Fanfic su attori > Coppia Farrell/Leto
Ricorda la storia  |      
Autore: Blackbutterfly1994    21/11/2010    6 recensioni
Forse la vostra relazione sarà improbabile e molto difficile, ne siete consapevoli entrambi; tuttavia, l’amore che vi lega è troppo forte affinché voi possiate permettere che la vita vi vinca.
Voi non finirete come gli altri, ne sei sicuro, perché il tuo desiderio più grande è passare l’eternità ad amare Jay.
No, ti ripeti ancora, voi siete più forti del destino.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Stare con te.

Stare con te.

 

Si muove: movimenti armoniosi, perfettamente in sincronia.

Inconsapevolmente sensuali.

E tu deglutisci rumorosamente, perché non capisci come diavolo facciano gli altri a resistere a quella sottile aura che lui emana, anche solo scrollando le spalle.

Si avvicina al microfono, i capelli neri (con quelle assurde punte rosse di cui ancora non ti spieghi l’esistenza) gli scivolano sugli occhi azzurrissimi, quasi fosforescenti, ulteriormente esaltati da quella matita nera che indossa sempre, che è sempre sbavata e che gli dona maledettamente. Stringe convulsamente l’asta, tanto che vedi le nocche diventare bianche per lo sforzo, scuote la testa, poi riprende in mano la chitarra e ricomincia a suonare.

Shannon, dietro di lui, si agita in sincronia con la batteria come un indiavolato; pensi che si vede proprio che sono fratelli: stessa passione, stesso completo abbandono.

I suoi occhi si alzano improvvisamente, e te li senti immediatamente addosso: sono di un azzurro glaciale, ma in quel momento paiono bruciare come due tizzoni. Non stacca lo sguardo da te, sussurra al microfono le ultime parole guardandoti dritto in viso.

E tu rabbrividisci, maledicendo per l’ennesima volta quella sensualità innata che possiede, e che a volte raggiunge livelli quasi esasperanti.

Una volta che le ultime note si sono sperse nell’aria, si toglie in fretta le cuffie, si sfila la chitarra ed esce di corsa dalla sala di registrazione per raggiungerti; nel vedere la sua reazione, non puoi trattenere un piccolo sorriso. Ti fa piacere vedere che anche lui è impaziente quanto te di rivedervi. Con un salto degno di un atleta ti salta addosso e ti abbraccia fortissimo, affondando il viso nel tuo collo.

Non parla, non si muove; d’altronde, non c’è bisogno di niente, entrambi sapete benissimo cosa sta provando l’altro in questo momento, quindi perché deturpare un momento così bello?

Dopo sei mesi di lontananza, avere di nuovo gli occhi pieni di lui ti pare un miracolo: certo, vi siete chiamati, sentiti, scritti e-mail lunghissime, ma niente può compensare l’assenza fisica, quella mancanza che certe sere ti faceva rimanere a fissare un punto, apatico, per ore.

No, nessuna voce remota potrà mai darti il benessere che adesso stai provando grazie al suo corpo caldo contro il tuo che ti stringe come se fossi la sua unica ancora di salvezza.

Si stacca e ti guarda dritto negli occhi per un attimo, poi ti batte sul petto dandoti una leggera spinta all’indietro.

- Coglione – esordisce – Quanto cazzo c’hai messo a tornare? –

E tu scoppi a ridere, perché veramente non capisci come possa, un ragazzo così bello, essere al contempo tanto sboccato e sfacciato.

- Ehi mister Menefottodelmondoefaccioquellochemiparequandomipare, guarda che ero in giro per lavoro – lo prendi un po’ in giro, e puoi sentire in bocca la dolcezza di quegli attimi di normalità che ti sono mancati.

Lui sorride appena, poi torna serio – Porca puttana, hai idea di quanto tempo è passato? –

- Sei mesi – rispondi prontamente.

Accidenti se lo sai: hai contato i mesi, i giorni ed i minuti che passavi lontano da lui. Solo perché volevi preservare la tua salute mentale non hai cominciato a contare anche i secondi; ma lui questo non lo sa, e tu non hai certo intenzione di dirglielo.

In fondo, non è una donna a cui dire romanticherie; è un uomo con un accenno di barba, quello che ti sta davanti.

Un uomo molto più bello di tutte le donne che hai mai incontrato, un uomo tanto sensuale da riuscire a trascinarti all’Inferno con un solo movimento, è vero; ma pur sempre un uomo, e sei sicuro che neanche a lui piacerebbe sentirsi dire stronzate romantiche da femmine. Lui l’amore lo vuole dimostrato ogni giorno, con i piccoli e grandi gesti: delle sole parole non se ne fa niente, e tu lo sai.

Per questo hai cercato di fare in modo che la tua lontananza fosse il più breve possibile, lavorando come un matto fino allo sfinimento per poter tornare da lui più rapidamente, ma non glielo dirai: sarebbe inutile. Lui l’ha già capito da solo, e te n’è grato, glielo puoi leggere negli occhi a dispetto delle sue parole.

In quel momento esce il resto della band, e Shannon vi si avvicina, guardandoti con occhio critico.

- Lessie è tornato a casa? – ti apostrofa.

Fa sempre così, ormai c’hai fatto l’abitudine; sai che non è per cattiveria o antipatia, ma solo perché ha il complesso del “fratello maggiore”, ed in qualche modo si sente in dovere di trattarti sgarbatamente. Proprio come se Jay fosse una donzella; e questo dà maledettamente fastidio al tuo compagno, che non sopporta quando suo fratello si comporta in quel modo.

- Shan, togliti dalle palle se devi sparare puttanate – gli risponde infatti, sbuffando.

In risposta il batterista gli scompiglia i capelli, dandogli un consecutivo scappellotto che ti fa inevitabilmente sorridere, benché tu sappia che questo farà incazzare da morire Jay, e che dopo dovrai sorbirtelo tu mentre impreca contro il fratello.

- Non ti picchio solo perché non voglio rovinarti la faccia – sibila Jared.

Shannon alza un sopracciglio in segno di perplessità, ma poi decide di lasciarvi un po’ d’intimità e va via.

- Non è cambiato per niente – commenti, sorridendo.

- Non capisco cosa ci sia da sorridere nel fatto che mio fratello sia tremendamente e irrimediabilmente rompipalle –

- Non è rompipalle, e lo sai anche tu – dici, avviandoti all’uscita con lui accanto.

Sbuffa ancora, e tu decidi di smettere di pungolarlo per un attimo.

Salite sulla tua macchina; un attimo dopo ha i piedi puntati contro il cruscotto in una posizione che è tanto comoda per lui quanto fastidiosa per te: gli hai detto un centinaio di volte che la tua massima ispirazione nella vita non è quella di ripulire la macchina dalle impronte delle sue suole, ma stavolta decidi di soprassedere in nome del bene comune.

Dopotutto, non vuoi farlo incazzare, soprattutto perché sono sei fottuti mesi che non scopi e non vedi l’ora di poterlo sentire di nuovo gemere in quel suo modo oscenamente sensuale al tuo orecchio mentre gode delle tue spinte in lui.

Il silenzio regna per un po’ mentre la macchina sfreccia tra le vie cittadine, poi all’improvviso lui si gira verso di te.

- Colin, sarà sempre così? –

Senti il cuore salirti in gola a questa domanda, perché temevi maledettamente il momento in cui ti sarebbe stata posta, e odi che Jay abbia scelto proprio questo momento per fartela: cosa si aspetta che tu gli risponda? Vuole che lo rassicuri con parole che entrambi sapete maledettamente false? Vuole che tu lo zittisca con un bacio?

Ti mordi le labbra: no, Jared non vuole questo, e tu lo sai perfettamente. Jay vuole solo che tu gli dica la verità, vuole sentirti pronunciare quelle parole che esplicheranno una situazione di cui siete già dolorosamente coscienti entrambi.

Sai perfettamente che lui si merita la verità, perché, proprio come te, ha accettato tanti compromessi e sacrifici per poter continuare la vostra relazione, eppure quelle parole, adesso, quelle stesse parole che sono sempre tra voi sospese come una nebbia fastidiosa, ti pesano in gola e ti bruciano le labbra. Deglutisci e lo guardi per un attimo soltanto prima di tornare a fissare lo sguardo sulla strada.

- Sì, Jay, sarà sempre così, forse peggio; ci saranno periodi di separazioni più lunghi, le nostre liti verranno ingigantite dalla distanza e i fraintendimenti si moltiplicheranno a dismisura – ammetti infine.

Lo vedi mordersi appena le labbra – E noi ce la faremo? –

Ti si stringe il cuore a sentire quella voce sommessa, così strana in bocca a lui, lui sempre così chiassoso ed espansivo. Stringi il volante fino a farti sbiancare le nocche.

- Sì, Jay, ce la faremo, te lo giuro. Ogni volta che vedrò che le cose si fanno troppo gravi, giuro che salterò sul primo aereo e verrò a riprenderti, ovunque tu sia. E ‘fanculo a tutto il resto. Te lo giuro –

Ti aspetti che adesso lui si giri verso di te con un sorriso e ti prenda bonariamente in giro per la stronzata sdolcinata che hai appena sparato, invece la sua mano si posa sopra la tua, quella che stringe il cambio, e la stringe. Lo vedi girare il viso verso il finestrino.

- Grazie – sussurra appena, in un mormorio appena udibile.

 

La sua casa è esattamente come te la ricordavi: confusionaria, disordinata, artistica e affascinante.

Proprio come lui: non hai mai visto un’abitazione che riflettesse alla perfezione il suo proprietario meglio di quella di Jay.

- Vuoi un caffè? – ti chiede con un sorriso.

Ti avvicini a lui e lo baci – Preferirei passare direttamente al dolce – sussurri al suo orecchio.

Ride e ti circonda il collo con le braccia per poi trascinarti in camera da letto.

Lo getti sul materasso e gli sei subito sopra.

Fare l’amore con Jay è la cosa più bella che tu abbia mai provato; stare dentro di lui ti fa sentire così maledettamente a posto, così stupendamente completo, che ogni volta pensi che non vorresti uscire più da quello stretto passaggio bollente che è la tua personale strada per il Paradiso.

Ogni volta pensi, tuo malgrado, che il tuo vero mondo, alla fine, è dentro di lui; ed è sempre con un pizzico di timore che ti rendi conto di non riferirti solo alla dimensione fisica del concetto, ma anche a quella più spirituale e profonda.

Hai fatto sesso con molte donne, eppure con lui è profondamente diverso: con lui non c’è solo sensualità ed erotismo; con Jared ci sono anche i sorrisi pieni di dolcezza prima di penetrarlo, i sussurri dolcissimi tra un bacio e l’altro, le tenere carezze ai capelli mentre aspetti che si abitui a te e alla tua presenza prepotente dentro il suo corpo.

Tutti questi piccoli gesti ti gratificano in un modo che tu, rude uomo irlandese, non avresti mai sperato. E, ancora una volta, ringrazi Jay per questo regalo che ti ha fatto, per averti dato la possibilità di godere e capire il valore di queste piccolezze.

 

Mezz’ora più tardi, ricade tra le due braccia con un sospiro sfinito. Lo guardi, poi gli mordicchi la punta del naso.

- Ti amo – dici piano, il languore per l’amplesso che ancora ti invade e ti fa abbassare le difese.

Sorride – Anch’io – ti risponde, a sua volta più dolce.

Affonda il viso nel tuo collo e sospira – Col – sussurra – Anch’io verrò a riprenderti, se dovesse succedere qualcosa –

Rimani interdetto per un attimo, poi sorridi senza farti vedere, sapendo che potrebbe ucciderti se vedesse quel piccolo increspamento di labbra.

 

Forse la vostra relazione sarà improbabile e molto difficile, ne siete consapevoli entrambi; tuttavia, l’amore che vi lega è troppo forte affinché voi possiate permettere che la vita vi vinca.

Voi non finirete come gli altri, ne sei sicuro, perché il tuo desiderio più grande è passare l’eternità ad amare Jay.

No, ti ripeti ancora, voi siete più forti del destino.

 

E così gli sorridi e gli posi un bacio sui capelli.

- Grazie, Jay –

 

 

 

Note dell’autrice:

Buongiorno a tutti!

Eccomi tornata, dopo un po’ di tempo, con la coppia Farrell/Leto.

Questa, a differenza dell’altra, è molto meno introspettiva, nonché molto meno triste XD

Almeno per il mio anniversario su Efp volevo essere un attimo più allegra.

Vabbé, adesso vi lascio, sperando che la storia vi sia piaciuta.

 

A presto,

Blackbutterfly.

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Coppia Farrell/Leto / Vai alla pagina dell'autore: Blackbutterfly1994