21/11/2010
2 recensioniConsiglio a chi non abbia finito l'anime di non leggerla, perchè contiene un spoiler importante. Apparte questo, buona lettura.
Un piccolo bambino biondo suonava in solitudine la sua armonica, seduto su un vasto prato verde, illuminato dal debole sole del mattino.
La dolce ninna nanna che stava eseguendo, fù presto accompagnata da una melodiosa voce femminile.
Il bambino, preso alla sprovvista, smise subito di suonare, voltandosi imbronciato verso la sorella.
" Mi hai spaventato Ranka! " Disse in tono leggermente pignucoloso, voltando offeso le spalle alla sorellina minore.
" M-mi dispiace Brera." Balbettò lei sedendosi accanto al fratellino e cercando con le manine quelle di lui, prima di stringerle forte tra le sue.
Lui si voltò e le sorrise. Non riusciva davvero a rimanere arrabbiato per poco più di qualche secondo con la sua piccola sorellina. Lei, che lui voleva sempre al suo fianco per poterla proteggere, era così delicata e fragile, che temeva perfino di abbracciarla, per paura di farle male.
" Pace?" Disse Ranka con un radioso sorriso, prima di avvicinarsi al viso del fratellino e baciarlo sulle labbra. Brera spalancò gli occhi per la sorpresa, mentre il suo piccolo faccino diveniva velocemente rosso come un peperone.
" Ranka ma che...?"
Ranka piegò leggermente la testolina di lato, con fare interogativo, prima di parlare di nuovo.
" Mamma e papà lo fanno sempre. Mi hanno detto che è normale tra persone che si vogliono bene. Io ti voglio bene, tu no?" Chiese, voltandosi preoccupata verso il fratello, l'ansia espressa chiaramente sul suo volto, in attesa della risposta.
" Certo! Ma..." Si fermò di colpo vedendo che la sorella, rilassatasi un attimo dopo la sua risposta affermativa, ora era di nuovo agitata. Si morse le labbra, incerto su cosa rispondere.
Lo intuiva anche lui che era sbagliato. Era sbagliato che il suo cuore avesse preso a battere così freneticamente quando Ranka l'aveva baciato. Era sbagliato che quel breve contatto di labbra l'avesse fatto sentire per un attimo pienamente felice. Ancora non sapeva spiegarsi il perchè, eppure lo sapeva.
Guardò rattristato la sorella, che ormai era sul punto di scoppiare in lacrime. Brera non seppe resistere a quella visione, perchè lei era il suo unico punto debole.
Improvvisamente si alzò , porgendo la mano alla sorellina aiutandola delicatamente a rimettersi in piedi.
" Ma quando diventerò grande, combatterò per diventare più forte, così sarò in grado di proteggerti e allora...allora ci sposeremo, come mamma e papà!" Concluse guardandola, leggermente imbarazzato, negli occhi.
Un grande sorriso apparve sulle labbra della bambina, prima di abbracciare il fratello.
"Me lo prometti?" "Certo."
*
Un alto ragazzo biondo suona la sua armonica in cima a un grattacielo, un posto pericoloso per tutti, ma non per lui.La melodia si interrompe bruscamente, mentre il ragazzo ricorda un passato che ora non c'è più e mai ritornerà.
" I miei sentimenti, non sono cambiati. E i tuoi? Rispondimi Ranka."
Ma non avrà nessuna risposta, se non quella di un vento gelido che gli sferza i capelli e sembra sussurrargli ciò che già inconsciamente sà.