordan: C'è qualcosa che possiamo fare? O dovremo per forza abbatterlo?
Autrice - spiando la situazione da oltre la barricata di sedie costruita a tempo di record: Forse ho la soluzione. Ma devo riuscire ad arrivargli vicino. Puffolino, mi devi trasportare oltre quella barriera.
Kurt: Ma la smetti di chiamarmi così? Io ho anche una dignità.
Autrice: Ma Puffolino mi piace di più.
Kurt: E poi lo sai che devo vedere dove sto andando. Se sbaglio potrei trasportarci direttamente all'interno del vostro amico.
Autrice: Cretino, guarda che l'aura è semitrasparente. Ci si può benissimo vedere attraverso.
Kurt: Eh O_o? Oh, è vero, non l'avevo notato.
Renee: E se vi sparassimo con una catapulta?
L'autrice la mette K.O. con una mossa di kung fu.
Woody: Non potremo semplicemente cambiare continente e lasciare che se la sbrighi qualcun altro?
Autrice - con tono che più drammatico non si può: No. Se non lo fermiamo adesso la sua aura depressiva si espanderà fino ad avvolgere il mondo intero. (Esagerata ndlettori; Non capite la mia vena artistica ù_ú nda; ......... ndlettori) - Si rivolge al mutante - Andiamo?
Kurt: Ok - dopo averla presa per mano, i due spariscono in uno sbuffo di fumo blu e riappaiono all'interno della bolla. - Ora che si fa?
Autrice: Stai indietro, potrebbe essere pericoloso. - Tira fuori da una tasca un sacchetto di tela. Prende una manciata del contenuto e comincia a recitare strane e arcane parole. - Sembra talco ma non è, serve a darti l'allegria. Se la mangi o la respiri ti dà subito l'allegria - soffia una polverina bianca di dubbia origine sullo scienziato, ma l'unico effetto che si registra è uno starnuto.
Kurt: Tutto qui?
Autrice: Mannaggia! Eppure Pollon mi aveva assicurato che funzionava.
Kurt: Chi?!?
Autrice: La figlia di Apollo, il dio del sole.
Kurt: ?!?
Autrice: Lascia perdere. Piuttosto, se questo non ha funzionato non mi resta che una sola cosa da fare.
Kurt: Vuoi dire...
Autrice - con tono grave: Sì.
Kurt: Ma quella tecnica è troppo pericolosa. Non puoi usarla. Rischi di esserne annientata tu stessa... Aspetta almeno che mi metta al sicuro.
Autrice: Non c'è più tempo. Devo agire ora o sarà la fine dell'esistenza così come la conosciamo. (E poi? -__- ndlettori; Shhhhh!!!!! Che uccidete l'atmosfera nda; Sai che tragedia -.- ndlettori) - Avanza con passo fermo e sicuro fino a trovarsi proprio di fronte a Bug che continua a ripetere la sua insistente cantilena. I due si squadrano in cagnesco per qualche secondo; la tensione è palpabile. Poi l'autrice chiude gli occhi e fa un respiro profondo per prepararsi psicologicamente all'impresa che sta per compiere. Quando si sente pronta e caricata inizia a cantare - Se sei triste, ti manca l'allegria e vuoi scacciare la malinconia. Vieni con me, ti canterò la canzone della felicità... POPOMPOPOMPO'.
L'espressione di Bug cambia impercettibilmente; inizia a recitare il mantra con più veemenza.
Autrice: Se sei triste, ti manca l'allegria... dammi una mano Puffolino... e vuoi scacciare la malinconia...
Kurt: Vieni con me, ti canterò la canzone della felicità...
Autrice&Kurt: POPOMPOPOMPO'!!!
I due continuano col loro coretto, presto seguiti da tutti gli altri.

Dopo cinque ore e mezza di canzoncina...
Autrice - posando le mani sulla testa dell'uomo: Esci da questo corpo!!! (Pure pranoterapeuta sei adesso? ndlettori).
Con un sospiro un Bug definitivamente esorcizzato si accascia al suolo come una pera cotta. A riprova, il mezzo guscio d'uovo scompare.
Jordan: Ora sta meglio?
Autrice- ormai senza voce: Sì.
Nigel - aiutandolo a rimettersi in piedi: Ehi amico, come ti senti?
Bug - con sorriso radioso: Bene, grazie.
Nigel: Meno male.
Bug: Tante coccole!
Tutti: ?!?!!!
Autrice: Ops. Piccolo effetto collaterale.
Nigel - guardando schifato il collega: E parlerà come Tinky Winky per il resto della sua vita?
Autrice: No, tranquillo. Tra pochi minuti tornerà ad essere il solito malmostoso che conosciamo. - Tirano tutti un sospiro di sollievo. - Tanto vale approfittarne. Tutti ai propri posti, la recita riprende.
Cast di Crossing Jordan+Kurt: Ma porc...
Bug: Tante coccole!

Il pubblico disfa la barricata improvvisata e torna a sedersi. Gli attori tornano alle loro postazioni decisamente poco entusiasti.
Autrice: Eravamo rimasti che le fatine dovevano preparare la roba per la festa. Giandone, vai. ("Giandone" vuole indicare una persona molto alta nda che imita Piero Angela; Allora per te sono tutti giandoni ndlettori; Stronzi!!! nda)
Nigel - sbuffando: Flora, tesoro, tu farai la torta.
Autrice: Guarda che Flora sei tu. Lei è Fauna.
Lily: Sul serio? Anche io ho sempre creduto il contrario.
Autrice: Tutto esattamente come prima... Sono circondata da una massa di incompetenti...
Bug: E io ^-^?
Nigel: Pulisci la stamberga - gli passa la bacchetta. - Mentre io penserò al vestito.
Bug: Un secchio e tutto il resto per pulire bene e presto. Tante coccole.
Autrice - schivando il mocio vileda e la scopa accorsi all'incantesimo: Almeno adesso le battute le sa.
Lily - degnandosi finalmente di leggere il ricettario di Suor Germana: Uova... Latte?!? Farina?!?!? Ma che sta scritto su 'sto libro di cucina? Che strane sostanze... Vabbè. - Muove un po' la bacchetta e gli ingredienti prendono ad impastarsi da soli. - Tzè. In confronto a me Harry Potter è una pippa!
Autrice: .........No comment.
Nigel - rivolto ai suoi strumenti da cucito: Ok ragazzi, vediamo di fare le cose per bene. - Agita la bacchetta e questi prendono vita.
Bug: Almeno stavolta fai qualcosa che si possa indossare.
Nigel: Sei tornato normale, finalmente. - Lo abbraccia fino a soffocarlo.
Bug: Tante coccole... Se non la smetti ti disfo i connotati... Tante coccole.
Nigel - rimettendolo giù: Che succede?
Autrice: Sta solo tornando alla normalità un po' alla volta. Tranquillo, presto la sua personalità avrà il sopravvento e ucciderà quella fastidiosa del Teletubbies. E tu riavrai qualcuno con cui litigare.
Nigel: Non vedo l'ora.
Autrice: Andate avanti adesso altrimenti a capodanno siamo ancora qui.
I tre si rimettono a comandare gli oggetti incantati e, incredibilmente, tutto va per il verso giusto, tanto che anche l'autrice ne è stupita.
Autrice: Forse si può ancora salvare qualcosa di 'sta pagliacciata ignobile.
Garret: Tu dici?
Autrice: Shhhhhhh, non portare scalogna!
Ma si sa, le cose belle durano sempre poco.
Bug: Rosa? Ma di che razza di colore lo stai facendo quel vestito? Così sembrerà un confetto. Facciamolo giallo limone.
Autrice: Ma che giallo limone!!!!! - Nota il sorriso strafottente di chi ha parlato. - Sei rinsavito finalmente. Bentornato.
Bug: Cosa dovrebbe succedere adesso?
Autrice: ...Ti preferivo in modalità Teletubbies; almeno conoscevi le battute - sospira sconsolata. - Tu e Nigel dovete litigare per il colore del vestito.
Bug muove la bacchetta e il vestito diventa blu.
Nigel: Blu? Non sia mai - con un colpo di bacchetta lo fa tornare rosa.
Bug: Ma che schifo! - ridiventa blu.
Nigel: Rosa!
Bug: Blu!
L'inglese trasforma il vestito dell'amico; ora Bug è vestito da Zorro.
Bug: Questa me la paghi - in un secondo Nigel si ritrova conciato come un personaggio di "Cats".
Lily, felice che i suoi amici siano tornati a bisticciare come Marilù e Giustino di "Leone cane fifone", smette di fare quello che stava facendo (cioè poco o niente) e li osserva.
I due continuano così per un po'. Tra i molteplici e variopinti cambi d'abito si può notare un costume da infermierina sexy, da pagliaccio, da Spiderman, Pikachu, tenente Colombo, Lupin III, involtino primavera e Sailor Moon.
L'autrice tossicchia per farsi notare.
Si susseguono un vestito da Power Ranger, drag queen, ballerina classica in tutù rosa, sibilla cumana, ET e Quasimodo.
Autrice: Ragazzi?
Non viene considerata. I due si stanno fronteggiando in un duello alla Sergio Leone. In sottofondo si sente la colonna sonora di "Il buono, il brutto e il cattivo".
Autrice: RAGAZZI!
Centurione romano, squaw, babbuino, netturbino, Gollum (Il mio tesssssssoroooo ndGollum; Sciò! Bestiaccia! nda che lo spedisce fuori dalla fanfic a calci nel didietro), David Gnomo, Asterix, suora di clausura, Dante, scoiattolo sfigato di "L'era glaciale", guerriero maori, mostro di Loch Ness, Cupido, Lupo Alberto, cavoletto di Bruxelles, supposta...
Autrice - urlando con tutte le sue forze in un megafono: RAGAZZI!!!!!
I vetri dell'intero palazzo vanno in frantumi insieme a quelli del resto dell'isolato, ma finalmente i nostri eroi si accorgono di lei.
Autrice: Oh, finalmente. Vi ricordo che qui comando io. Mi si deve rispetto e obbedienza. Quando vi chiamo dovete scattare sull'attenti.
Bug: Tzè.
Nigel: Non prendo ordini da una pigmea. - In effetti se messi uno affianco all'altra è possibile notare che tra i due esiste un dislivello di quasi mezzo metro...
Autrice: Devo rammentarvi che la creatrice di questa fanfiction sono io e pertanto le leggi che la governano sono dettate e applicate da me?
Nigel: E con ciò?
Autrice - con sorriso mefistofelico: O fate come vi dico o questa fanfic comica si trasformerà in una fanfic yaoi. Su voi due.
I "due" in questione si lanciano un'occhiata preoccupata. Deglutiscono a vuoto.
Nigel: Cosa vuol dire yaoi?
Autrice - tirandosi una manata in faccia: Ignoranti. - Gli lancia un dizionarietto di termini manga.
I due sfogliano il libricino arrivando alla pagina desiderata. Leggono con attenzione il significato della parola yaoi sbiancando progressivamente. La seconda occhiata che si lanciano è spaventata e disgustata. Inconsciamente si discostano un poco. Poi...
Nigel: E chi dei due dovrebbe stare sopra?
Tutti: STONK!!! (Caduta in puro stile manga)
Autrice - alzandosi: ZOZZONE!!!!! La mia era solo una minaccia. Non le sai riconoscere quando ti si presentano?
Bug si è nascosto dietro l'autrice attaccandosi alla sua giacca: Aiuto.
Autrice: Tranquillo. - PAT PAT sulla spalla - Nessuno ti tocca. Dovranno passare sul mio cadavere.
Bug - coi lucciconi agli occhi: Davvero?
Autrice: No. Era solo per farti stare buono. Ora torna a finire la scena.
Bug: E ti pareva. - Ritorna al suo posto rimanendo però a debita distanza dall'amico.
Autrice: Riprendiamo dal punto in cui il vestito viene rovinato. Vai Nigel!
Nigel: Guarda cosa hai combinato - con un veloce sventolio di bacchetta trasforma il vestito nel costume da Arlecchino. (Non ci saranno sventolii di bacchetta o stupidi incantesimi in questo corso ndPiton che entra nella camera dell'autrice sfondando la porta; Ed eccone un altro che entra in casa d'altri senza chiedere il permesso nda che lo spara fuori dalla stanza con un cazzotto sui denti)
Autrice: Ora tu Jordan. Devi tornare a casa.
Jordan - urlando da dietro le quinte: Nonnine? Sono tornata.
Lily, Bug e Nigel: ZIEEEE!!!
Lily: Oh no. E' già qui.
Nigel: Presto!
Con gli ultimi tocchi di bacchetta la torta viene terminata, il vestito riparato, mocio e scopa tornano nella loro tana polverosa non prima di aver tentato di colpire l'autrice (Ma lo fai apposta? nda; Sì ndBug; GRRRRRR nda) e gli abiti delle due fatine transgeniche tornano quelli di prima. Si nascondono per fare una sorpresa alla principessa.
Jordan entra in scena: Ziette? Ci siete? - Vede torta e vestito (un completo da boscaiolo nuovo di zecca) - Oh che figata. Tanti auguri a me. Tanti auguri a me.
Fatine: SORPRESA!
Nigel: E' il nostro regalo d'addio.
Jordan: Come regalo d'addio?
Bug: Oggi te ne torni a casa tua. Al palazzo di re Stefano.
Jordan: Chi?
Lily: Tuo padre. Colui che ti ha generato insieme a tua madre. Ti serve un disegnino?
Jordan: Ma non ero orfana?
Nigel: No. Te l'abbiamo tenuto nascosto per non farti soffrire.
Jordan: Mi avete detto che ero orfana invece di dirmi che avevo un padre e una madre?
Lily: Sì. Inoltre noi non siamo nemmeno tue zie.
Jordan: Pure! C'è altro?
Autrice: Non erano proprio le battute che speravo ma ormai mi accontento di arrivare alla fine. - Sbuffa. - Tocca a te polletto. Devi entrare in scena e spiare la conversazione.
Renee: Ma se tutti sapevano dove stava 'sta casetta del cacchio perché ci hanno messo sedici anni per trovarla?
Autrice: Se no la storia finiva prima. Vai! - la butta sul palco.
Renee: Oh, una casetta nel bosco. Chissà chi ci sarà.
Autrice: Un po' più partecipe per favore.
Nigel: Indovina? Sei una principessa. La principessa Aurora.
Jordan: Carramba che sorpresa.
Renee: Ma cosa mi dici mai? Ora lo vado a riferire a malefica - esce.
Autrice: Guarda che non sei Topo Gigio.
Jordan: Fatemi capire bene. Io sarei di sangue reale, giusto?
Lily: Sì.
Jordan: Questo vuol dire che sono ricca.
Lily: Già.
Jordan: E ALLORA PERCHE' MI AVETE FATTO VIVERE IN QUESTA BETTOLA PER SEDICI PIDOCCHIOSISSIMI ANNI?
Bug: Ingrata. Quella è la porta. Ciao, scrivi ogni tanto.
Autrice: MA NO!! Dovete discutere del fatto che la principessa ha conosciuto un uomo nel bosco e l'ha invitato a cena.
Jordan: Uffa. Ho conosciuto un tizio nel bosco. Stasera viene qui.
Nigel: Hai conosciuto un estraneo?
Jordan: Sì. E' carino, ma in quanto a cervello deficita un po'. Ma si sa, non si può avere tutto dalla vita.
Lily: Ma è terribile.
Jordan: Come sarebbe a dire? E' per il fatto che è stupido?
Bug: Tu sei già fidanzata.
Jordan: Prego?!?!?
Nigel: Il giorno in cui sei nata sei stata promessa al principe Filippo.
Jordan: E se fosse brutto e vecchio?
Bug: Fatti tuoi.
Jordan: Me tapina .................Ehm, autrice?
Autrice - che sta facendo un castello di carte: Che c'è? - Il castello cade miseramente al suolo. - Uffi, me ne mancavano solo due.
Jordan: Dovrei buttarmi a piangere sul letto.
Autrice: Fallo.
Jordan: Dove sta il letto?
Autrice: Mi sembrava di aver dimenticato qualcosa.
Bug: Sì, il cervello.
L'autrice gli lancia un aeroplanino di carta arancione nell'occhio: Toh - getta sul palco una palata di segatura. - Ecco il letto.
Jordan: Sprecati, mi raccomando.
Autrice - sfoderando gli artigli di Wolverine: Vai avanti.
Jordan - gettandosi sul mucchio di segatura: Bwhaaaaaaaaaaaa!
Autrice - parlando da sola mentre si rattoppa le mani: Bestia che male. Ma come fa lui ogni volta?
Bug - appena uscito di scena assieme alle altre fate: -__ Ti sta bene.
L'autrice gli fa una linguaccia e lo manda a quel paese con un gesto poco educato.
Dall'altro lato del palco sbuca un bimbo in pigiama.
Bambino: Posso venire nel lettone con voi?
Jordan - alzando lo sguardo, incuriosita: Con voi chi, scusa?
Bambino: Posso portare anche Fuffi?
Jordan: Chi?!?
Bambino: FUFFI - si butta addosso alla patologa assieme ad un elefantino africano di tre tonnellate.

Autrice: Cambio di scena. Giullare e Ape Maia, tocca a voi due adesso.
Peter: Ne facevo volentieri a meno.
Lo sfondo viene nuovamente rimosso e sostituito con quello del castello sbilenco. Gli elfi domestici portano in scena un tavolo apparecchiato dopo aver scrostato con la spatola Jordan dal pavimento.
Peter: Che dobbiamo fare?
Autrice: Il papà di Filippo mangia e beve come un suino mentre tu sei preoccupato per tua figlia che non arriva.
Max: A proposito. Perché io devo fare il padre del patatone? Visto che lo ero già, non potevo fare il genitore di Jordan?
Autrice: Sai com'è, nel cartone re Uberto è un po' cicciottello mentre Stefano è una specie di manico di scopa.
Max: Volevi ricreare l'atmosfera?
Autrice: Esatto! Vedi che ci intendiamo noi due?
Max: Facciamo 'sta scena e lasciatemi tornare a casa.
Peter: Ma guarda te 'sta ragazza. Ci rivediamo per la prima volta dopo sedici anni ed è già in ritardo. Ah, ma faremo i conti. In punizione per un mese senza TV e internet, e vediamo se si presenterà di nuovo a casa dopo il coprifuoco.
Autrice: Ma che cacchio stai dicendo?
Peter: Non era così la battuta?
Autrice: No. Vai tu Cavanaugh.
Max: Tranquillo che arriva. Facciamoci una bevuta nel frattempo. - Si rivolge ad un elfo - Tizio, porta la bottiglia migliore che dobbiamo fare un brindisi.
Haldir: Guarda che io non sono un elfo domestico... Sono solo un elfo.
Autrice: Non lamentarti e servili. - Mette tra le mani del mutante un mandolino. - Tu invece farai  il menestrello.
Il biondone entra in scena e versa da bere ai due uomini mentre il povero Kurt inizia a strimpellare lo strumento improvvisando un motivetto stonatissimo.
Peter: E a te come ti ha incastrato l'autrice?
Haldir: Ho perso contro di lei a Scala 40.
Max: Quante partite?
Haldir: 60.
Max: Porello. E per quanto resterai in schiavitù?
Haldir: 8 anni.
Peter: Che iella.
Haldir: Non mi ci fate pensare. In ogni modo, al ritmo con cui l'autrice scrive, sarà già tanto se comparirò in un paio di fanfiction.
Autrice: Basta fraternizzare scansafatiche!
Peter: E cosa dovrebbe succedere adesso?
Autrice: Vi è stato versato da bere. Secondo te?
Max: Alla salute.
Bevono per dimenticare quello che stanno sopportando per far felice una pazza furiosa; Haldir tracanna direttamente dalla bottiglia. Kurt continua a suonare visto che ormai ci ha preso la mano.
I regnanti brindano e cantano come se fossero già ubriachi. Peter si mette a cantare "Romagna mia" ballando il tango da solo (uno spettacolo, ve lo assicuro nda); l'ex poliziotto ride e lo applaude.
Autrice: Che gli hai dato da bere?
Haldir: Lambrusco. Con le piadine e i ciccioli che ci sono in tavola ci sta bene.
Autrice: Non sapevo che fossi anche enologo.
Haldir: Sai com'è, in qualche migliaio di anni fai in tempo a impararne di cose.
Autrice: A parte Scala 40...
Haldir: Continua a rigirare il coltello nella piaga.
Max e Peter in coro con accento romagnolo: VIVA LA GNOCCA!
Autrice: BASTA!! Un po' di contegno per cortesia. Principe, vai sul palco ad annunciare che hai incontrato l'amore della tua vita.
Woody - trotterellando in groppa al manico di scopa: Babbo!
Max: Figlio, finalmente sei tornato. Presto, vai a cambiarti che devi incontrare la tua futura moglie.
Woody: Ma chi se ne frega di una che non ho mai visto. Io ho deciso che mi sposo con la tipa che ho incontrato oggi.
Max: E chi è?
Woody: Boh! Non mi ha voluto dire come si chiama.
Max: E se fosse l'affiliata di una gang di rapper? Della Mafia? Della Yakuza?
Autrice: E la Triade cinese non ce la metti? Ormai le hai dette tutte...
Woody: Non credo fosse una gangster, era vestita da boscaiolo. E comunque ho già deciso che sarà lei la mia sposa.
Jordan: E se io non volessi?
Woody: Ç.ç
Max: No, non lo permetterò. Tu devi sposare Aurora, che se no Stefano mi fa pagare una penale perché non ho rispettato il contratto.
Autrice: Ma di cosa stai parlando?
Max: Non era quello il motivo?
Autrice: No.
Woody: Ciao babbo. Io vado a trovarla e a organizzare il matrimonio - galoppa fuori lasciando l'altro solo soletto sul palco.
Autrice: Cosa aspetti? Vai via che devono entrare le fate.
Max: Con calma e per favore - esce in una sinfonia di campanelli.



Ennesime note di fine capitolo: ......... - l'autrice ha appena finito di rileggere - ......E' terrificante... L'andamento della mia salute mentale sembra essere inversamente proporzionale al proseguimento della storia... Chissà come finirà? Bah.
Ma veniamo a noi:
- Martina Navratilova: tennista formidabile
- Haldir di Brethil compare nella "Compagnia dell'anello" e la prima volta che ho guardato quella faccia da spocchioso ho riso come una scema (da notare che ero al cinema quando è successo). Visto che mi è dispiaciuto un sacco quando è morto nel secondo film ho deciso di farlo rivivere qui. (Vista la figura da idiota che mi fai fare potevi anche lasciarmi dov'ero...ndHaldir; Si può sempre rimediare nda che richiama gli Uruk-hai; AHAAAAAAAAA ndHaldir)
Il prossimo sarà l'ultimo capitolo. Non perdetevelo. Ciao!
  
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