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Autore: Cohava    18/11/2010    6 recensioni
1984 è un libro meraviglioso ma troppo triste per i miei gusti. Spero vi piaccia questo piccolo seguito, vi do un indizio: e se fosse stato Winston a scrivere la propria storia?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Winston scivolò il più silenziosamente possibile dalla porta del suo appartamento; la notte era così buia che nessuna telecamera avrebbe potuto individuarlo. Si strappò dalla bocca un quadrato di nastro isolante trattenendo un gemito di dolore anche se faceva quasi ridere in paragone alle tremende torture che aveva subito nei sotterranei del Ministero dell' Amore: al dolore è difficile abituarsi. Eppure, quel sottile frammento nero gli aveva salvato la vita negli ultimi mesi, impedendogli di parlare nel sonno durante le infinite notti che erano seguite al risveglio della coscienza. L' utimo uomo era rinato. Stringendo al petto il proprio tesoro voltò l' ennesimo angolo oscuro e si bloccò di colpo scorgendo un topo zampettare accanto al suo piede; tentando di fare il meno rumore possibile, Winston si chinò e prese in mano il roditore e tenendolo vicino al viso gli carezzò delicatamente la testolina prima di lasciarlo andare: da quando era risuscitato aveva ricordato una luce che ora gli splendeva dentro impedendogli di avere paura.Ce l' aveva fatta... dopo un interminabile tragitto aveva raggiunto la meta ed ammirò l' imponente sagoma in penombra dell' Editore, il marchingegno che all' occorrenza poteva stampare tante copie di un libro da bastare per l'intera città in pochi secondi e distribuirle in tutte le case entro un minuto esatto. Ironia della sorte, era stato O' Brien ad inventarlo. Lentamente, assaporando il momento( l' ultimo della sua vita )sollevò il manoscritto e ne sfiorò il titolo, trascritto in bella calligrafia sulla prima pagina: 1984. L' anno che aveva cambiato la sua vita. Chiuse gli occhi ed espresse un ultimo desiderio prima di spingere il frutto delle sue fatiche in una fessura e avviare il processo, poi sorrise.Il suo libro era appena arrivato in miliardi di milirdi di case, era in tutta l' Ocenia e , per quanto il Partito fosse potente, non sarebbero mai riusciti a distruggere tutte le copie. I prolet. Il libro era arrivato anche ai prolet, che ne avrebbero fatto buon uso. Immobile, l' uomo rimase in attesa del suo destino e non dovette attendere a lungo: di colpo la sala s' illuminò a giorno e un' intero reparto di Psicopolizia irruppe con le armi tese. Una degli agenti correva più rapida degli alri e raggiunse per prima Winston puntandogli una pistola alla gola, lui la guardò e un sorriso gli si allargò sul volto. Julia. L' ultimo desiderio che aveva espresso si era avverato, dunque. E guardandola di nuovo negli occhi, finalmente ,Winston le sussurrò la semplice verità che era stata la sola artefice della sua resurrezione, la luce che lo aveva sostenuto e gli aveva permesso di gungere così lontano -Io ti amo, Julia, più di quanto odio i topi-. Poche semplici parole ed avvenne il miracolo, la seconda rinascita: lo spesso muro di bipensiero che la donna aveva costruito attorno a sè dopo le torture e il tradimento si sgretolò in un istante e, prima che la bomba tirata da un altro agente esplodesse,i due Fondatori della Nuova Era fecero in tempo a scambiarsiun ultimo abbraccio.
  
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